Archive for the ‘Speculazione’ category

A voi la scelta!

18 marzo 2012

L’assessore alla Sanità, Alberto Lanièce, prova a convincerci che sull’ospedale lui e i suoi colleghi di maggioranza non sono confusi, al contrario hanno le idee chiarissime. Siamo più propensi a credere in qualche loro disturbo neuropsichiatrico, perché definire chiarezza un continuo cambio di idee ricorda l’ubriaco che giura di non esserlo. Siamo al terzo progetto. Un mese fa si parlava di demolizioni, oggi sono previsti aumenti di volumetrie rispetto alle precedenti proposte. Renato Balduzzi, il ministro della Salute, ha visto e valutato un progetto che non c’è più. Ci sarà un ospedale delle dodici ore e uno delle 24: il tempo di morire?

Ahi, che botta!

20 febbraio 2012

Non so voi, ma a me questi tecnici piacciono ogni giorno di più. Forse un giorno mi pentirò di questa dichiarazione, ma al momento non posso non notare che quello che i partiti non sono mai riusciti a fare in molti anni questi mettono a segno molte frecce nel giro di pochi mesi, per ultima l’ICI alla Chiesa. Anche ad Aostra il ministro tecnico Renato Balduzzi si è ampiamente differenziato rispetto alle rassicurazioni fatte dall’allora ministro Altero Matteoli. ” Qui come altrove è necessario porre una grande attenzione alla sostenibilità economica delle opere”, ha detto (aostasera.it). Tradotto: l’ospedale è un’opera faraonica e costosissima non sperate di spremere soldi dallo Stato! – Signori, non è più tempo  di costruire cattedrali nel deserto – . Piccola soddisfazione la porteranno a casa i sostenitore dell’ospedale nuovo fuori Aosta, infatti il ministro ha notato l’anomalia di una struttura sanitaria così ingombrante nel centro città e i contingenti problemi di traffico. Come la mettiamo? Se si fosse presa in esame l’ipotesi dell’ospedale nuovo, probabilmente a quest’ora ci sarebbero già le fondamenta, ma evidentemente gli interessi girano in un’altra aerea. Duecento milioni di euro non sono uno scherzo, lo Stato forse potrebbe versarne quindici e gli altri? E poi c’è l’Università? Sembra proprio che le Grandi Opere, su cui si è concentrata l’ultima campagna elettorale e su cui poggia la sicurezza elettorale di un certo partito, stiano cadendo come macigni sulla testa di qualcuno.

Eccellenza Valle d’Aosta!

12 dicembre 2011

Che meraviglia!

La vera eccellenza valdostana sono gli affari. La Sacra Grolla Unita ha imparato a usare la legalità, o meglio, ad aggirare la legalità, per fare soldi a palate. Guardate questa foto, si tratta del parco del Monte Avic dove è stato costruito l’ennesimo impianto idroelettrico. I comuni di Etroubles e di Saint Oyen, hanno detto no allo sfruttamento delle acque del torrente Barasson, bravi i sindaci Tamone e Proment che difendono il loro territorio dall’avidità della speculazione privata. Il sindaco di Champdepraz, nonché costruttore di centraline, Luigi Berger, non ha avuto invece nessuna esitazione a stravolgere il torrente Chalamy e i boschi del Parco per l’ennesimo impianto idroelettrico. Tutto nella legalità costruita ad hoc dagli istituzionalissimi complici. Abbiamo un assessorato all’Ambiente che tace su questo fronte. Urla e chiamazza solo per volere un pirogassificatore!

Domandina semplice semplice, ma ci serve un assessorato di questo tipo? Visto che siamo in tema di risparmio potremmo pure eliminarlo: per i Lavori Pubblici ne basta e avanza uno.

http://files.meetup.com/887892/testo%20intervento.pdf

La banda dell’idroelettrico!

1 dicembre 2011

Riceviamo dal Movimento 5 stelle della Valle d’Aosta e volentieri pubblichiamo.

Ne abbiamo parlato circa un anno fa. Abbiamo aperto uno squarcio sul mondo delle centrali idroelettriche valdostane e sullo sfruttamento dell’acqua di tutti per far arricchire pochi. Adesso abbiamo raccolto tanti altri elementi e vi diremo tante altre cose su chi sono e su come si arricchiscono a danno dell’ambiente e di noi tutti. L’attacco fatto al territorio e all’ambiente da parte di questa classe politico-affaristica senza scrupoli è senza fine. Intubano torrenti, distruggono parchi e aree naturali si arricchiscono con risorse di tutti non dando nulla in cambio, anzi ci prendono in giro dicendoci che ci fanno un favore…

Venerdì 9 Dicembre alle ore 21 presso l’Hotel Alp – Loc. Aeroporto n. 8 11020 Saint Christophe (Aosta)

Il silenzio è cromo!

4 agosto 2011

E’ la disinvoltura che mi stupisce ogni volta. Quella faccia tosta che i nostri amministratori espongono con sicuro candore. Dunque, rifaranno piazza Caveri: l’attuale fa schifo. Sembra che l’architetto che ne ha firmato il progetto abbia fatto tutto da solo. Tutto da solo ha fatto anche il progettista di piazza Narbonne che ora ospita una curiosissima aiuola sopraelevata! Si fa. Si disfa. Si rifa. E’ la prassi nostrana. Una giostra mai ferma che implementa l’economia di qualcuno. Piazza san Francesco verrà riqualificata, prima del progetto definitivo (definitivo?), con un parcheggio temporaneo: non sapremo mai quale sarà la sua destinazione d’uso. L’aerostazione continua a crescere, ma sui siti di AVDA Air Vallée non risultano più voli. La nuova università è bloccata ai nastri di partenza per cavilli burocratici; il nuovo ospedale aspetta che siano realizzati i parcheggi che registrano un vistoso ritardo sulla tabella di marcia. Il teleriscaldamento è un punto interrogativo, il metrò ne seguirà il destino. Eppure, nonostante i ritardi, gli impedimenti, le assurdità varie i nostri continuano a proiettare visioni speculative sul nostro futuro. L’area della ex Cogne fa gola a molti. Migliaia di metri cubi da sfruttare; si dice di un nuovo palazzo regionale, di centri residenziali, di un parco del divertimento, di un maneggio…, come possa convivere tutto questo solo loro lo sanno. Come si possa pensare di scavare in terreni che occultano agenti inquinanti senza che questi non risveglino il loro potenziale di veleno, solo loro lo sanno. E su questi due punti fondamentali, tacciono.

Nessun dorma!

10 giugno 2011

Signore e signori, siamo circondati! Raffica di arresti in Piemonte, controllo mafioso in Lombardia, Comuni sciolti in Liguria: l’intero nord ovest contaminato dalla criminalità organizzata, ma noi no! “In Valle d’Aosta è percettibile il senso di tranquillità”, così afferma il questore, Maurizio Celia.  Possibile che il marcio ci accerchi e non ci sfiori? Eppure abbiamo un Casinò, le frontiere, i soldi, gli appalti, le grandi opere, le rotatorie a go go, gli incendi quotidiani, una forte comunità calabrese, politici con problemi con la giustizia: tutti ingredienti che dovrebbero allertare e non tranquillizzare. Invece qui si dorme: qualcuno un giorno ci sveglierà?

Buco nero

19 Maggio 2011

Dopo aver visto le foto nel blog alpvda del Movimento a cinque stelle, mi sono venuti i brividi a pensare a chi vive in quella palazzina accanto a quelli che saranno i parcheggi destinati all’ospedale. Non devono certo dormire sonni tranquilli i condomini! Se poi si aggiunge che i lavori sono controllati e diretti dall’ingegnere Pallù, conosciuto come il progettista del ponte sbagliato e della caserma crollata, i sonni presumibilmente agitati dei vicini non potranno che trasformarsi in incubi. Ma neppure la luce del giorno potrà portare loro un po’ di conforto: la luce rende visibile l’orizzonte che, in questo caso, è una voragine che si spalanca proprio sotto al terrazzino. Qualcuno si occupa della sicurezza che sembra una scommessa che si stipula ogni giorno?

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Neanche una goccia!

29 marzo 2011

Chissà quanta acqua consuma quando si fa il bagno!

“La giornata mondiale dell’acqua”, in Valle d’Aosta avrebbe dovuto titolarsi “La giornata mondiale per lo sfruttamento dell’acqua”. Eh, sì i vari interventi, tenuti a Palazzo regionale dalla casta politica e dai suoi commessi, pur infiorettati di buoni sentimenti, hanno avuto come fil rouge lo sfruttamento dell’oro blu. Rollandin è stato il più chiaro di tutti, prendendo ad esempio il petrolio. Dove c’è petrolio si trivella e quindi dove c’è acqua si intuba! “Non dobbiamo sprecarne neanche un po’”. Questo in sintesi il suo innovativo pensiero. Se poi l’acqua si trova in un parco protetto, se irriga campi o è habitat prezioso, non è un problema, la priorità va all’esaurimento intensivo della  risorsa. Questo modo di vedere il territorio è quello capitalistico di duecento anni fa, con ritoccate contemporanee che traducono l’energia pulita in una comoda giustificazione per gli affari (i certificati verdi che l’Europa paga sono la vera motivazione di quelle anime sensibili). L’idroelettrico va bene, non siamo quelli del No a prescindere come ci vuol presentare Mica Qualunque, ma la produzione di energia va valutata con molta attenzione e sensibilità verso il paesaggio che è anch’esso risorsa importantissima! L’utile poi deve essere distribuito, in modo congruo e non ridicolo, alla collettività ospite delle centrali, affinché il beneficio economico non sia solo a vantaggio del privato come invece spesso avviene. Anche il paesaggio come l’acqua che ne fa parte, non va sprecato, signor Presidente! Premio Attila datogli nel 1986 dal WWF per la scarsissima attenzione verso l’ ambiente, un’attitudine comportamentale che evidentemente gli è rimasta incollata nel tempo.

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Protezione?

28 gennaio 2011

Contesto il concetto di Protezione civile, se questo viene applicato solo in caso di calamità. La protezione civile deve essere sempre presente sul territorio e soprattutto far opera di prevenzione delle catastrofi. Allora mi spiegate il senso delle parole di elogio da parte dell’attuale responsabile nazionale, Franco Gabrielli, per una regione che ha deciso di costruire un pirogassificatore in un’area, la plaine,  già critica per il tasso di diossina registrato ultimamente dall’Arpa Valle d’Aosta insieme all’Arpa Toscana? Prevenire non è meglio che intervenire? Mi sembra che l’iniziativa abbia come senso ultimo quello di far chiudere le palpebre ai cittadini, un po’ come tutte quelle conferenze sulla legalità. Il “come siamo bravi” per sviare l’attenzione dalla realtà.

Nelle sue mani!

26 gennaio 2011

La nostra salute nelle sue mani!

Secondo le migliori previsioni, quelle dell’assessore alla sanità, Albert Lanièce, ci vorranno dieci anni per inaugurare il nuovo ospedale (aspettiamocene minimo quindici). Un progetto molto contestato da una parte della città e che non ha ancora presentato una soluzione al problema della viabilità. Viale Ginevra e via Roma diventeranno, probabilmente, un incubo come lo è stata la pedonalizzazione dell’Arco. Probabilmente i cittadini si renderanno infine conto dell’immensa sciocchezza dell’ampliamento. Anche “solo” dieci anni di disagi, e disagi saranno, non sono pochi. Molti di noi diventeranno vecchi, altri, appena nati, andranno alle scuole medie, altri ancora non avranno l’opportunità di vedere smontare le gru. Disagi e polvere, come se quella che già respiriamo non fosse sufficiente. Farsi ricoverare in un cantiere o farsi le analisi sarà più che mai penoso, ma queste sono sciocchezze. La qualità della vita dei cittadini non è per i nostri politici una priorità.