Fantastica la dichiarazione del neo assessore alle Finanze del Comune di Aosta, Carlo Marzi, di Stella alpina: “Vorrei dire di essere solo lusingato di questa nomina, ma in realtà me la faccio un po’ nella mutanda.”. Degno sostituto di Mauro Baccega che a sua volta è il degno sostituto dello storico assessore Claudio Lavoyer. (Ma l’assessorato alle Finanze non dovrebbe essere un incarico importante?).
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New entry in Consiglio comunale
24 luglio 2013Il principe è nudo!
17 febbraio 2013Chiuso il sondaggio
20 gennaio 2013Come era prevedibile il primo a essere, simbolicamente, gettato dalla torre è il presidente della Giunta, Augusto Rollandin, che distanzia di quasi cento spintoni il successore Aurelio Marguerettaz. Lo incontra nel volo verso il lastricato, Luciano Caveri, distanziato di soli quattro spintoni. Seguono il destino verso madre terra Claudio Lavoyer con centoventidue spinte, il suo ex compare di partito, Leonardo La Torre, Massimo Lattanzi e Manuela Zublena e Diego Empereur. Patuasia ha ritenuto di salvare i restanti otto, non per bontà, ma per il divertimento nostro di vederli sulla sommità di una prossima torre. Giochino terapeutico che fa bene a molti e non fa male a nessuno.
Prevenire è meglio di curare!
17 novembre 2012Riceviamo da François Burgay e volentieri pubblichiamo.
Prendo spunto da un post scritto sulla pagina di Vallevirtuosa. 1963: nella valle di Longarone si sta pensando di costruire un bacino idrico, il più grande d’Italia. Anche in questo caso ci sono due fazioni contrapposte: quella dei politici (e dei loro esperti) che, avvalendosi di “indiscusse” professionalità, affermano che l’impianto è fondamentale e potrebbe garantire posti di lavoro per gli abitanti della piccola località veneta e non è affatto pericoloso. La fazione avversa, capeggiata dall’eroica giornalista Tina Merlin e composta, oltre che da scienziati, anche da persone del luogo (“cittadini comuni”, come direbbe qualcuno), sostiene che costruire una diga a fianco del Monte Toc (Toc significa “marcio”, “avariato”, “zuppo”, “guasto”) non è proprio una bella idea. Nonostante tutto i politici di allora con le stesse identiche argomentazioni dei politici di oggi non vollero sentire ragioni: la diga doveva essere fatta. La sera del 9 Ottobre morirono a causa di una frana staccatasi proprio dal Monte Toc 1918 persone. Quello che sta succedendo in Valle d’Aosta in questi mesi è esattamente la trasposizione di quello che è capitato quasi 50 anni fa: noi cittadini protestiamo, la politica risponde che non capiamo nulla che loro hanno fatto degli studi e che non corriamo alcun rischio! Ora, se è vero che la Storia insegna qualcosa, io vi invito, qualora vogliate disertare le urne, di andare a votare. Prevenire è meglio di curare!
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