Archive for the ‘Rumore’ category

Il senso che fa senso 2

9 settembre 2014

Mi dite che sens0 ha tenere la radio a volume alto in piazza Chanoux? Ventiquattro ore di stronzate in diretta? Chi le ascolta? Ormai in piazza si fa di tutto… perché non si organizza una bella cagatina collettiva davanti alla statua di Pietro Canonica? Un flash mob come si usa dire. Visto l’attuale stato delle toilettes pubbliche potrebbe essere un gesto dettato da una nobile motivazione.

Via via via da qui…

12 dicembre 2011

Nonostante la sanità in Valle d’Aosta venga pubblicizzata come un’eccellenza, i valdostani vanno a farsi curare altrove. Non è difficile capire il perché, è sufficiente recarsi all’ospedale. Ho assistito un moribondo in mezzo alle chiacchiere, alle suonerie dei cellulari, al via vai del caciaroso personale… l’eccellenza in un ospedale, oltre alle cure appropriate, è fatta di silenzio. Di passi leggeri, di orari rispettati, di luce bassa, di privacy. Non ho mai trovato questo nei lunghi anni che ho seguito mia madre. C’era e c’è sempre, un trapano che vibra. Un martello che batte. Rumore. Sempre, costante, insopportabile rumore. A cosa servono i soldi che la sanità divora con mai placata ingordigia, se il servizio è così scadente tanto da indurre chi può a farsi curare in altri luoghi?

Dalle stelle alle stalle!

9 agosto 2011

Quando parlo di confusione culturale e perdita di identità non parlo a vanvera. Ecco un esempio lampante che prova quello che dico. A Montjovet viene organizzata la “Festa delle stelle”: l’interesse verso gli astri è, forse, dovuto al nome del paese che tradotto significa Monte di Giove, ma le stelle non ci sono e, sotto alla struttura polivalente, neppure si vedono. Al loro posto sfilano nel borgo le vespe. Casino, inquinamento dell’aria e acustico, sono elementi che con le stelle, così mute  e invitanti alla meditazione, proprio non ci azzeccano. La cena è a base di crauti, salsicce e patatine, allietata dalla musica disco (volante?). La festa propone anche un giro, sempre in motoretta, alla scoperta dei forni panificatori: sai che immagine bucolica! Decine di motori scoppiettanti che si inerpicano su per la collina, spargendo rumore e veleno a pieni motori. Poi grigliata mista con Lady Barbara. (Non mancheranno la santa messa e i palloncini colorati). Per non uscire del tutto fuori tema una astrologa insegna a utilizzare al meglio le energie che ci arrivano dal cielo. Chissà… magari una buona stella consiglierà a Renato Godio, presidente della Pro Loco, a modificare perlomeno il nome della festa in qualcosa di più attinente al minestrone in scatola.

Aosta si-cura?

4 agosto 2011

Amo la pioggia. Soprattutto in estate e non perché rinfresca l’aria, no, piuttosto perché è l’unica arma vincente contro la musica assordante che per molti è l’ingrediente necessario per rendere viva una città. Stasera è una bella serata per cui musica a palla! Bar Narbonne, pochi sfigati (avranno seri problemi acustici più avanti) prendono un aperitivo in silenzio: neppure urlando potrebbero comprendersi con ‘sto casino. Avevo deciso di leggere sul terrazzo gustandomi il crepuscolo in compagnia delle mie gatte, piacere negato. La vivacità ha il sopravvento. Le gatte si rifugiano in casa, io con loro. Chiudo le finestre. Metto i tappi nelle orecchie. Già, proprio così. Telefono ai vigili, sono le otto di sera risponde un fax. Telefono alla questura, gentile dice che manderà una volante. E’ trascorsa un’ora, la musica continua. Nessun poliziotto in vista anche solo per chiedere di abbassare il volume. (Durante il giorno invece le Forze dell’Ordine passano e ripassano a 10 km  all’ora con un’auto di grossa cilindrata per le trafficate vie del centro). Speriamo che domani piova. Aosta non si-cura affatto!

Piazza pazza!

28 luglio 2011

Immagine: Patrizia Nuvolari