Tutti hanno sempre voluto e vogliono fare il bene dei valdostani. Ma in questo momento cosa è meglio fare per il presunto benessere della nostra comunità? La maggioranza è sfiduciata e la minoranza non ha i numeri per andare a prendere il suo posto. Se mai ce la facesse, grazie allo Scilipoti de nos-atre, il risultato non sarebbe diverso. Cambierebbe solo il campo. Di trasfughi ce ne vorrebbero almeno quattro, meglio cinque, per dare una qualche migliore possibilità di governare. Ci sono? Ci saranno? Non credo. Allora? Qualcuno invoca le elezioni subito, ed è colui che ha la sicurezza di portare a casa la riconferma, ma gli altri? Quanti sono quelli che a casa ci resterebbero? Troppi. E poi con questa legge elettorale non si riproporrebbe la stessa situazione? E il vuoto di potere che si verrebbe a creare darebbe una mano ai valdostani in difficoltà? No. Chi in questo momento si dimostra il più responsabile è paradossalmente Augusto Rollandin. La vita amministrativa va avanti. (E meno male.). Laurent Viérin lo accusa invece di irresponsabilità, ma non propone una sfiducia costruttiva, una Giunta alternativa a questa. Non può, non ne ha i numeri. La tattica usata è stata quella del “prima si fa la crisi e poi si procede con le consultazioni”, ma non si gioca sulla pelle dei cittadini! Una crisi si apre se si hanno delle prospettive concrete davanti. Le consultazioni si fanno quando si ha un progetto e i numeri per portarlo avanti, non si sperimenta a casaccio. Io credo che per il bene dei valdostani, a cui tutti i politici tengono tantissimo, o, data la situazione, il meno peggio, sia mettere in piedi un governo di larghe intese transitorio che riformi la legge elettorale, tenga sott’occhio l’articolo V e sappia rispondere alle urgenti domande della società e poi che si vada a elezioni. Non sarà così breve, ma eviterebbe lo stallo politico con tutte le sue conseguenze. I grillini e l’UVP all’opposizione. Sia Alpe che il PD avrebbero tutto da guadagnare, potrebbero condizionare positivamente il nuovo governo con le loro proposte che, data l’importanza del loro ruolo di equilibrio, avrebbero buone chance con la benedizione dei valdostani. Acquisterebbero quella visibilità che l’UVP dei Viérin ha loro tolto, insomma darebbero un senso costruttivo a questa crisi. Rollandin non sarebbe più un uomo solo al comando perché sarebbe costretto ad ascoltarli. Certo l’elettorato dovrebbe essere così maturo da capire che l’alternativa è solo il buio. O luce per uno solo: Viérin. Io se fossi in Floris e in Centoz affronterei la sfida.
Archive for the ‘Responsabilità’ category
Meglio le larghe intese
4 aprile 2014Incazzato!
10 aprile 2013Qualcosa di buono nel triste epilogo della Commissione speciale sui rifiuti c’è: Fabrizio Roscio si è finalmente incazzato! Ha toccato con mano che con i politici, con certi politici, è assolutamente inutile discutere, programmare, riflettere e proporre. Se uno ha a cuore il bene della comunità valdostana dovrebbe sapere che con questa maggioranza non può ottenere nulla di buono. Troppo marcia. Troppo inquinata dagli affari, dai personalismi, dalla mediocrità di un posticino all’ombra della quercia. Dall’immobilismo di una visione feudale del potere. Ne abbiamo una conferma leggendo i nomi elencati nelle liste elettorali: tutti i vecchi parassiti sono presenti per l’affannosa corsa regionale. Perdono volentieri il presidente dell’associazione Valle virtuosa per aver creduto nell’utilità della commissione: la sua ingenuità è pulita. Ha sperato di poter svolgere un ruolo utile, costruttivo, quando invece si consumava l’ennesimo teatrino recitato dai burattini Lattanzi, Empereur, Comé, Lavoyer, Salzone. “Ero convinto che la Commissione fosse stata istituita per risolvere un problema, non per vedere chi è più forte politicamente. A chi giova tutto questo? Alla gente o a chi fa i soliti giochini di potere? Abbiamo perso tempo e alla fine si prendono in giro i cittadini dicendo che sono cattivi e non sanno fare la differenziata, ma è la politica che non ha voluto fare delle scelte” (La Stampa). Oggi Roscio è un cittadino incazzato, io spero che questa “lezione di politica” lo abbia finalmente convinto a scendere in campo. A entrare nella stanza dei bottoni, unico luogo dove si può realmente cambiare qualcosa e, in questo caso, salvaguardare il verdetto referendario.
Una bella persona
22 febbraio 2013Questo è un messaggio inviatomi privatamente su fb. Ho voluto pubblicarlo senza neppure chiedere l’autorizzazione e per questo, chiedo qui scusa al signor Jean-Pierre Guichardaz, ma ci tenevo che voi lo leggeste.
“Il tuo post “sto per diventare razzista” mi ha emozionato. Non so se meritarmi tutta questa considerazione, ma sono lusingato perché tante persone per bene mi esprimono il loro appoggio e la loro vicinanza con passione e sincerità. E questo per me e per la mia famiglia, è il riconoscimento di una vita vissuta cercando di rispettare le regole e fuori dai compromessi. Magari non paga, ma preferisco non dover dire grazie a nessuno per quel poco che ho ottenuto cercando di comportarmi bene nel mio lavoro e dalle mie relazioni. Amici come te sono centomila volte più preziosi di tanti che proclamano fedeltà in cambio di qualcosa. Se la politica significa sottomettersi a logiche clientelari e di scambio preferisco rimanere un semplice cittadino, un misconosciuto. Ma almeno quando mi guardo allo specchio non mi vergogno. “.
Fare quadrato!
11 febbraio 2013Ne sento di tutti i colori e, per carità, ogni colore ha il diritto di essere stemperato sulla tela, certo che un po” di bravura nella stesura darebbe risultati migliori. Mi spiego. Gli elettori del centrosinistra hanno una maledetta sensibilità verso i “propri ideali”, sono così narcisi da non sporcarsi mai con la realtà che, in quanto tale, è molto più complessa. Dunque, ne sento diversi che sono critici nei confronti di Patrizia Morelli colpevole di aver parlato in francese durante la cerimonia del 150° dell’Unità d’Italia. Colpevole quindi di nutrire sentimenti anti italiani. Siamo una regione bilingue, pertanto uno dovrebbe sentirsi libero di usare la lingua che preferisce, certo la Morelli ha peccato di carenza di tatto e io l’ho prontamente fatto notare su questo blog, ma da questo peccatuccio a non volerla votare considerandola un nemico ce ne passa. Io preferisco valutare le persone su cose meno astratte e più concrete e ho visto la candidata al Senato per l’alleanza lavorare bene per vincere il referendum. Il suo avversario Lanièce l’ho visto trafficare per raggiungere il risultato opposto. Dunque sono proprio tutti uguali? Io sono convinta che la mia omonima sia all’altezza del compito che spero possa esplicare in Parlamento. Invito quindi gli elettori del centrosinistra di valutare con raziocinio la situazione politica attuale e di fare quadrato (cominciamo a essere solidali fra noi?) intorno ai nostri due candidati.
Commenti recenti