Insomma Top Italia radio ha rotto i maroni per una settimana senza pagare un euro per l’uso del suolo pubblico. Una settimana di pubblicità per se stessa gratis! La richiesta al Comune è stata trasmessa direttamente dalla Regione! Ma è fantastico! E le altre radio che dicono? Se, se ne stanno zitte e accettano la concorrenza sleale vuol dire che a loro va bene così e quando va bene vuol dire che non ci sono svantaggi…
Archive for the ‘Propaganda’ category
Il Top degli scassaminchie!
13 settembre 2014Il valdostano!
10 novembre 2013Il consigliere regionale del M5s, Stefano Ferrero, invitato al Congresso dell’Union, espone il suo intervento in francese e in patois. Più valdostano dei valdostani.
Una città a misura di Bignami
18 settembre 2013Perché alla presentazione della candidatura a Capitale europea della Cultura con tanto di Sindaco, assessore e grafico c’erano solo quattro gatti? Perché nessuno dei valdostani crede alla serietà della proposta che sostiene la nostra città. Una proposta fatta in casa e sostenuta da qualche amis che non ha trovato opportuno presenziare a questa nuova bufala pubblica. Lo stesso Paron considera la Valle d’Aosta all’altezza di un Bignami, cioè noi siamo storia, paesaggio, cultura in formato tascabile. Così piccini da non essere libro, ma libricino. Poche paginette per raccontare il tutto e vogliamo diventare Capitale europea? Secondo il sindaco questo titolo ce lo meritiamo grazie ai cantieri che hanno cambiato il volto della città. Dalla caserma Testafochi da cui nascerà il nuovo Polo universitario a sfoglia che nel 2019 sarà ancora un cantiere polveroso al Parco Archeologico che presenterà un’architettura obsoleta; dalla “valorizzazione” casereccia dei monumenti come la Porta Pretoria all’ennesimo tentativo di risistemazione delle piazze. La città forse avrà anche cambiato volto, ma non è che sia bello quello che è venuto fuori dopo il lifting! Quali sono stati e quali saranno i progetti coraggiosi? Gli aostani neppure conoscono gli obiettivi, le manifestazioni, le iniziative che dovrebbero coinvolgerli in questa utopia-che-non-è. Secondo Paron i potenziali visitatori saranno dai quattro ai dieci milioni! A vedere e a fare cosa?
Brivido freddo
14 Maggio 2013Ho visto e letto il dépliant dell’UVP e mi è venuto un brivido. So che è necessaria l’alleanza con questa “giovane” forza politica (ho messo le virgolette a giovane, perché il partito è una costola della vecchia UV), ma oggi più che mai so che all’interno della coalizione del cosidetto centrosinistra deve essere il PD-Sinistra unita la forza con maggior peso specifico. Cosa mi ha fatto rabbrividire? Quel sono valdostana/o sotto la fotografia di ogni testimonial. Questo orgoglio etnico francamente non mi piace. Come se essere valdostani fosse un merito e non una casualità e il non esserlo, quindi, un demerito. E non c’entra affatto con la cultura del territorio che io ho sempre difeso e valorizzato in quanto ricchezza peculiare di una data aerea geografica. E’ altra cosa, è una chiusura verso il mondo e un vanto della stessa. Provate a pensare a un’elezione regionale in Toscana o in Veneto o in Calabria e sotto alle immagini dei personaggi noti del territorio la frase: sono toscana/o, sono veneta/o, sono calabrese… che cosa ci comunicherebbe un’informazione simile? Apertura o chiusura? Ecco è questa chiusura che mi fa paura, perché la chiusura porta integralismo, intolleranza con tutto quello che ne consegue. Fa strano che un partito che si dice nuovo e che ha voglia di cambiare si faccia portatore di una simile miopia. Oppure sono io che do un valore erroneamente positivo al nuovo e al concetto di cambiamento. Non sempre il nuovo è buono e non sempre si cambia in meglio.
La noia per il XXV Aprile
27 aprile 2013L’Uv nasce nell’Ottobre 1945, ossia quando la Resistenza è ben conclusa. Dal 1943 -1945 la Francia gollista, con ottime e comprensibili ragioni, finanzia bande minoritarie di ispirazione filo-francese e separatista, che spaccano il CLN. Per fortuna, grazie a Federico Chabod e agli anglo-americani che fermano De Gaulle, rimaniamo Italia. Sennò diventavamo un dipartimento francese, retto da un prefetto, niente autonomia per Paperoni e nel 1960 les valdotains potevano fare i guerrieri alpini in Algeria, torturando i fellagha. Essendo andata diversamente, il giovane Viérin (da figlio di Prefetto…) può giocare al guerrigliero scrivendo “merde à l’Italie” sui muri… Disgusto per queste manipolazioni unioniste, che però delineano una strategia culturale: “chi è padrone del passato, disegna il futuro”. Il concetto gramsciano di egemonia culturale, concepito e realizzato dalla Vierin – family per 40 anni, si è estrinsecato in manifestazioni del XXV Aprile così formulate: “oggi la corale Emile Chanoux si esibirà al teatro Emile Chanoux, in piazza Emile Chanoux. Repertorio: canto “in morte di Emile Chanoux”. Alla fine del concerto la fondazione Emile Chanoux distribuirà premi agli studenti delle medie, autori di un tema su “la figura di Emile Chanoux.” La serata sarà allietata da danze in costume del gruppo folkloristico “Emile Chanoux”. Ad ogni spettatore verrà fatto omaggio di una medaglia ricordo con l’effigie di Emile Chanoux”. E mai nessuno a Sinistra, che di morti antifascisti in Vda ne ha avuti moltissimi (Aurora Vuillerminaz, Emile Lexert, Giorgio Elter, Guido Saba, l’ing Pollio Salimbeni ecc…), li ha mandati a defecare sulle ortiche…
Tanta retorica interessata mi disgusta. (roberto mancini)
Champdepraz in festa!
3 marzo 2013Trattasi di furto!
28 febbraio 2013“Uno dei primi risultati del grande successo UVP alle elezioni politiche“. Così Baby Viérin si aggiudica il merito della decisione della Regione di resistere all’impugnativa del Governo sulla legge dei rifiuti (aostasera.it) . Noi popolino non c’entriamo niente. Le nostre lettere, i nostri richiami all’autonomia non sono serviti a niente, c’è voluto lui: il nuovo zar. Questo disprezzo fa parte del suo stile. Così come l’abilità di far suoi i successi altrui come è stato per il referendum. Eppure il suo stile piace. A differenza di quell’altro che preferisce lavorare da solo, usando le persone come strumenti, lui offre la possibilità di un ruolo, perché ha bisogno di una corte. Da solo non sarebbe nulla. E i cortigiani hanno bisogno di un aggregante, questa volta più liquido. Ma il ricorso della Regione non è merito di questo aggressivo clan, ma dei valdostani che hanno vinto il referendum e che saranno capaci di difenderlo.
Ci provano…
16 febbraio 2013A tutti coloro che vogliono votare per i candidati che in campagna elettorale si comportano correttamente, consiglio di non votare quelli sostenuti dall’Union valdotaine. Leggete questo invito: ” Il Sindaco e i Consiglieri comunali sono lieti di invitarVi ad un incontro pubblico che si terrà, Lunedì 18 febbraio 2013 presso l’Hotel Des Roses alle ore 20,30. Crediamo in una amministrazione partecipata e condivisa e vorremmo fare con Voi un “punto della situazione” a metà legislatura per analizzare insieme gli scenari futuri e le prospettive, sia per il nostro Comune, sia per la Valle d’Aosta, in questo particolare periodo caratterizzato dalla riduzione delle risorse economiche disponibili. All’incontro interverranno il Presidente della Regione Sig. Augusto Rollandin, la Presidente del Consiglio Sig.ra Emily Rini e l’Assessore regionale al Turismo, Sport, Commercio e Trasporti Sig. Aurelio Marguerettaz. Vi aspettiamo numerosi perché per noi è importante incontrarVi ed ascoltarVi! Cordiasli saluti. Il Sindaco, Roberta Quattrocchio. E’ stato inviato dalla zelante amministrazione del Comune di Villeneuve a tutti i capifamiglia, circa 550. Un invito che è un mascherato e neppure tanto bene, invito elettorale, vietatissimo in quanto fino alle elezioni vige una norma che tratta di par condicio. Infatti il Corecom della Valle d’Aosta ha contestato al Comune l’incontro, costringendo all’annullamento. E’ curioso notare come dall’articolo 24 dello Statuto Comunale si recita: ” Per coinvolgere la popolazione, l’amministrazione è tenuta ad incontrare la medesima almeno una volta all’anno per riferire sull’attività svolta”, pare che su 365 giorni il più adatto era il 18 febbraio prossimo, a quattro giorni dalle elezioni!
Francese a tutti i costi!
26 gennaio 2013Iris Morandi, consigliera Alpe nel Comune di Aosta è donna intelligente. Per anni presidente del Comité des traditions valdotaines sa coniugare l’amore verso le tradizioni con il buon senso. La nuova denominazione in francese dei quartieri Cogne e Dora la lascia di sasso: “… se l’idea di fondo del riordino dei toponimi è culturale, Quartier-de-la-Doire non è mai esistito e mi sembra bizzarro che si francesizzi un toponimo nato italiano. È una forzatura non necessaria” (La Stampa). Già una forzatura ridicola che ricorda le altrettante forzature ridicole del fascismo. Mi stupisce che il PD abbia votato a favore della francesizzazione dei due quartieri operai storici dove hanno vissuto centinaia di veneti, toscani, piemontesi e calabresi: il francese che ci azzecca?
Non sono italiani, ma…
25 gennaio 2013Trovo interessante postare due commenti che il signor Mancini ha scritto su Facebook, perché aiutano a capire come del Parlamento italiano sia gli unionisti di casa madre sia i transfughi progressisti non interessa un tubo. Però la poltrona mantiene il suo imperituro fascino. E noi elettori italiani dobbiamo mandare in Parlamento dei rappresentanti che dello stesso se ne sbattono? E dov’è la loro coerenza? Che rinuncino alla rappresentanza se non si sentono italiani!
Intervento dell’ on. Caveri, deputato al Parlamento italiano, il 19 dicembre 1993, al congresso dell’Union:
“ L’Europa dei popoli deve prendere in considerazione i valdostani, vogliamo un parlamentare europeo eletto in un collegio uninominale per la Vda… il pays d’Aoste, oggi regione autonoma, è un popolo senza Stato, sopratutto se l’Italia non sceglierà il federalismo. Parlare di Nazione valdostana (maiuscolo nel testo, ndr) non deve spaventare nessuno. Oggi una repubblica della VDA ha un senso se è inserita in un Italia federale, in un Eu federale. E’ chiaro che se l’Italia e l’Eu non seguiranno il cammino federale, ci saranno dei problemi. La Vda è viva e bisogna gridare forte che c’è una questione valdostana. Come nel 1945.”
Intervista di Guido Grimod, segretario dell’Union valdotaine, alla Stampa di Torino del lunedì 2 settembre 1991.
Titolo: “Si voti per l’indipendenza, l’Italia unita non esiste”.
“Quest’ Italia non esiste, è stata costruita con la forza e in modo artificiale.
Non appena ci sarà il riconoscimento di Slovenia e Croazia, dovrà affrontare anche le nostre richieste di indipendenza e quelle di veneti, piemontesi friulani, tutte le etnie. Aspettiamo il momento per dichiarare l’indipendenza dei popoli, quindi anche la nostra, l’autodeterminazione è la cosa più ovvia. Ci vuole una nuova Yalta, bisogna ridisegnare i confini degli Stati, sono tutti fasulli.”
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