Ci hanno sempre detto che i soldi lo Stato ce li deve per ragioni storiche e non sono quindi da considerare come un regalo, pertanto tutto ciò che abbiamo avuto finora non è stato un privilegio, come alcuni sostengono, ma un atto dovuto dagli altri italiani verso di noi minoranza linguistica da proteggere. Guido Grimod, in un rovente dibattito sul francese apparso su facebook, così risponde alle argomentazioni del giornalista Roberto Mancini e svela l’unica verità rimasta a galla: Guido Grimod “Sans le francais pas d’Autonomie et pas de privilèges mais = provincia italianissima ahi noi!!“. Dunque sostiene quella che è sempre stata la mia tesi: il francese solo e unicamente un escamotage per poter prelevare il liquido dal bancomat statale per salvaguardare i nostri PRIVILEGI. (Motivo per cui il francese in Valle è morto.) A proposito di francese il nostro ex sindaco in un commento successivo così scrive: … ton intollérence… ecco intolérance ha bisogno di una elle sola e non due e con la a non con la e come scrive il francesissimo e privigilegiatissimo Grimod.
Archive for the ‘Privilegi’ category
Cuccato!
13 gennaio 2014Perché non votare Rudi Marguerettaz
19 febbraio 2013E’ quasi trent’anni che fa politica ed è ora che cambi mestiere! Che tanto a lui glielo trovano di sicuro come è già stato fatto. Con un diploma magistrale non si acquisiscono competenze di management, tanto meno di Artisanat de Tradition: è il presidente dell’Istituto dal 2007, scontata nomina politica. Non votarlo perché si è speso in lungo e in largo nel consigliare l’astensione al voto durante la campagna referendaria per il referendum. Perché voleva e vuole il pirogassificatore. Perché ci ha considerati degli elettori “medi”, “fifoni”, facili da abbindolare e privi quindi di capacità di giudizio e di scelta! Perché non ha firmato la petizione di Libera, “Riparte il Futuro” che chiede a tutti i candidati impegni concreti contro la corruzione e di pubblicare il proprio reddito e il proprio patrimonio. Perché abbiamo bisogno di persone nuove che non rappresentino a Roma questa maggioranza corrotta e clientelare! Perché non ne possiamo più delle solite vecchie facce che mantengono una logora politica fatta di favori reciproci. Ecco perché!
Sangue e poltrone
23 gennaio 2013Parto da Josep Ramoneda, valente studioso catalano: “ il nazionalismo non è che una finzione per mantenere al governo quelli di casa, quelli di sempre”. Nel sistema micro-nazionalista valdostano, una tinozza asfittica che spaccia per federalismo il localismo più becero, funziona così? Spesso le cariche elettive sono quasi dinastiche, si tramandano di padre in figlio, oppure all’interno nello stesso clan.
I Bondaz sono stati presidenti della giunta in epoche diverse, ma lo stesso è successo ai Caveri. I Lanièce sono un’istituzione clanica peggio dei Mc Gregors, tre legislature in Regione per papà Angelo, segretario regionale Dc, tre per il figlio Andrea, assessorato tecnico per il cugino Albert, ora candidato al laticlavio per la Balena Rossonera. Emilio Rini, consigliere regionale Dc, si convertì all’Union dopo tre legislature. La figlia Emily, dopo una diversione in Fédération come responsabile dei “foyers” (che non si sa che siano…), ha ereditato il seggio dinastico trasmigrando verso le sicure acque unioniste, ed ora presiede il Consiglio regionale. Succede nella carica al defunto presidente Alberto Cerise, la cui moglie Dinella fu consigliere comunale ad Aosta e il cui fratello Italo, già sindaco di Brissogne, ora presiede il parco del Gran Paradiso.
Il clan Viérin ha espresso un presidente della Giunta (Dino), lungamente segretario – ombra (contemporaneamente! Un capolavoro!) sia del PCI-PDS-DS sia della CGIL e del Savt, ed un consigliere ed assessore (Laurent) ora in procinto di reclamare con modestia un seggio a Montecitorio. Il clan Monami ha espresso un consigliere regionale (Luigi), un assessore regionale (Pierre Ferrarìs), formalmente segretario della Gauche valdotaine ma in realtà ascaro dino-viérinista e un consigliere comunale (Giuliana Ferrero). Quanto al clan Milanesio, in esso non valgono legami di sangue, come nei casi precedenti: in ogni caso sono suoi “figli” in senso più che fisico-biologico sia Bruno Giordano sia Leonardo La Torre, entrambi sindaci di Aosta, entrambi socialisti, entrambi fondatori di Forza Italia in Vda, entrambi approdati o approdanti al sicuro porto della Balena Rossonera. Provo simpatia per il presidente Rollandin di cui, essendo un vero autocrate, finora non si conoscono eredi politici certi. Urge collegio elettorale di 4 milioni di persone, per far circolare sangue e poltrone. (roberto mancini)
Vitalvizio!
11 dicembre 2012Riceviamo dalla signora Cesara Pavone e volentieri pubblichiamo.
Sono una sua costante lettrice e difficilmente perdo un suo post. Non ho perso quello titolato “All’attacco”, in cui parlava dei costi della politica, un commento mi ha colpito: quello firmato da Alessandro che sparava ad alzo zero su ALPE e specificatamente su Robert Louvin : “ Alpe ha fatto proposte di riduzione degli stipendi nel 2008? però i suoi illustri consiglieri hanno continuato ad intascare tutti i soldi, sia per l’indennità sia per i gruppi o sbaglio??? … soprattutto il sig Louvin che ha già intascato tutti i soldi del vitalizio per le sue tre passate legislature (800.000€??!!!) …” Non sapevo che di questo privilegio potessero godere anche i consiglieri regionali. Ne parlai nel mio intervento all’assemblea del 1° dicembre. Per la cronaca nessuno ha ritenuto di prestare concreta attenzione al tema da me sollevato. Quello appunto dei vitalizi. Inviai una mail a Robert Louvin che mi ha informato che quanto detto dal signor Alessandro NON corrispondeva al vero e mi invitava ad andare con lui dalla dirigente dell’Istituto per i Vitalizi . Il dott. Louvin non ha, come afferma Alessandro, “intascato tutti i soldi” perché non ha raggiunto l’età richiesta dalla legge per poterlo fare . Ha riscattato, come previsto dalla legge, una quota parte del vitalizio che ha maturato, la parte corrispondente alla cifra versata da lui, non dalla Regione, cifra che ammonta a poco più di 200.000 €, quindi ben lontana da quella dichiarata da Alessandro. La partita “vitalizi” è una partita complessa perché negli anni si sono susseguite più leggi che hanno riformato questo istituto e la cornucopia oggi è un po’ meno generosa, ma le cifre che molti consiglieri, soprattutto quelli di lungo corso, hanno maturato o matureranno , sono rilevantissime e per taluni si aggireranno sicuramente intorno al milione di euro. Non mi scandalizza che un politico sia ben retribuito, lo sono altrettanto magistrati, docenti universitari, ufficiali dei Corpi Armati dello Stato… Mi scandalizza che i loro già cospicui emolumenti siano solo una parte del “malloppo” che include sconti, rimborsi, diarie, mutui a tasso agevolato … Mi scandalizza poi che a differenza di quanto avviene per noi poveri mortali, sono loro stessi a stabilire il loro compenso! Attaccare come ha fatto Alessandro “solo” Robert Louvin e con lui ALPE non è politicamente corretto e c’è da scommettere che la parte del leone la fanno o l’hanno fatta, sicuramente i consiglieri dell’Union ed è un vero peccato che non ci sia al riguardo un’informazione chiara, certa e soprattutto facilmente consultabile! A Louvin va riconosciuto che non si è sottratto alla richiesta di maggiori informazioni chissà se altri avrebbero fatto altrettanto.
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