Archive for the ‘Pessima amministrazione’ category

Terrorismo internazionale e terrorismo istituzionale!

27 febbraio 2015
La Porta dei nostri ricordi.

La Porta dei nostri ricordi.

Assistere impotenti al saccheggio della Storia fa male. Vero dolore fisico. Una botta in testa che stordisce e fa soffrire. L’ignoranza barbara dei terroristi non si ferma davanti alle vite umane e all’identità di un popolo (compreso il loro) che è fatta appunto di Storia. Quante volte abbiamo detto e sentito che il passato è fondamentale per capire il presente e preparare il futuro? Tantissime volte. Quasi una cantilena che rischia di diventare noia, eppure è così: l’insieme di ieri è la Storia di oggi. Cancellare la Storia significa ricominciare senza bagaglio: il passato non serve perché non c’è niente da capire. Non si deve capire, ma subire. E questa affermazione che racchiude in sé una politica ben precisa, la troviamo anche qui, nella civilissima società occidentale. Anche in Valle d’Aosta. La scarsa cura complessiva verso i Beni culturali, l’atto vandalico perpretato contro la Porta Pretoria ed eseguito dal terrorismo istituzionale locale, hanno ucciso pezzi della nostra Storia e quindi della nostra identità. Sembra esagerato ciò che scrivo, ma se fate attenzione non è così paradossale. Si tratta di modalità differenti e meno gravi in quanto è possibile porvi rimedio, ma il risultato finale non è poi così diverso.  (altro…)

Questo esame non s’ha da fare!

21 febbraio 2015

Riceviamo dal Gruppo di aspiranti guide della Valle d’Aosta e volentieri pubblichiamo.

Dopo due mesi di paziente e infruttuosa attesa, vogliamo portare all’attenzione dei mezzi di informazione la situazione paradossale in cui ci troviamo noi aspiranti guide turistiche della Valle d’Aosta, al centro di uno stallo che ci impedisce di certificare le competenze che abbiamo acquisito e di contribuire alla promozione turistica della nostra regione. Da metà dicembre siamo in attesa di poter sostenere l’esame che ci permetta di ottenere l’abilitazione all’esercizio della professione di guida turistica, nonostante abbiamo concluso regolarmente il percorso di formazione organizzato dall’Assessorato regionale turismo, sport, commercio e trasporti. L’esame, inizialmente programmato per il 18 e il 19 dicembre, è stato rimandato per due volte e, a oggi, non sappiamo quando potremo sostenerlo. A ottobre 2014 abbiamo superato, tra circa 130 candidati, la selezione per l’accesso al corso di formazione (a pagamento) organizzato dall’Amministrazione regionale. Dopo 109 ore di corso, con una frequenza che per tutti ha superato l’80% delle presenze richieste, ci è stato comunicato che l’esame sarebbe stato rimandato al 12 gennaio. Il 9 gennaio, dopo numerose sollecitazioni da parte nostra, ci è stato comunicato che l’esame era stato rimandato ancora, questa volta a data da destinarsi. Ad oggi, siamo ancora in attesa di una comunicazione sulla data e sulle modalità di svolgimento dell’esame. (altro…)

Piccola Roma!

10 ottobre 2014
Installazione artistica in occasione del Bimillenario della morte d'Augusto.

Installazione artistica in occasione del Bimillenario della morte d’Augusto.

Cosa dice l’archeologo e presidente del FAI, Andrea Carandini, di Aosta?  “Aosta è fantastica perché è una Roma in piccolo, si tocca con mano la romanità… Aosta è il luogo migliore per celebrare il bimillenario della morte di Augusto”. E cosa aggiunge la nostra assessora alla Cultura, Emily Rini, durante la lectio magistralis organizzata per celebrare la ricorrenza? ” L’iniziativa intende sensibilizzare i cittadini ai temi legati alla romanità” (la Vallée notizie). Allora mettiamo pure che il prof Carandini non conosca la realtà aostana, che si sia limitato al suo ruolo di divulgatore anche se, in quanto presidente FAI, avrrebbe potuto benissimo dare un’occhiata a come vengono trattati i reperti e monumenti romani e magari dire la sua, ma l’assessora non ha nessuna giustificazione in quanto conosce benissimo la realtà desolante in cui versa la “piccola Roma”. Come può affermare che una conferenza può sensibilizzare i cittadini quando l’amministrazione offre un trattamento verso i beni culturali che di sensibile non ha nulla? Dovrebbe sapere che non sono le parole che insegnano, ma gli esempi e l’esempio dato è quello del degrado, della disattenzione, dell’affare. Vi elenco alcune foto su come il patrimonio viene presentato, secondo voi c’è cura? C’è amore? C’è intelligenza? Secondo me no. Piccola Roma? può essere, ma per ben altri motivi e non sono nobili.

La grande bruttezza 6

27 settembre 2014
Fatti fuori!

Fatti fuori!

Fatti fuori i tigli di questa via. Piano piano il Quartiere Cogne perde tutti i suoi alberi.

La grande bruttezza 4

26 settembre 2014
I tigli rimasti sono potati con brutalità. Una metodologia che facilita le malattie e l'insorgere di funghi, meglio così poi hanno la scusa per abbatterli. Al Comune gli alberi ci stanno sui coglioni.

I tigli rimasti sono potati con brutalità. Una metodologia che facilita le malattie e l’insorgere di funghi, meglio così… poi hanno la scusa per abbatterli. Al Comune gli alberi ci stanno sui coglioni.

Nel Quartiere Cogne i tigli avevano un ruolo molto importante: davano ombra e ossigeno e rendevano belle le strade. Poi ci fu il restauro degli immobili e degli spazi e molti di essi furono tagliati per dare luogo ai parcheggi che non danno ombra, non danno ossigeno e non rendono belle le strade. Sui tigli i bambini si facevano le capanne, tra le auto in sosta oggi i ragazzi si fumano le canne. I tempi cambiano, ma perché in peggio?

La grande bruttezza 3

25 settembre 2014
Aiuole

Aiuole

Il verde che nel Quartiere ha sostituito gli orti. Gli abitanti saranno in grado di adottare questa aiuola? Spero di sì, per loro, per il Quartiere e per la città.

Picioni e regaloni!

11 settembre 2014
Per sostituire le griglie con pannelli trasparenti (si paga due per avere uno) si aspetterà la copertura del monumento e poi per sostituire tale copertura si provvederà a installare una cupola di vetro che coprirà l'intera città e poi per sotituire la cupola si...

Per sostituire le griglie con pannelli trasparenti (si paga due per avere uno) si aspetterà la copertura del monumento e poi per sostituire tale copertura si provvederà a installare una cupola di vetro che coprirà l’intera città e poi per sotituire la cupola si…

La Sottointendenza ai Beni culturali, in merito al “restauro” della Porta Pretoria, ha fatto finalmente autocritica! È il guano la principale causa del degrado di monumenti ed edifici pubblici! Si tratta di cacca molto aggressiva che rovina le pietre storiche, le altera, le viola. Cacca particolarmente dannosa in quanto stravolge i monumenti originari con protesi inutili e impattanti. Se, secondo Gaetano De Gattis, direttore responsabile dei lavori, il guano dei piccioni “devasta un pochettino la puddinga con cui è costruita la Porta ” la cacca di cui parliamo è invece molto più dannosa e devasta un casino! E’ una lotta contro i picioni e i loro “regaloni”! Se vogliamo prevenire qualunque danno a lungo termine dobbiamo cambiare questa classe dirigente, sperare che l’Europa non ci conceda altri finanziamenti per completare il disastro con una copertura e che lo Stato metta becco in questa autonomia che serve solo per garantire gli affari a una casta politica e parentale.  

Il luogo del delitto

30 agosto 2014

Perché nasconderlo se è ammalato?

Questa è bella davvero. E per certi aspetti inquietante. Dunque, stamane mi reco ai giardini per scattare qualche nuova immagine all’albero appena abbattuto per volontà dell’amministrazione comunale. Intorno il nastro bianco e rosso, ma nessun cartello di divieto di ingresso che indichi il cantiere. Entro, mi presento come giornalista con la volontà di prendere qualche foto. Gli operai mi intimano di andarmene: il luogo è rischioso, ma loro non indossano caschi o altri strumenti necessari alla loro sicurezza. Dopo pochi secondi un 0maccione grande e grosso, anche lui sprovvisto di casco che si qualifica come responsabile del cantiere, mi ringhia contro che devo andarmene, mi mette addirittura le mani addosso, spingendomi verso l’esterno e  facendomi vacillare. Chiama la polizia. Va bene, chiami pure, io sto sto solo facendo il mio dovere di informazione verso i cittadini a cui viene tolto senza spiegazione un albero centenario e presumibilmente sano. (altro…)

Richiesta semplice semplice

19 agosto 2014

Forse è stato fatto, nel caso non lo fosse chiedo ai partiti di minoranza del Comune di Aosta di chiamare un perito agrario super partes per verificare l’effettivo stato degli alberi tagliati e quanti di questi erano realmente da abbattere. Inoltre chiedo anche che si avvii una indagine sulle cause delle eventuali malattie per portare a galla una qualche responsabilità. Non si uccidono così impunemente gli alberi! Caro assessore Follien!

Siamo al verde!

16 agosto 2014

Gattone Follien fa lo spiritoso. Scrive una lettera alla Stampa, in risposta a un lettore che criticava la scelta dell’abbattimento dei 55 alberi, con un tono che vorrebbe essere ironico in realtà è solo patetico. Anche lui, come il sindaco per la rinuncia alla Dédarpa, è addolorato dalla scelta che riduce il patrimonio verde del capoluogo a qualche arbusto: è la responsabilità che lo obbliga al verdicidio. Gli alberi malati vanno eliminati senza alcun dubbio. L’idea che si possano curare non lo sfiora neppure. Non lo sfiora neppure la domanda sul perché in una molto poco ridende cittadina di montagna ci siano così tanti alberi malati. Già, perché? Possibile che Torino invece conservi i suoi viali alberati senza che qualche malattia li decimi tutti? Dice che Aosta non rischia la desertificazione, che le chiome verdi sono in aumento… ma dove sono? Questo non lo dice. Date un’occhiata al Quartiere Cogne e fate un confronto con le fotografie di qualche lustro fa, non troverete alberi nuovi, quelli sono morti da subito e non sono mai più stati sostituiti. Prima di partire avevo letto un’altra lettera che denunciava il calore insopportabile negli appartamenti del Quartiere, probabilmente dovuto alla impermeabilizzazione del terreno, a quella lettera Gattone Follien non aveva risposto. Modena ha messo a punto un progetto di buone pratiche per rendere la città più fresca tra queste l’alberatura stradale. Ma sono molte le città italiane ed europee che si stanno dotando di strumenti per migliorare la vivibilità in fatto di clima. Aosta invece va al contrario. Ma con ironia!