Archive for the ‘Onestà’ category

Sapevatelo!

5 aprile 2014
La mia è la vostra avventura!

La mia è la vostra avventura!

Informo tutti gli utenti di Patuasia che la stessa  ha subito un procedimento disciplinare dal Collegio di disciplina territoriale dell’Ordine dei giornalisti della Valle d’Aosta. Non ho nessuna intenzione di presentare ricorso, accetto senza polemica la sanzione di  CENSURA che la Commissione (formata dai seguenti giornalisti: Maria Teresa Zonca, presidente, Alessandro Celi, segretario, Enrico Marcoz, relatore) ha ritenuto di deliberare nei miei confronti, nonostante l’esposto presentato dal giornalista, Angelo Musumarra, fosse stato ritirato. In diversi miei post avevo aggiunto il virgolettato alla parola giornalista, avevo paragonato Musumarra a Emilio Fede, definito giornalaccio il quotidiano su cui scrive e altre osservazioni ritenute sanzionabili in base agli articoli 2 e 48 della legge numero 69 del 3 febbraio 1963. Tale legge chiede ai giornalisti di promuovere lo spirito di collaborazione tra colleghi e di essere conformi al decoro e alla dignità professionale e a quella dell’Ordine. Perché vi dico tutto questo? Perché la mia è anche la vostra avventura!

Mozione

8 novembre 2013

Non solo Patuasia ha fortemente polemizzato contro la manifestazione-bidone denominata SVEART, anche la minoranza comunale della lista civica “Saint-Vincent cambia e riparte” ha fatto e continua a fare, interpellanze e mozioni al riguardo. Ecco l’ultima.

MOZIONE
RICORDATO che nel 2014 si dovrebbe tenere la seconda edizione della Biennale d’Arte
Europea “Sveart”; RICHIAMATE le nostre iniziative del 25/9/2012 e del 23/4/2013; OSSERVATO che per organizzare la prima edizione l’Associazione InSaintVincent ha ottenuto dalla Regione Valle d’Aosta il contributo di euro 300.000,00 (l.r. 19/2012, d.g.r.
1846/2013) e dal Casinò di Saint-Vincent il contributo di euro 200.000,00; RICORDATO che il presidente della Regione Augusto Rollandin all’inizio del corrente anno aveva confermato l’intenzione di dare vita alla seconda edizione del premio;
IL CONSIGLIO COMUNALE
invita il Sindaco a relazionare al Consiglio comunale riguardo alla seconda edizione della Biennale d’Arte Europea “Sveart”, con particolare riferimento ai costi previsti e ai relativi finanziamenti, alle attività di promozione e marketing che si intendono intraprendere.

DOPO breve dibattito nel quale: IL SINDACO comunica che al momento attuale non conosce gli intendimenti della Regione in merito alla seconda edizione di Sveart. Si dichiara favorevole alla mozione presentata, comunicando di essere disponibile a relazionare al Consiglio comunale sull’argomento quando sarà in possesso di maggiori informazioni in merito.

IL CONSIGLIERE Paolo CIAMBI fa presente che “quando la Regione ha proposto di realizzare la biennale Sveart a Saint-Vincent, l’Amministrazione comunale non ha ritenuto opportuno valutare controproposte, per esempio il rifinanziamento, anche per il 2012, della legge regionale a supporto dell’offerta turistica del Casinò. Così, invece, ci siamo ritrovati una manifestazione da 500 mila euro, che ha avuto riscontri per il turismo quasi nulli. Stupisce che ora nessun membro della maggioranza sappia nulla della seconda edizione e non si sia preoccupato di ottenere informazioni. Se davvero l’evento si tenesse nel 2014, a breve dovrebbe iniziare la fase organizzativa.”

IL SINDACO fa presente che, viste le polemiche per l’insuccesso di Sveart, la prossima volta che verrà proposto all’Amministrazione di ospitare qualche manifestazione sul territorio di Saint-Vincent, non darà il suo consenso se non assolutamente certo della sua buona riuscita.

IL CONSIGLIERE Maura SUSANNA, Assessore al Turismo, Agricoltura, Attività Produttive e Sport, si associa a quanto dichiarato dal Sindaco.

Importante da notare è che il Sindaco ha ammesso l’insuccesso della manifestazione! A cui si associa l’assessore al Turismo. Mi sembra un grande risultato, forse addirittura il primo. Quando mai un amministratore ha fatto una dichiarazione simile di fronte a un flop? In genere si sono sempre arrampicati sui vetri per trovare una giustificazione. Patuasia riconosce quindi l’onestà dei due amministratori che hanno avuto il coraggio di rompere un tabù.

Una bella persona

22 febbraio 2013

Questo è un messaggio inviatomi privatamente su fb. Ho voluto pubblicarlo senza neppure chiedere l’autorizzazione e per questo, chiedo qui scusa al signor  Jean-Pierre Guichardaz, ma ci tenevo che voi lo leggeste.

“Il tuo post “sto per diventare razzista” mi ha emozionato. Non so se meritarmi tutta questa considerazione, ma sono lusingato perché tante persone per bene mi esprimono il loro appoggio e la loro vicinanza con passione e sincerità. E questo per me e per la mia famiglia, è il riconoscimento di una vita vissuta cercando di rispettare le regole e fuori dai compromessi. Magari non paga, ma preferisco non dover dire grazie a nessuno per quel poco che ho ottenuto cercando di comportarmi bene nel mio lavoro e dalle mie relazioni. Amici come te sono centomila volte più preziosi di tanti che proclamano fedeltà in cambio di qualcosa. Se la politica significa sottomettersi a logiche clientelari e di scambio preferisco rimanere un semplice cittadino, un misconosciuto. Ma almeno quando mi guardo allo specchio non mi vergogno. “.

Così si fa!

30 gennaio 2013

La sinistra tradizionale gli ha sempre sputato contro, nel migliore dei casi aspettava il passo falso, eppure il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti del M5s, si sta impegnando per rimettere in piedi Parma dopo la gestione precedente che l’aveva messa in ginocchio. Riguardo ai rifiuti ha interpellato Raphael Rossi, conosciuto come amministratore incorruttibile, per sviluppare la raccolta differenziata. Non si è avvalso dell’amico di un amico e neppure di un parente, ha scelto un professionista meritevole. Un uomo che non solo ha rifiutato una tangente cospicua per favorire una certa società, ma che ha denunciato il tentativo di corruzione. Così si fa!

Indennità di bilinguismo, no grazie!

21 gennaio 2013

Riceviamo dal signor Davide Mancini e volentieri pubblichiamo.

Se si vuole veramente parlare di innovazione e di riformismo bisogna incominciare a smetterla con questa patetica pantomima del francese, lingua che non parla nessuno e che lascia indifferenti tutti quanti. Io personalmente amo la lingua di Voltaire, ma cominciamo a dire che non vogliamo i soldi del bilinguismo, che ci tolgano questo patetico obolo che dovrebbe giustificare un’identità che, se mai è esistita, ora non c’è più. Le appartenenze linguistiche acquistate con il denaro hanno vita breve. Poichè tutti i partiti si dichiarano autonomisti, lancio un sereno dibattito sul tema: ma questa tanto decantata autonomia che ha portato fiumi di denaro e non di valori e di comportamenti virtuosi non è forse la responsabile di questa situazione così drammatica?

Riflessione facile facile

4 gennaio 2013

Perché il nuovo partito UVP non dovrà raccogliere le mille firme che invece occorreranno per il M5s? Per una legge regionale fatta e approvata anche dai “ribelli” unionisti che dà garanzia per l’eternità. Se fossero così diversi, nuovi e affidabili come dicono dovrebbero concorrere con onestà e quindi sgobbare come faranno i grillini per trovare i mille affezionati necessari.

Bella atmosfera

25 novembre 2012

Una lettera non firmata sulla Stampa del 23.11.12  (chi difende il feudo non si firma) e dal titolo”Brutta atmosfera difficile da fugare”, getta fango sulla vittoria del referendum; trattasi di una reazione infantile di un fan del piro e pertanto priva di interesse, ma fra un delirio e l’altro ho colto una frase che necessita di un attimo di attenzione. Secondo l’anonimo molti virtuosi avrebbero usato l’argomento pirogassificatore come trampolino di lancio per le prossime regionali: “Non voglio vedere certe persone nelle prossime liste elettorali: non solo sarebbe la conferma di un chiaro obiettivo personale, ma rischieremmo di essere governati da idealisti inadeguati (un fisico non può non conoscere il funzionamento di un pirogassificatore e di una discarica e non sapere qual è realisticamente più nocivo) o, peggio, da persone capaci di mentire impunemente ai cittadini pur di essere eletti.“. Sono certa che il motivo ispiratore che ha coinvolto diversi cittadini, in Valle virtuosa prima e nel Comitato del sì poi, sia stato la salute, ma non mi stupirei se queste persone dall’esperienza maturata decidessero di entrare in politica, anzi lo auspico con tutto il cuore. I cittadini che come tutti condividono le asperità della vita che si sono formati politicamente tramite una battaglia lunga, difficile e vincente sono sicuramente più affidabili, credibili e onesti di chi nasce dentro alle scartoffie di un partito con tanto di stipendio.

Digressione 19

4 aprile 2011

Domenica 3 aprile c’è stata a Torino la manifestazione in favore di Raphael Rossi, uomo che ha denunciato un tentativo di corruzione e per questo lasciato solo dalle istituzioni. Ci sembra importante il testo che Raphael ha scritto per ringraziare tutti coloro che lo sostengono, un testo che responsabilizza, perché è vero che ognuno di fronte a una scelta può fare la differenza!

“Voglio ringraziare tutti voi. Io ho fatto solo quello che trovavo giusto però è grazie al sostegno e all’affetto di tutti voi che sono positivo in questa vicenda. Altrimenti, fossi solo, sarei AMARO, SCONFITTO e ognuna di quelle migliaia di euro che devo anticipare mi peserebbero come una bruciatura. Ne sarei amareggiato. Invece siamo in tanti e siamo forti, abbiamo trasformato una sconfitta in una vittoria.
Oggi tutti insieme abbiamo dimostrato un piccolo concetto, OGNUNO di noi PUO’ FARE LA DIFFERENZA. Il contributo di ognuno di noi può davvero cambiare il mondo. Ognuno di noi in funzione delle responsabilità alle quali è chiamato può scelgliere come comportarsi e cosi può lasciare il suo contributo alla collettività.
Adesso dobbiamo ORGANIZZARCI in modo da poter aiutare concretamente anche chi si trova di fronte alla corruzione, aiutare e sostenere. Grazie, Grazie, Grazie, signori Rossi, continuamo così, tutto quello che stiamo facendo e che, solo per caso, porta il mio nome, deve farci sentire tutti fieri”.

Grazie a lei, signor Rossi, per farci credere ancora negli uomini di buona volontà!

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Meglio al bar!

19 marzo 2011

Queste cose non mi piacciono. Peccherò anche di rigidità mentale, ma credo nella coerenza e nel valore dell’esempio.  Che “I colloqui del Forte”, sul tema dell’alterità, diretti da Enzo Bianchi (religioso, fondatore e priore della Comunità monastica di Bose) a cui partecipano illustri ospiti fra cui: Cecilia Strada, presidente di Emergency, Roberta De Monticelli, docente di Filosofia della Persona, Luciano Violante, ordinario di Diritto e Procedura Penale, Flavio Caroli, storico dell’arte, Daria Bignardi, siano moderate da Augusto Rollandin, in quanto presidente della Regione Valle d’Aosta, prefetto e presidente dell’associazione del Forte, è cosa che ritengo vergognosa. Gli ospiti sono anche tenuti a non sapere chi è Rollandin, ma noi no! Quindi invito tutti i valdostani a non partecipare a questi incontri, per sottolineare il fatto che le parole sono vuote, se non trovano corrispondenza nei fatti. Che i giochini intellettuali sul valore metafisico di questo o di quel concetto, lasciano il tempo che trovano, se a volerli è un uomo che è stato condannato per abuso d’ufficio per favoreggiamenti in appalti ai danni della collettività (cioè dell’alterità). Più onesto andare a giocare al bar!

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Realaffarik!

3 febbraio 2011

Ma come si fa a dire cose di questo tipo e dalla bocca del massimo rappresentante istituzionale della nostra Regione? Si fa, se alla politica si è sostituito il meretricio. Gongolare perché il Governo, il nostro Governo, è debole non è realpolitik, ma realaffarik! Colmo del paradosso, Rollandin mette in sala ad Arvier, nel primo incontro con le sezioni del suo partito per convincere gli iscritti a condividere l’entrata in giunta del PdL, l’onestà: «Diciamolo con onestà – ha spiegato il presidente Rollandin -, a noi va bene avere un governo debole: finché ha queste difficoltà abbiamo una chance di essere ascoltati. Quand’era forte non ci consideravano. Dalla possibilità di lavorare con un governo debole abbiamo solo da guadagnarci …» (La Stampa). Ma cosa vuole dire Governo debole? Vuol dire economia a pezzi, debito pazzesco, lavoratori licenziati, giovani disoccupati, futuro allo sbando! Ma di tutto questo il nostro Guste Mica Qualunque se ne frega. Per far finta di essere buono e solidale, sgancia qualche miseria ai terremotati, partecipa a qualche conferenza e poi tifa per un Governo alle “prese con scandali sessuali e fiducie risicate”, perché così, magari, riesce a portare a casa qualche milione per finanziare i grandi progetti e mettere a tacere le richieste degli impresari locali. Lo hanno applaudito. E io, noi arrossiamo di vergogna.

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