Archive for the ‘Moda’ category

Domadina banale banale

15 gennaio 2014

Leggins addio!

15 agosto 2011

La moda oggi odia le donne!

Insisto sul concetto che i leggins (anche i jeans elasticizzati e stretti come una seconda pelle) sono indumento difficilissimo da indossare e invito le donne a snobbare questa moda che ci mortifica. Non è solo questione di chili di troppo, infatti la ragazza della foto è, sotto questo punto di vista, ben fatta; i leggins mortificano tutte le forme, comprese quelle anoressiche dei manichini. Il capo di abbigliamento sotto esame potrebbe essere divertente sotto a un gonnellone anni ’50, non vedo altri modi per indossarlo, forse come pigiama.

Cultura morta!

15 agosto 2011

La schiavitù della moda!

Non bastasse la crisi economica  a renderci depressi ci vuole anche quella del buon gusto! Non è questione di libertà, come la mette qualcuno, è questione di cultura: già… il buon gusto, in questo caso l’eleganza nel vestire, fa parte di quell’area che ci caratterizza nei comportamenti e nel pensiero e che si chiama nel suo complesso cultura. Questa ci ha abbandonati per seguire l’imperativo della moda, come l’economia reale ci ha lasciati in balia della finanza. I panta collant, fuseaux, leggins…, nomi che si sono avvicendati negli anni, ma che significano lo stesso prodotto, avviliscono le forme femminili, anche le più aggraziate. Una volta la moda seguiva il corpo, cercando di nasconderne i difetti e questo non per ipocrisia, ma per conferire un’immagine più piacevole per sé e per gli altri. Per quella rincorsa alla bellezza e armonia che non si è mai spenta. Non amo  gli stereotipi, al contrario mi piacciono le differenze che la moda azzera nel peggiore dei modi e questa sì che è ipocrisia. Con la scusa della libertà del corpo lo espone con volgarità, portando all’esasperazione qualsiasi difetto che rimane tale nonostante l’ostentazione. Il modello da seguire non è infatti la cellulite, ma la perfezione raggiunta con i ritocchi di photoshop, un modello quindi irraggiungibile. Trovo tutto ciò molto feroce nei confronti della donna: l’anoressia è frutto di questa contraddizione. La signora della foto sarebbe stata più bella, se avesse indossato dei calzoni morbidi o una gonna leggera e vaporosa; la moda la obbliga a indossare dei leggins e lei passivamente ubbidisce, mostrando senza pietà un corpo segnato dagli anni e da una dieta non proprio salutare. Liberissima di fare quello che vuole (per carità!), ma liberissimi tutti di provare raccapriccio al suo passaggio.

Restare in mutande

23 novembre 2010

Siamo rimasti in mutande!

Siamo lontani anni luce dall’innata eleganza di un Cary Grant e dallo charme di un uomo di mondo come Sean Connery, eh già,  i tempi passano, ora lo stile lo affermano le mutande. Quella di tirarsi giù i pantaloni è una moda che non capisco. Posso tollerare le creste, i piercing, i tatuaggi, ma i pantaloni calati a mostrare il sedere non riesco proprio a capirli. Eppure va. Funziona. I ragazzi si sentono sufficientemente trasgressivi, quel tanto che gli permette di camminare a gambe larghe per non perdere i jeans. Le chiappe al vento li trasformano in machi, l’aria fredda che aggredisce i lombi li rassicura: esistono. Che sia un modo per interpretare la crisi? Il loro punto di vista sul futuro che li attende? Un futuro di braghe calate?

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Lesson three

26 settembre 2010

Ma a me questa maglia come sta?

La moda non ha mai amato le donne, infatti i creativi sono quasi sempre gay. Dai corsetti con stecche di balena (oggi in plastica) vero delirio per il girovita, ai guardinfante (gabbie di metallo che allargavano i fianchi,) e poi tripudio di incasinatissimi pizzi e volants e sottovesti e nastri e fiocchi e bottoni, tutto per rendere la donna libera e bella! Ma non è che la moda con gli anni sia diventata più buona, nooo! Ha solo cambiato il tipo di perversione. Se prima costringeva il corpo poi lo ha a poco a poco “liberato”. Ecco allor che oggi è tutto uno sbocciar di democratiche trippe. La libertà prevale sul buon gusto che rimane confinato nelle pagine delle riviste. Riviste femminili che non conoscono crisi di mercato: le donne di essere alla moda ci hanno sempre tenuto (pure i maschi, ma visto che loro sono i creatori sono più tolleranti con se stessi), ciononostante non si pongono ancora la fondamentale domanda: ma a me questo vestito come sta? Se la biancheria intima ti strizza il burro e ti fa prendere la forma di una pila di ciambelle, forse è meglio indossare una camicia.

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Lesson two

12 settembre 2010

Perché?

La moda negli anni  ha cambiato tipo di perversione. E’ diventata modernamente cattiva, al passo con i tempi. E noi, da brave masochiste, ci lasciamo infliggere ancora qualsiasi tipo di tortura. L’ultima in arrivo è quella del cavallo basso. Sarà che i tempi ci hanno capitombolato la pressione, ma dopo un lustro di vita bassa, le speranze di un aumento di prospettive ci sembravano naturali, invece no! Il cavallo è diventato un pony. Non c’è donna, bella o brutta, grassa o magra, che possa indossare un capo così odioso eppure… . La dittatura del conformismo, la necessità di sentirsi in voga, vincono ancora. Le pesanti pieghe avviliscono le forme e le rendono simili al deretano di un elefante (quest’ultimo sicuramente più armonico con il resto). Impacciano il movimento, ma ve l’immaginate la ragazza della foto che corre incontro all’amato? Con quella stoffa che le imprigiona le cosce? Sai la grazia nei movimenti?

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Lesson one

22 agosto 2010

Modello "Scagassa road"

Salve, sono Madame Madamin, per tutti solo Mmadamin. Considero la seconda pelle una parte importante del nostro corpo, quella che in pubblico parla più di tutto. E subito. Non è lingua sempre obiettiva, ma la sa lunga. Per questo vi propongo (grazie Patuasia) una rubrichetta sulle punizioni che le persone infliggono a se stesse, complici di una moda cattiva che non ci ama. Liberarsi dal diktat imposto dal mercato significa imparare a volersi un po’ di bene e a divertirsi di più: le possibilità sono quasi infinite.

Lesson one. Se sei alto come un tappo di spumante Gancia, il bragoncino corto e a vita bassa non ti aiuta. Ti rende il fondoschiena a pieghe come quello di un elefante nano. E quello che ti resta  delle gambe, lo fa sembrare due zamponi natalizi scaduti. Se sei largo come un comodino Luigi XV non puoi farti abbracciare da una riga orizzontale che, inevitabilmente, ricorderà la linea dell’equatore. ‘ nsuma se t’ses parej ti consiglio pantaloni normali e lunghi e un maglioncino in tinta unita, con l’aggiunta di una piccola dieta.

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Madame Madamin

19 agosto 2010

La new entry nel mondo patuasiano, Madam Madamin!

La sorpresa è una new entry: Madame Madamin. Signora borghese di Torino, ci ha chiesto di poter scrivere sulla moda. Soggetto capriccioso a cui abbiamo detto sì. Perché, visto che trattiamo soprattutto di cose locali? Perché la dittatura della moda domina ovunque e crea vittime. Noi di Patuasia news che siamo allergici a ogni tipo di autoritarismo, vogliamo contribuire, seppur in piccolissimo, alla nascita di una nuova consapevolezza del corpo (sarà mai possibile?), non costretto in stili di massa che lo martirizzano e rendono ridicolo. Madamin lo chiama semplice buon gusto, noi preferiamo conferire alla sua prossima rubrica un senso più profondo, ma noi siamo degli insopportabili presuntuosi!

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