Archive for the ‘Libri’ category
6 Maggio 2015
Di Roberto Mancini.
Per lettori pigri o contestatori a prescindere, che non hanno letto il libro “Sotto il segno del leone” , genesi dell’autonomia valdostana 1945-1949.” Di Andrea Désandré
Pag 298: “ Per la designazione del deputato valdostano all’Assemblea Costituente… i due candidati degli opposti schieramenti-il laico italianista e il cattolico indigenista-che si contendono l’elettorato sono gli avvocati Giulio Bordon, portato dal Fronte democratico progressista repubblicano (PdA, PCI, PSI, PRI) e Paul-Alphonse Farinet, indicato dalla DC. Entrambi vantano benemerenze resistenziali sufficienti ad obliterare i loro trascorsi filo-fascisti: il socialista Bordon nel 1919 correva per il liberalfascista Blocco della Vittoria; il democristiano Farinet, che nel 1937 omaggiava il duce di un suo capolavoro, è dai nemici soprannominato “Girella” per le piroette che dai “colpi d’archetto” al PNF premiati con 3000 lire dall’ Accademia d’Italia”, lo hanno condotto prima all’annessionismo poi alla denigrazione degli annessionisti.”.
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Categorie: Dibattito, Libri, Storia valdostana
Tags: Andrea Désandré, Letteratura, Sotto il segno del Leone, Storia valdostana, Valle d'Aosta
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5 Maggio 2015
Di Roberto Mancini.
Per anni mi sono arrovellato: perché la Sinistra non capiva che la difesa del francese era una sofisticata strategia politica? Un geniale strumento non per includere i cittadini, ma per escluderli?
Un marchio identitario, per creare divisione? Un muro di Carema, mascherato da “carrefour”?
Il recente libro dello storico Andrea Désandré. “Sotto il segno del Leone”, genesi dell’autonomia valdostana 1945-1949”, ricostruisce con minuzia le ragioni politiche, le tappe e gli strumenti della costruzione di un “movimento indigenista”, inteso a creare un “piccolo mondo antico basato sul culto degli antenati, l’incanto paesaggistico e la mistica agro-pastorale” (cit).
Pagine memorabili.
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Categorie: Autonomia, Cultura viva, Libri, Lingua francese, Memoria storica
Tags: Andrea Désandré, Dopoguerra, Letteratura, Lingua francese, Sotto il segno del Leone, Storia valdostana, Union Valdotaine, Valle d'Aosta
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23 marzo 2015
Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Buongiorno,
Le scrivo perché ho avuto modo di visionare un dato statistico relativo alla Biblioteca regionale: è interessante notare come a partire da inizio anni 2000 (dopo una crescita costante dal 1996, anno di apertura della nuova sede) vi sia stato un calo costante dei prestiti di libri nella sezione adulti che a occhio pare essersi dimezzato negli ultimi 15 anni. In calo anche i prestiti della sezione ragazzi e della fonoteca. In aumento, se pure a fasi altalenanti, il prestito in videoteca. Penso sia comunque un dato interessante anche questo per “leggere” la realtà aostana/valdostana.
Categorie: Fotografia, Lettera, Libri, Politica culturale, Statistiche
Tags: Aosta, Biblioteca regionale Valle d'Aosta, Libri
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20 novembre 2014
Quando mancano i soldi i primi tagli vanno alla Sanità, poi non chiediamoci perché un infermiere che deve far il lavoro per tre diventa leggermente scontroso. Ma oltre alla Sanità ne fa le spese la Cultura. Il servizio bibliotecario per l’acquisto dei libri aveva un buget di svariati migliaia di euro. Nel 2014 l’importo è stato ridotto a zero euro! In pratica per tutto il 2014 la biblioteca di Aosta non ha acquistato un libro. E poi ci lamentimo che si non legge. Inevitabile il calo di utenti in una delle più belle biblioteche d’Italia. Perché? Se vado nella biblioteca, che sarà anche bella, ma non ha le novità dei libri che ci vado a fare?
Proposta ai consiglieri regionali: tagliatevi una parte del vostro lauto stipendio e devolvetelo per l’acquisto di libri, sarebbe un bell’esempio di utilità verso il pubblico no? Molto di più di tante parole spese al vento con la certezza che il vento le disperda nel nulla.
Grazie
Categorie: Consigli, Cultura morta, Libri, Mala politica, Politica culturale, Uomini politici
Tags: Biblioteca di Aosta, Comune di Aosta, Consiglio regionale della Valle d'Aosta, cultura, Libri
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14 Maggio 2014
Con il patrocinio del Comitato Regionale Valle d’Aosta dell’Associazione Nazionale Partigiani-ANPI, GIOVEDI 15 MAGGIO 2014 alle ore 18.30, al Castello Tour de Villa a Gressan, il Generale di Corpo d’Armata in pensione, Bruno SERVADEI, presenterà, introdotto dal giornalista Roberto Mancini,il suo ultimo libro “Vita da caccia-bombardiere”, pubblicato per SBC Edizioni. Nato a Forlì nel 1941, Bruno Servadei ha svolto una brillante carriera, iniziata nel lontano 1959. E’ stato membro dello Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare Italiana, Addetto militare in Svezia e Norvegia, Comandante del Centro Internazionale di Addestramento al Tiro e Combattimento Aereo di Decimomannu, in Sardegna.
Assegnato al Quirinale per tre anni quale Consigliere Aggiunto dell’allora presidente Cossiga, ha concluso il servizio al Segretariato Generale della Difesa. (altro…)
Categorie: Comunicato stampa, Cultura viva, Invito, Libri
Tags: Bruno Servadei, Castello Tour de Villa, Comune di Gressan, Presentazione libro, Valle d'Aosta
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28 aprile 2014
ll Castello Tour de Villa di Gressan ospiterà nelle prossime settimane la presentazione di tre importanti produzioni editoriali di recente pubblicazione.
Il primo evento letterario è previsto MERCOLEDI 30 APRILE 2014 alle ore 18.00 ed è promosso in collaborazione con il Comitato Regionale Valle d’Aosta dell’Associazione Nazionale Partigiani-ANPI. Il Comune di Gressan ha dato il suo patrocinio e sarà presente con l’assessore alla cultura Stefano Porliod. Protagonista sarà, infatti, la ricercatrice valdostana, Simona D’Agostino, che illustrerà i contenuti del suo libro “Barbaro, Guido Ariano, storia di un partigiano garibaldino in Valle d’Aosta”, pubblicato recentemente per “Le Château edizioni” di Aosta. (altro…)
Categorie: Buon esempio, Buone pratiche, Cultura viva, Libri, Memoria storica, Politica culturale
Tags: Anpi, Castello Tour de Villa, Comune di Gressan, Davide Mancini, Ezio Borghese, Guido Ariano, Marco Cuaz, Roberto Mancini, Simona D'Agostino
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13 agosto 2013
“La ‘ndrangheta striscia silente e senza fare rumore,… allaccia rapporti con le imprese locali e molto lentamente le svuota e se ne appropria.” Così scrive il procuratore antimafia, Nicola Gratteri, nel suo libro Dire e non dire. E ancora “E se oggi spara meno è perché ha meno bisogno di farlo, potendo contare su una maggiore rete di professionisti, politici, imprenditori… un sistema di relazioni che le permette di infiltrarsi e radicarsi in tanti territori del Paese, anche quelli non tradizionalmente interessati dal fenomeno criminale.” Ecco, il nostro territorio non ha tradizione di mafia (?), ma è da decenni che il fenomeno si è incistato. Una cisti profonda, poco visibile anche se a toccarla si percepisce eccome. Il procuratore Giovanni Selis l’aveva toccata ed è saltato in aria (la prima autobomba italiana). Oggi spacciarsi immuni dal contagio è più difficile: incendi dolosi, estorsioni, intimidazioni, riciclaggio e usura ci raccontano un’altra storia. Raccontano di una ragnatela criminale che avvolge la Valle d’Aosta insieme alle altre regioni del nord: il Piemonte, la Lombardia, la Liguria, L’Emilia Romagna. Il buon senso invita a stare in guardia, ma i nostri politici non sono dotati di buon senso. Ecco cosa è successo nel Comune di Saint-Vincent. Nel mese di luglio è stato appaltato l’allargamento delle piste da sci al Col di Joux, aggiudicatario il raggruppamento temporaneo d’imprese formato da Cospef e Alloro. Il criterio è stato quello del massimo ribasso, quasi il 20%. Sconti troppo alti non possono che essere sospetti, infatti la ditta che li applica può permettersi di lavorare in perdita o risparmiare sul lavoro o sulle qualità dei materiali. L’amministratore delegato della Cospef è il calabrese Antonio Furfaro (in contatto con i Mamone, imprenditori coinvolti nell’inchiesta Pandora e con Ferdinando Gullace, imprenditore interdetto nell’ambito dell’indagine Entourage), è lui stesso a dire che partecipa alle gare con ribassi spaventosi perché non gli serve per guadagnare, ma solo per cambiare i soldi! Su questo imprenditore, già procuratore di una società valdostana: la Tour ronde, starebbe indagando la Direzione investigativa antimafia. Il sindaco di Saint-Vincent, Adalberto Perosino (Gradi di istruzione: non inserito – Categoria professionale: esercente di Alberghi, Ristoranti e Assimilati), non ha nulla da dire. Uguale a molti altri amministratori non sa. Forse. Pare che qualcuno lo abbia informato, ma che lui abbia fatto spallucce. Si sottovaluta il problema. Si minimizza. Eppure i segnali che dimostrano che anche in Valle il pericolo ‘ndrangheta esiste ci sono. La sentenza “Tempus venit” dovrebbe aprire gli occhi. Ma le amministrazioni sono cieche o non sanno leggere il proprio territorio e quindi non sanno difenderlo da una eventuale infiltrazione criminale. Ad Aosta il sindaco Bruno Giordano ha patrocinato e dato contributi alla Festa dei calabresi, nonostante il presidente, Giuseppe Tropiano, sia stato condannato in primo grado per favoreggiamento con la ‘ndrangheta. Il parroco di Saint-Martin-de-Corléans, don Albino, ospita il Comitato organizzatore della suddetta manifestazione e le due statue dei santi Giorgio e Giacomo. Il parroco del quartiere Dora, don Danna, accoglie invece la Madonna di Polsi, quella che benedice gli ‘ndranghetisti. Il vescovo, disattento, tace. Si fa però sentire il Corriere della Valle, scandalizzato dall’uso di un altare sconsacrato in una gelateria! Scrive Giuseppe Gennari, giudice per le indagini preliminari di Milano: “L’impresa mafiosa ha raggiunto un preoccupante livello di accettazione sociale e questo atteggiamento della società non fa che accrescere la forza economica, il prestigio, il tessuto di omertà e perciò il potere dell’impresa mafiosa”. L’indifferenza è un’arma più efficace della lupara.
Categorie: 'ndrangheta, Affari, Battaglia, Brutto esempio, Corruzione, Criminalità, Cultura morta, Degrado morale, Favori, Indifferenza, Libri, Mala Amministrazione, Mala politica, Sacra Grolla Unita, Uomini politici
Tags: 'ndrangheta, Adalberto Perosino, Antonio Furfaro, Bruno Giordano, Comune di Saint-Vincent, Cospef, Dire non dire, Don Albino, Don Danna, Ferdinando Gullace, Festa dei calabresi, Festa San Giorgio e Giacomo, Gino Mamone, Giovanni Selis, Giuseppe Tropiano, Madonna di Polsi, Nicola Gratteri, Sentenza "Tempus venit", Valle d'Aosta
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6 agosto 2013
Dal libro Dire e non dire di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso – “Spiega l’etnologo: Sono frequenti le feste e i riti che vedono la presenza attiva di appartenenti alla criminalità organizzata. Specie nel corso degli “incanti” che danno il diritto e privilegio a portare le statue dei santi, sono frequenti i tentativi di affermare e ostentare, anche a livello rituale e simbolico, il controllo del territorio, facendo capire alla gente chi comanda e chi decide.”.
Categorie: 'ndrangheta, Criminalità, Degrado morale, Libri
Tags: 'ndrangheta, Antonio Nicaso, Dire e non dire, Nicola Gratteri
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6 agosto 2013
Ieri sera sono stata a Champoluc per assistere alla presentazione del libro “”Dire non dire” scritto a quattro mani dal Procuratore antimafia, Nicola Gratteri e dallo storico delle organizzazioni criminali, Antonio Nicaso. Dice Gratteri che il capo mafia si sente il padrone naturale del paese dove vive e presumibilmente dove è nato. Ogni scelta deve avere la sua approvazione. Che sia l’allestimento di un negozio o l’avvio di una qualsiasi attività imprenditoriale, il capo mafia indica al novello imprenditore quali saranno i fornitori e gli impresari che devono essere coinvolti nell’attività. Senza la sua benedizione solo minacce. Infine la morte. ll capo mafia controlla e dirige ciò che sente come una sua proprietà. Non accetta la moderna democrazia, ma rimane fermamente legato al concetto primitivo del potere conquistato con la violenza. Una violenza che sente inevitabile di fronte a quella che considera una disubbidienza contro l’ordine naturale delle cose. La libertà non è ammessa. Servire le regole è l’unica scelta possibile. La ‘ndrangheta vuole sostituire con i suoi comandamenti i principi della democrazia. Piano piano si infiltra nella buona società delle professioni. La lupara non è più appesa al muro, al suo posto un diploma di laurea. E un fatturato da capogiro. Quello del traffico di cocaina. La politica è debole. Si fa corrompere. La ‘ndrangheta controlla i voti, li dirotta sul politico più facile da maneggiare. Poi chiede appalti. Favori. Nel prossimo futuro la criminalità organizzata non avrà più bisogno di corrompere nessuno. Saranno i suoi ricchi figli, laureati e incensurati a entrare in politica. A diventare assessori e presidenti di Giunta…, a occupare fisicamente l’amministrazione e la politica senza intermediari. E solo a quel punto il concetto di criminalità cesserà di esistere. Resterà la ‘ndrangheta con le sue regole, i suoi simboli e i suoi giuramenti rimasti uguali da centovent’anni, perché come dice il suo ultimo comandamento: “E’ sempre stata così e resterà così per sempre”.
Categorie: 'ndrangheta, Affari, Criminalità, Degrado morale, Denuncia, Favori, Inquietudine, Libri, Mafia di montagna, Mala politica
Tags: 'ndrangheta, Antonio Nicaso, Ayas-Cultura, Capo mafia, Comune di Ayas, Dire non dire, Nicola Gratteri
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8 Maggio 2013
Venerdì sera alle h 21,00 nella sala dell’Hotel des Etats, piazza Chanoux 1, il giornalista Roberto Mancini presenterà il libro: “Dire non dire, i dieci comandamenti della ndrangheta.” Saranno presenti i due autori, il prof Antonio Nicaso e il Dr Nicola Gratteri. Personaggi notissimi, entrambi esperti mondiali del crimine ‘ndranghetista.
Magari pure ad Aosta c’è bisogno del loro sapere…
Categorie: 'ndrangheta, Criminalità, Cultura viva, Giornalismo, Invito, Libri, Persone pubbliche
Tags: 'ndrangheta, Antonio Nicaso, Aosta, Nicola Gratteri, Presentazione libro, Roberto Mancini
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