Archive for the ‘Libertà’ category
10 gennaio 2015

A qualcuno si allungava il naso a qualcun altro…
In un suo recente scritto, Luciano Caveri, ribadisce “il ruolo e la nobiltà della Satira politica, che pure può spingersi anche molto in là, ma è il prezzo della Libertà, che non esiste dove albergano logiche totalitarie di vario genere”. Per sua fortuna è cresciuto scoprendo cosa fosse la satira, prima sfogliando la raccolta dell’Asino poi Linus. La sua formazione politica si è costruita anche attraverso scrittori al curaro come Stefano Benni e Michele Serra, passando da Wolinski, Altan, Vauro. Per non parlare de Il Male, di cui ricorda le gesta clamorose e clamorose vignette. E come potrebbe mai dimenticare Giorgio Forattini, suo appuntamento immancabile. La sua testolina si formò anche con la satira politica televisiva di cui fecero spese personaggi come Dario Fo. E poi ancora Grillo e Begnini, insomma Caveri è cresciuto a pane e satira. Secondo lui “la satira politica è e resta una ginnastica mentale, che può dare fastidio, ma di cui in democrazia non si può fare a meno.” Una ginnastica che però Caveri non fa. Ricordo una querela che fece a me e al direttore del Travail per una vignetta satirica su di lui, querela archiviata con delle motivazione che avrebbero dovuto farlo arrossire. Invece il nostro bellimbusto (si fa per dire) non solo non arrossisce, ma si fa ritrarre con la scritta “Je suis Charlie” durante la Costituente valdostana. Una bestemmia che, se non fosse per la sua ridicola statura politica, farebbe rivoltare lo stomaco di tutti i vignettisti da lui citati.
Categorie: Bruttezza, Cultura morta, Degrado ambientale, Delirio, Disgusto, Libertà, Mala Educazione, Memoria storica, Satira, Uomini politici
Tags: Charlie Hebdo, Diritto di Satira, libertà, Luciano Caveri, Valle d'Aosta
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9 gennaio 2015
Continuo a non leggere comunicati ufficiali, da parte della Comunità islamica valdostana, che condannino la strage del libero pensiero nel vile eccidio di Charlie Hebdo. Non solo. Non ho ancora letto a livello nazionale, una difesa da parte del mondo mussulmano moderato, verso la libertà di critica anche della religione. Perché non può esserci democrazia se l’espressione non può essere totalmente libera. Sarebbe un segno importante di apertura e di integrazione se la comunità islamica riconoscesse la legittimità di quanto Charlie praticava: il suo diritto di criticare Dio nelle sue multiformi confessioni. Troppo deboli sono state le reazioni. Tanto deboli da solleticare il dubbio che dietro a tale prudenza si nasconda il pensiero già in alcuni casi esplicitato, che Charlie se la fosse cercata. Legittimando così l’azione degli assassini. Rimango fiduciosa. (Ricordo una manifestazione in piazza per solidarizzare con i palestinesi, perché ora gli islamici non si fanno sentire o vedere?).
Categorie: Democrazia, Libertà
Tags: Charlie Hebdo, Comunità islamica valdostana, Libertà di espressione, Valle d'Aosta
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7 gennaio 2015
Che il presidente della Giunta, Augusto Rollandin, quotidiana vittima della satira patuasiana, intervenga sull’assalto al giornale satirico, Charlie Hebdo, condannandolo come un “attacco inaudito alla libertà di pensiero e di parola“, libertà che va difesa “con piena consapevolezza in ogni ambito della nostra quotidianità“, è un gesto che va apprezzato.
Categorie: Buone pratiche, Libertà, Uomini politici
Tags: Augusto Rollandin, Charlie Hebdo, Libertà di parola
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7 gennaio 2015

Invito la civiltà a postare questa immagine su facebook.
La satira è la massima espressione di libertà, colpire un giornale di satira vuol dire colpire al cuore la civiltà. Nel suo piccolo, Patuasia esprime la sua totale solidarietà al periodico settimanale satirico francese, Charlie Hebdo, molto conosciuto per il suo spirito caustico e irriverente verso ogni forma di potere e di integralismo. Lacrime di rabbia per la morte innocente del direttore, dei vignettisti, degli agenti, uccisi dal fuoco dei kalashnikov di tre uomini incappucciati al nome di Allah Akbar. Allah non è affatto grande se permette questa barbarie! Aspetto con fiducia una dichiarazione di condanna da parte della Comunità islamica che vive in Valle d’Aosta.
Categorie: Attentati, Criminalità, Cultura morta, Degrado morale, Giornalismo, Libertà
Tags: Allah, Attentato, Charlie Hebdo, Integralismo islamico
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25 marzo 2014
E’ bello sapere che numerosi volontari lombardi, piemontesi e liguri arrivano qui in Valle d’Aosta per aiutarci a raggiungere le tremila firme. Questa se non è voglia di Europa che cos’è?
Categorie: Amicizia, Battaglia, Bellezza, Buone pratiche, Cultura viva, Elezioni europee, Libertà, Partecipazione
Tags: Elezioni europee 2014, Lista Tsipras, partecipazione, Solidarietà, Valle d'Aosta, Volontariato
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11 agosto 2013
In fondo in fondo credo che l’alternativa a questo marciume passi più tramite la Magistratura (con tutti i limiti e i difetti di questa) che la Politica. Perché dico questo? Perché la Politica ormai non garantisce più la Democrazia che esige onestà e competenza. Dove, soprattutto in una realtà piccola e facilmente controllabile come la Valle d’Aosta, la libertà diventa pura demagogia . Un esempio emblematico: Rollandin chi lo può far saltare? Non certo la politica. Al nostro Presidente è bastato favorire qualche migliaio di persone che con il loro indotto in termini di parentele e amicizie si è triplicato o quadruplicato, per essere costantemente rieletto. Con i calabresi gli viene più facile visto il loro forte attaccamento ai vincoli di sangue. Questa democrazia conta i numeri e voilà le costanti riconferme. Rollandin non teme la Politica, ma teme la Magistratura. E questo lo si può dire per molti altri politici che condividono il giochetto delle clientele. Un giochetto facile che trova corrispondenza nella maggioranza dell’elettorato che non è così sensibile ai valori etici, quanto ai contributi, alle raccomandazioni, ai favori… e questo vale per tutti anche per coloro che si sentono culturalmente evoluti. E voilà le costanti riconferme. Un esempio nazionale dove la Politica, in questo caso di Sinistra, è fallita, delegando la soluzione alla Magistratura, è l’affaire Berlusconi. Se la Politica è dunque debole e fortemente compromessa, non resta che l’altro Potere dello Stato per sperare in un risanamento globale e, nel concetto di risanamento, includo anche quella parte di magistratura collusa. Non sarebbe dovuto accadere mai.
Categorie: Affari, Analisi spicciola, Casta, Clientelismo, Corruzione, Cultura morta, Degrado morale, Demagogia, Favori, Libertà, Magistratura, Mala Educazione, Mala politica, Politica nazionale, Politica valdostana, Uomini politici
Tags: Augusto Rollandin, Clientelismo, Magistratura, politica, Poteri dello Stato, Valle d'Aosta
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23 gennaio 2013
Guardate qui cosa ho trovato su fb, e poi mi criticano perché pubblico vignette satiriche che loro considerano antidemocratiche (ma in che razza di provincia-regime viviamo?) e invocano una campagna elettorale fatta con correttezza! Sono tanto politicamente corretti che trafficano per chiudere Patuasia!
Categorie: Battaglia, Censura, Cultura morta, Degrado morale, Delirio, Disonestà, Dittatura, Libertà, Mafia di montagna, Mala Educazione, Mala politica, Politica valdostana, Satira, Vergogna
Tags: Censura, Emanuele Muraro, Gianpy De Rosa, Satira, Valle d'Aosta
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30 novembre 2012
Emily Rini, presidente del Consiglio della Valle d’Aosta, bacchetta l’assessore Viérin reo di aver travisato un chiarimento in un processo alle streghe. Contesta la Rini che qualcuno dica che si vuole controllare o limitare la libertà di insegnamento. Sostiene la Rini che le istituzioni al contrario ne garantiscono la massima libertà. Non sa la Rini che il presidente dell’Università valdostana è Augusto Rollandin già presidente della Giunta e number one del suo partito? Allora che se ne stia zitta, che non dica cretinate a cui nessuno crede e che la smetta di recitare la parte dell’educanda. Imparata a memoria e senza nessuna partecipazione critica ed emotiva. Please!
Categorie: Contraddizione, Controllo, Cultura morta, Degrado morale, Disonestà, Indignazione, Libertà, Mala politica, Politica valdostana, Scuola, Uomini politici
Tags: Consiglio regionale Valle d'Aosta, Controllo, Emily Rini, Laurent Viérin, Scuola valdostana
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18 novembre 2012

Il futuro dice marameo, anzi piro piro…
Categorie: Bambini, Battaglia, Cultura viva, Dignità, Futuro, Libertà, Ottimismo, Referendum, Salute
Tags: Diritto al futuro, Quorum, Referendum pirogassificatore, Valle d'Aosta
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14 novembre 2012
Riceviamo dal signor Mario Badino e volentieri pubblichiamo.
Gentile Presidente Giorgio Napolitano,
come certo saprà, domenica 18 novembre in Valle d’Aosta si svolgerà un referendum propositivo. Obiettivo della consultazione popolare è decidere se mettere al bando o meno i sistemi di trattamento a caldo nello smaltimento dei rifiuti prodotti in Valle. Il quesito è stato ritenuto ammissibile dall’apposita commissione regionale e tale giudizio è stato confermato dalla magistratura, che ha respinto i ricorsi presentati contro il referendum. A fronte di ciò, i partiti della locale maggioranza di governo (Union Valdôtaine, Stella Alpina, Fédération Autonomiste e Pdl), che indicano nella costruzione di un pirogassificatore la soluzione più idonea per il trattamento dei rifiuti, invitano pubblicamente all’astensione, con tanto di manifesti “elettorali” che recitano: «Non andare a votare in democrazia è un diritto». Il Presidente dell’Union Valdôtaine, Ego Perron, per legittimare «la possibilità del non voto», ha perfino citato l’articolo 75 della Costituzione. Come cittadini, invochiamo il Suo intervento chiarificatore di Garante della Costituzione. È davvero conforme allo spirito costituzionale astenersi dal voto? O la possibilità del “non voto”, prevista dall’articolo 75, si limita a registrare un’evenienza di segno negativo? È poi legittimo invitare la popolazione a non recarsi alle urne, al fine d’impedire il raggiungimento del quorum? In caso affermativo, è accettabile che tale invito sia formulato da forze politiche che esprimono la locale maggioranza di governo e sono perciò identificate da alcuni cittadini con le stesse Istituzioni? Ci sembra, infine che l’invito all’astensione sia in contrasto con il carattere di segretezza del voto garantito dall’articolo 48 della Costituzione, specialmente in un contesto di piccoli seggi e piccoli paesi: è chiaro infatti che, quando a chi voterebbe «No» è chiesto di rimanere a casa, i cittadini che si recano alle urne sono etichettati come sostenitori del «Sì». Nel ringraziarLa per la Sua attenzione, confidiamo, signor Presidente, nel suo interessamento per la vicenda, che certo restituirebbe al confronto democratico tra proposte diverse la centralità necessaria in vista di una soluzione condivisa dei problemi della comunità.
Categorie: Battaglia, Democrazia, Lettera, Libertà, Politica valdostana, Preghiera, Referendum
Tags: democrazia, Giorgio Napolitano, Mario Badino, Presidente della Repubblica, Referendum pirogassificatore, Valle d'Aosta
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