Archive for the ‘Libero mercato’ category

Sintesi!

23 febbraio 2015

guide

Su FB le guide turistiche se la sono presa con me perché ho messo questa immagine che secondo loro non corrisponde al vero, ma leggete cosa diceva poco tempo fa su Aostasera la loro presidente: Aggiungere 30 persone in elenco significa raddoppiare i professionisti. E noi ‘vecchie’ guide cosa facciamo? Come mangiamo? Non abbiamo incarichi, non abbiamo entrate certe, tranne i clienti che a fatica conquistiamo e fidelizziamo. Dopo 20-25 anni sul territorio e di professionalità, questo bando ci mette in ginocchio, esponendoci alla concorrenza di persone che vengono da fuori, lavorano qui e poi pagano le tasse nei loro Paesi; succede già con francesi e tedeschi che vengono qui con le guide che arrivano dai loro Paesi. Ma succede con le guide piemontesi che cercano di conquistare nuovi mercati”. Dunque? La mia frase non era una semplice sintesi del loro pensiero?

Vuò fa’ l’americano!

26 giugno 2014

Tra un po’ avrà un nome e un marchio il nuovo soggetto politico nato dalla carcassa della Fédération autonomiste. Nuovo, ma con esperienza, ci tiene a precisare il portavoce del Cominato promotore René Tonelli. Tonelli, durante la conferenza stampa, ha parlato in italiano, in francese e in inglese. Sarà un movimento plurilingue. Fa figo! Non so dirvi, perché non c’ero, se ha parlato anche in patois e in swahili. La Cosa non sarà un partito di destra o di sinistra o di centro, quindi sarà un partito di destra, di sinistra e di centro a seconda degli interessi. Esattamente come l’Union valdotaine. L’esperienza gli ex-Fa la prendono da lì, ma dov’è la novità? Anche i personaggi sanno di muffa e naftalina. E l’obiettivo? Pure quello è il solito paio di poltrone nella prossima giunta comunale. A chi? Beh… a Paron e a Carradore tanto per citare qualcuno. Altrimenti i poveretti che sono capaci di fare?

 

 

A chi i vantaggi?

14 febbraio 2012

Arturo Castellani ha scritto una interessante lettera sulla Stampa riguardo alla dismessa della ferrovia Aosta-Pré-Saint-Didier. Fra le varie annotazioni, la più interessante e probabilmente il vero motivo della scelta, riguarda i terreni adiacenti alla linea ferroviaria, alcuni già interessati da studi e progetti di edificabilità privata e non. Scrive Castellani: “La scomparsa dei vincoli legati alla presenza della ferrovia in esercizio, sarebbe un’agevolazione di non poco conto, per tutti coloro che in questi progetti hanno riposto le loro, ribadisco, giuste ambizioni, ma che in questo caso non si sposerebbero con quelle della collettività.“. Ecco, le esigenze della collettività non corrisponderebbero maggiormente a un servizio di metropolitana leggera che snellirebbe il traffico su strada e in centro? Migliorando la qualità dell’aria? O è meglio l’ennesima villetta bifamiliare e l’ennesimo centro commerciale tutto a discapito del territorio?

Libero mercato?

11 febbraio 2012

Dalle pagine di Alpe, a firma Patrizia Morelli, leggo un interessante articolo che mi era sfuggito (non solo a me). L’appalto per il servizio di ristorazione all’ospedale è scaduto dal 31 dicembre 2009, cioè due anni fa. Il nuovo contratto che prevede una nuova gara, non è stato ancora riassegnato, nel frattempo il servizio è stato espletato sempre dalla stessa ditta AVENANCE grazie a ben sette proroghe! Questo è stato possibile per via di un decreto legislativo, grazie a questo l’efficenza, l’economicità e la qualità non sono state tutelate, al contrario è stata favorita una ditta che ha continuato a lavorare per due anni a svantaggio di altre offerte, magari più qualitative e convenienti. I principi di libera concorrenza non sono stati rispettati e altre potenziali ditte sono state tagliate fuori dalla possibilità di partecipare. Si fa così nel libero mercato?

Eccellenza Valle d’Aosta!

12 dicembre 2011

Che meraviglia!

La vera eccellenza valdostana sono gli affari. La Sacra Grolla Unita ha imparato a usare la legalità, o meglio, ad aggirare la legalità, per fare soldi a palate. Guardate questa foto, si tratta del parco del Monte Avic dove è stato costruito l’ennesimo impianto idroelettrico. I comuni di Etroubles e di Saint Oyen, hanno detto no allo sfruttamento delle acque del torrente Barasson, bravi i sindaci Tamone e Proment che difendono il loro territorio dall’avidità della speculazione privata. Il sindaco di Champdepraz, nonché costruttore di centraline, Luigi Berger, non ha avuto invece nessuna esitazione a stravolgere il torrente Chalamy e i boschi del Parco per l’ennesimo impianto idroelettrico. Tutto nella legalità costruita ad hoc dagli istituzionalissimi complici. Abbiamo un assessorato all’Ambiente che tace su questo fronte. Urla e chiamazza solo per volere un pirogassificatore!

Domandina semplice semplice, ma ci serve un assessorato di questo tipo? Visto che siamo in tema di risparmio potremmo pure eliminarlo: per i Lavori Pubblici ne basta e avanza uno.

http://files.meetup.com/887892/testo%20intervento.pdf

Perle ai porci!

22 novembre 2011

Nella lunghissima frase che apre l’editoriale dell’architetto, Corrado Binel, presidente del parco Mont Avic, pubblicato nel relativo giornalino, si capisce bene quale sarà la politica che governerà, nel prossimo futuro, quel territorio. Il presidente usa parole e frasi come: laboratorio, sperimentazione, forme possibili, sfide del mondo contemporaneo, promozione dello sviluppo economico e sociale, raffinato marketing… . Già la figura professionale dell’architetto risulta bizzarra per scegliere il responsabile di un’area protetta: gli architetti sono l’antitesi della natura. Infatti le articolate frasi del nostro Corrado possono riassumersi in una parola sola: cemento. Quando scrive che “il rapporto dell’uomo con la natura è un fenomeno culturale in prospettiva storica”, altro non vuole dire che il paesaggio non può che essere usato per  fini umani dettati dai bisogni contemporanei. Il torrente Chalamy verrà intubato, dai soliti noti, là nel suo tratto più bello per tradurlo in impianto idroelettrico. Il torrente, vale la pena ricordarlo, si trova in area protetta ed è stato considerato dal Piano tutela delle acque, come  corpo idrico di particolare pregio. Intubarlo fa parte della cultura mitteleuropea che cita Binel? Sarà Wanderweg, ben più di un sentiero, quello che resterà lungo le sponde aride? Il presidente di un parco dovrebbe vigilare e controllare e difendere il territorio, non lasciarlo in pasto agli speculatori. Perché è chiarissimo che questo è solo il primo esempio di una serie di probabili interventi di “valorizzazione” del paesaggio. Come se il Parco avesse necessità di un “dibattito progettuale”, per essere la meraviglia che ancora è.

Centrali senza fine…

5 luglio 2011

Quella di dirsi d’accordo prima ancora di avere in mano un progetto è una consuetudine che fa parte del folclore valdostano. Fortuna che non tutti hanno contratto la pessima abitudine del sì-a-priori: è il caso del gruppo di minoranza “Pour Fénis” che si è detto contrario al progetto fantasma di una nuova centralina del gruppo di Luigi Berger, senza prima conoscere l’utile che dovrebbe derivare al Comune. Il sindaco, Giusto Perron, sarebbe soddisfatto del 5% .

Perché paghiamo sempre doppio?

7 giugno 2011

Riceviamo dal Movimento 5 stelle e volentieri pubblichiamo.

Si infittiscono gli interrogativi sull’acquisto delle giranti cinesi dalla Water GenPower s.r.l. di Genova. La Water Gen Power s.r.l.  ( http://www.watergenpower.eu/?page_id=17) acquisisce nel 2009  da C.V.A., Compagnia Valdostana delle Acque S.p.a., gli ordini, per 15 milioni di Euro, per il rifacimento completo della centrale di Champagne 2 e per la fornitura di giranti, delle centrali di Signayes, Champagne 1, Quart, Valpelline e Avise.

La WGP si era avvalsa  per la fornitura del partner cinese C.W.T.N. Co. Ltd. e ciò aveva  già suscitato  le perplessità dell’Autorità di vigilanza che era intervenuta (http://www.ilgiornale.it/interni/linvasione_imprese_cinesi_mette_fuori_gioco_made_italy/17-09-2010/articolo-id=473885-page=0-comments=1) , avviando un’indagine in relazione al fatto che, non esistendo accordi bilaterali con la Cina, l’operazione portata a termine sarebbe stata illegittima. Solo per un cavillo molto discutibile l’indagine venne archiviata. Un  inquietante interrogativo  è costituito dal fatto che dal sito dell’azienda cinese risulterebbe che la commessa per il materiale sia stata pagata 7.890.000 Euro. Tratto da:
http://translate.googleusercontent.com/translate_c?hl=it&ie=UTF8&prev=_t&rurl=translate.google.it&sl=zh-CN&tl=it&twu=1&u=http://www.cqcwtw.com.cn/%25E9%2587%258D%25E6%25B0%25B4%25E6%2596%25B0%25E9%2597%25BB/%25E9%2587%258D%25E6%25B0%25B4%25E6%2596%25B0%25E9%2597%25BB/tabid/97/articleType/ArticleView/articleId/34/.aspx&usg=ALkJrhiqNCgjpmgscPeoryqiS3C1kdC1oQ
Un grande affare quindi per WGP s.r.l. che, anche calcolando le spese di trasporto e i dazi doganali da aggiungere, avrebbe rivenduto a C.V.A. il materiale al doppio del prezzo con un guadagno  di circa il 100%.  Per prodotti che comunque sono qualitativamente inferiori in quanto soggetti a una usura maggiore e hanno rendimenti inferiori a quelli fabbricati nei Paesi occidentali. A questo si aggiungano le voci sempre più insistenti in base alle quali tutto l’anomalo appalto sarebbe stato gestito in maniera riservata da alcuni settori di C.V.A. s.pa. e non dagli uffici che normalmente sono preposti alla gestione delle forniture. Da ultimo si pone l’attenzione sulla figura del direttore tecnico di WGP s.r.l. nella persona di Gian Maria Vito Gabrieli. Gabrieli, già amministratore delegato di Ansaldo, era stato nel 2001 coinvolto in una chiacchierata vicenda che risale al 1994 riguardante la commessa per la realizzazione di un inceneritore in Cina e per la quale era stata fatta anche una interrogazione parlamentare al Senato nel 1998. Nella vicenda era indirettamente coinvolto anche l’ex Presidente del Consiglio Romano Prodi. Potrebbe inoltre non apparire casuale che la WGP s.r.l. sia stata incaricata anche dalla Brusson Energie s.r.l. (controllata dall’Alga s.r.l. della fam. Berger) della realizzazione della centralina  idroelettrica di Brusson.

Il Movimento 5 Stelle invierà una informativa alla Magistratura che fa seguito al precedente dossier sulle centraline idroelettiche affinchè si accerti che non ci siano delle “zone d’ombra” nella gestione dell’aggiudicazione della fornitura a WGP s.r.l. da parte di C.V.A. s.p.a. e invita coloro che avessero elementi utili per meglio chiarire cosa è veramente successo a contattare anche anonimamente qualunque componente del Movimento oppure di fornire informazioni o documenti anche anonimamente mediante posta elettronica sulla sezione contatti del sito http://www.alpvda.org/

Centri commerciali stop!

30 aprile 2011

Riceviamo dal Movimento 5 stelle e volentieri pubblichiamo.

Martedì 3 Maggio 2011 alle ore 21,00 presso la Sede del CSV di Via Xavier de Maistre 19 – 11100 Aosta, una serata di informazione dedicata ai commercianti e a coloro che operano nel settore della distribuzione al dettaglio per dire:

STOP! AI CENTRI COMMERCIALI FUORI LEGGE!

Vi diremo in modo facile cosa prevede la legge regionale e vi daremo un semplice VADEMECUM. Vi illustreremo che si stanno commettendo degli abusi e quali interessi ci sono sotto. Analizzeremo le recenti nuove aperture (Pittarello Conad ecc.) e le prossime (a Sarre aprirà un nuovo centro commerciale). Al termine faremo dibattito con le Vostre domande e suggerimenti. Cittadini e commercianti uniti contro la casta delle Grande distribuzione che vende solo fumo.

Un commerciante informato è un cittadino che non si fa prendere in giro.

Mi sento contratto!

29 aprile 2011

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

Sappiamo tutti cosa sia un contratto e quanto sia importante, poichè la nostra economia si fonda su di esso. Le compravendite più significative, infatti, prevedono la sigla del contratto in sede notarile, a tutela della parti. Ebbene, in Regione (ecchela là…) hanno approvato una legge che scardina i principi base del contratto: si tratta di una specie di mostruosità giuridica che prevede che un contratto di compravendita immobiliare siglato e notificato (con tanto di spese notarili e di imposta di registro a carico dell’acquirente) possa essere modificato a distanza di anni per volontà di una sola delle due parti contraenti (la Regione…). Sto facendo riferimento, per chi non ne sia al corrente, alle vendite degli appartamenti di edilizia popolare (molti dei quali situati al quartiere Cogne), vendite iniziate 10-15 anni fa, che prevedevano la clausola contrattuale che non si poteva rivendere l’immobile prima di 10 anni sul mercato, nel senso che il Comune di Aosta era titolare durante questo periodo di una prelazione. Ora, nel 2009 la Regione legifera e introduce il termine di 30 anni, “per evitare speculazioni” dice (termine opinabile, dal momento che se io vado sul mercato e sono capace di spuntare un prezzo alto va tutto a mio merito e non vedo perchè dovrei essere considerato uno speculatore… ma forse l’economia capitalista piace solo quando fa comodo e il mercato va bene quando si tratta di vendere spazi pubblicitari e far pagare la tassa sui dehors). Benissimo! Ben vengano i 30 anni avranno pensato in molti, considerando che si parlasse di contratti futuri, quelli ancora da stipulare. Invece no! Anche i contratti già firmati verranno modificati d’imperio… Cioè io mi trovo dall’oggi al domani in mano un contratto d’acquisto con le clausole modificate perchè la Regione un bel giorno a deciso così (tra l’altro senza nemmeno informarmi), per cui non posso più vendere (a prezzo di mercato…) quello che fino a ieri era mio. Dico: è una cosa normale in un sistema economico che si vuole di Libero Mercato? “Un contratto è un contratto” si diceva una volta…

Condividi su Facebook: