A sinistra si soffre della sindrome del perdente. Vincere è roba di destra. La forza è roba di destra. Meglio essere deboli e sconfitti che rischiare di arrivare primi. Chi saprebbe gestire l’imbarazzo? Di esempi a livello nazionale ne abbiamo tanti, anche ora con la minoranza PD che non sopporta il “vincitore” che si comporta come tale. Meglio rimuginare in gruppo. A livello locale abbiamo l’ammissione spontanea della candidata vice-sindaco di Alpe, Giuliana Lamastra. Della sua chiacchierata dichiarazione su un eventuale ballottaggio quello che più mi fa cascare le braccia, non sono i partiti che lei voterebbe, ma l’ammissione involontaria e quindi sincera, della sua sconfitta. Alpe è il partito che fra gli altri è quello che esce dalla legislatura con un alto numero di consiglieri: sei! Ma lei sembra non tenerne conto e dice: ” Al secondo turno? Appoggerei le candidature di Spelgatti, Andrione e Carpinello”. (La Stampa). Non prevede che a giocarsi i ruoli di Primi Cittadini potrebbero essere proprio quelli di Alpe. Ragiona da gregaria e non da protagonista. Dà per scontato che siano gli avversarsi a disputarsi il verdetto finale. Lei, a titolo personale, potrà sostenerli contro lo Stato centralista. Insomma ragiona da perdente. In fondo perdere è bello. E’ romantico. Permette di rimanere innocenti. Immacolati. Permette di rimanere bambini.
Archive for the ‘Infantilismo’ category
Perdenti per vocazione!
1 Maggio 2015Niveaux differents2!
10 marzo 2015A Torino è stato presentato dal sindaco Fassino, l’assessore alla Cultura della Regione Antonella Parigi, la direttrice del Turismo della Città Luisa Piazza e la presidente dell’Unione Industriale «Expo-Exto 2015», il fittissimo calendario di eventi che Torino offrirà in vista dell’Expo.
Ad Aosta Leonardo la Torre, il presidente della società di scopo varata dalla Regione per gestire la partecipazione della Valle d’Aosta all’Esposizione Universale milanese, dà le dimissioni perché ha bisticciato con l’assessore regionale al Turismo, Aurelio Marguerettaz.
Sostiene Caminiti…
25 febbraio 2015In una intervista rilasciata ad aostanews24, Vincenzo Caminiti spiega le ragioni della sua uscita da Stella alpina, ma non dice cosa farà nel prossimo futuro. Lascerà la politica? Al momento parrebbe di no. Quale formazione o progetto politico lo attrarrebbe? Non sa, non conosce bene gli altri partiti o movimenti per sbilanciarsi. Maccome! E’ stato eletto nel 2010 e in cinque anni di politica attiva ancora non sa distinguere quali sono le caratteristiche e le differenze fra i vari partiti presenti in Consiglio? Ha bisogno di altri quindici giorni per prendere una decisione? Come se quindici giorni fossero sufficienti a riempire il vuoto di conoscenza che non ha saputo colmare in cinque anni? Mettiamo che sia come dice lui, facciamo finta di credere nella sua ingenuità (gravissima per un politico) e cerchiamo di aiutarlo nella scelta. Dunque, lui dice: “Non ce la faccio più a vedere sempre queste persone che accentrano il potere”.
Caveri in fasce!
7 febbraio 2015Di Lucianone Caveri, in qualità di presidente della Giunta, ricordiamo la megalomania. Sua l’idea dell’aeroporto e sua la mega struttura disegnata da Gae Aulenti, già brutta alla nascita e poi ulteriormente storpiata di un piano dai geometri des nos-atre. Sempre sua l’idea della Porta della Valle d’Aosta a Pont-Sant-Martin, per annunciare al mondo il suo regno. E poi, da non mancare all’appello, la strepitosa pensata della cabinovia che avrebbe dovuto collegare il nuovo parcheggio nell’area Cogne con il centro storico: il famoso Cablò! Ma la pensata più comica che la dice lunga sul personaggio, è la fascia da Presidente. Maccome, il Sindaco ce l’ha e lui no?! E così ha voluto un bel bavaglino anche per lui. Rosso e nero con il leone che gli rampa sul petto. Si dice che da vecchi si torna bambini: Caveri ha iniziato con la fascia poi verrà il tempo del pannolone…
Colpa sua!
25 novembre 2014Dare la colpa a Renzi per la perdita di centinaia di voti non solo è stupido, ma infantile: è colpa sua! Colpevole è sempre colui che non ci piace. Nel caso di elezioni anticipate in Valle e nel caso il PD locale registrasse una perdita di consenso avrebbe una logica dare la colpa a Renzi? No, e nessuno si azzarderebbe a esprimerla, eppure per le regionali emiliane è stato fatto come se quelle regionali guardassero più a Roma che al proprio territorio, sappiamo che non è così. Se in Emilia Romagna molti votanti del Pd hanno scelto l’astensione è ANCHE a causa degli scandali che hanno coinvolto il partito negli ultimi anni. Scandali che hanno travolto anche il PD nostrano. Con le spese pazze Renzi che c’entra?
Les mots!
3 Maggio 2014Les mots che vengono usati durante questa crisi politica sono imbarazzanti. Il più fuori luogo di tutti è il marchio: Renaissance. Seguono cambiamento, rivoluzione, orgoglio, libertà, responsabilità, governabilità… Insomma si vuole voltar pagina. Si vuole un’ altra Valle d’Aosta. Come? Nel modo che Viérin ha definito essere ormai una farsa. Uno stallo politico dovuto e mi dispiace dirlo, non alla testardaggine di Rollandin, ma all’incapacità della minoranza di presentare una mozione di sfiducia costruttiva. Mozione che, indicando il nome del Presidente e degli assessori, dimetterebbe all’istante l’intera Giunta, compreso Rollandin. Perché non lo fa? Qual è la sfumatura che noi mortali non riusciamo a cogliere fra la mozione di sfiducia costruttiva e l’elezione dei nuovi componenti della Giunta regionale in Consiglio? Rollandin l’ha chiesta da subito, ormai più di un mese fa, possibile che l’opposizione in tutto questo tempo non sia riuscita a presentarla? Lotta procedurale, dice sempre Viérin, o inettitudine? Dopo tanta esperienza maturata in Consiglio non ci si dovrebbe far prendere così alla sprovvista no? Si dovrebbe sapere come si fa per dimettere un Presidente che non ne ha voglia e che, nel pieno suo diritto, chiede di venire sfiduciato seguendo la prassi. La crisi è nata più di un mese fa, ma l’impasse è colpa solo di Rollandin. – “E’ una situazione di grande imbarazzo, gli uffici hanno preso una topica clamorosa. Chi può risolvere la crisi è il Presidente ma non lo fa“, dice Raimondo Donzel del Pd-Sinistra Vda. E Albert Chatrian di Alpe: “La testardaggine del Presidente fa molto male ai valdostani” (aostasera.it). Naturalmente scaricare ancora una volta tutte le responsabilità su un unico capro espiatorio (intendiamoci di responsabilità ne ha moltissime e gravi), è facile, solleva dalle proprie. Ma è una lettura troppo comoda ed è questo infantilismo che fa male ai valdostani. L’attuale stallo l’ha creato l’opposizione che, priva di un disegno chiaro, fiduciosa in persone come La Torre, si è lanciata in un’avventura che non ha saputo gestire. Ansia di prestazione? Se, come si dice in giro, la crisi verrà risolta con un governo a larghissime intese dove i partiti localisti soffocheranno quel poco di nazionale che rappresenta il PD, con una Union ridotta all’opposizione insieme ai due grillo-talpa, sarà un bel cambiamento! Una vera Renaissance! Libertà di espressione? Paese di merda!
Come ragazzini delle medie
20 aprile 2014Mi dicono che sono diventata rollandiniana. Mi dicono che le mie critiche aiutano il sistema. Mi dicono che le mie parole sono quelle di una traditrice. Allora bisogna stare zitti? Esattamente come vuole il sistema! Ognuno deve accettare ciò che gli offre la sua parte politica con passività, senza pronunciare parole che non siano in linea. Ma allora ho ragione io a sospettare che in atto ci sia solo una sostituzione di nomi, ma una conservazione dello stile. Al contrario le critiche sarebbero ben accette. Sarebbero una fonte di riflessione. Darebbero vita a un dibattito vivace dal quale potrebbero germogliare le idee. L’appiattimento culturale passa anche da qui. Dal silenzio. Dal conformismo e dall’esclusione di chi conforme non è. Mi si accusa perché non sono catalogabile. Niente di più infantile.
Gli stereotipi che fanno male
11 dicembre 2013Andrea Padovani, della segreteria di Rifondazione comunista, persona che stimo, ha scritto dalle pagine di Fb che si augurava che l’assessore all’Istruzione e Cultura, Joel Farcoz, non ricevesse una delegazione dei giovani studenti di Casapound. Non so se l’ha fatto o meno, ma so che se fossi stata io assessore, quegli studenti li avrei ascoltati. Sono fascisti? Per me sono soprattutto giovani, molti dei quali minorenni, e da adulta e da rappresentante delle istituzioni avrei sentito il dovere di ascoltarli. Le chiusure, le trincee insormontabili fanno più danni che altro. Lotta al fascismo sempre, ma con intelligenza. Se sento un bambino che dice – Viva il Duce – non lo mando più all’asilo? L’augurio di Andrea mi è sembrato quindi fuori luogo e lo dico non perché occorra tenere bassa la vigilanza, al contrario per non vanificarla in uno stereotipo. Per non ridurla a semplice giustificazione della propria esistenza politica.
L’infante
7 novembre 2013Poltrona elettrica?
10 agosto 2013Quello che non capisco dei grillini nostrani è la paura di occupare le poltrone. “Ci spellerebbero vivi” dice, dalle pagine della Stampa, il consigliere regionale del M5s, Stefano Ferrero. Perché? Qualcuno deve pur farlo. Quindi sarebbe meglio che quel Qualcuno fosse colui che se ne impossessasse nel modo migliore possibile e cioè nella piena assunzione delle sue responsabilità per il bene collettivo. Occupare le poltrone significa amministrare la cosa pubblica, se finora molti se ne sono serviti per amministrare solo se stessi, questo non significa che siano peccaminose in sé: basta dirottare l’uso della politica verso il suo ruolo originario. Dopotutto i due pentastellati le poltrone le hanno già occupate e non hanno dato segni di avvelenamento, perché mai quelle più imbottite di responsabilità dovrebbero essere così pericolose? E, nel caso infelice che i due consiglieri si lasciassero corrompere dai velluti, c’é il vincolo dei due mandati e poi a casa. Dunque per i militanti dov’è il problema?
Commenti recenti