Archive for the ‘Incidenti’ category

Il logorroico!

20 aprile 2015

Ma è mai possibile che il signor Francesco Lucat non riesca mai a stare zitto? Neppure in una manifestazione dove viene richiesto il silenzio? NO! Non ci riesce proprio. Soffre di diarrea verbale. Se non blatera per almeno centoventi minuti consecutivi non gli sembra di esistere. Deve ascoltare il suono della sua voce per essere, la sua fisicità non gli basta a lui serve il sonoro. Questa sera, in piazza, si è commemorata la tragedia del Mediterraneo, in un centinaio ci siamo raccolti ai lati dell’Alpino di Canonica. Il collante fra noi era il silenzio. Non è comune stare in silenzio, se non si è soli, ma solo il respiro dell’aria e il gorgoglio della fontana erano ammessi al rispetto per le vittime. Le parole bandite come ospiti urticanti. Non c’era niente da dire. Ma lui, il logorroico, ha voluto togliere la maglia del silenzio che ci ricopriva e ci teneva insieme, raggelandoci con quella sua voce grossa, esplosa nel buio come un petardo! Una donna, presumibilmente l’organizzatrice del presidio, lo ha zittito, invitandolo a rispettare ciò per cui eravamo venuti. Niente da fare. Il logorroico ha puntato di nuovo l’arma e ha sparato un  “voglio rompere il silenzio per raccontarvi una storia…”. No no e ancora no! Zittito definitivamente! Ho letto tra le sue labbra un va fan culo, mentre andava a scaricare la sua verbosità qualche metro più in là con i compagni di partito. Siamo rimasti più di mezz’ora a dividerci un silenzio carico di commozione. Niente per quelle donne, quei bambini, quegli uomini e ragazzi, ma qualcosa.

Sempre meglio la tempesta!

12 marzo 2015
Giornalisti fuori!

Giornalisti fuori!

Sono la prima. Un gentile quanto irremovibile Paolo Giunti (amministratore delegato della Coup srl, la partecipata regionale) non mi permette di entrare insieme ai politici invitati. I giornalisti avranno una visita riservata loro, questioni di sicurezza. La motivazione non è contestabile anche se chiaramente fasulla: lo scavo è sicuro per 20 persone e non lo sarebbe per 25? “Avete sollevato una tempesta in un bicchiere d’acqua”  mi dice, peccato che il problema sia stato creato dalla Coup srl: è la prima volta, infatti, che alla stampa non è stata concessa la presenza. Si dà il caso che non solo gli scavi possano interessare l’opinione pubblica, ma anche e soprattutto il comportamento dei politici al riguardo. L’esclusione di oggi non permette di conoscere con utile anticipo le intenzioni e gli orientamenti politici nei confronti del sito archeologico. Quegli orientamenti che condizioneranno il futuro della città.

Questione di una manciata di minuti e mi raggiungono i colleghi delle principali testate locali. L’amministratore delega il compito della scrematura e se va inflessibile: i giornalisti devono stare fuori.

La ‘ndrangheta made VdA (7° puntata)

22 aprile 2013

Roberto Raffa risiede a Aosta, è cognato di Giuseppe Facchineri, detto “il professore”, avendone sposato una sorella. Il legame è doppio poiché un altro Facchineri, Vincenzo, ha sposato una sorella dello stesso Roberto Raffa. Viene stato arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Aosta il 24 ottobre 2006, perché sorpreso a cedere 470 grammi di hashish e detenere 515 grammi. di marijuana, reato per il quale è stato condannato a 2 anni di reclusione dal Tribunale di Aosta. Svolge l’attività di imprenditore edile come socio della “Guerrisi & Raffa costruzioni” con sede in Charvensod (AO), fraz Ampaillan nr. 77. Il padre, Natale Raffa, era segnalato come affiliato alla cosca “Furfaro” operante in Cittanova, ora disciolta.
L’11 Settembre 2011, notte dell’incendio alla pala meccanica della ditta Archeos di Monteleone, poco dopo le ore 22.20 un testimone oculare notava la presenza, presso il castello di Quart (dunque, nei pressi del luogo ove si trovava la pala meccanica incendiata), di una FIAT Panda vecchio modello, di colore grigio scuro, targata “AO 160032”, con una ammaccatura sul parafango destro. Nel corso delle indagini, i carabinieri accertavano che si trattava  dell’auto intestata al Raffa, soprattutto grazie al segno distintivo costituito dall’ammaccatura.
Quanto alle motivazioni delle azioni del Raffa, la sentenza le individua in ragioni di concorrenza professionale.
Così recita la sentenza del giudice Bompieri: “I motivi e i vantaggi personali che spingevano Raffa ad agire in collusione con il cognato Facchineri nell’azione estorsiva in danno di Monteleone non sono di difficile individuazione e confermano definitivamente l’impianto accusatorio nei suoi confronti. Il 26 ottobre 2011 alle ore 8.54 veniva captata una conversazione tra Roberto Raffa e la sua segretaria, all’interno degli uffici della ditta dello stesso . Da essa emergeva che il Raffa mirava a costituire un consorzio con altre imprese, al fine di concorrere negli appalti per i lavori di restauro di immobili di interesse archeologico ed artistico, in concorrenza con l’Archeos di Luigi Monteleone, il quale si avvaleva della collaborazione di un soggetto che Raffa riteneva un “esperto del settore”. Nella conversazione Roberto Raffa accennava anche alla necessità di attivare adeguate conoscenze politiche per pilotare gli appalti. Ecco il testo di alcune intercettazioni:”
Raffa:
Purtroppo con i tagli che hanno fatto hanno bloccato tutto, però partono, se non è quest’anno il prossimo anno te lo dico io partono di sicuro e l’unica cosa noi dobbiamo riuscire a prendere sti castelli…., dobbiamo riuscire a prendere qualche castello perché se noi prendiamo qualche castello a noi ci vengono soldi….
Comandano loro perché tu gli dici guarda… c’è questo appalto qua deve andare a questo ufficio qua devi parlare con questo devi chiamare questo devi… devi chiamare l’altro devi dire cosa… come dobbiamo muoverci solo quello… e per fare quel lavoro la ci vuole uno conosciuto… che conosce abbastanza persone a livello politico non a livello che... si …. intanto quelli che ci sono già dentro sanno …… come si devono muovere… invece noi non ce l’abbiamo….però se tu chiami questa persona qua.... che conosci tu bene…e ha contatti con tanta gente politica conosce tutti a livello politico è vero che nella politica ti dicono e poi dietro sparlano… però, però altro lui conosce…. e mi fa se ti va se vuoi… no io lo voglio fare, io è da vent’anni che aspetto….di fare questo consorzio e non ho trovato le persone adatte…quando per uno, quando per altro, quando per uno quando per altro …. non sono riuscito mai a farmi questa madonna di consorzio… però l’unico appiglio per poter prendere questi lavori dobbiamo far questo coso…. o con te o senza di te o con un’altro eh…”

Quanto ai contatti del Raffa con la politica, essi sono riassunti da questa telefonata che egli riceve  il 10 Agosto 2011, ossia un mese prima dell’episodio criminoso dell’incendio di Quart.

SORBARA: Ciao sono Marco Sorbara

RAFFA: Ciao Marco

SORBARA: Ciao memorizzati questo numero eh…. perchè l’altro c’è e non c’è questo invece è sempre acceso ok ?

RAFFA: Va bene ok

SORBARA: Si perchè qua diventi pazzo con i cellulari è un disastro è veramente un macello è un macello almeno cos’ì con questo mi trovi sempre ok ?

RAFFA: Ok va bene ok tutto bene Marco ?

SORBARA: Ascolta volevo chiederti una cosa io ho laggiù al quartiere Cogne la struttura per gli anziani quella dove ci sono gli anziani è una struttura del Comune

RAFFA: Eh

SORBARA: Dove devo fare tutta una serie di piccoli interventi non so mettere apposto eh … tinteggiare un sai quelle ante di una volta rifare un piccolo murettino per sei sette mila euro tu potresti fare dei lavoretti del genere ? O non li fai ?

RAFFA Roberto: Perchè no… Marco quando si tratta di lavoro facciamo tutto noi

SORBARA: Eh appunto ho detto per chiamare qualcun’altro ho detto chiamo te non se vuoi te lo fai tu se lo vuoi fare con eh… Giuseppe vedi tu io te lo do a te allora io lascio adesso il tuo numero di telefono al mio dirigente Egle Gaglietto ok ?

RAFFA: Va bene ok

SORBARA: Eh eh bisogna darsi da fare qua pian pianino pian pianino vedrai

RAFFA: Uh….un pò alla volta

SORBARA: Un pò alla volta eh…. noi noi fretta non ne abbiamo lo sai Roberto fretta zero

RAFFA: Poi noi della fretta siamo contrari …inc… ride….

SORBARA: No no io dico sempre piccoli passi anche perchè abbiamo fatto poi adesso lasciamo un pò parlare la gente e poi rifacciamo di nuovo …ride….

Aspettando il morto!

3 aprile 2013
Riceviamo dal consigliere comunale Alpe, Gianpaolo Fedi, e volentieri pubblichiamo.

Sollecitato dalla lettera del 31.3 del signor Lettera Firmata, in merito alla disavventura per il pedone quasi investito sulle strisce pedonali all’altezza della svolta per piazza della Repubblica in fondo a via Chambery (angolo Billa), vorrei rispondere che l’amministrazione comunale di Aosta è ben al corrente della pericolosità di quell’attraversamento. Io e gli altri consiglieri comunali di ALPE, nei mesi di settembre 2011 e marzo 2012 abbiamo presentato delle iniziative per segnalarne la criticità. A seguito della seconda discussione in aula, insieme al Vicesindaco, al Comandante della Polizia di Aosta e al Dirigente alla viabilità, abbiamo effettuato un sopralluogo, al termine del quale era stata accolta con interesse la proposta di anticipare l’inizio delle strisce pedonali di un paio di metri su via Chambery, in modo da rendere visibili i pedoni agli automobilisti e viceversa prima di iniziare ad attraversare la strada.

La spesa, se il Comune continua a ritenere ragionevole la soluzione proposta, consisterebbe nell’allungare leggermente l’aiuola spartitraffico su via Chambery sulla quale andrebbero a inserirsi le strisce. E’ passato più di un anno: probabilmente non siamo di fronte alle “Grandi opere” che caratterizzavano il programma elettorale della maggioranza e quindi bisogna aspettare l’incidente grave per intervenire…

Domandina facile facile

3 febbraio 2013

Marius Pohrib, il disgraziato che ha effettuato una rapina con una pistola giocattolo e che ha investito due mamme con rispettive carozzine e neonati e che giustamente pagherà il conto per questi atti, ha chiesto come stanno i bambini. Qualcuno di voi ha letto una simile domanda posta da qualcuno dei nostri politici? Qualcuno di voi nelle dichiarazioni da bar del Presidente della Giunta e del Sindaco di Aosta ha intravisto una qualche frase di solidarietà rivolta ai genitori dei bambini coinvolti dell’incidente?