Archive for the ‘Gastronomia’ category

Un brindisi alla plastica!

7 novembre 2014
Perbacco!

PerBacco!

Buffi e divertenti  i comportamenti umani. Seguitemi. Il consigliere regionale in targa UVP, tal Vincenzo Grosjean, se la prende con l’assessore all’Agricoltura in targa UV, tal Renzo Testolin, per la triste figura fatta dalla Regione al Salone del Gusto. Ma chi ha organizzato lo stand? Sembrerebbe che compaia, fra le altre, anche l’Associazione viticultori valdostani (VIVAL) che oggi ha come presidente Stefano Celi, ma ieri aveva proprio lo stesso Grosjeans di cui è ancora socio. Possibile che il consigliere tanto introdotto nell’associazione non fosse a conoscenza di cosa ci sarebbe stato in quei 48 metri quadrati? Lo vediamo brindare allegramente con un bicchiere di plastica: acqua o vino non ha importanza, sempre plastica era. Come quella delle sedie.

Una Fontina e mezza!

25 ottobre 2014

Tagliano su tutto quanto ci riquardi come collettività, ma i loro stipendi e i loro vitalizi si guardano bene dal farlo! Così bella figura di emme al Salone del Gusto! Non ci sono stata, ma i resoconti di chi è stato presente illustrano uno stand pietoso, degno delle vetrine nei paesi dell’est durante il dominio dell’Unione Sovietica. Sedie di plastica? Già, proprio il tipico materiale di montagna e non è che manchino le panche e i tavoli in legno, mica era necessario comprarli ex novo! E’ l’intelligenza che manca, il buon gusto (appunto), la cultura… non i soldi! I soldi si trovano o possono essere sostituiti dalla creatività, l’intelligenza no! Che ci vai a fare se affitti uno spazio posizionato nel luogo più triste e invisibile del Salone? Se proprio sei la regione più povera d’Italia (e non lo sei!) fai una scelta più coraggiosa e decidi di stare a casa! Mai brillato nei vari Saloni la Valle d’Aosta, solo un espediente per trasferte piacevoli per i dipendenti. Allora che la si smetta di fare figure di cacca (di mucca, of course!).

 

Domandina in rosso

22 ottobre 2014

Dei colori rosso e nero della Valle d’Aosta resta solo il rosso! I conti del Casinò sono in rosso così come lo è il turismo e… la Fontina. Spacciata per specialità non trova il favore di nessun chef! E’ vero che viviamo in un periodo dove ci fanno mangiare simbolicamente merda, ma dal mangiarla davvero ancora ce ne vuole. O ci siamo già?

Andare a Roma perché…

15 febbraio 2013
Anche lui ne ha due palle così della polenta concia, della carbonara, del boudeun, della moccetta...

Se lui è stanco della solita polenta concia noi siamo stufi della solita politica sconcia! (commento del signor Libero)

Andare a Roma perché…

13 febbraio 2013
Anche lui preferisce i maccaroni!

Merde à l’Italie, ma lui preferisce i maccaroni!

Tradechon!

12 ottobre 2012

Il processo contro gli allevatori e produttori di formaggi, per gli scandali sul bestiame contaminato e le fontine adulterate, rischia di prolungarsi a causa delle intercettazioni in patois che non si “riesce” a tradurre!

La mensa non è un ristorante

13 Maggio 2012

Secondo me ha ragione l’assessore comunale, Andrea Edoardo Paron. Il menu nelle mense scolastiche dovrebbe inseguire la salute e la buona educazione alimentare non il folclore gastronomico. Ben vengano i prodotti del territorio, quelli battezzati kilometro-zero, per avere un migliore e più facile controllo sulla qualità e per dare sostegno alle aziende locali, ma il menu deve essere compatibile con una dieta apposita e salutare. La cucina valdostana di tradizione è molto carica di grassi, vedi alle voci valpellinentse, polenta concia e i numerosi insaccati… tutte cose buonissime che vanno bene una volta ogni tanto, ma non nel menu settimanale di una scuola. Dopo una bella polenta concia con carne cotta nel vino (la tradizionale carbonada) ve li immaginate come potranno rendere gli studenti nel pomeriggio? La mensa scolastica non è un ristorante, deve saper insegnare a mangiare sano ed equilibrato. Insomma bando alle cretinate e siamo seri che di ragazzi obesi ne abbiamo fin troppi!

Sua eccellenza!

9 Maggio 2012

Neppure la Fontina in Valle gode di buona salute. Il nostro prodotto di eccellenza! La qualità è scesa, io non riesco più a trovare una forma che abbia il gusto del latte, o troppo amara o troppo salata: perché? Scarso controllo a causa di una politica clientelare che vuol far felici tutti i produttori? Nel nostro mal governo è molto probabile. Qui il voto conta più di ogni altra cosa. Più della Fontina senz’altro. Lo scarso o nullo controllo è anche sulla contraffazione che reca vistosi danni di immagine oltre che economici. I Saveurs du Val d’Aoste propongono le tinche, il Capodanno a Courmayeur il bianco di Soave, del nostro prodotto principe sembra non freghi a nessuno.

Asino che vola!

9 marzo 2012

Mangiando un pezzo di Fontina (il mio formaggio preferito, peccato che quella dolce che sa di panna non si trova quasi più), mi è tornata in mente una vecchia notizia che diceva che il nostro formaggio Dop si sarebbe imbarcato su Alitalia per dare delizia ai business palati. Sembra che non sia andata proprio così:  http://www.sceltedigusto.it/public/index.php/blog-categoria/823-il-formaggio-made-in-italy-vola-al-16-ma-non-sui-voli-alitalia

Le inseparabili!

19 novembre 2011

Fontina e ‘nduja per sempre insieme. Sui voli Alitalia, nella classe magnifica Business, la Valle d’Aosta e la Calabria accoglieranno i passeggeri dilettandoli con i loro rispettivi prodotti enogastronomici. Le due regioni sono diventate inseparabili: dividono i santi e le madonne, i parenti e gli amici, gli elettori e le feste, i voti e gli affari, una coppia davvero fantastica! Sono così somiglianti che non si sa dove finisca l’una e cominci l’altra!