Archive for the ‘Donne’ category

Ciao Alba

21 marzo 2015

Riceviamo dal dottor Carlo Vettorato e volentieri pubblichiamo.

Alba Piacquadio: un nome dolcissimo ed un  cognome che la faceva sorridere ed ipotizzava una frequentazione con un’ entità, una luce, un dio che allora, ma come anche adesso, era troppe volte nominato a sproposito. Ma Alba invece lo conosceva bene perché aveva scelto di seguirlo nella sua professione di medico anestesista e nella sua vita di donna all’avanguardia, coraggiosa, controcorrente e disponibile sempre a mettersi in gioco per il bene comune. Una delle prime donne chiamate a dirigere in Italia un Servizio di Anestesia e ad istituire il reparto di Rianimazione all’ospedale Mauriziano di Aosta. Alba era di sinistra perché la punta del cuore è a sinistra da sempre, era di sinistra perché era sempre stata dalla parte dei perdenti, dei deboli ,degli sfortunati, delle vittime di violenza e quindi anche di tutte quante le donne. (altro…)

8 marzo 2015

8 marzo 2015
Viva le donne curde che lottano per il loro Paese!

Viva le donne curde che lottano per il loro Paese!

Questo 8 marzo, Festa della Donna,  Patuasia lo dedica all’Unione delle Donne Libere-Stelle che guidano la lotta contro le bande di ISIS per garantire la liberazione del loro popolo nella regione di Sinjar.

Tu chiamale, se vuoi, ipotesi

27 gennaio 2015

Non sarà un’avventura… no, non lo sarà. La scelta del candidato sindaco e vice-sindaco, sarà soppesata col bilancino degli equilibri politici. Quindi niente Centoz: troppo esposto alle critiche. E’ già sindaco che fa? Tradisce i suoi concittadini per andare in un altro Comune? Bella figuraccia! E poi è segretario del PD… va bene amministrare un comune piccolo piccolo, ma il capoluogo di Regione sarebbe troppo. Altra figuraccia. No, ci vuole altro. Un nome che piaccia ai Viérin innazitutto e che sia sopportabile anche a Rollandin. Un PD con tradizione unionista. Preferibilmente donna così dà un segnale di apertuta verso il gentil sesso e mette in difficoltà gli avversari: trovare il candidato giusto è difficile (siamo quattro gatti),  poi una donna… quasi impossibile. La Gazzetta Matin ha ipotizzato persone improponibili: Tonino Alder filo unionista da sempre, ma troppo vecchio e con qualche scheletruccio nell’armadio; Roberto Louvin politico di lungo corso, troppo lungo e poi che fa? Si rimette in pista con l’appoggio dell’Union valdotaine dopo che si era presentato come alternativa? No, sono ipotesi che non stanno in piedi giusto per scrivere qualcosa e offrire aperitivi da consumare nei bar. Se metto insieme gli elementi di cui sopra, mi viene un nome solo: Giuliana Ferrero. Proviene dalla politica per tradizione di famiglia, quel ramo della sinistra che ha sempre strizzato l’occhio ai Viérin, ha esperienza amministrativa, è giovane, è graziosa, è brava e si è allontanata dalla “cosa pubblica” quel tanto per essersi creata un alone di quasi verginità. Potrebbe essere lei.

Buon Compleanno Patuasia!

28 novembre 2014

 Se sei anni vi smbran pochi provate voi...

Oggi Patuasia, il blog della Valle d’Aosta, compie SEI anni! (Se sei anni vi sembran pochi provate voi… pubblicati 3.175 articoli e 25.890 commenti, 2.810.000 visualizzazioni).

Il 28 novembre del 2008 comiciò l’avventura della signora Patuasia, controcanto valdostano. Si ritrovò presto senza alcun incarico, ma lo sapeva (fa parte della tradition: l’omertà sociale che ne consegue ha una sua origine). Nei primi tempi le furono aperti tutti gli armadi di casa in cerca di qualche scheletro che non fu mai trovato per il banalissimo motivo che la gente semplice negli armadi preferisce metterci gli abiti. Ma lo sapeva. Poi arrivarono le querele dei politici e le intimidazioni, ma lo prevedeva. (Grazie al cielo, questa non è ancora la Calabria e la parola, seppur con difficoltà, ha ancora libera circolazione). Patuasia vinse su tutto e su tutti, querele comprese… Tutto sommato la libertà non è così difficile da conquistare, basta non avere paura! Di che poi? Siamo o non siamo polvere? E non potete neppure immaginare quanto sia bello vivere senza!

Tanti auguri a voi!

Il luogo del delitto

30 agosto 2014

Perché nasconderlo se è ammalato?

Questa è bella davvero. E per certi aspetti inquietante. Dunque, stamane mi reco ai giardini per scattare qualche nuova immagine all’albero appena abbattuto per volontà dell’amministrazione comunale. Intorno il nastro bianco e rosso, ma nessun cartello di divieto di ingresso che indichi il cantiere. Entro, mi presento come giornalista con la volontà di prendere qualche foto. Gli operai mi intimano di andarmene: il luogo è rischioso, ma loro non indossano caschi o altri strumenti necessari alla loro sicurezza. Dopo pochi secondi un 0maccione grande e grosso, anche lui sprovvisto di casco che si qualifica come responsabile del cantiere, mi ringhia contro che devo andarmene, mi mette addirittura le mani addosso, spingendomi verso l’esterno e  facendomi vacillare. Chiama la polizia. Va bene, chiami pure, io sto sto solo facendo il mio dovere di informazione verso i cittadini a cui viene tolto senza spiegazione un albero centenario e presumibilmente sano. (altro…)

Pensierino della sera

20 Maggio 2014

Mi chiedono come faccio a mantenermi, nonostante tutto, ottimista. Un po’ per natura, molto per constatazione oggettiva. Se vivessimo tra il XV e il XIII secolo, io sarei una strega e come tale sarei già da un pezzo immolata al rogo. Dunque l’umanità ha fatto passi avanti verso il rispetto delle idee e della diversità. Certo è deprimente notare come il comportamento cambi alla velocità del bradipo, mentre la tecnologia vola in quella della luce. Ma noi umani non siamo tecnologia, siamo mammiferi e la nostra evoluzione segue tempi lenti. Però va avanti. 🙂

Grazie Presidente!

2 aprile 2014
Un esempio concreto di scuola di democrazia. Grazie Presidente Rini!

Un esempio concreto di scuola di democrazia. Grazie Presidente Rini!

Riceviamo dalla Presidente del Consiglio regionale, Emily Rini, e volentieri pubblichiamo.

Cara Patrizia Nuvolari,
ho letto il suo invito che raccolgo molto volentieri. La ricchezza della nostra democrazia si esprime attraverso il pluralismo delle idee e dei valori, si nutre di diversità di opinioni e non di pensiero unico. Sono d’accordo con lei che la libertà sia partecipazione. O meglio ancora avere la possibilità di partecipare. Ed è per questo motivo, che pur rimanendo profondamente ancorata agli ideali del mio Movimento di appartenenza e alla sua idea di Europa dei popoli, credo sia importante dare un segnale nella mia veste istituzionale di Presidente del Consiglio Valle, sede per eccellenza del confronto democratico. Firmerò perché sono fermamente persuasa che oggi, più che mai, abbiamo bisogno di impegno politico serio e convinto.

Emily Rini

Insulto, no grazie!

12 febbraio 2014

Riceviamo dal signor Fabio Protasoni e volentieri pubblichiamo.

Il livello degli insulti, delle offese e delle sceneggiate plateali che ammorbano la politica di questi ultimi tempi non ci indignano più. E’ triste ma ci stiamo abituando. Che siano le aule parlamentari o i consigli regionali e comunali oppure le piazze virtuali dei social network lasciate senza moderazione o dei talk-show televisivi è ormai è una consuetudine passare dal confronto alla demagogia e alla prevaricazione fino all’offesa senza soluzione di continuità. Vorrei fare due considerazioni sulle quali sarebbe, a mio parere, utile riflettere. La prima riguarda la strumentalità di chi alimenta tensioni e violenza. Dietro certi linguaggi e lo sdoganamento di stili e comportamenti che si vogliono far passare come giustificabili, c’è un bieco interesse elettorale. In troppi, non solo politici, pensano che questo sia un modo per intercettare e capitalizzare politicamente la rabbia della gente, le angosce e la paura per il futuro che derivano dalla crisi economica. E allora invece di proporre soluzioni e operare per realizzarle cercando alleanze e strumenti concreti si preferisce soffiare sul fuoco. Ma la violenza porta solo altra violenza e il discredito che genera sulle istituzioni e sulla democrazia ci toglie spazi e opportunità per uscire da questo tunnel. Seghiamo il ramo su cui tutti (e sottolineo tutti) siamo seduti e il risultato concreto è l’immobilismo e il rafforzamento di “altri” poteri ed “altri” interessi. La seconda considerazione è relativa ai “particolari” bersagli degli insulti: le donne. Dal ministro Kyenge alla Presidente Boldrini, dalle deputate del Partito Democratico fino alle donne che ancora, con la doppia fatica della famiglia e dell’impegno civile, credono nella militanza e nel volontariato politico assistiamo alle peggiori volgarità. Certo, come scrive Laura Puppato, quando si tratta di donne, l’insulto è più facile, c’è più storiografia e si sa già che è un attimo giocare al ribasso. L’insulto, anche quando non è pronunciato, è ammiccato, sottinteso, tradotto in una indifferenza significativa e giudicante. Quando si gioca, o si lascia giocare, al “tanto peggio, tanto meglio” si aizzano istinti primordiali, specie in chi è protetto (o si crede tale) dall’anonimato del web. Fare finta di niente significa legittimare un brodo culturale in cui l’equazione femmina = puttana è solo l’anticamera di una società di nuovo maschilista e violenta. Spetta a tutti, e in particolare ai media, ridire con forza che l’insulto… no. Non è tollerabile! Mai!

Una di noi 2

3 novembre 2013
Marta, il nostro orgoglio!

Marta, il nostro orgoglio!

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-3f864e4e-a005-4c19-9d58-4d14f3cbdcae.html

Macho!

13 marzo 2013

Con le pochissime donne presenti alle primarie, l’Union valdotaine si conferma un partito fortemente maschilista.