Archive for the ‘Comunicato stampa’ category

Questo esame non s’ha da fare!

21 febbraio 2015

Riceviamo dal Gruppo di aspiranti guide della Valle d’Aosta e volentieri pubblichiamo.

Dopo due mesi di paziente e infruttuosa attesa, vogliamo portare all’attenzione dei mezzi di informazione la situazione paradossale in cui ci troviamo noi aspiranti guide turistiche della Valle d’Aosta, al centro di uno stallo che ci impedisce di certificare le competenze che abbiamo acquisito e di contribuire alla promozione turistica della nostra regione. Da metà dicembre siamo in attesa di poter sostenere l’esame che ci permetta di ottenere l’abilitazione all’esercizio della professione di guida turistica, nonostante abbiamo concluso regolarmente il percorso di formazione organizzato dall’Assessorato regionale turismo, sport, commercio e trasporti. L’esame, inizialmente programmato per il 18 e il 19 dicembre, è stato rimandato per due volte e, a oggi, non sappiamo quando potremo sostenerlo. A ottobre 2014 abbiamo superato, tra circa 130 candidati, la selezione per l’accesso al corso di formazione (a pagamento) organizzato dall’Amministrazione regionale. Dopo 109 ore di corso, con una frequenza che per tutti ha superato l’80% delle presenze richieste, ci è stato comunicato che l’esame sarebbe stato rimandato al 12 gennaio. Il 9 gennaio, dopo numerose sollecitazioni da parte nostra, ci è stato comunicato che l’esame era stato rimandato ancora, questa volta a data da destinarsi. Ad oggi, siamo ancora in attesa di una comunicazione sulla data e sulle modalità di svolgimento dell’esame. (altro…)

Conferenza

3 dicembre 2014

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

Incontri al Castello

14 Maggio 2014

Con il patrocinio del Comitato Regionale Valle d’Aosta dell’Associazione Nazionale Partigiani-ANPI, GIOVEDI 15 MAGGIO 2014 alle ore 18.30, al Castello Tour de Villa a Gressan, il Generale di Corpo d’Armata in pensione, Bruno SERVADEI, presenterà, introdotto dal giornalista Roberto Mancini,il suo ultimo libro “Vita da caccia-bombardiere”, pubblicato per SBC Edizioni. Nato a Forlì nel 1941, Bruno Servadei ha svolto una brillante carriera, iniziata nel lontano 1959. E’ stato membro dello Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare Italiana, Addetto militare in Svezia e Norvegia, Comandante del Centro Internazionale di Addestramento al Tiro e Combattimento Aereo di Decimomannu, in Sardegna.
Assegnato al Quirinale per tre anni quale Consigliere Aggiunto dell’allora presidente Cossiga, ha concluso il servizio al Segretariato Generale della Difesa.
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Dimissioni?

27 marzo 2014

Comunicato stampa

A seguito della risoluzione approvata nella seduta serale di ieri, mercoledì 26 marzo, del Consiglio regionale, la maggioranza di Governo ha condotto oggi una serie di approfondimenti per valutare gli scenari e gli sviluppi possibili delle decisioni che potranno essere prese nei prossimi giorni.

Il Governo regionale si dichiara disponibile a rassegnare le proprie dimissioni nel momento in cui verrà presentata, nel rispetto della legge statutaria regionale n. 21 del 2007, la mozione di sfiducia costruttiva, con la quale saranno pertanto delineati la composizione della nuova Giunta regionale, il nuovo programma di governo e la nuova maggioranza.

La decisione nasce dal fatto che la Giunta  regionale è consapevole della necessità irrinunciabile che siano garantite stabilità e continuità all’attività di Governo in un momento di particolare complessità economica e sociale per la comunità valdostana.

Union Valdôtaine e Stella Alpina, nel ribadire l’importanza del senso di responsabilità necessario in questo momento, assicurano quindi la loro disponibilità per dar seguito agli impegni presi e in fase di ultimazione per il sostegno a imprese e cittadini, e, in particolare, la liquidazione dei contributi, l’avvio dei cantieri idraulico-forestali, e gli interventi a favore di scuola e cultura.

Paolo Ferrero con Tsipras

27 marzo 2014

La lista “L’Altra Europa con Tsipras” si prepara ad ospitare in Valle d’Aosta il segretario nazionale di Rifondazione Comunista: Paolo Ferrero.

La conferenza stampa con gli organi di informazione si terrà venerdì 28 marzo alle ore 16.30 in Place des Franchises dove il segretario di Rifondazione inviterà (come hanno già fatto Moni Ovadia, Barbara Spinelli, Ivano Marescotti, Giuliana Sgrena e Marco Revelli) le valdostane e i valdostani a firmare affinché la lista possa raggiungere la sanguinosa soglia delle 3.000 firme entro il 10 aprile e quindi potersi presentare alle elezioni europee.
Paolo Ferrero parlerà anche degli obiettivi politici, sociali ed economici che questa lista si pone di raggiungere in Europa.

Sospiro di sollievo!

27 giugno 2013

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

Il Circolo Legambiente Valle d’Aosta accoglie con un sospiro di sollievo la notizia della rinuncia, da parte della CVA, alla realizzazione del progetto di ristrutturazione dell’impianto idroelettrico di Chavonne. L’opera prevedeva: la realizzazione di una diga a Cogne, in Fraz. Crétaz; una seconda opera di presa in Valsavarenche; lo scavo di 20 km di gallerie sotto le montagne, per convogliare le acque captate dalle due valli alla nuova centrale; e infine, la realizzazione di due enormi depositi per stoccare il materiale di risulta degli scavi, a Plan Pessey, villaggio situato a pochi chilometri da Cogne, e nei pressi della vetta del Mont Poignon, in comune di Aymavilles. Qui un avvallamento naturale sottostante la cima della montagna sarebbe stato totalmente riempito, e sopra di esso sarebbe sorta una collima di 17 metri. Il comune di Villenueve avrebbe poi dovuto sopportare gran parte della viabilità dei cantieri, con l’allargamento della strada che conduce al Mont Poignon, la costruzione in quota delle piazzale per il montaggio della fresa e la circolazione continua dei mezzi. CVA aveva stimato in 7 anni il tempo necessario alla realizzazione dell’opera. Tutto questo avrebbe portato ad uno scempio ambientale senza precedenti. Il Parco avrebbe perso il significato stesso di area protetta e l’economia turistica, che dal Parco trae benessere, avrebbe subito un danno forse irreversibile, creando inoltre un precedente preoccupante: la realizzazione dell’opera avrebbe infatti significato che di fronte alla produzione di energia ogni altro settore economico è sacrificabile.

Decidere di non decidere

14 giugno 2013

Riceviamo da Legambiente e volentieri pubblichiamo.

La Conferenza dei Servizi, convocata per martedì 11 giugno, per decidere in merito alla concessione di Autorizzazione Unica alla The Power Company per la costruzione e l’esercizio di centrale idroelettrica in località Cortlys di Gressoney-La-Trinité, ha deciso di non prendere alcuna decisione in merito. Sentito il parere della Giunta comunale del Comune interessato, il Responsabile del procedimento Mario Sorsoloni, in accordo con gli altri Servizi regionali presenti, ha ritenuto di non assumere un parere definitivo, ma di rinviare alla Giunta regionale la decisione a proposito della concessione dell’Autorizzazione Unica. Decisione che verrà, verosimilmente, presa il 28 giugno prossimo da una Giunta ormai scaduta. Al di là dell’esito pilatesco della Conferenza, Legambiente della Valle d’Aosta non condivide la valutazione espressa dai Servizi secondo cui la centrale non può non essere autorizzata e realizzata in quanto la legge la definisce di pubblica utilità. In realtà le norme tanto nazionali quanto regionali prevedono delle fattispecie precise che rendono possibile non autorizzare le centrali, se incompatibili con la tutela dell’ambiente, del paesaggio e del patrimonio artistico-culturale. Il Codice del Paesaggio, il Piano Territoriale Paesistico e la legge regionale sugli ambiti inedificabili costituirebbero, se correttamente applicate, un reticolo di tutela assai efficace. Purtroppo l’orientamento dell’Amministrazione Regionale, in questi ultimi anni, è stato ed è quello di concedere continue deroghe ai vincoli dettati da queste norme, rendendole di fatto inefficaci. La Giunta Regionale uscente ha, inoltre, la grave responsabilità di non aver individuato, con propria determinazione, i siti non idonei alla realizzazione di centrali, così come richiesto dalla normativa nazionale.

Citazione a giudizio

23 Maggio 2013

Riceviamo dal Movimento 5 stelle valdostano e volentieri pubblichiamo.

Il coordinatore del Dipartimento politiche del lavoro e della formazione, ex Assessore regionale alla Sanità e successivamente all’Agricoltura dell’Union Valdotaine, Roberto VICQUERY, durante una riunione di lavoro ha aggredito fisicamente il dott. Luca LOTTO, funzionario regionale dell’ufficio controlli del Fondo Sociale Europeo, aggressione per la quale il Pubblico Ministero del Tribunale di Aosta ha emesso ora il decreto di citazione a giudizio con l’imputazione di lesioni volontarie. Si è in attesa che il tribunale fissi la data del processo. I fatti risalgono al 20 novembre 2012. La riunione era volta a definire le procedure di controllo dei progetti finanziati da fondi comunitari e direttamente gestiti dal Coordinatore del dipartimento.

CASTAFORTEDIBARD!

9 aprile 2013

Riceviamo dal M5s valdostano e volentieri pubblichiamo.

Il Movimento 5 Stelle rende noto che mercoledì 10 aprile alle ore 20.45 presso l’Auditorium delle Scuole Medie – Villaggio Bas Villair, 19/A – Quart, Ao, presenterà un dossier dal titolo CASTAFORTEDIBARD nel quale verranno resi noti alcuni retroscena dell’attività dell’Associazione Forte di Bard – bilanci, parentopoli, amicopoli, consulenze, spese disinvolte, assunzioni facili e la bella vita…con il denaro pubblico di noi cittadini.

Il fucile unica soluzione?

5 aprile 2013

Riceviamo dal WWF Piemonte e Valle d’Aosta e volentieri pubblichiamo.

È dal 2004 che la Valle d’Aosta opera piani di controllo numerico alla specie ghiandaia e cornacchia, dal 15 giugno al 15 settembre (ovvero al di fuori della stagione venatoria) come azione di contrasto, a detta dell’Assessorato all’Agricoltura, “di ingenti danni alla melicoltura e ai vigneti[…]di forte valenza turistico/ambientale”. Quali metodi siano stati usati per evitare il detto danno alle produzioni agricole? I dissuasori acustici si sono dimostrati inefficaci e “le reti a protezione dei meleti hanno portato a risultati positivi, ma per le aziende di piccole dimensioni risultano avere costi troppo elevati”. Che forse i costi degli indennizzi sono minori? Non è così! Si preferisce piuttosto sparare ai corvidi ed inutilmente: vediamo perché. Nel 2004 sono state abbattuti 732 esemplari e il danno alla produzione è stato il più ingente, secondo solo a quello del 2007 quando gli abbattimenti sono aumentati e paradossalmente anche i danni. Se la matematica non è un’opinione è ovvio che non ci sia correlazione tra il numero di esemplari abbattuti e la riduzione dei danni ai meleti. Ma a quanto pare la Valle d’Aosta oltre ad essere insufficiente in matematica, va male anche nella gestione delle politiche agricole. Da tutti i dati emersi dai documenti prodotti dall’Assessorato emerge che i meleti soggetti a maggior danno sono quelli limitrofi alle aree incolte boschive. La logica imporrebbe a questo punto, dato il protrarsi di un azione fallimentare che va avanti da ben NOVE ANNI, di investire nella ricerca delle cause, nelle soluzioni alternative e nella pulizia dei fondi dismessi. Nulla di tutto ciò! Da nove anni si preferisce illudere i melicoltori con azioni del tutto inique, danneggiando oltretutto l’immagine della Regione che adotta un’ agricoltura ecologicamente non sostenibile. Nonostante i dati che smentiscono l’efficacia dei piani di controllo numerico, l’Assessorato decide si sperimentare nella giurisdizione di Chatillon, l’anticipo degli abbattimenti al 1° marzo, compromettendo volutamente il periodo di nidificazione dei corvidi. Si proverà ad abbatterli mentre si riproducono, lasciando la nidiata senza sostentamento; forse dopo nove anni di tentativi inutili la ”soluzione finale” sarà quella giusta? L’importante è non rinunciare alla logica del fucile in favore di metodi più scientifici. WWF, LAV, LAC e PRO NATURA hanno fornito l’analisi del fenomeno da un punto di vista scientifico e l’adozione di metodi consecutivi allo studio del problema, nonché richiesta la sospensione della delibera che prevede gli abbattimenti in periodo di nidificazione e non. La risposta della Regione Valle d’Aosta? NESSUNA! Non possiamo che prendere atto che al di là delle mura del feudo politico valdostano la voce “eco sostenibilità” non sia ancora giunta e che si preferisca adottare una politica agricola discutibile a danno degli agricoltori, ai quali si prospettano soluzioni del tutto empiriche, e dell’immagine dell’intera Regione.