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Archive for the ‘Agricoltura’ category
E lo scandalo continua…
14 novembre 2014Braccia rubate!
26 giugno 2013Il fucile unica soluzione?
5 aprile 2013Riceviamo dal WWF Piemonte e Valle d’Aosta e volentieri pubblichiamo.
È dal 2004 che la Valle d’Aosta opera piani di controllo numerico alla specie ghiandaia e cornacchia, dal 15 giugno al 15 settembre (ovvero al di fuori della stagione venatoria) come azione di contrasto, a detta dell’Assessorato all’Agricoltura, “di ingenti danni alla melicoltura e ai vigneti[…]di forte valenza turistico/ambientale”. Quali metodi siano stati usati per evitare il detto danno alle produzioni agricole? I dissuasori acustici si sono dimostrati inefficaci e “le reti a protezione dei meleti hanno portato a risultati positivi, ma per le aziende di piccole dimensioni risultano avere costi troppo elevati”. Che forse i costi degli indennizzi sono minori? Non è così! Si preferisce piuttosto sparare ai corvidi ed inutilmente: vediamo perché. Nel 2004 sono state abbattuti 732 esemplari e il danno alla produzione è stato il più ingente, secondo solo a quello del 2007 quando gli abbattimenti sono aumentati e paradossalmente anche i danni. Se la matematica non è un’opinione è ovvio che non ci sia correlazione tra il numero di esemplari abbattuti e la riduzione dei danni ai meleti. Ma a quanto pare la Valle d’Aosta oltre ad essere insufficiente in matematica, va male anche nella gestione delle politiche agricole. Da tutti i dati emersi dai documenti prodotti dall’Assessorato emerge che i meleti soggetti a maggior danno sono quelli limitrofi alle aree incolte boschive. La logica imporrebbe a questo punto, dato il protrarsi di un azione fallimentare che va avanti da ben NOVE ANNI, di investire nella ricerca delle cause, nelle soluzioni alternative e nella pulizia dei fondi dismessi. Nulla di tutto ciò! Da nove anni si preferisce illudere i melicoltori con azioni del tutto inique, danneggiando oltretutto l’immagine della Regione che adotta un’ agricoltura ecologicamente non sostenibile. Nonostante i dati che smentiscono l’efficacia dei piani di controllo numerico, l’Assessorato decide si sperimentare nella giurisdizione di Chatillon, l’anticipo degli abbattimenti al 1° marzo, compromettendo volutamente il periodo di nidificazione dei corvidi. Si proverà ad abbatterli mentre si riproducono, lasciando la nidiata senza sostentamento; forse dopo nove anni di tentativi inutili la ”soluzione finale” sarà quella giusta? L’importante è non rinunciare alla logica del fucile in favore di metodi più scientifici. WWF, LAV, LAC e PRO NATURA hanno fornito l’analisi del fenomeno da un punto di vista scientifico e l’adozione di metodi consecutivi allo studio del problema, nonché richiesta la sospensione della delibera che prevede gli abbattimenti in periodo di nidificazione e non. La risposta della Regione Valle d’Aosta? NESSUNA! Non possiamo che prendere atto che al di là delle mura del feudo politico valdostano la voce “eco sostenibilità” non sia ancora giunta e che si preferisca adottare una politica agricola discutibile a danno degli agricoltori, ai quali si prospettano soluzioni del tutto empiriche, e dell’immagine dell’intera Regione.
Ah Gerardo…
16 dicembre 2012Indovinello facile facile
12 dicembre 2012In cosa consisterebbe la roba di genere alimentare che sarebbe stata spedita all’impiegato ministeriale, Michele Mariani, dall’imprenditore valdostano Gerardo Beneyton in cambio di un ‘consiglio’ su come ottenere 110mila euro di contributi pubblici a favore dell’Associazione Coopagrival service?
Gli sprechi che minacciano l’autonomia!
3 agosto 2012Se qualcuno ha ancora dei dubbi sugli sprechi commessi in Valle dalla maggioranza guidata dall’UV e che minacciano la nostra autonomia, (solo un virtuoso come La Torre può definire virtuosa la Valle d’Aosta), dia un’occhiata a questa foto. Si tratta dell’Iles dove è stato costruito un nuovo tracciato accanto a quello preesistente, abbattendo gli alberi che hanno ridotto il già piccolo bosco. Il tutto fa parte di un progetto per la conservazione delle aree protette per la conservazione della biodiversità a cura dell’assessorato all’Agricoltura. Evidentemente il concetto di conservazione che viene espletato con queste modalità, mira a salvaguardare altre specie animali e altre sono le aree da proteggere per la conservazione della poltrona.
Chi è Gerardo Beneyton?
13 aprile 2012Forse l’uomo più incredibile, nel senso di non credibile, di tutti i papaveri-e-papere valdostani è proprio lui: Gerardo Beneyton, conosciuto dagli amici come “Gerardo il bugiardo”. In tutte le legislature trova amici fra i ministri, segretari, sottosegretari, uscieri…, sempre si vende come il salvatore della Patria, il promotore di iniziative di indiscutibile successo: l’uomo di mondo che sa come si muove il mondo. Oggi è grazie anche a lui, se gli edifici rurali situati nei comuni di montagna non saranno soggetti al pagamento dell’IMU. L’ amicizia personale con il ministro Catania è stata determinante! Se non ci fossero gli amici di Gerardo che ne sarebbe della Valle d’Aosta?
Non sono capaci!
28 giugno 2011Interessante intervento in aula del consigliere di Alpe, Albert Chatrian, circa il rendiconto generale della Regione per l’esercizio finanziario 2010. Secondo Chatrian l’analisi del rendiconto è, per una amministrazione, “un momento importante perché offre l’occasione per riflettere sulle scelte fatte, per compiere un’approfondita analisi sull’oculatezza o meno delle previsioni e delle correzioni in corso d’opera“. Ha ragione! Il rendiconto è la fotografia della macchina amministrativa regionale, ma purtroppo non viene preso nella dovuta considerazione, forse perché troppo tecnicistico e incomprensibile ai più, eppure saper valutare la gestione della “macchina” è fondamentale. Cercherò di spiegarlo in modo semplice. In fondo è come se si trattasse di una grande famiglia dove ogni anno si affronta il tema del patrimonio investito, di cosa si è sbagliato nell’anno precedente e, quindi, quali errori bisognerebbe evitare. Nell’esaminare il rendiconto della Regione 2010 si scopre che i soldi impegnati (cioè di cui si è individuata la destinazione) sono 1.780 milioni di euro, ma l’amministrazione è riuscita a liquidarne solo il 73,10%, meno ancora dell’anno precedente (74,10%). Cosa significa? Che la Regione predispone dei progetti, accoglie domande, mette da parte dei soldi e poi non li spende! L’agricoltura risulta il settore più penalizzato. Nonostante siano state dedicate, sull’ultimo numero del Peuple, ben due pagine all’Inarpa con tanto di interventi illustri: Rollandin, Isabellon, Perron, Prola e Bianquin che affrontano il tema dell’economia di montagna: “un milieu fragile qui a besoin d’etre constamment e attentivement surveillé…”, l’UV, con i suoi alleati, permette che a fronte di 82 milioni impegnati per il settore agricolo, ben 53 milioni di euro rimangano infruttuosi nelle casse regionali durante il 2010! Insomma la “macchina” non funziona: pesantezza burocratica e dilatazione esaperante dei tempi sono le principali prove di un grave “difetto organizzativo” che trova nell’incapacità politica di agevolare l’accesso ai servizi, la principale causa della bassa capacità di spesa.
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