Settantanove!
Capisco quando il presidente della Giunta, Augusto Rollandin, dice che “la Valle si trova nella assoluta impossibilità a garantire posti di accoglienza temporanea che rispondano a criteri di sostenibilità e di dignità, oltre ai 62 posti già occupati”, in quanto organizzare condizioni di accoglienza dignitose non è così semplice come sembra, ma l’abbandono, senza uno sforzo serio, di una soluzione per settantanove disgraziati spalmati su settantaquattro comuni, è veramente difficile da accettare. Siamo la Regione più ricca d’Italia e non siamo in grado di alloggiare sul nostro territorio una manciata di disperati? Offrire loro un tetto e una dignità temporanei? Cavolo, ma allora non abbiamo imparato niente! E non si tratta di una questione di sensibilità come dice Rollandin, non solo. Si tratta di dignità. La nostra! Invece noi, nonostante l’autonomia, siamo come tutti gli altri: incapaci di dare una risposta concreta e immediata ai problemi! Noi, come tutti gli altri, rifiutiamo le nostre responsabilità! Allora è sacrosanto e giusto che rigettiamo anche la nostra “diversità” per omologarci in un tutto umanamente indecoroso! Tutti infilati nella stessa collana di squallore. Se non siamo in grado di affrontare gli eventi, nelle minuscole proporzioni che ci toccano, come pensiamo di saper difendere la nostra autonomia? Con quali argomenti? Con quelli obsoleti della Storia? L’autonomia è un concetto elevato destinato solo a chi sa affrontare i cambiamenti epocali con coraggio e a testa alta, non per chi si sbraca alla prima difficoltà.
(Senza contare la figura di merda che abbiamo fatto a livello nazionale, altro che buon esempio!)
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6 Maggio 2015 a 15:03
In Valle d’Aosta ci sono tante colonie o case vacanze, di proprietà di enti religiosi e non, in questo momento non utilizzate. Potrebbe essere una sistemazione temporanea in attesa che la Regione si organizzi. Potrebbero essere gli enti stessi a dare la disponibilità. Ma si sa, ci sono le elezioni……….
6 Maggio 2015 a 15:38
Rolly e la Balena Rossonera temono ( o desiderano?) un risultato buono dell’immonda Lega della bergamasca Spelgatti.
Dunque cercano benemerenze agli occhi dei razzisti.
Che schifo.
6 Maggio 2015 a 16:05
Anche le Parrocchie valdostane potrebbero accogliere ognuna un profugo ed ad Aosta ci sono almeno 3 Parrocchie, proprio come auspicato dal Prefetto entrato in polemica con Rollandin.
6 Maggio 2015 a 16:58
Io non ho capito il significato del post. Sull’accoglienza del nuovo flusso migratorio che passa attraverso alcuni porti del nord Africa ci sono diversi piani di discussione e confronto: politico (cioè relativo alle scelte e alla gestione delle risorse pubbliche), sociale (cioè relativo alle azioni di organizzazioni laiche o religiose) e infine un piano di discussione etico (la coscienza di ciò che è giusto). Non trovo che intrecciare questi piani porti a soluzioni virtuose (e soprattutto a un discorso lineare). La politica (Rollandin) può scegliere di rifiutare l’accoglienza e si farà carico di questa scelta politicamente (gli elettori, da parte loro, di fronte a questa scelta scellerata, scenderanno a frotte per le strade della città protestando), le organizzazioni sociali laiche e religiose come si pongono? Infine l’etica: tra 40.000 famiglie circa in tutta la Valle (compresa la sua) ce ne saranno 79 (una ogni 506) che vogliono offrire rifugio ai disperati in arrivo? Nel chiedere alla politica un’azione, secondo me contemporaneamente, dovrebbe rispondere personalmente su quest’ultimo punto
6 Maggio 2015 a 17:46
Signora Giannini, lei non ha capito il significato del post e io non ho capito dove vuole arrivare con il suo commento.
6 Maggio 2015 a 19:42
Sono d’accordo con Rollandin. L’ho già detto in questo blog: mancano le condizioni per l’accoglienza in capo alle istituzioni pubbliche. Aspetto le proposte delle organizzazioni che operano nel sociale laiche e religiose. Aspetto i 79 cittadini che alzino la manina dicendo: “Uno lo ospito io”.
6 Maggio 2015 a 19:43
Mah……
Ma allora, se sono a favore di un altro intervento armato in Libia, il battaglione san Marco deve piazzare la caserma nel mio condominio?
Se mi piace il programma spaziale italiano, l”astronauta Samantha prende il razzo che deve decollare dal mio prato?
Se sono favorevole alla salvaguardia delle balenottere azzurre, ne devo ospitare una nel mio bagno?
Se sono favorevole alla legge sul divorzio, devo mandare a monte il mio matrimonio?
Poveri noi, Salvini ha fatto scuola, anzi squola……
6 Maggio 2015 a 19:50
Avevo capito anch’io così, signor Mancini, ma data l’assurdità pensavo di non aver inteso il giusto. Spero che la signora in questione volesse dire altro che mi sfugge, altrimenti davvero c’è da farsi cadere le braccia.
6 Maggio 2015 a 19:51
Avevo capito giusto!
6 Maggio 2015 a 21:51
Ieri 63, oggi 79 e domani? E dopodomani?
6 Maggio 2015 a 22:12
Il Sig. Nelson non ha tutti i torti. Non è la soluzione ospitare tutta questa povera gente. La soluzione è SMETTERE semplicemente di rompere i coglioni agli altri paesi ma piuttosto aiutarli ,aiutarli a casa loro. Questa affluenza spropositata ,anche se più che giustificata,diventerà incontrollabile,anzi lo è già,le pezze non basteranno MAI. Chi ha causato tutto questa situazione pazzesca si prenda le proprie responsabilità senza (come al solito)riversarle addosso a tutti e farci sentire quotidianamente in colpa.HANNO SCATENATO UNA TRAGEDIA.
6 Maggio 2015 a 23:22
Solo qualche precisazione poi sparisco, sennò le mie vacanze di cura-studio- riposo finiscono in burletta.
Il problema è che a casa loro li abbiamo già aiutati, portando guerra, divisione tribale, rivalità religiosa, destabilizzazione politica.
Con cosa abbiamo sostituito i loro marci regimi?
Con soluzioni migliori?
Fuggono tutti da zone in cui l’Occidente è già intervenuto, Somalia compresa.
Bella pretesa: portiamo loro guerra in casa, mai risolutiva, mai conclusiva e mai conclusa, e vogliamo impedirgli di scappare?
Ma come si permettono di non stare bene sotto le bombe?
Secondo:
la materia dell’accoglienza di profughi e rifugiati è regolata dal protocollo di Dublino, che prevede l’accoglienza non in Europa, ma nel territorio di primo sbarco.
A chi apparteneva quel governo di deficienti che ha siglato un tale accordo?
Posto che difficilmente dal Medio Oriente o dall’ Africa si può sbarcare in Olanda, visto che il Mediterraneo è altrove, averlo firmato è stato un suicidio.
Siamo forse stati ricattati o costretti a farlo?
Oppure il ministro era un leghista del governo Berluska, ossia un ignorante in geografia, per cui la Siria confina con l’Austria?
Terzo:
lo statuto speciale valdostano è il riconoscimento del dovere, da parte dello Stato, di tutelare con norme giuridiche particolari le minoranze deboli.
Da parte di gente che su questa pretesa, giustamente rispettata, si è ritrovata senza merito con la regione più ricca d’Italia, mi sarei aspettato maggiore generosità.
Facciamo così: le minoranze e i diritti dei più deboli si rispettano, ma solo se si tratta di valdostani…
Vomito.
6 Maggio 2015 a 23:38
Solo per la memoria:
il protocollo venne firmato nel 2003:
i ministri degli Esteri furono prima Renato Ruggiero, poi Berluska ad interim, poi Frattini, poi Fini.
Al governo c’erano i leghisti di Salvini, la cui massima realizzazione furono i ministeri “federali” a Monza e le gare di rutti…
7 Maggio 2015 a 17:05
@Roberto Mancini
1) Il problema è che a casa loro li abbiamo già aiutati, portando guerra, divisione tribale, rivalità religiosa, destabilizzazione politica.
2) Bella pretesa: portiamo loro guerra in casa, mai risolutiva, mai conclusiva e mai conclusa, e vogliamo impedirgli di scappare?
Ma lei sta scherzando! Torni in vacanza: ha evidente bisogno di riposo. Ma pensa di affrontare temi (così ampi da tendere all’infinito) con questi due luoghi comuni nemmeno troppo aggiornati? Da quale cassetto li ha tirati fuori? Da quando di notte si attaccavano manifesti politici clandestinamente? Lei dimostra di non aver la minima cognizione del fenomeno migratorio contemporaneo e meno del problema del rifugio politico. Intanto aggiorni la sua lettura del protocollo di Dublino al Dublino III (2013) che contiene molte novità. La realtà è che due fattori (caratteristiche dei fenomeni migratori e situazione economica e sociale italiana) impediscono di fatto l’applicazione delle norme per il riconoscimento dello stato di rifugiato e la relativa accoglienza. Tutti i migranti che arrivano in Italia fanno domanda per ottenere lo status di rifugiato politico. Mediamente meno di uno su dieci ne ha diritto. Vuol dire che su mille immigrati che sbarcano meno di cento provengono da zone di guerra o vivono una persecuzione politica, religiosa o relativa all’espressione delle idee e dei costumi. I siriani sono meno di uno su cento, i somali poco di più. In alcuni paesi del centrafrica solo la provenienza da alcune regioni dà il diritto alla richiesta di rifugio politico: quelli che vengono da quelle zone sono pochissimi. C’è una mare di pakistani che chiedono asilo politico, ma il Pakistan non è zona di guerra. Che soluzione propone? E’ come se lei dichiarasse il falso per ottenere un beneficio che non le spetta. Che conseguenze propone? Da un punto di vista dell’azione politica, se non ci si oppone totalmente all’accoglienza indiscriminata, l’Italia non otterrà mai una concertazione europea sull’accoglienza.
7 Maggio 2015 a 19:15
Cerchiamo di essere obiettivi… premetto che non sono leghista ne “razzista” (e tantomeno unionista) ma sono d’accordo con il Presidente Rollandin… Non solo non possiamo ospitarli ma non possiamo più permetterci di farlo…… siamo una regione ormai allo sfascio, non ci sono più soldi neanche per noi e la nostra economia è ormai collassata… centinaia se non migliaia di famiglie hanno problemi economici, le aziende chiudono, parecchi hanno perso il lavoro o sono in cassaintegrazione, i giovani stanno emigrando, impossibile trovare lavoro…..quindi la domanda è possiamo permetterci di ospitare questi profughi? (che poi questo è solo l’inizio, con il tempo arriveranno altre richieste di ospitalità).. la risposta è no! non ci sono soldi! oltre tutto non potremmo neanche inserirli in un contesto lavorativo perchè non c’è lavoro per noi.. figurati per loro! e cosa fanno tutto il giorno? stanno a zonzo per le vie di Aosta (come stanno già facendo) e vanno a bivaccare nella biblioteca regionale? e poi questa ospitalità… è definitiva? visto che a noi ci tagliano tutti i servizi perchè dovremmo mantenere loro per anni? la questione di profughi andrebbe gestita in maniera diversa, aiutando queste popolazioni nei loro paesi oppure inviandoli in quei paesi dove effettivamente possano lavorare, tipo la Germania… quindi la risposta di Rollandin è decisamente logica e sensata, smettiamola di fare i finti “perbenisti”
7 Maggio 2015 a 20:53
Paul , Gianna Nannini e Rollandin. Condivido. La realtà è quella,non credo proporio in questo caso, a “tattiche politiche”. Mi viene da pensare che le ultime dichiarazioni del consigliere Guichardaz SIANO tattiche politiche,altro che Rollandin!
7 Maggio 2015 a 23:04
Signor Paul, noi non mettiamo un euro! L’ospitalità è a carico del Ministero, noi dobbiamo solo organizzarla e dare un tetto che significa lavoro per chi se ne occupa!
8 Maggio 2015 a 01:06
@patuasia
Signor Paul, noi non mettiamo un euro! L’ospitalità è a carico del Ministero, noi dobbiamo solo organizzarla e dare un tetto che significa lavoro per chi se ne occupa!
Certo, tipo quella famosa cooperativa rossonera che il business l’ha capito con lungimiranza.
O come quelle cooperative che dal Ministero prendono 30€ al giorno a immigrato e ne spendono 5. E poi scusi che tipo di motivazione è che i soldi sono del Ministero e non nostri? Che tipo di categorizzazione fantasiosa è? I soldi o sono pubblici o sono privati. Che differenza ci sarebbe tra quelli pubblici della RAVA e quelli del Ministero? Sono soldi dei cittadini. O forse per lei le tasse pagate fuori dalla Valle valgono meno?
8 Maggio 2015 a 11:05
Mandateli a casa di Gad Lerner, l’incendiario…
8 Maggio 2015 a 12:51
Gad Lerner facendo cosi ,credo aiuti l incremento di turisti in VDA,perchè in città la gente non ne può più,e questo SIGNORE incominci ad ospitarne nel suo VILLONE a Torino. Il solito F….con il C…di tutti…il problema è che di personaggi cosi è piena l Italia. Gli extracomunitari sono un bussiness! e di CHI? coperative ROSSE!!! lo sanno anche i bambini,quindi piantatela li di fare gli splendidi TUTTI perchè NON lo siete.
8 Maggio 2015 a 13:26
Beh, quando è troppo è troppo!
79 poveracci voleva dire 1 per 74 comuni, ossia 1 per comune, che è già una cifra folle.
Ma poi, ci pensate? Ben 5 ad Aosta. E se poi i 35.000 aostani si sentivano accerchiati?
Com’erano i Salassi? Fieri guerrieri indomiti?
Secondo me erano dei cagoni….
8 Maggio 2015 a 13:40
Gentile signora Giannini,
Le sue poco cortesi parole meritano una risposta:
qui l’unico che gira di notte ( 24 Aprile 1994) ad affiggere manifesti clandestini (” indépendence”, “merde à ‘Italie” ) è Laurent Viérin.
Lei ha sbagliato indirizzo.
A me succede il contrario, addirittura che mi paghino per esporre pubblicamente le mie idee.
Almeno dal 1980 in tutto il Medio Oriente sono in corso guerre ferocissime, in parte spontanee ma sopratutto indotte ed aizzate, tra sciiti e sunniti.
Le due potenze regionali, che spesso combattono per procura, sono l’Iran sciita e la Saudi Arabia sunnita.
Su questo impianto di base si sono poi dipanati 20 anni di guerra continua, metodica, programmatica ( legga Lutwak..) persistente e destabilizzatrice.
Quale la caratteristica della guerra infinita dell’Impero, di cui facciamo parte come gregari ?
Di quel conflitto talmente evidente che solo Francesco ha avuto il coraggio di definirlo “spezzatino di Terza Guerra mondiale”?
Quella di non terminare mai.
Di non designare mai, appositamente, né vinti né vincitori, lasciando entrambi i contendenti stremati.
Così la guerra è perenne, i lutti e le distruzioni infinite, gli affari ( tra distruzione e ricostruzione …) anche. E la gente si abitua a considerare la pace come impossibile, innaturale, utopica, pericolosa per l’economia.
Lei non si è accorta di nulla?
Non riesce a stabilire alcun rapporto tra situazione di guerra in M.O, di conflitto civile o di sola instabilità ( come in Pakistan) e flussi migratori?
Mai sentito parlare del concetto di causa/effetto?
Trova strano che non solo i perseguitati politici, ma pure la gente normale, ridotta allo status di profughi, fugga a gambe levate da questa situazione?
Qui non si tratta di “luoghi comuni nemmeno tanto aggiornati”, ma semplicemente di conoscenza minima dei fatti .
Lei smetta di leggere solo i fondi del caffè e provi con qualche buon giornale. Magari con Internazionale, se vuole provare il brivido di una pubblicazione specializzata.
Vedrà che in questo modo a me passerà la stanchezza, a lei tornerà il comprendonio…
8 Maggio 2015 a 16:42
@Roberto Mancini
A parte che Edward Luttwak mi pare una fonte non proprio obiettiva e ormai è l’imitazione di se stesso, un ospite di professione più simile a un muppet che a una fonte. Provi a leggere Krugman. A parte questo, nuovamente le devo segnalare una pochezza: i fenomeni di violenza armata non possono essere trattati come una teoria pseudo-sociologica sessantottina. Il suo mettere insieme una parvenza di sintesi socio-politica sulle ragioni di tutte le guerre (in particolare quelle del medio oriente) vale poco più di una tesi dietrologica. Io non mi permetto di affrontare qua un’analisi: troppo poco spazio, fuori target, poco efficace. Sulla conoscenza minima dei fatti, se vuole giocare a chi ce l’ha più lungo, la rendo edotta che mio marito è membro di una delle 10 commissioni territoriali per il riconoscimento dello status di rifugiato. Ovvio che sia un argomento che ci unisce intellettualmente e socialmente.
8 Maggio 2015 a 20:39
Infatti… sono soldi del ministero.. cioè soldi nostri! soldi che l’Italia come paese dovrebbe destinare prima ai suoi cittadini vista la situazione drammatica in cui versa il paese..
9 Maggio 2015 a 03:55
Signora Giannini,
Congratulazioni per la sua felice unione.
Era dai tempi di Alberto Sordi che non sentivo invocare una fonte familiare e familista come fattore decisivo in una discussione.
Vale anche Totò, che fece il militare a Cuneo?
Ha ragione lei, ce l’ho più corto:
a me gli elementi di riflessione e di analisi li fornisce una cognata di mio zio, che faceva la portinaia al ministero degli Interni e che era fidanzata con un usciere della Farnesina che le confidava……
9 Maggio 2015 a 15:37
Mi dispiace signora Giannini, ma il suo ultimo commento non lo pubblico in quanto solo tristemente offensivo della persona Roberto Mancini e non critico del suo pensiero. Non aggiunge nulla alle sue teorie che già ha pienamente espresso.
9 Maggio 2015 a 23:15
Sign.ra Gianna Nannini stavolta deve aver proprio esagerato per non essere stato pubblicato il suo commento…se ci sono parolacce le tolga e lo riformuli perchè un po di curiosità io ce l ho e credo non solo io…a meno che..è la prima volta che leggo Patuasia chiudendo la faccenda cosi. Bho?
10 Maggio 2015 a 16:27
Signor Poudzo, ho sempre rispettato l’anonimato e i pareri di chiunque, ho persino pubblicato le offese alla mia persona (tranne ultimamente quelle di Andrea Jaccond che sono miserevoli), ma non ho mai permesso che si offendessero gli utenti. Non si tratta di parolacce, e non c’è un concetto espresso nello scritto della signora Giannini, solo insulti gratuiti che mirano a ferire. Ve li risparmio. Non siate morbosi. 🙂
10 Maggio 2015 a 17:20
Ok. Messaggio ricevuto Patuasia.