Perdenti per vocazione!
A sinistra si soffre della sindrome del perdente. Vincere è roba di destra. La forza è roba di destra. Meglio essere deboli e sconfitti che rischiare di arrivare primi. Chi saprebbe gestire l’imbarazzo? Di esempi a livello nazionale ne abbiamo tanti, anche ora con la minoranza PD che non sopporta il “vincitore” che si comporta come tale. Meglio rimuginare in gruppo. A livello locale abbiamo l’ammissione spontanea della candidata vice-sindaco di Alpe, Giuliana Lamastra. Della sua chiacchierata dichiarazione su un eventuale ballottaggio quello che più mi fa cascare le braccia, non sono i partiti che lei voterebbe, ma l’ammissione involontaria e quindi sincera, della sua sconfitta. Alpe è il partito che fra gli altri è quello che esce dalla legislatura con un alto numero di consiglieri: sei! Ma lei sembra non tenerne conto e dice: ” Al secondo turno? Appoggerei le candidature di Spelgatti, Andrione e Carpinello”. (La Stampa). Non prevede che a giocarsi i ruoli di Primi Cittadini potrebbero essere proprio quelli di Alpe. Ragiona da gregaria e non da protagonista. Dà per scontato che siano gli avversarsi a disputarsi il verdetto finale. Lei, a titolo personale, potrà sostenerli contro lo Stato centralista. Insomma ragiona da perdente. In fondo perdere è bello. E’ romantico. Permette di rimanere innocenti. Immacolati. Permette di rimanere bambini.
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2 Maggio 2015 a 11:20
Cara Patuasia,
chiarisco che io a quell’incontro non c’ero e che non mi avrebbe appassionato. Così come non c’era lei.
Prendo atto anche che, apprendo via mail, la candidata Lamastra avrebbe chiarito la sua posizione, parlando di una semplice provocazione.
Immagino anche, ma ripeto non c’ero, che la Vice di ALPE abbia risposto a una domanda su chi avrebbe votato in caso di ballottaggio fra gli altri candidati, escludendo il candidato a Sindaco (Sartore) della sua lista.
La ragazza sarà stata pure ingenua, cosa che in politica non costituisce certo un merito, ma mi sembra che la vicenda non meriti di essere gonfiata, perché marginale.
Ciò che invece pare a me assai gonfiata è la sua campagna polemica contro ALPE, che propone evidentemente un tipo di campagna elettorale che a lei non piace (non sono cattivi, non urlano, parlano di problemi della città e vanno pure in bicicletta, questi poveracci, amanti delle cause perse).
Tutte cose che invece a me, elettore medio e un po’ informato, convincono molto e che mi rafforzano nella convinzione di votarli, guardi un po’!
Dato poi per scontato che l’armata Brancaleone di Centoz arriverà prima, con o senza ballottaggio (questo non lo so), sono fiducioso che Sartore arrivi secondo (quindi con possibilità teorica di ballottaggio), per la semplice ragione che è un candidato assai più preparato rispetto ad Andrione e Spelgatti.
Ah, dimenticavo:… forse mi sbaglio, perché Sartore invece arriverà terzo: seconda arriverà Lei con VOTOME’, confermando la sua attitudine vincente in politica.
Comunque ne riparleremo l’11 maggio.
Mi scuso in anticipo se, ancora una volta, l’avrò annoiata con troppi luoghi comuni.
Non replicherò.
2 Maggio 2015 a 20:47
Signor exit-paul quelli di Alpe dicono che ce l’ho con loro, quelli del PD dicono che ce l’ho con loro, quelli dell’Altra Valle… dicono che ce l’ho con loro, quelli del M5s dicono che ce l’ho con loro, tutti gli altri non lo dicono perché ritengono normale che io ce l’abbia con loro, insomma sola contro tutti! Ah ha ha! Santo cielo, io non metto in dubbio le sue ragioni, io esprimo le mie. Per me Alpe è un partito di dilettanti, brave persone ma incapaci di fare politica per lei non è così, lo voti… dov’è il problema? Mica glielo impedisco. Anzi, le permetto anche di fare campagna elettorale sul mio blog che altro vuole?