Fronte del tordo!
Tutti contro Roma! Tutti contro Renzi! Tutti contro il PD! E naturalmente i brillanti statisti della minoranza di sinistra seguono come capre, ancora una volta, il disegno dei Viérin: indebolire l’altra metà dell’Union. L’UVP organizza con il suo candidato sindaco, Etienne Andrione, un incontro sul tema dell’Autonomia, dopo varie “riflessioni” i candidati delle altre liste presenti firmano un documento in cui si riconferma il valore inalienabile dell’Autonomia valdostana e promettono fioretti sulla futura gestione virtuosa della medesima “arricchita dai contributi finora silenziati, negletti o soppressi“ (La Stampa.it). Contributi silenziati? Negletti? Soppressi? Più francese per tutti? I forse sindaci Etienne Andrione (Uvp) e Nicoletta Spelgatti (Lega) con la forse vicesindaco Giuliana Lamastra (Alpe) firmano. Carola Carpinello (l’Altra VdA), pur condividendo i contenuti, vuole discuterli con la sua lista. La lista dice no, mai con la Lega e i fascisti.
Politicamente che vuol dire questa mossa? Che l’UVP vuole erodere voti all’Uv mostrandosi al suo elettorato come l’unica forza che saprà difendere l’autonomia da quel cattivone di Renzi che ce la vuole portare via. Quel mostro che alberga dentro la coalizione avversaria che vede l’Union a braccetto con il PD. La Stella alpina a braccetto con il PD. L’ex Fédération a braccetto con il PD. Tutti falsi autonomisti in quanto uniti nell’amplesso con il nemico numero uno: Matteo Renzi. Dunque, i valdostani che ci tengono a farsi i cazzi loro devono votare per il Leone dorato perché quello rosso-nero è un traditore. Fin qui ci sta, fa parte del Dna dell’UVP. Sappiamo che è un clan integralista, che indossa il francese a mo’ di chador… quindi nessuna meraviglia, la Lega è sorella e quindi ci sta pure lei, ma ALPE? Che ci guadagna Alpe? Il suo elettorato è più urbano, di più ampie vedute, non è così ossessionato dall’Autonomia… Alpe segue ancora una volta il pifferaio magico che segna il territorio in vista di un possibile ballottaggio. Alpe con UVP e Lega contro il PD? Non ci sta. Non è il suo posto. Perlomeno non è il posto di chi in Alpe è stato Verde un dì. A dire il vero gli unici che stanno al posto loro sono i due clan unionisti: uno di qua e uno di là della barricata e tutti gli altri che girano loro in tondo. Come le mosche…
Sempre più convinta io VOTOME’!
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29 aprile 2015 a 17:14
Non è una novità e ALPE non lo dice da ieri: difendiamo la Costituzione e siamo contro la modifica del titolo V. Per le Regioni. Tutte.
Non ti ho vista ieri tra il pubblico.
Ciao Patuasia
29 aprile 2015 a 18:54
Per chiarezza, pare opportuno riportare qui di seguito il comunicato dell’Altra VdA: “Ringraziamo l’Uvp per l’iniziativa e per il prezioso confronto. Condividiamo molte delle riflessioni emerse dalla discussione, ma sul tema dell’autonomia, troppo ampio e complesso per poter essere esaustivamente affrontato in un incontro di poche ore, permangono tra le forze presenti al tavolo significative differenze.
Non possiamo firmare il comunicato Stampa proposto per due ordini di fattori: l’antifascismo e l’europeismo.
Non intendiamo accostarci a chi accoglie nelle sue file movimenti dichiaratamente fascisti “perchè si tratta di elezioni comunali”.
Ricordiamo inoltre che i padri dell’autonomismo valdostano, Chanoux e Chabod, erano EUROPEISTI. La Lega è contraria all’Europa: lo si può essere all’Europa della “troika”; ma resta intatto il valore dell’Europa così come l’hanno disegnata Spinelli e Rossi nel Manifesto di Ventotene.
E’ a questo federalismo e a questa Europa, che guarda “L’altra Valle d’Aosta”, erede anche in ciò dell’antifascismo e della Resistenza.
Per questi motivi, riteniamo che sia prematuro cercare, oggi, una sintesi che potrà essere eventualmente raggiunta solo all’esito di un lavoro di studio e confronto per il quale ci dichiariamo, comunque, sin da ora disponibili”. C’ qualcuno, l’Altra VdA, che per fortuna non crede alla sciocchezza che “il nemico del mio nemico è mio amico”. Soprattutto se è fascista o se fino all’altro giorno pascolava con il nemico…
29 aprile 2015 a 22:14
Signora Lamastra, lei gode del mio affetto e della mia stima, ma le valutazioni politiche vanno oltre quelle personali e considero quest’ultima mossa di Alpe la conferma che è un partito composto soprattutto da principianti. Molte sono bravissime persone, colte e oneste, ma, nonostante gli anni di esperienza, sono rimaste delle irriducibili novizie. Con i biscotti del Mulino Bianco si fa la merenda. Molto più matura la risposta dell’Altra Valle d’Aosta che ha valutato ad ampio spettro la situazione e ne ha preso le distanze, smarcandosi dal cappello viériniano e confermando una identità propria. Poi sul fatto che provi un certo brivido verso quei partiti “che fino all’altro giorno pascolavano con il nemico…” beh, ricordo che l’Altra Valle d’Aosta ha tentato una coalizione con l’UVP che fino all’altro giorno pascolava con chi?
29 aprile 2015 a 23:22
Patuasia lei un poco mi delude. Continua a leggere il mondo valdostano attraverso la sola lente dei Rollandin e dei Vierin.
Mi creda, noi siamo andati oltre: Principianti ? Se lo dice lei temo di non crederle (troppi preconcetti da ancien politique). Provi a fare un reset, rilegga queste elezioni comunali e poi capirà che chi si è davvero smarcato è proprio l’ALPE. A volte occorre misurarsi e a noi questo non spaventa. Provi a ragionarci e non risponda di pancia, serve a poco se non ad aumentare l’ego (suo o mio scelga lei). E neppure da piccata come a qualche suo alter ego piace fare. Piuttosto mi regali l’esercizio di immaginare la politica 3.0, quella che guarda avanti e non più solo indietro, quella che al posto della merda da calpestare utilizza i droni per essere chirurgica e molto, molto più efficace. Avere un gruppo coeso, aperto e da mulino bianco so che provoca in qualcuno invidia però noi offriamo un vantaggio: chi vuole può unirsi e provare il brivido della partecipazione (e della condivisione). Sembrerà banale ma in una regione come la nostra questo resta vera rivoluzione politica.
Dimenticavo: se ha piacere, volentieri farò merenda con lei; per i biscotti, non si preoccupi, penso io.
30 aprile 2015 a 11:17
Grande Scoffone!
30 aprile 2015 a 11:26
Signor Scoffone lei parla come se in Alpe ci fosse nato, a me risulta che sia uscito da pochissimo da Stella alpina, io invece Alpe l’ho fondata insieme a quelli di Aosta viva prima e Vdavive dopo. Non entro nel dettaglio del suo discorso perché mi ripeterei per l’ennesima volta e la cosa mi disgusta, quindi le rispondo solo dicendole che la politica chirurgica dei droni che a lei piace tanto, ha ucciso un nostro volontario (che qui voglio ricordare, Giovanni Lo Porto). Da questa metafora tragga lei le conclusioni.
30 aprile 2015 a 12:48
Il Signor Scoffone parla come se l’avesse fondata lui Alpe, come se fossero tutti li insieme da decenni a fare qualcosa di concreto. Sono arrivati sulla bicicletta ed hanno snocciolato una quantità di luoghi comuni da far rabbrividire, adesso siamo passati ai droni, ma per favore non si può sentire. Personalmente mi sento offeso come cittadino a leggere tante baggianate.
30 aprile 2015 a 13:22
Non si ripeta, non ce n’è bisogno, conosciamo tutti la sua posizione e la sua storia. Per quanto concerne la mia è di dominio pubblico per cui fa bene a ricordare ciò che peraltro è già evidente. Sul secondo passaggio citare morti per spiegare le metafore politiche lo trovo, personalmente, di pessimo gusto. Ma, come sempre, è una opinione strettamente personale.
30 aprile 2015 a 15:43
Io invece trovo di pessimo gusto citare la politica dei droni rivestendola di un significato positivo che non ha e bene ha fatto Patuasia a rimarcarlo. La politica “chirurgica” dei droni è la politica dei vigliacchi occidentali che ormai non hanno nemmeno più il coraggio di farla una guerra “vera” ma provocano centinaia di vittime innocenti (danni collaterali li chiamano) pilotando i loro droni da migliaia di km di distanza seduti dentro a un container nel deserto del Nevada. Sig. Scoffone se voleva fare un esempio ha scelto quello sbagliato. Ma, come sempre, è una opinione strettamente personale.
30 aprile 2015 a 16:21
Signor Scoffone, non sapendo cosa dire interpreta secondo la sua sensibilità frasi mie che hanno altro scopo. Sottolineare la sciocchezza che lei ha detto e approfittare dell’occasione per ricordare una persona dimenticata troppo in fretta. Se a lei turba, mi dispiace.
30 aprile 2015 a 17:28
L’errore politico di Alpe nel seguire pedissequamente l’UVP nel fallito golpe, nonché i continui tira e molla sia in regione, sia nelle alleanze comunali, hanno dimostrato inequivocabilmente la scarsa capacità politica di Alpe; negarlo vuol dire essere miopi. Un perdente onesto rimane pur sempre un perdente ed in politica soprattutto è completamente inutile. Alpe fornisce belle facce pulite ed ecologicamente compatibili, ma la Valle d’Aosta, oggetto dello scontro tra due clan rivali (neanche nella Scozia medioevale si è verificata una situazione simile, perché almeno i clan erano più di due), necessita di gente sì onesta ma anche scaltra e stronza. La politica, avendo a che fare con il potere, è oggetto di sottigliezze e di una particolare sensibilità nell’evitare le trappole. Con tutto il rispetto nel caso di Alpe, più che di galletto potremmo parlare di polli.
30 aprile 2015 a 19:09
state calmi, non ne vale la pena.
30 aprile 2015 a 23:46
Paolo Scoffone, prendersi una pausa di riflessione?
1 Maggio 2015 a 15:35
Evidentemente no. Non ne sentivo il bisogno. Ma grazie per l’invito alla riflessione.
1 Maggio 2015 a 17:06
prego, di nulla, è stato un vero piacere. ci vediamo nelle urne.