Expo a Chambave!
Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Ci sarà l’Expo anche a Chambave? O stanno costruendo un nuovo Maracanà? Lavori mastodontici, con un rialzo della statale+svincolo degno di una highway di San Francisco. Con tanto di semaforo che da oltre un mese sta
creando code considerevoli su una statale già stracarica a causa del caro autostrada. Il tutto a quale fine? Per togliere un passaggio a livello per l’ingresso a Chambave.Uno sforzo sproporzionato rispetto agli obiettivi, ad essere buoni… e non ci si azzecca.
Tag: Comune di Chambave, Lavori stradali, Statale 26, Valle d'Aosta
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13 aprile 2015 a 15:04
Non so quali fossero le alternative ma, certamente, questa è una delle soluzioni più costose: una rotonda sopraelevata sopra la ferrovia! Per svincoli non di grande traffico.
Oltre 5 milioni di euro, uno sproposito, soprattuttio se si pensa ai tagli draconiani per la cultura e altri settori.
13 aprile 2015 a 16:16
Una costosissima soluzione di un problema che nessuno pareva davvero avvertire. A proposito di “trasporti in Valle d’Aosta”, di priorità e di spese stolte ed irresponsabili. E di qualità dell’amministrazione del denaro pubblico. Una ulteriore prepotenza che fa leva esclusiva sulla sudditanza congenita del valdostano medio, pronto ad accettare di tutto in questi anni. Chissà quando riusciremo a sentirci cittadini?
13 aprile 2015 a 16:31
da sempre, nel campo della viabilità, sia l’ANAS che la nostra Regione non lesinano soldi e …
14 aprile 2015 a 14:22
Spero almeno che abbiano usato cemento per quel mostro, non l’aria semisolidificata che hanno utilizzato per i viadotti autostradali al sud. Già è un mostro edilizio di per sé; se poi dovesse ancora causare delle vittime…
14 aprile 2015 a 16:39
ne dubito fortemente: non è più il cemento di una volta.
14 aprile 2015 a 20:22
Il problema non è il cemento sono i resti umani colati nel cemento che provocano le fessurazioni..!
15 aprile 2015 a 12:03
Più leggo Il Pretoriano più mi convinco che sia un architetto o un geometra…. 🙂 🙂 🙂 http://it.wikipedia.org/wiki/Fessurazione_del_calcestruzzo
15 aprile 2015 a 16:31
Abito a Chambave e vorrei fare alcune puntualizzazioni.
0-Si tratta di una rotonda costruita SOPRA la ferrovia, su collina appositamente realizzata.
1-Non è vero che non se ne sentiva l’esigenza, l’immissione in statale fino ad ora è stata scomoda e pericolosa (sotto il cimitero, con molti incidenti, anche mortali), oppure con i rallentamenti dovuti al passaggio a livello (credo sia l’ultimo, almeno a valle di Aosta, che separi la SS26 da un centro abitato).
2-E’ vero che è un’opera troppo costosa e che altre scelte progettuali sarebbero costate molto meno, risolvendo comunque le problematiche (ad es. i rivestimenti in pietra a vista dell’interno della galleria mi sembrano una follia assoluta).
3-La critica alla RAVA è, in questo caso, infondata, visto che, essendo strada statale, i costi (e le scelte, e le responsabilità) sono interamente a carico dell’ANAS.
15 aprile 2015 a 23:41
@ Gianna Giannini
Lei è fuori strada, io mi occupo di cadaveri e sono in grado di riconoscerne dove sono stati sistemati per anni..! Sono un capo mastro del cimitero di ..! ah,ah, ah
16 aprile 2015 a 11:37
@GG
Poteva essere tutto risolto con un semplice sottopasso; invece hanno dovuto mettere in piedi un’opera faraonica per ottenere lo scopo. Quanto ai passaggi a livello: ce n’è uno in piena Aosta, e quand’è chiuso tutti quelli che hanno deciso a tutti i costi che vogliono girare da via Carrel a via Paravera creano code che incasinano il traffico fino dall’altra parte della città; il passaggio a livello di Chambave, al confronto, è davvero ridicolo.
16 aprile 2015 a 12:21
@BiskerOne
Il passaggio a livello di via Paravera è difficilmente bypassabile a causa della vicinanza della Stazione ferroviaria e del numero consistente di binari da attraversare. Anche se, chiedendo a chi ha progettato quello di Chambave, forse….
16 aprile 2015 a 14:58
@Il Pretoriano
CAPOMASTRO (fr. maitre-mason; sp. maestro de obras; ted. Bauführer; ingl. superintendent). – Intermedia fra l’architetto e l’operaio, la figura del capomastro è quella di colui che, propriamente, riceve dall’architetto gli ordini e ne cura l’esecuzione soprintendendo alla fabbrica, avendo sotto di sé le maestranze e approntando i mezzi d’opera. Oggi questo speciale operaio riceve, a seconda dei casi, la qualifica di appaltatore o di assistente, e nel suo significato più generale e senza dubbio più importante per la storia dell’architettura, il capomastro è colui che, essendo per abilità e ingegno emerso dalla schiera degli operai specializzati (i magistri dell’epoca romana) dopo essere stato operaio egli pure, profittando più e meglio della pratica manuale, è in grado di provvedere all’esecuzione dei complessi disegni dell’architetto o dell’ingegnere, all’organizzazione di cantieri, e di ideare anche, in casi non troppo importanti, l’opera da eseguire. Così spesso, il capomastro, nella storia dell’arte costruttiva in genere, si confonde a volta a volta col capo degli operai (col protomagister e col rector fabricae dei Romani), con l’imprenditore, con l’architetto o con l’ingegnere.
Se lo dice lei che mi sbagliavo…..