Nasce il voto creativo!
Molta amarezza e rabbia in giro. No, proprio non si riesce più a mandar giù l’amaro boccone. Fra furbetti e incapaci e graziati festanti i politici stanno dando il peggio di sé. Mai come in queste elezioni, l’assenza di una prospettiva dà luce al vero volto dei nostri politici. Lo specchio di Dorian Gray ci rimanda un’immagine che rivela i segni di una decadenza morale esplicita. Nessun freno inibitore impedisce il trasloco tra questo e quel partito e nessuna motivazione lo giustifica. Non ce n’è bisogno. I politici dispongono del loro pacchetto di voti, grande, media, piccola eredità individuale guadagnata nel tempo con svariati investimenti, magari anche solo frutto di qualche omaggiato caffé. I cittadini non sono migliori dei loro rappresentanti, la crisi culturale investe tutti. Quasi tutti. Ecco, io mi rivolgo a questi quasi tutti, a coloro che ancora ci hanno creduto e sono stati traditi dall’incapacità cronica di creare un’alternativa al sistema unionista. Non amareggiatevi, non più di tanto. Non ne vale la pena. Prendiamo queste elezioni come un’occasione per dare un segno nuovo alla protesta muta della scheda bianca o dell’assenteismo. Io mi metto in gioco come la candidata virtuale a Sindaco e Vicesindaco.
Per prima cosa vi invito ad andare a votare. Con la consapevolezza di essere protagonisti di un atto importante. E soprattutto divertente. Niente musi dentro alla cabina. Niente incazzature. Votare fa bene! Fa bene, se si è protagonisti di una scelta. Ecco io voglio arricchire la scelta, offrendo l’opzione della protesta creativa. Vi consiglio di scrivere sulla scheda una frase positiva verso voi stessi, che ne so “io mi piaccio”, “io mi voglio bene”… e poi “io voto Patuasia”. Perché questa indicazione di voto? Per far sì che la protesta non sia sparsa in tanti individualismi, ma abbia un collante e crei una comunità.
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1 aprile 2015 a 16:00
Ma a Patuasia/Patuasia c’è da ora l’alternativa zio/nipote.
Uscita dalla fervida fantasia di Max Latt per non addebitare a FI un secondo rovescio dopo quello delle regionali.
E così gli aspiranti sindaci sono per ora 8, compresa Patuasia/Patuasia.
1 aprile 2015 a 16:07
No cara Patrizia, farsi annullare la scheda non serve a niente. Non fa neanche notizia. Io vado sempre a votare e scelgo la coerenza. Tutto il resto è fuffa
1 aprile 2015 a 16:15
Mistinguet ha 15 decimi di vista, posto che scorge coerenze anche nei noti voltagabbana.
1 aprile 2015 a 16:28
Tra l’altro l’avatar di Patuasia l’abbiamo già votato alle comunali del 2010
1 aprile 2015 a 16:40
“scelgo la coerenza”? Quale coerenza?
1 aprile 2015 a 16:53
Nell’ultimo Consiglio comunale il presidente Vierin ha detto che ha affrontato/discusso più di 800 temi. Bene, con piacere ricordo che i 6 consiglieri di ALPE hanno portato in Consiglio più di 400 iniziative, quindi più della metà di quanto prodotto dall’intero corpo eletto. Tutto documentato: http://www.alpevda.eu/datapage.asp?id=176&l=1 Adesso ti chiedo, cara Patuasia, ritieni che tutto il nostro lavoro non sia servito a niente? Che non abbia almeno mitigato il pessimo operato della maggioranza concentrato sulle famore “Grandi Opere”? Che non abbia portato a iniziative costruttive e influenzato/corretto/denunciato l’operato di UV & co.? E quindi ritieni che votare in modo inutile servirà ad avere una città migliore per i prossimi 5 anni? Perchè è di tutta evidenza che chi i voti se li compra non ha bisogno del voto critico e indipendente. Anzi, il voto comprato acquista ancora più potere se i cittadini liberi non esprimono il proprio. Mi amareggiano queste provocazioni. Se ritieni che il nostro gruppo sia stato “scarso”, mi può anche star bene; ma se dici o pensi che io e i miei colleghi abbiamo da rimproverarci qualcosa di fronte agli elettori, ritengo che tu stia sbagliando mira…. Io rispondo di me, tutto il resto della tua arrabbiatura è anche mia, e credo che l’unica maniera per contrastarla sia metterci la faccia
1 aprile 2015 a 17:59
Signor Fedi, sono sempre stata pragmatica e ho sempre indirizzato verso il cosiddetto voto utile, quest’anno non ce la faccio. Non ci credo. Non c’è voto utile che tenga. E, se non credo in una cosa non riesco a difenderla. Da una parte vedo la bramosia, dall’altra l’incapacità cronica. Francamente non so dirle cosa è peggio, perché l’ultima ammette la prima. Persino Curtaz ebbe a dire tempo fa le mitiche due parole: “siamo scarsi”, ecco le faccio mie, ora. Non rimprovero nulla a lei e ai suoi colleghi, anzi credo che in Comune abbiate fatto ciò che potevate fare, ma per me non è sufficiente: non siete tutto il partito, un altro pezzo è da nascondere. La faccia ce l’ho messa per ben due volte e non è che ne abbia tratto chissà quale gratificazione anche solo a livello umano; l’ho fatto per spirito di servizio. Per senso del dovere. Bel macigno quel senso lì! Adesso all’età di sessant’anni voglio dare spazio a un’altra parte di me: quella più leggera, frizzante e vitale e ci rimetterò la faccia, ma questa volta a modo mio. E poi non toglierò niente a nessuno: chi sono io per farlo? Semplicemente darò forma a una protesta che riguarderà le persone che già hanno deciso di non votare o annullare la scheda come la sottoscritta. Fate una bella campagna elettorale e vedrà che noi protestatari saremo in pochi. Con i miei sinceri auguri.
1 aprile 2015 a 18:24
Io invece spero che i protestatori siano tanti, ma che protestino in modo differente. Altrimenti avremo altri anni di identici mugugni: lamentiamoci almeno per qualcosa o qualcuno di diverso… Chissà però che in queste settimane non riusciamo a far cambiare idea anche a Patuasia….
1 aprile 2015 a 19:06
Si tratta di sopravvivenza e di capacità di saper tollerare. Ecco, io voglio diventare più buona, tollerante e amorosa verso il prossimo. Come fare? Adattarmi. Che è l’unico modo per sopravvivere. Con questo non voglio dire che cambierò stile di vita o i miei principi, più semplicemente accetterò ciò che arriva come inevitabile destino. Rinuncerò alla presunzione del cambiamento e mi metterò l’anima in pace. Il resto lo lascio fare ai più giovani, è il loro turno. Mi riservo quel tanto di partecipazione che mi permette di sorridere e di tirare a campare. 🙂
1 aprile 2015 a 20:02
anche in tanti piccoli comuni i “trombati” di 5 anni fa si riciclano presentando parenti … zio/nipote …e tutto all’insegna del cambiamento …
1 aprile 2015 a 20:44
Mi inchino e faccio il baciamano!
2 aprile 2015 a 07:55
Condivido le indicazioni di voto di Patuasia.
Andate a vedere nei Comuni chi presentano. Le liste non sono ancora state ufficializzate, però già si conosce il candidato sindaco. Per il mio Comune quando mi è stato riferito il nome ho pensato fosse opera di un buontempone. No era realtà. A questo punto non ci rimane alcuna alternativa.
2 aprile 2015 a 11:19
Ormai bisogna prendere atto dell’amara realtà e accettare quanto riportato da un famoso aforsma di Mark Twain: “Se votare facesse qualche differenza non ce lo lascerebbero fare.”
2 aprile 2015 a 12:39
Mi piace il signor Fedi, che giustamente difende l’operato serio e laborioso del suo gruppo, e nel contempo mi diverte sinceramente l’iniziativa “leggera”, quanto inutile di Patuasia.
Intanto, il qualunquismo dilaga, anche su queste “pagine”.
E non mi sembra una notizia buona, né divertente.
2 aprile 2015 a 13:10
Beh, ora c’è Marcoz, per di più una donna, probabilmente suggerita direttamente da Milanesio per difendere gli interessi suoi e dell’UV! Cambia tutto! Povero Centoz (che personalmente stimo). Sbranato dall’UV! Forse pensa che l’UV di Rhemes (quattro poveracci) sia come l’UV calabrovaldostana di Aosta! Ma questo è il futuro di questa regione!
2 aprile 2015 a 13:52
Io penso che certi personaggi, soprattutto se deboli o inesperti, e non parlo della Marcoz, che non conosco, siano inseriti per difendere degli interessi.. Come diceva quella vecchia volpe di Andreotti, a pensar male spesso si azzecca.
2 aprile 2015 a 14:16
Signor exit-paul, lei ritiene inutile la mia iniziativa perché la legge solo da un punto di vista che è quello prettamente politico quando invece, per capirlo, dovrebbe sforzarsi di allagare la sua visione di qualche grado. Il mio intervento non è politico: è terapeutico. Si rivolge a quella categoria di persone belle e pertanto fragili, che ormai non riesce più a trattenere il vomito. Ecco io permetto loro di provare sollievo. La mia indicazione di voto equivale alle due dita in bocca. Un aiutino per liberarsi dal boccone amaro che rischia di farle soffocare (me compresa). Ritengo che sia importante rivolgersi anche a loro, perché con le parole prive di spessore in quanto mai precedute dai fatti, si rischia l’abbandono delle urne. Un abbandono che potrebbe cristallizzarsi in abitudine. Io lubrifico questa abitudine e offro un tiepido conforto.
5 aprile 2015 a 00:57
Grazie Pautasia
5 aprile 2015 a 00:58
Mi scuso per l’ errore di battitura