Gli Inconsapevoli!
Provate in buona fede a sbagliare la dichiarazione dei redditi e ditemi se lo Stato sarebbe così comprensivo. Ecco perché questa assoluzione sta sullo stomaco. Non tutti dovevano essere assolti: qualcuno sì, qualcun altro no. Il fatto non sussiste. Il fatto non costituisce reato. I politici, secondo il Giudice, hanno speso soldi pubblici nella consapevolezza che fosse legittimo farlo, che fosse nello spirito della legge. I politici festeggiano l’assoluzione. Non si rendono conto. Inconsapevoli della rabbia e della figuraccia che sommano ad altre figuracce. Lasciamo perdere l’etica che è un argomento che, nonostante sia stato più volte esaminato, non capirebbero: non sanno proprio cos’è; concentriamoci sulla motivazione che li ha assolti: non erano consapevoli di usare soldi pubblici. Dunque, hanno mangiato ostriche con i soldi nostri convinti che fosse lecito. Organizzato feste calabresi per creare consenso certi di essere nel giusto. Comprato regali vari perché così prevedeva la legge. Acquistato biglietti aerei per i propri congiunti perché era normale farlo… . Dunque si sentono vittime di un’indagine infamante. Ascesi al cielo degli innocenti perché incapaci di intendere e volere. Perché a leggerla, la legge, è chiara. Esplicita. Categorica. Non capirla significa non saper leggere o non capire cosa si legge. Che ce ne facciamo di una classe dirigente analfabeta?
Che usa il bene pubblico con superficialità quando dovrebbe dare esempio di capacità amministrativa? Che, tirchia, non si toglie un euro dal proprio stipendio e approfitta di qualsiasi occasione per scaricare le spese sulle nostre spalle? Che ce ne facciamo di uno spreco così? Non so perché, ma sono certissima che gli stessi “inconsapevoli” quando fanno la dichiarazione dei redditi sono molto più attenti. Che guardano cosa spendono quando i soldi sono i loro. E per ultimo, quello che fa proprio vomitare è l’atteggiamento borioso, arrogante, sicuro di questi incapaci. Nessuna scusa, nessun segno di imbarazzo… festeggiano di averla fatta franca, quando dovrebbero sprofondare dalla vergogna.
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1 aprile 2015 a 12:13
Troppi anni in politica fanno emergere (perché credo che sia comunque latente già in partenza) il classico atteggiamento da Marchese del Grillo. Non riesco più ad essere ottimista. Il tanfo, ormai, è divenuto insopportabile.
1 aprile 2015 a 13:00
L’ha ribloggato su Il Blog di Tino Soudaz 2.0 ( un pochino)e ha commentato:
no comment
1 aprile 2015 a 14:11
Ormai la scajolite è divenuta la carta vincente per i politicanti da strapazzo. “Non sapevo” uguale assoluzione garantita; a volte bisogna aspettare fino alla sentenza di (s)cassazione, a volte – come in questo caso – arriva subito; per un politicante affermare completa ignoranza è la panacea. “Soldi e amicizia ingannano la giustizia” è un detto vecchio come la giustizia amministrata dagli umani, però ultimamente qui da noi si sta davvero esagerando.
1 aprile 2015 a 14:44
“Merda di alta qualità”, come tutto in Italia. Speriamo che la corte dei conti ponga almeno rimedio per quanto riguarda il recupero dei nostri soldi (è la cosa più importante!) e in questo modo, praticamente, contraddica il giudice. Ma è uno sperare quasi invano.
1 aprile 2015 a 21:50
INCOMMENTABILE. Mi chiedo però, come alcuni ,da genitori ,possano spiegare ai propri figli questa imbarazzantissima figura di m. Io avrei veramente difficoltà uscire di casa,altro che assoluzione. Bho? alcuni addirittura sono scandalizzati e scommetto che chiederanno i danni all immagine! Che PAESE ragazzi.
1 aprile 2015 a 21:58
Indagini preliminari lunghissime, complicate e superaccurate. La P.M. si è mossa con i piedi di piombo, tra mille cautele e terrorizzata dal timore di commettere errori. La scontata sentenza di assoluzione è stata emessa in meno di 2 ore con motivazioni che suonano come un insulto per la “gente comune”…
Il ribrezzo per la potentissima casta valdostana ormai ha raggiunto livelli inenarrabili.
1 aprile 2015 a 22:14
Non solo alcuni degli indagati hanno avuto un atteggiamento borioso, arrogante e sicuro ma hanno anche postato su fb quanto hanno sofferto per queste ingiuste accuse, povere vittime di complotti premeditati!!!
1 aprile 2015 a 22:29
Signora Elena, il cattolicissimo Donzel non solo non prova vergogna, non solo non chiede scusa, non solo si trincera dietro a un giudizio che fa discutere tutta Italia, ma tira in mezzo anche i suoi figli, a detta sua, vittime di un’indagine infamante. Il Procuratore Mineccia ha svolto il suo ruolo e non mi pare abbia mai coinvolto la famiglia del suddetto, così come i media, ma per Donzel fare il Procuratore o fare il giornalista è un lavoro infamante. Non ho parole per descrivere questo politico.
1 aprile 2015 a 23:34
neanche i vecchi comunisti che più comunisti non si poteva si comportavano così!
2 aprile 2015 a 00:02
Signor Bruno i vecchi comunisti avevano una cosa che oggi è rara: la dignità.
5 aprile 2015 a 22:29
La gatta frettolosa fece i gattini ciechi.