Il passo indietro
Simone Bertucco, candidato vice sindaco della coalizione UV, PD e SA ha fatto un passo indietro. Quella del passo indietro sembra caratterizzare queste elezioni che più incasinate di così bisognerebbe inventarle. “Avrei potuto continuare per la mia strada senza farmi condizionare dal venticello della calunnia. Ma è necessario dare segnali positivi avendo il coraggio delle proprie scelte.” Bene, mi sembra un gesto responsabile e non ne vedo molti. La sua figura è stata da subito discutibile in quanto Bertucco è vicepresidente della Leone rosso, la cooperativa acchiappatutto oggi al centro di polemiche per il suo modo di gestire l’ospitalità dei richiedenti asilo. (Sono stata la prima a sollevare il conflitto di interessi e non me ne pento). Normale che la sua candidatura fosse chiacchierata, così normale da essere interpretata come una stranezza. Una scelta sbagliata. Impopolare. Anche per la cooperativa stessa che si è trovata sotto ai fastidiosi riflettori della cronaca e figuriamoci dopo a elezione avvenuta. Che la scelta sia stata originale o suggerita non fa differenza, il risultato è il passo indietro. Mi va di pensare che l’opinione pubblica abbia condizionato la politica, forse per la prima volta…
Explore posts in the same categories: Buon esempio, Elezioni, Politica valdostana, Uomini politiciTag: Comune di Aosta, Cooperativa Leone Rosso, Elezioni comunali 2015, Simone Bertucco
You can comment below, or link to this permanent URL from your own site.
31 marzo 2015 a 22:09
Chiama “calunnia” l’attenzione dell’opinione pubblica e della stampa per le sue attività’, foriere di possibili conflitti d’interesse?
Ma perchè mai?
L’informazione non è parente della calunnia, confonderle non è solo segno di confusione, ma di scarso spirito democratico.
31 marzo 2015 a 22:17
Insomma, due coalizioni allo sbando già prima della gara. Chissà il giorno dopo! E’ tutto un programma! Mi viene in mente quella famosa scatola opera d’arte (così dicono) con l’etichetta “merda d’autore”. Mi sa che ogni partito, ogni componente politica, s’approssima alle elezioni con il suo buon barattolo di “merda d’autore”.
1 aprile 2015 a 07:12
Signor Bruno, quella scatola è opera di Piero Manzoni, uno dei nostri migliori artisti di arte contemporanea, ahimé deceduto troppo presto. Grazie per averlo ricordato pur in un contesto così poco nobile.
1 aprile 2015 a 15:41
@patuasia
Grande Manzoni, strepitoso il suo piedistallo capovolto con come titolo: Il Mondo…