Sgarbi non ci basta!
Sgarbi guarda e sceglie i pezzi d’arte per l’Expo, va bene, ma sarebbe interessante capire l’iter istituzionale che seguirà la scelta. Già, perché le opere storiche selezionate sono gioielli della collettività e non è che si scelgono come si sceglie il formaggio al supermercato. Vorremmo avere delle robuste garanzie sul luogo che le ospiterà, sul progetto espositivo, sui trasporti, sulle assicurazioni ecc ecc… perché non ci basta il nome famoso di un curatore come garanzia.
Felice per il collega Marco Jaccond, scelto a rappresentare la contemporaneità.
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26 marzo 2015 a 21:39
L’ha ribloggato su Il Blog di Tino Soudaz 2.0 ( un pochino)e ha commentato:
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27 marzo 2015 a 16:28
Speriamo poi che non rappresenti l’ennesimo spreco. Sgarbi … non sarà salito in Valle d’Aosta per un pezza di fontina, magari color arcobaleno
28 marzo 2015 a 00:23
Come mai Sgarbi non porta all’Expo quel bell’esempio di recupero della Porta Praetoria con tanto di spiegazione scientifica sulla Restitution fatta dal Laurent Vierin e dal Sovrapponente Domaine?
Gradirei una risposta da chi mi può illuminare.Grazie.
29 marzo 2015 a 13:03
Sgarbi è una persona di rara maleducazione.