Leone rosso non avrai il mio scalpo!
Articolo di Roberto Mancini.
Ho conosciuto di persona i renziani valdostani circa 3-4 anni or sono, quando il loro leader mi chiese di presentare un loro incontro con Andrea Sarubbi e Ivan Scalfarotto, all’epoca parlamentari di minoranza nel PD.
Centoz era ricorso a me non per simpatia, ma per disperazione: non trovava nessun giornalista valdostano disposto a “compromettersi” presentando una serata con una forza politica allora minoritaria, nel PD come nel Paese.
Accettai di buon grado per ovvio spirito di curiosità professionale, e feci bene: bella gente in sala, facce nuove, e poi ottimi sia Sarubbi che Scalfarotto, omosessuale dichiarato e non omertoso. Un nuovo linguaggio, una nuova generazione, un nuovo approccio.
Sul “conflitto d’interessi”, una reprimenda verso la Sinistra tradizionale: non si nascondeva dietro l’evocazione di quel problema un bieco spirito di anti-berluskonismo patologico? Non era per caso una “fissa “ da gente che, come abbiamo poi appreso in seguito, nell’era del tablet usa il telefono a gettoni?
Comunque si uscì rassicurati, e un po’ scossi e vergognosi per la propria senilità: una volta al potere Renzi avrebbe risolto il problema in maniera “agile e moderna”, se capii bene con un vero “blind trust” all’ americana.
A distanza di 3 anni, Renzi è divenuto premier dell’Italietta, Centoz segretario regionale Pd e candidato sindaco di Aosta. Tra una ricerca di gettoni e l’altra avrei però una domanda da rivolgere ai baldi renziani che conobbi ed apprezzai in quella giornata: posto che candidato vicesindaco con Centoz è l’ineffabile Simone Bertucco, in caso di vittoria del ticket renziano (non oso chiamarlo CentroSinistra, date le sue vomitevoli componenti…) come ci si regolerà per il conflitto di interessi?
Quello del Berluska è ancora lì, intatto malgrado le solenni promesse. E quello di Bertucco?
Il giovin signore in questione, bella faccia da bravo ragazzo che può ingannare solo le mamme distratte, quanto a conflitti d’interesse rende Berluska un dilettante.
Del CTI Bertucco è fondatore, direttore e vicepresidente e, in questa veste, organizza corsi di formazione ed aggiornamento per la Pubblica amministrazione. Ma è anche socio della Leone Rosso, che per il Comune di Aosta gestisce 3 centri anziani su 4, in mezza Aosta l’assistenza domiciliare e quella di prossimità, 2 asili nido su 4, subappalta da Vivenda le pulizie nelle scuole materne ed elementari, nel 2014 ha organizzato i centri estivi comunali. Quanto alla 3Bite, che con il CTI gestisce la Cittadella, essa si occupa di realizzare per il Comune di Aosta la Sound Fest e i concerti di Capodanno in piazza. Nei momenti di riposo ha realizzato la grafica dei portali Web dell’amministrazione dell’Hotel de Ville .Un impero. Scelta mediocre, pericolosa e inopportuna, pallide imitazioni rossonere di berluskonismo di provincia.
Cari renziani, contro la prassi quotidiana di simili personaggi mi aspetto da voi fuoco e fiamme.
Se trovo i gettoni, vi telefono…
Tag: 3Bite, Fulvio Centoz, Matteo Renzi, PD valdostano, Simone Bertucco, Valle d'Aosta
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23 marzo 2015 a 19:07
Cari tutti,
Brun Jourdain, le maire du quartier de la Doire ( “oui, je suis rèformiste…), nel suo discorso di commiato ( temporaneo, off course…) ha detto una cosa interressante:
“qual’è l’utile politico dell’Union nel regalare il sindaco al PD”?
Ha detto proprio “regalare”, il che rende l’idea del rapporto paritario tra sire Union e servo della gleba PD.
Le maire Jourdain ha anche suggerito la risposta con una battuta:
” in un Senato di pochi, meglio essere in Centoz”…..
Fuor di metafora:
Centoz sempre in Senato, Bertucco fa il vero sindaco, la minoranza Pd ( civatiana? bersaniana? Manco loro lo sanno….) contenta perchè alle prossime regionali Centoz non è in lista.
Fantapolitica?
23 marzo 2015 a 20:04
No comment!
23 marzo 2015 a 23:09
al peggio non c’è mai fine, in questo paese di cialtroni. Il sindaco effettivo (lo chiameranno vicesindaco) lascerà i suoi incarichi, ma questo non significa né cambia niente, anzi le peggiora, come abbiamo visto con Berlusconi in campo nazionale. Centoz andrà a spasso per la città con la fusciacca, quando l’istituzione lo chiamerà. Il PD conterà quanto il due di picche a briscola, là dove ci saranno gli affari, in proprio o con la Regione. Ma c’è chi si accontenta della fusciacca e relativi servizi fotografici in TV e sui quotidiani. Requiescant in pace.
Anche questa volta si dovrà fare una convocazione del CC di somma urgenza, magari per continuare i lavori dell’Ospedale o completare l’abbattimento della defunta caserma Testafochi?
27 marzo 2015 a 18:56
ma Bruno Giordano chi l’ha messo?