Che ne sarà della COGNE?


Qualcuno sa dirmi dove sta andando la Cogne? L’acciaieria sta perdendo pezzi. Smantella il suo organigramma tra una privatizzazione, una terzializzazione, trasferimenti vari, mobilità dei dipendenti, modifiche di contratti… piano piano diventa un’altra.  Nel 2013, dopo il secondo semestre, è stata fatta una cessione di ramo d’azienda che ha determinato il passaggio di undici lavoratori alla società di trasporti Cappio di San Giusto Canavese. Poi, nel 2014, sempre dopo il secondo semestre, ha avuto luogo una terzializzazione che ha determinato nuovamente il trasferimento di altri lavoratori, questa volta 9, presso la ditta La Cisa sempre di fuori Valle. Ne parla qualcuno? Forse non è così interessante… neppure per i sindacati. Eppure ci sono lavoratori che passano da un contratto a tempo indeterminato a contratto a termine, ci sono licenziamenti… non sarebbe male conoscere lo stato di salute della più importante fabbrica della Regione, giusto per sapere se è necessario chiamare un medico.

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5 commenti su “Che ne sarà della COGNE?”

  1. bruno Says:

    appena “politicamente” lo potrà, se ne andrà da un’altra parte. Che ci fa oggi un’industria del ferro ad Aosta, lontano da tutto e da tutti?

  2. mary Says:

    Da qd mi ricordo la cogne come la fiat ha sempre minacciato licenziamenti x ottenere aiuti dalla regione ora come la Fca finiti i soldi finito l amore….

  3. nicola68 Says:

    Buongiorno, mi auguro, soprattuto per le persone che ci lavorano e mantengono le proprie famiglie, che la Cogne continui ad andare avanti, cercando pero’ di adeguarsi ai tempi, ed al rispetto dell’ambiente che lo circonda. Una struttura cosi’ obsoleta ed inquinante non giova assolutamente alla citta’ di Aosta ed alla valle d’Aosta.
    Se proprio dovesse decidere di andar via mi auguro che i nostri politici inizino per tempo a dare origine ad un piano di riconversione, che mantenga, anzi aumenti i posti di lavoro, per non arrivare all’ultimo momento e poi cadere dal pero, come al solito!!!!

  4. bruno Says:

    Se l’intenzione ultima è quella di andarsene il prima possibile, il privato, se non costretto, non ha nessun interesse a porsi il problema del rispetto dell’ambiente (così fan tutti), a meno che …

  5. Paul Says:

    riconvertire e e aumentare i posti di lavoro???e come? il lavoro c’è (ma soprattuto C’ERA) quando la valle era industrializzata (Cogne più diverse aziende medio-piccole sparse tra Pont-Saint-Martin e Aosta). Ora è rimasta praticamente solo la Cogne, speriamo solo che non decida di alzare i tacchi altrimenti siamo fottuti, considerando anche che il pubblico verrà ridimensionato (fino a pochi anni fa ha permesso di attutire gli effetti della crisi industriale)… non possiamo vivere di solo turismo, pur essendo un settore importante e che regge ancora ma, ovviamente, non può dar lavoro a tutti…


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