Perché ieri no e oggi sì?
Subito dopo il congresso dell’UVP, in aprile di un anno fa, il capogruppo del PD, Raimondo Donzel insieme a i consiglieri Carmela Fontana e Jean-Pierre Guichardaz, in contrasto con quanto detto dal segretario Fulvio Centoz così affermava: “constatato che l’intervento del segretario del Pd disattende completamente le indicazioni dell’Assemblea del partito e la posizione del Gruppo PD-Sinistra VdA sulla crisi politica in Consiglio regionale, si dissociano totalmente dalle dichiarazioni rese e si autosospendono dal Partito democratico della Valle d’Aosta in attesa di un chiarimento politico in Assemblea regionale». Le indicazioni date dall’Assemblea di allora erano in netto contrasto con la scelta di oggi e bocciarono qualsiasi apertura con il Governo Rollandin. I consiglieri su questo erano stati chiarissimi e i loro interventi in Giunta molto duri. E’ vero che la politica non è fatta di pietra e somiglia di più all’acqua che prende la forma del tipo di contenitore, ma questa nuova scelta che vedrà il PD in maggioranza in Regione insieme a Stella alpina e Union e nella stessa coalizione per il Comune, ancora nessuno l’ha motivata. E non sono le parole scariche di contenuti dell’accordo a spiegarci la ragione. Dunque, perché ieri no e oggi sì?
Explore posts in the same categories: Delirio, Demagogia, Disgusto, Domande, Elezioni, Memoria storica, Politica valdostana, Uomini politiciTag: Carmela Fontana, Elezioni comunali 2015, Fulvio Centoz, Jean-Pierre Guichardaz, PD valdostano, Raimondo Donzel, Stella Alpina, Union Valdotaine
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28 febbraio 2015 a 19:30
Elementare, Patuasia: i consiglieri regionali piddini sono andati a lezione di politica da Max Lattanzi e Andrew Paron.
28 febbraio 2015 a 23:21
perché i politici, in generale, si contraddicono a giorni alterni e senza vere motivazioni, per lo meno politiche. Almeno in questo paese. E’ meglio evitarli, visto che capirli, a una mente normale e non deviata, è impossibile.
1 marzo 2015 a 03:02
Corsi e ricorsi vichiani.
La storiella valdostana si ripete, il non servitore di ieri diventa il servitore di oggi, salvo rinsavire domani e poi riservire.
E così l’UV rimane invariata nelle balordaggini in cui crede.
1 marzo 2015 a 09:37
Concordo con Bruno e Borluzzi. C’è poi un altro motivo: Donzel sente il profumo, inebriante, di un assessorato in Regione. Dopodiché, della Fontana sappiamo già tutto, di Guichardaz non ancora abbastanza.
1 marzo 2015 a 20:17
Quoto Exit Paul.
Insomma la definizione di Centoz , ” abbiamo la vocazione a governare”, sarebbe stata entusiasticamente accettata dai bersaniano-civatiani?
Bella disinvoltura.
2 marzo 2015 a 14:39
che curiosa che sei, Patuasia, più di Jannacci, perché sì!
2 marzo 2015 a 14:44
se l’inversione ad U è in cambio di un assessorato, spero per loro che abbiano fatto bene i conti.. perchè dopo il 30 marzo potrebbero cambiare notevolmente le geometri in consiglio in casa PD..
2 marzo 2015 a 16:28
Puccettone,
lei è un saggio.
Tira più un pelo di assessorato che un carro di buoi.
Mah…..
3 marzo 2015 a 07:54
http://www.valledaostaglocal.it/2015/03/02/leggi-notizia/argomenti/politica-4/articolo/elezioni-aosta-dopo-i-vertici-del-pd-anche-quelli-di-uv-sa-e-creare-esprimo-parere-positiva-alla.html
Come era intuibile, anche i lustrascarpe di Creare VdA saranno accettati (perché impostri dall’UV) da Fulvio Lattanzoparono Centoz.
Caro G.W.Bruscia, perché taci? Almeno Protasoni qualcosa ha commentato….
E pure i socialisti del pescatore Crea si stanno muovendo per far parte della comitiva paronocentozica: per fortuna il giorno delle comunali aostane io sarò altrove!