Ritorno al passato… di verdura!


Dice Massimo Lattanzi su facebook: “Quindi….i nostri attuali alleati sono i loro nuovi alleati per il rinnovamento? Quindi noi eravamo già avanti?“. Ha perfettamente ragione. Il PD si allea con quelli che ancor oggi in Comune sono gli alleati di Forza Italia, con questi dovrebbero spostare l’asse verso sinistra, verso il CAMBIAMENTO. Già, l’intero Mouvement del ni droite ni gauche e il suo storico galoppino fioritodarebbero alla città un nuovo volto politico. Cioè quello di un lustro fa. Non un dubbio, un’increspatura hanno attraversato la mente dei dirigenti del PDVdA sulla scelta fatta che tradisce le parole di Donzel, di Guichardaz, della Fontana, fortemente critiche nei confronti della gestione  unionista del potere. Non andava bene il dialogo quando l’Union era divisa, va bene ora che l’Union è riunita in una probabile futura maggioranza in Consiglio comunale. BRAVI! Centoz dice che oggi per lui è una giornata produttiva in quanto “la direzione regionale del PDVdA ha dato mandato all’unanimità alla commissione politica di chiudere l’accordo con UV, SA, UVP sul comune di Aosta per la nascita di una nuova coalizione di centrosinistra che possa porsi in discontinuità rispetto alla maggioranza attuale.”.

Discontinuità per Centoz significa riproporre il vecchio modello UV-SA-PD, perché non ci venga a dire che l’UVP è qualcosa di diverso dalla balena rossonera vero? Che non ci venga a dire che Laurent è uno di sinistra, magari renziano! Chi stava seduto in maggioranza insieme a Lattanzi, Zucchi, Tibaldi, notoriamente dei fans di Tsipras? La verità è che non sanno pararsi il culo! Non sanno cosa inventare per darci da bere questa scelta assurda che riavvicina l’Union, porta in Comune l’UVP che in città è piuttosto debole e delude il suo elettorato! (E le donzelle civatiane, così pure e critiche nei confronti del loro boss nazionale, che dicono?). Forte della sua carta romana il PD avrebbe potuto CHIEDERE e non servire, evidentemente la sua natura è quella di fare da stampella al Leone sempre e comunque. Sono curiosa di vedere chi verrà presentato come Sindaco o vice Sindaco; Renzi ha rottamato e proposto ministri nuovi di zecca, Centoz che farà? Un giro in soffitta a cercar cimeli?

 

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10 commenti su “Ritorno al passato… di verdura!”

  1. Sosisse Says:

    Massimo Lattanzi dovrebbe avere solo il buon gusto di tacere e sparire definitivamente dalla scena pubblica. Per il resto, è tutto condivisibile: una patetica seuppa valdotena.

  2. roberto mancini Says:

    Lattanzi ha perfettamente ragione!
    Vediamola com’è:
    i localisti si alleano sempre col partito nazionale che governa a Roma.
    Prima hanno sfruttato Forza Italia, ora sfruttano il Pd.
    Hanno cambiato cavallo, ma in sella sono sempre loro.
    Dimenticavo:
    più si alleano come parassiti intestinali al partito nazionale in quel momento al governo, più mandano i loro “dzovenno” a scrivere “merde à l’Italie” sui muri.
    Così i bakkani hanno tutti i confort della maggioranza e contemporaneamente si sentono Che Guevara.
    Centrosinistra questo?
    Via….
    Dunque si pone un delicato problema linguistico: è ormai evidente che Centrodestra e Centrosinistra in Vda sono mere espressioni rituali, prive di significato.
    Propongo la seguente dizione, che d’ora in poi cercherò di espandere nel lessico politico:
    Uv+ Cozza Alpina+ Forza Italia e fasci sparsi= supercazzola localista con scappellamento a Destra.
    Uv+Cozza Alpina +Pd= supercazzola localista con scappellamento a Sinistra.
    Ultima considerazione:
    Forza Italia è uscita distrutta dall’alleanza con i localisti, che li hanno spremuti come limoni e poi buttati nel cesso.
    Ora tocca al Pd, cui sono rimasti tre soli consiglieri in Regione.
    Ma presto parleremo del candidato sindaco del PD ad Aosta.
    Qui si vedrà la tempra dei rottamatori renziani, che per ora hanno realizzato una novità veramente miseranda.
    Magari dovremmo apprezzare che abbiano scaricato la vomitevole
    ” creare VDA”?
    Oppure la imbarcano?
    Quelli van subito dalla Spelgatti….

  3. Il Pretoriano Says:

    I Comunisti valdostani questa volta si sono definitivamente chiamati fuori dal teatrino politico della Valle d’Aosta. Alle prossime elezioni regionali scompariranno per sempre o si faranno eleggere nelle liste dell’Union come indipendenti….sti cazz…..! Adieu compagneros il mio voto non sarà mai più vostro.

  4. Il Pollo Says:

    Il bello è che di contenuti e di soluzioni concrete non se ne sente parlare. Ne da parte di chi “lavora alacremente” per le future alleanze, ne da parte di chi critica gli stessi a cui ha dato il voto, più di una volta, e a cui probabilmente lo ridarà.
    Volete per una volta fare un gesto rivoluzionario? astenetevi.

    E smettetela di credere alla fatina dei boschi, la soluzione non passa attraverso il voto ed il teatrino della politica.

  5. bruno Says:

    Quo usque tandem? …. Cari politici del ca…

  6. poudzo! Says:

    Credo che sarebbe ora di dare in mano la VDA a chi lavora VERAMENTE,gente che se non fa tornare i conti CHIUDE! Altro che variazioni di bilancio a destra sinistra per rattoppare di quà di là!! Mano al propprio portafoglio poi vedi come ti svegli e NON dormi più la notte!! Chi sbaglia PAGA!! Altrimenti a casa! Bella la vita con le chiappe degli altri e rischiare ZERO DA SEMPRE!!!! e questo NON vale solo per i POLITICI!!! VIZIATI! vi metterei tutti nella cava di Gaby a spaccare pietre con mascherina e demolitore tutta l estate a 1000 euro al mese,poi vedete che vi passano le cazzate! e le meline,cominciate a capire cosa vuol dire LAVORARE! Altro che riunioni e cene di “LAVORO” che non finiscono MAIII!!!!

  7. patuasia Says:

    Mi scusi la curiosità, signor Il Pollo, ma quale sarebbe la soluzione e come si otterrebbe?

  8. Il Pollo Says:

    E’ complessa, posso esprimere un aparte che è frutto della mia visione parziale delle cose, anche se sono cosciente che non esiste una soluzione con la “S” maiuscola.
    Ma se tutti inziassimo nei nostri comportamenti quotidiani a:
    1-evitare di foraggiare multinazionali e prediligere l’acquisto, ad esempio del cibo e dei beni di prima necessità dai produttori locali (aziende agricole locali, negozi di prossimità) ed evitare i centri commerciali (spesso con sedi fiscali all’estero e gradi evasori tutelati).
    2-utilizzare le banche solo se obbligati, liberarsi il piu possibile di carte di credito, evitare di fare prestiti finanziamenti, e per chi ne ha, prelevare i soldi dal conto e lasciarne solo il minimo per non farlo andare in rosso.
    3-solidarietà verso il prossimo. Una volta all’interno dei villaggi ci si aiutava, si collaborava. Ora a malapena ci si saluta tra vicini di casa. Spesso si litiga. Non siamo soli e siamo tutti sulla stessa barca.
    4-spegnere la tv. O guardarla con spirito critico, informandosi a 360°. Tende ad uniformare il pensiero collettivo annullando la nostra coscienza critica e la nostra capacità di ragionare e di vedere la realtà.

    Queste semplici cose le puo fare chiunque, indipendentemente dallo schieramento politico. Se anche solo un 20% dellapopolazione iniziasse a farlo il cambiamento, in meglio, sarebbe immediato..

  9. roberto mancini Says:

    Sig Il Pollo,

    concordo con lei, alcuni comportamenti che lei suggerisce sono altamente praticabili e raccomandabili.
    Dubito solo del tasso di solidarietà nelle piccole comunità, ma Ermanno Olmi mi smentisce.

  10. nicola 69 Says:

    Tutti parlano di cambiamento, rinnovamento, rivoluzione, e chi piu’ ne ha piu’ ne metta, ma alla fine cosa e’ stato fatto e cosa sara’ fatto per Aosta e per la Valle d’Aosta??? I diversi rimpasti, le alleanze, le faide tribali, ecc. ecc. a cosa hanno portato?? Secondo me hanno solo “impoverito” questa regione, rendendola pressoche’ totalmente impreparata ad affrontare la crisi che ha abbattuto la sua scure ahime’ anche sulla Valle!!!. il turismo stenta a decollare, le aziende vanno avanti a stento e quelle piu’ piccola chiudono i battenti, il commercio fa fatica ad andare avanti. l’edilizia e’ in ginocchio…..Allora, dove sta questa crescita?? Dove il rinnovamento?? La cosa che noto, pero’, e’ che non ci si mette un po’ con i piedi a terra cercando di risolvere le vere problematiche che in questo periodo coinvolgono la gente, rappresentate a mio avviso dal lavoro in primis, seguito dalla riorganizzazione sociale ed economica della Regione. Mi auguro che chiunque vada ad amministrare la citta’ di Aosta e la Regione, tenga presente queste cose ed inizi veramente a lavorare per la gente, non per il solo proprio tornaconto……..


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