Bonzi per la Petite Patrie!
Dal giornalista Roberto Mancini.
Caro Milanesio, per “bucare” i media, chiedete che ogni mese un consigliere regionale si dia fuoco. Son roghi benefici, vi daranno la prima pagina mondiale per circa tre anni. Secondo me la Vda ci guadagna…
In un’interessante ed immaginifica lettera sul giornale dell’ex addetto stampa di Dino Vierin, Bruno Milanesio detta la strategia al’Union valdotaine. Stante la pochezza politica ed intellettuale dei membri della Balena Rossonera, almeno da 5 anni la sua anima pensante è rappresentata da ex socialisti. Dice Milanesio: “ Intraprendere una mobilitazione inaudita e clamorosa della nostra comunità che per forza, estensione, parole d’ordine e dignitosa compostezza possa finalmente “bucare” l’informazione nazionale ed internazionale. Le circostanze ci impongono una drammatizzazione, non sguaiata , ma controllata nel percorso.”
E ancora:
“ Creare una corrente di simpatia nazionale, ma sopratutto internazionale, nei confronti di una piccola regione che si vede schiacciata e violentata nella sua identità storica…”
Conclusione di Milanesio:
“Di fronte al palco, nel dehors del “Café du Centre”, ci sono le postazioni radiofoniche e televisive di numerose testate italiane e straniere, interessate al singolare avvenimento…”.
Grazie ad una minuscola, insignificante, modesta esperienza mediatica, mi permetterei di prendere Milanesio in parola, suggerendo ai prodi difensori del libero Bakkanistan un accorto espediente, tale da monopolizzare per anni l’apertura dei Tg mondiali: come i bonzi vietnamiti o Ian Palach, proponete che un consigliere regionale si dia fuoco ogni mese nella piazza sognata da Milanesio. Poichè le termiti di piazza Deffeyes sono 35, togliamone 5 che appartengono a partiti “stato-nazionali”(come dicono i secessionisti..). Ne restano almeno 30 localisti, che possono ben rappresentare la potenza di fuoco (in senso letterale…) di questa utile protesta.
Come la vuole Milanesio: “ una drammatizzazione inaudita, clamorosa, composta e controllata nel percorso”.
Se ogni lunedì si desse fuoco un consigliere regionale in piazza Chanoux, il “controllo del percorso” potrebbe essere perfetto: un rogo al mese vuol dire 30 mesi (quasi tre anni!!) di diretta televisiva, almeno europea se non mondiale!
Ci pensate che pacchia? Pure Barbara d’Urso nel pomeriggio!
l’Italietta e l’Europa non potrebbero resistere ad una pressione mediatica così planetaria. Si rischia di ottenere addirittura, per il libero stato del Bakkanistan, un seggio all’Onu, di diritto.
Unico problema, chi comincia a salire per primo sulla pira? Suggerirei ovviamente di iniziare dalla Balena Rossonera. Noblesse oblige. Mi scappa da ridere…
Ps:
Se al prossimo Consiglio verranno stipulate con l’istituto assicurativo dell’ex consigliere Rini una trentina di polizze anti-incendio, vorrà dire che la mia modesta proposta ha trovato orecchie attente… (Roberto Mancini)
Tag: Autonomia, Bakkanistan, Indipendenza, Petite Patrie, Piazza Deffeyes 1, Stato italiano, Valle d'Aosta
You can comment below, or link to this permanent URL from your own site.
15 dicembre 2014 a 11:42
Ho letto anch’io la lettera di Milanesio, secondo me gli si è fuso il cervello. Forse un ragazzino delle medie potrebbe scrivere quella melassa, ma che lo faccia un politico considerato la mente occulta dell’Union ci dà la conferma che siamo gestiti e governati da imbecilli. la cosa atroce è che questo Milanesio è il numero uno dell’Università valdostana. Che altro aggiungere? La cultura è gestita al suo meglio da uno scolaretto smoccoloso.
15 dicembre 2014 a 13:09
Lasciamo a Milanesio il privilegio e l’onore di essere il 36° bonzo! Ad honorem. Da chi cominciamo, dai calabresi o dai valdostani? Nell’attesa, per questi tre anni, sarebbe bene sospendere i lavori di quel guscio millefoglie similghiacciaio che chiamano pomposamente Università. Siamo al delirio micronazionale.
15 dicembre 2014 a 13:28
Notare che Bonzi fa rima con str…, g…, sbr…, br….Tutto in tema.
15 dicembre 2014 a 14:44
Milanesio … ma non è quello che ha scritto “La Repubblica delle Fontine”
15 dicembre 2014 a 21:25
Le testate davanti al Café du Centre……. gliele diamo noi se non la smette di fare sogni insulsi….!
Milanesio la sera una bella tisana prima di coricarsi non Le farebbe male. Si faccia consigliare a Jovencan alla maison des remedes by Les Plaisirs d’Antan…
16 dicembre 2014 a 02:29
Cari tutti,
Non sottovalutate Milanesio:
il suo intervento testimonia delle difficoltà interne alla Balena Rossonera.
Credo che la diffusa e patologica litigiosità tribale della nomenklatura localista lo abbiano ormai logorato, e certamente stufato.
La lettera/sogno ne è testimonianza.
Ai suoi alleati, alle sue truppe, manca un disegno strategico, queste sono bande di termiti ingrassate di denaro pubblico, prive di idee per il futuro.
Il suo è un segnale di insofferenza e di allarme.
Fate caso alla forma scelta da Milanesio per inviare il suo messaggio:
un apologo di semplicità sconcertante, farcito di tutti i luoghi comuni di cui si è nutrita la retorica provinciale e localista negli scorsi 50 anni.
Una favoletta, scritta sapendo che i destinatari sono bambini deficienti.
Ps:
per ora l’unica speranza è che LaTour-Girouette, tramite l’Expo, arpioni qualche finanziatore cinese per l’università. Una facoltà di cinese non sarebbe male.
Nel contempo tenete d’okkio il mercato immobiliare intorno alla Testafochi, mi sa che la nota loggia massonica ( che governa da almeno 25 anni…) ha iniziato a rastrellare immobili, gli studenti sono un ottimo affare.
Mah, boh, chissà…..
16 dicembre 2014 a 02:41
Dimenticavo:
sentire Milanesio parlare di “poteri forti” è impagabile.
Ora manca che ne parli Rollandin, magari invocando “più trasparenza”, poi possiamo dare inizio al carnevale di Batezar…
16 dicembre 2014 a 08:49
E già che ci siamo magari arpionare anche qualche cinese a cui mollare la baracca del Casinò…
16 dicembre 2014 a 08:54
Non funzionerebbe: dopo la seconda immolazione, la cosa perderebbe il sapore della novità e la benedetta “audience” calerebbe di botto. Dovrebbero variare: uno si brucia, uno si impicca, uno si fa stirare da un TIR, e via dicendo.
Scherzi a parte, se perfino Milanesio si rende conto che i suoi alleati sono una manica di scombinati siamo messi bene! Sono rimasti loro gli unici a NON rendersene conto, e purtroppo continueranno imperterriti a far danni con la loro assoluta mancanza di un piano comune, di una visione strategica condivisa.
16 dicembre 2014 a 15:26
Signor Mancini credo che lei abbia troppo a stima il signor Milanesio, legga le sue poesie e ritroverà intatto lo stile elementare e retorico da prima media della lettera. Il mercato immobiliare ha messo mano su un’area fantastica del centro città, forse si costruirà un primo pezzo di università e poi in mancanza di fondi si lascerà il via libera allo sfruttamento privato con agevolazioni da inventare.
16 dicembre 2014 a 22:48
Mancini si deve decida: o ogni lunedì (e perchè non martedì giorno di mercato e di ricevimento a palazzo) o una volta al mese! nella prima ipotesi sarebbero 4 consiglieri/mese e il gioco durerebbe poco …
17 dicembre 2014 a 10:43
qualcosa del genere è stato fatto ad Issime; il vecchio albergo Mont Nery, acquistato dalla Regione, doveva diventare una rsa, poi lo hanno svenduto ad una società che ne ha fatto appartamenti;
17 dicembre 2014 a 14:06
Le mani sulla città: giù le mani dall’ex caserma della Guardia delle Finanze.