Onore ad André Lanièce
L’unico a scusarsi con i valdostani per le allegre spese fatte con i contributi pubblici dati ai Gruppi consiliari è André Lanièce di Stella alpina. Scuse timide (in caso di rinvio a giudizio metterà a disposizione della maggioranza e dell’intero Consiglio il suo incarico di componente dell’Ufficio di Presidenza, un gesto non così forte come le dimissioni), ma pur sempre scuse. Le prime che riceviamo dai politici!
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10 dicembre 2014 a 15:28
Questo è uno che non ha MAI lavorato un giorno in vita sua.
10 dicembre 2014 a 15:50
suo padre è stato segretario regionale della Dc e consigliere regionale, credo per 3 legislature ( non sono sicuro, controllate!).
lui è alla quarta legislatura.
Suo cugino è stato assessore tecnico ( ineleggibile..) e ora parlamentare.
Ci sono i Bush, I Papadapoulos, i Kennedy, i Caveri, I Vierin, i Bondaz, i Monami…
Come il seggio dei Lord inglesi, che è ereditario.
DInasty al confronto fa ridere…
Che siano gente di capacità superiore?
In effetti a molte termiti di place Deffeyes è difficile rinoscere un lavoro prima della politica/politicante.
Mi viene in mente Perron, La Tour e molti altri.
Com’ era bella la mia valle!!
10 dicembre 2014 a 17:26
Signori questo post non voleva essere un giudizio né sulla persona né sull’operato del consigliere Lanièce, ma sul suo gesto, al momento unico nella politica locale.
10 dicembre 2014 a 21:24
Concordo con Patuasia. Le mani in pasta le ha pure lui, questo è indubbio, ma da un bel po’ di tempo a questa parte è il primo politico, in tutta Italia (mica solo qui da noi) a chiedere scusa. Scuse timide, già; ma Confucio (almeno, credo fosse lui) diceva “Il viaggio delle mille miglia comincia con un singolo passo”.
11 dicembre 2014 a 06:46
Almeno qualcuno ha avuto l’onestà di dire :”SIAMO COLPEVOLI”. Perchè fino ad ora qualcuno poteva pensare che così fan tutti, che questo era consentito dai regolamenti e che quindi non è colpa loro, ecc. ecc. e poi sarebbe passato tutto sotto silenzio. Ora con questa dichiarazione sappiamo anche noi che i politici erano consapevoli di commettere un’azione per lo meno riprovevole nei confronti della comunità valdostana. Questa è di fatto un’ammissione di colpa, detta da lui, ma che tira dentro tutti gli altri.
Poi ci sarebbe molto da dire sulla parte successiva del suo discorso, però fermiamoci lì.
11 dicembre 2014 a 10:25
Se il post è sul gesto, allora bisogna ascoltare bene cosa dice Lanièce. Io non lo avevo ascoltato, magari anche altri come me. Dopo averlo ascoltato i dubbi sono tanti.
“Approfitto anzi di questa pubblica occasione per chiedere umilmente scusa a tutti i valdostani per aver contribuito mio malgrado a scrivere una pagina non certo positiva della politica valdostana. Sono certo che tutti gli indagati sapranno dimostrare nel corso dei tre gradi di giudizio la loro buona fede e la loro estraneità ai fatti a loro ascritti. (…)
Non appena riceverò la richiesta di rinvio a giudizio sarà mia premura mettere a disposizione della maggioranza e dell’intero consiglio il mio incarico di componente dell’ufficio di Presidenza.”
11 dicembre 2014 a 10:34
Cari tutti,
non confondiamo la buona educazione istituzionale, l’astuzia politicante e l’esigenza di giustizia.
Spero che le scuse di Laniere siano sincere, ma mi permetto di nutrire qualche dubbio, vista la sua carriera di tipico politicante, blindato fin dalla più tenera infanzia.
Le scuse diventano accettabili solo se si paga il debito con la società, ossia multa o galera. E se si rifonde il maltolto dalla casse pubbliche.
Comunque è un tentativo di stile, e come tale va apprezzato.
Molto meglio di Salzone, che cerca di ricrearsi l’ immagine col silenzio tombale e col buonismo esotico.
Pensosi statisti del nobile stato del Bakkanistan, che per 30 anni hanno fatto la vita di Michelasso, “magno, bevo e vado a spasso”…
11 dicembre 2014 a 10:47
Appunto, il signor Mancini ha evidenziato due stili: quello di Salzone che posta su fb sue immagini di vita spensierata a Malindi e quello di lanièce che chiede scusa. Due atteggiamenti da politici, però il secondo è sicuramente più apprezzabile. Io ne aggiungere un terzo, quello di Donzel che dice che lui non deve chiedere scusa a nessuno.
11 dicembre 2014 a 11:33
Non trovo le scuse di Lanièce particolarmente commoventi.
Se ho capito bene seguendo un po’ le cose, lui è fra quelli della Stella Alpina che avrebbe utilizzato per anni i fondi del gruppo consigliare per trasferirseli sul proprio conto corrente personale.
Se così fosse, faccia come Salzone: restituisca quanto indebitamente percepito, magari patteggi una pena ragionevole e si dimetta sul serio (altro che dirsi disponibile a dimettersi dall’ufficio di Presidenza, continuando a fare il consigliere…sai che rinuncia!) e si trovi un lavoro.
Trovo poi inaccettabile che si faccia di tutte le erbe un fascio: coinvolti nella vicenda penale ci sono consiglieri che hanno rubato soldi pubblici e altri che li hanno impegnati per attività politica e istituzionale (giornali, affitti di sedi, organizzazione convegni, ecc.), cosa quest’ultima che non sarebbe stata consentita secondo la Procura aostana.
Più in concreto: è certo che qualcuno si sia personalmente appropriato di cifre vicine ai 100.000,00 euro, mentre qualcun altro è imputato per aver speso qualche centinaia di euro per una manifestazione politica del suo partito, senza essersi messo un centesimo in tasca.
Tutte situazioni uguali? Tutti ladri allo stesso modo? Secondo me, assolutamente no!
11 dicembre 2014 a 12:01
Non sono tutti ladri allo stesso modo, ma l’onestà è altra cosa. Il principio di onestà si basa sul fatto che uno non deve mai appropriarsi del bene pubblico per interessi personali o del proprio gruppo. Mettersi i soldi in tasca è grave, usarli per farsi campagna elettorale lo è forse meno, ma altrettanto scorretto. Qui non si tratta di fare le sfumature che sono dovute e la magistratura ne terrà conto, ma di debellare un allegro andazzo comune.
11 dicembre 2014 a 12:27
No, i politici italiani/valodsotani SONO TUTTI LADRI. Punto.Tutti rubano, hanno rubato e ruberanno. Chi più e chi meno, certo.
Anche le indennità spropositate, i vitalizi, gli assegni di fine mandato e i privilegi che si decidono da loro, le spese pazze di soldi pubblici in opere, acquisti o manifestazioni inutili e dannose per la collettività sono un furto alla faccia nostra. Legalizzato, per giunta. SVEGLIA!! Vanno cambiate le regole sennò la politica resterà sempre un’associazione per delinquere ex lege.
11 dicembre 2014 a 12:41
Cari tutti,
i dubbi mi aumentano:
se riceverà il rinvio giudizio, Laniece rimetterà il mandato di membro dell’Ufficio di presidenza?
Chissenefrega!
E quello di consigliere, no?
I suffragi popolari li ha ricevuti per la carica di consigliere!
Il vecchio stile democristiano è inimitabile:
” poiché mi han colto a rubare, rassegno le mie irrevocabili dimissioni dal circolo canottieri Nus e dall’associazione amici del dahù. Potrei addirittura vendere la Jaguar”.
Questo ci prende per il culo…..
11 dicembre 2014 a 13:05
Il gesto, sincero o meno, anche se non seguito dalle dimissioni, è comunque significativo. Se gli altri rinviati a giudizio, colpevoli o meno, non seguiranno il suo esempio, forniranno una dimostrazione piccola piccola, ma significativa e impietosa, dello stato di degrado dell’etica pubblica nei confronti del cittadino elettore. Ovviamente non basta.
11 dicembre 2014 a 13:44
@roberto mancini
Bravo. Ecco a cosa serve avere davanti le parole.
Perché quell’aver contribuito “mio malgrado” (letteralmente contro la mia volontà)? A me ricorda quel “A mia insaputa” di scalojana memoria…
11 dicembre 2014 a 14:32
Per fortuna qualcuno ha capito, questo è tutto tranne che un gesto onorevole.
La carica da cui si dimetterebbe è una carica che vale 0 sotto ogni punto di vista, sia economico che di prestigio, per cui non gli costa nulla rinunziarvi.
Ed in più in maniera subdola destabilizza un suo compagno di partito con cui evidentemente ci sono frizioni, che occupa carica ben più importante.
Manovra squisitamente politica, mascherata dietro finte scuse.
11 dicembre 2014 a 15:41
Signor Il Pollo, se è così come dice lei, e niente è più probabile, sono un’ingenua. Cosa vuole cerco sempre di aggrapparmi alla più piccola fessura di dignità, di bontà, di senso della responsabilità, di onestà… per credere ancora nella razza umana. Io vedo sempre il bicchiere mezzo pieno. Mi rendo conto che per un’osservatrice attenta come si presenta la sottoscritta, può sembrare un difetto e forse lo è, ma preferisco così. Ad ogni buon conto, il nostro Lanièce ha creato un po’ di imbarazzo a tutti gli altri.
11 dicembre 2014 a 16:50
Quando feci presentare in Parlamento all’allora Presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera on. Selva una proposta di legge costituzionale volta a salvaguardare la libertà di scelta delle lingue straniere da affiancare all’italiano nell’iter scolastico in VDA (fatto che nulla toglie a nessuno), certi delinquenti quanto rincoglioniti localisti valdostani assaltarono (assieme a francesi parimenti rimba e allo scopo arruolati) la sede di Alleanza Nazionale, mi tempestarono di lettere minatorie e al telefono mi dissero di cambiare linea o scavarmi la fossa. La cosa ebbe risalto, ma solo un consigliere regionale mi telefonò per comunicarmi il suo disappunto per quanto successo.
Era Andrè Laniece.
Un merito? No, doveva essere la norma, ma solo lui la rispettò in questa cloaca a cielo aperto che è la pseudopolitica in questa parte d’Italia.
Ciò ricordato, mi pare che le scuse odierne di Laniece siano in linea positiva col personaggio.
11 dicembre 2014 a 17:31
@patuasia Ad ogni buon conto, il nostro Lanièce ha creato un po’ di imbarazzo a tutti gli altri.
Sì, perché gli altri non hanno incarichi “a gratis” da cui dimettersi 🙂
11 dicembre 2014 a 20:27
No Signora Patuasia, non ci siamo.
Ma quali scuse e scuse. Se ne vada fuori dai piedi, paghi la sua pena e vada a lavorare. Vediamo chi gli darà ancora credito in Valle d’Aosta. Anche suo padre….! Tale padre tale figlio dice un saggio proverbio.
11 dicembre 2014 a 22:27
No. Non ci siamo. Da buon democristiano porge le scuse e eventuali dimissioni da segretario del cons. vda, e no! caro mio,le dimissioni devono essere date in toto!!! Facile cosi. FUORI. Ah…nulla di personale con il Sig. non lo conosco,che sia CHIARO.
11 dicembre 2014 a 22:30
TUTTI HA FARE I COMPLIMENTI PER IL GEEESSSTOOOO! MA CI RENDIAMO CONTO CHE LI VELLO???????????????????????? ALCUNI DEI SUOI COLLEGHI…MA PERFAVORE. SIAMO AL RIDICOLO!
11 dicembre 2014 a 23:19
Appunto. Se è così difficile e costa tanto compiere un gesto che chiunque, in un paese un po’ più civile, farebbe spontaneamente, figuriamoci il resto (dimissioni, ecc.). Anche usare per il proprio partito fondi a ciò non espressamente deputati è riprovevole e tale da richiedere scuse. O c’è un Partito Unico che pensa di essere l’unico depositario del bene comune? L’eventuale pronunciamento del giudice è ininfluente, si tratta di semplice educazione sociale e civile, affinché i nostri figli imparino dall’esempio di chi ci amministra.
12 dicembre 2014 a 11:02
Signori, allora da domani tutti ARRUBARE come il “nostro” Lanièce e poi a CHIEDERE SCUSA per avrelo fatto nostro malgrado e a nostra insaputa. Vediamo se anche noi facciamo una figura onorevole…
PS: qualcuno mi sa dire che cosa ha fatto Laniece in tutti sti anni di Consiglio? Oltre a organizzare vendite di dolci per beneficienza fatte con i nostri soldi e solo per incamerare voti??
Intanto questi LADRONI hanno per l’ennesima volta deciso di non tagliarsi le indennità. E dire che le proposte di taglio presentate dall’opposizione erano davvero risibili e offensive per gli elettori. Ma evidentemente questi non mollano manco un euro.
12 dicembre 2014 a 13:56
Da buon DemoCRISTIANO sarà un cattolico praticante, e si confesserà pure e, non poteva non confessare una colpa di cui tutti sono a conoscenza. Il suo confessore gli avrà dato una penitenza. Quindi dovrà chiedere perdono alle persone offese (i valdostani), e lui lo ha fatto. Quindi la sua anima è tornata linda, immacolata, ed è tutto a posto, tutto come prima. Chissà che anche qualche giudice apprezzi il suo gesto.
A me personalmente convince poco. L’unico aspetto positivo è che comunque ha creato un precedente e messo in difficoltà i colleghi.
12 dicembre 2014 a 17:59
Beh, uno come lui che ha accatastato voti grazie alla vendita di torte per beneficenza (senza però spendere un solo euro di tasca sua, non sia mai), come minimo si è reso conto di essersi fatto una bella figura barbina (anzi, barbona…).
Per questo ha fatto finta di chiedere scusa…giusto per fare fesso qualche altro elettore…
Aò, che tocca fà per rimanere in carica, beccarsi il lauto assegno e continuare a non lavorare…!!
13 dicembre 2014 a 01:48
@Poudzo,
HA fare I COMPLIMENTI ….A SENZA H….!GNURANT.
13 dicembre 2014 a 10:02
Non sapevo che nel novero delle buone azioni insieme a Salzone e Baccega ci fosse anche Lanièce. Ah ah ah! Però non ho visto sue foto insieme ai bambini africani, naturalmente scattate dopo aver sbafato chili di aragoste e non insieme a loro. Sarà che avverto gli anni e mi contento di poco, per cui le sue scuse che ripeto sono le uniche in arrivo, mi sembrano non certo sufficienti, ma già qualcosa rispetto ai due compari di cui sopra.
14 dicembre 2014 a 01:21
Lanièce è un noto benefattore, al pari degl altri suoi 2 compagni di merende. Sono anni che ha le mani in pasta…frolla…