Silenzio in sala
La frase detta dal presidente della Giunta, Augusto Rollandin, al Congresso del suo partito: l’Union valdotaine, dovrebbe lasciare basiti tutti quanti, almeno coloro che credono nei valori della democrazia. Uno fra i quali afferma che il cittadino ha uguali doveri e diritti di fronte alla legge. Principo cardine della nostra Costituzione. Ma cosa ha detto l’Augusto? Per colpa dell’Europa e dello Stato i valdostani non possono essere serviti per primi in quanto tali. Che purtroppo le graduatorie devono tenere conto anche dei diritti acquisiti degli “stranieri”. Concetto razzista che non ha sollevato nessuna riprovazione da parte delle forze politiche. Degli intellettuali. Delle associazioni. Che significa questo silenzio?
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Tag: Augusto Rollandin, Razzismo, Valle d'Aosta
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2 dicembre 2014 a 17:08
Significa che il falso buonismo predicato una bella fetta di opinione pubblica (pilotata o cosciente del proprio pensiero questo difficile da capire) a lungo andare, come era inevitabile, ha partorito quest’intolleranza diffusa che non è altro che il tentativo estremo di difesa dei propri diritti. E un approfondimento dell’argomento “piano kalergi” potrebbe dare qualche altro spunto di riflessione.
2 dicembre 2014 a 21:05
Nessuno che abbia commentato a parte patuasia, è vergognoso! nessun giornalista, nessuna persona di cultura, nessun poltico. ma in che razza di società vivo? la dichiarazione di rollandin equivale alle peggiori di salvini, è una dichiarazione razzista! mette in primo piano i valdostani solo e unicamente perché valdostani, non so che altro aggiungere tanto sono incazzato per l’omertà che è complicità che vige in questo posto!
3 dicembre 2014 a 13:20
Significa che Rollandin ha ragione. Ma nessuno ha il coraggio di dirlo.