Velo di sposa
Il 25 Novembre è la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Una giornata di riflessione su una tragedia che colpisce ancora e ancora. Istituita nel 1999 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per dar voce all’altra metà del cielo, vittima di abusi fisici e sessuali che spesso portano alla morte. Una questione femminile che è soprattutto una questione culturale.
Quest’anno Patuasia ricorda l’artista Giuseppina Pasqualina di Marineo, meglio conosciuta come Pippa Bacca. La giovane nipote dell’artista Piero Manzoni, è morta dopo essere stata violentata e strangolata durante la performance itinerante Spose in Viaggio. Vestita con un abito da sposa bianco, simbolo di pace, si era proposta di attraversare in autostop i numerosi paesi teatro di conflitti armati come la Siria, il Libano, la Giordania, Israele per concludersi a Gerusalemme. Partita da Milano l’otto marzo 2008 è morta il trentuno vicino a Istanbul. Il suo assassino sconta 30 anni di prigione. Non si è mai detto pentito.
Explore posts in the same categories: Arte, Cultura viva, ViolenzaTag: Artista, Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, Omicidio, Pippa Bacca, Spose in viaggio, Violenza carnale
You can comment below, or link to this permanent URL from your own site.
25 novembre 2014 a 11:39
Non conoscevo la storia di questa signora. C’è da riflettere molto su queste cose, anche perché il problema, come dice Lei Patuasia, è principalmente culturale. Colpisce gli uomini facendogli credere di avere più diritti e potere sulle donne e colpisce le donne facendo loro credere di essere colpevoli, in qualche modo, di aver stuzzicato, innervosito o mancato di rispetto agli uomini. Non dimentichiamo che in Italia la maggior parte delle violenze sulle donne si svolgono in ambienti famigliari, che spesso consideriamo ”protetti” e al di là di ogni sospetto.
Consiglio di dare un’occhiata alla pagina di questa bella Onlus torinese che si occupa di aiutare le donne che subiscono violenze: http://www.donnefuturo.com/
25 novembre 2014 a 12:15
Ogni violenza fisica va penalmente perseguita. Considerazione ovvia come dire che l’acqua è bagnata.
Ma c’è un problema a monte, quello per cui il 40 per cento (è un dato statistico) dei matrimoni termina con la carta bollata e, del restante 60%, un terzo caratterizza un’unione ok, un terzo un tirare avanti perché non si può farne a meno, un terzo riguarda una situazione compromessa che per pigrizia non si recide.
Il problema a monte riguarda errori sia di lui sia di lei nella scelta del partner.
A questa Giornata internazionale se ne dovrebbe aggiungere un’altra, diversa, finalizzata alla “cognizione di causa” relativa alle unioni.
La donna e l’uomo non sono complementari, sono diversi e facilmente sopravviene una conflittualità che avrebbe potuto sovente essere evitata se ciascuno avesse capito se stesso, la controparte e la coppia.
Per questo giudico vuota questa Giornata internazionale, pura retorica all’insegna di un ovvio a valle che andrebbe affiancato da aperture di occhi a monte.
25 novembre 2014 a 19:23
L’ha ribloggato su Il Blog di Tino Soudaz 2.0 ( un pochino).