Colpa sua!


Dare la colpa a Renzi per la perdita di centinaia di voti non solo è stupido, ma infantile: è colpa sua! Colpevole è sempre colui che non ci piace. Nel caso di elezioni anticipate in Valle e nel caso il PD locale registrasse una perdita di consenso avrebbe una logica dare la colpa a Renzi? No, e nessuno si azzarderebbe a esprimerla, eppure per le regionali emiliane è stato fatto come se quelle regionali guardassero più a Roma che al proprio territorio, sappiamo che non è così. Se in Emilia Romagna molti votanti del Pd hanno scelto l’astensione è ANCHE a causa degli scandali che hanno coinvolto il partito negli ultimi anni. Scandali che hanno travolto anche il PD nostrano. Con le spese pazze Renzi che c’entra?

Explore posts in the same categories: Analisi spicciola, Casta, Delirio, Elezioni, Infantilismo, Politica nazionale, Politica valdostana, Uomini politici

Tag: , , , ,

You can comment below, or link to this permanent URL from your own site.

12 commenti su “Colpa sua!”

  1. Roberto Mancini Says:

    Attendo di sapere se, col mio denaro, ho pagato i versamenti pensionistici di qualche consigliere regionale.
    Mah….

  2. ya basta Says:

    non so più cosa pensare. Comunque non è un luogo comune pensare che i sacrifici sono sempre richiesti ai soliti e mi dispiace Renzi compreso

  3. Bisker One Says:

    Il Bomba è il primo a chiedere sacrifici a NOI, mentre LUI non rinuncia a un centesimo dei suoi emolumenti. Non c’entra col piddì locale, che è praticamente su un altro pianeta rispetto a lui; però è lui che si è fatto bello del risultato emiliano, come fosse stato lui il candidato, ed è sempre lui che non considera il fatto che a votare in Emilia sono andati meno dei due quinti degli elettori e che il suo “consenso” è davvero da virgolettare; quindi, non ci si stupisca che di questo risultato si incolpi lui. Emilia Romagna e Valle d’Aosta sono due discorsi completamente diversi, e non possono essere accomunati.

  4. giancarlo borluzzi Says:

    @Bisker One.

    Concordo sul fatto che quelli su Emilia e Valle sono discorsi diversi, ma cerchiamo di non “dare i numeri” limitandosi ai numeri delle percentuali, che rispecchiano tendenze generalizzate affondanti le loro radici nell’emotività + mancanza di cultura politica delle masse aizzate da media che riempiono i loro spazi in modo demagogico e non creante istruzione per il pueblo.

    Renzi va criticato perché fuma molto ma arrostizza ben poco, tranne la possibilità di licenziare se il bilancio aziendale lo richiede.
    Le province sono sempre sostanzialmente lì a foraggiare la burocrazia, i tagli alla spesa pubblica paiono tabù, l’obiettivo marginalissimo della sparizione del Senato è ancora nella pancia di mamma, ci si scalda per la legge elettorale pur dichiarando di voler durare fino al 2018, etc etc.

    Queste sono le critiche da fare a Renzi, non imputarlo di percentuali votarole che sono marginali sub luce aeternitatis.

  5. AostaCapitalediCarver Says:

    Scusi Patuasia: ma sta scherzando? Il PD in Emilia Romagna ha perso 322.504 (trecentoventiduemilacinquecentoquattro) voti. Il 37,6 percento rispetto alle Regionali del 2010. Sono centinaia di migliaia di voti. A me sembra infantile il discorso per il quale lei crede che dare politicamente la colpa a Renzi sia un’imputazione diretta di responsabilità personale. “E’ colpa di Renzi” significa “E’ colpa della politica di Renzi”, “E’ colpa della politica del Governo Renzi”. Il quale Renzi stesso, tra l’altro, ha chiesto agli elettori di considerarlo deus ex machina del cambiamento del PD, del cambiamento della politica, del cambiamento dell’Italia. Per ovvi motivi l’analisi non sarebbe valida in Valle d’Aosta: il PD non esprime nessuna personalità a livello nazionale, ma l’Emilia-Romagna è un campione valido rappresentando:
    1) personalità politiche renziane di spicco (sono emiliano-romagnoli Virginio Merola, Stefano Bonaccini, Matteo Richetti, Roberto Balzani, Benedetto Zacchiroli);
    2) personalità governative (sono emiliano-romagnoli Giuliano Poletti Ministro, Federica Guidi Ministro, Graziano Del Rio Sottosegretario alla Presidenza, Dario Franceschini Ministro, Gianluca Galletti Sottosegretario);
    3) il principale bacino di voti del PD.
    Quindi l’analisi (supportata a volte di più a volte di meno da ragioni, dati e fatti) è valida eccome. E gli elettori emiliano-romagnoli hanno votato guardando Renzi, il Governo e gli atti del Governo. Nel 2015 la produzione calerà ancora dello 0,4%: vuol dire ancora recessione, ancora disoccupazione, ancora tasse, ancora aumento dei poveri e del divario tra ricchi e poveri Valle d’Aosta compresa (anche se non si vede). Non è stata fatta alcune legge che argini la speculazione della finanza e delle banche, niente sul falso in bilancio che è una vergogna, niente sull’autoriciclaggio che in Europa solo Italia non possiede. Soldi rubati a tutti noi mentre l’Agenzia delle Entrate dichiara crediti non riscossi per oltre 600 miliardi in gran parte da gruppi industriali e imprenditori primari. Infine le politiche del lavoro: fondate su criteri vecchi che hanno già fallito e che in 20 anni non hanno creato in Italia nemmeno un posto di lavoro.
    Direbbe Carver: “Di cosa parliamo quando parliamo di PD”. Oggi.

  6. patuasia Says:

    Signora AostaCapitalediCarver, rispetto la sua opinione, ma la penso diversamente.

  7. guadonelguano Says:

    Che con i soldi pubblici siano stati effettuati versamenti pensionistici dei consiglieri del PdVdA lo hanno ammesso gli stessi consiglieri, purtroppo!

  8. Roberto Mancini Says:

    Lo so.
    Attendo le eventuali imputazioni e gli atti.

  9. my two cents Says:

    @AostaCapitalediCarver
    Mettiamo in fila gli avvenimenti degli ultimi mesi in Emilia-Romagna:
    – c’è la prima seria ondata grillina, con l’elezione di Pizzarotti a Parma
    – poi c’è il terremoto, con annessi drammi, polemiche e problemi nella ricostruzione
    – arriva un’inchiesta di grande impatto sull’opinione pubblica come quella sui soldi ai gruppi consiliari
    – salta nientemeno che il presidentissimo Errani, anche lui per un problema giudiziario
    – un nuovo sussulto dell’inchiesta sui gruppi schianta letteralmente le primarie del pd, che di fatto non si fanno (ritiro di Richetti)
    Impressionante, no? Dopodiché si va a votare, e il pd perde 322mila voti. Tanti? Sì, tanti, ma in paese appena appena normale un partito così flagellato e screditato forse non sarebbe nemmeno rientrato in Consiglio, e invece ha venti punti di distacco sul secondo. Gli astenuti magari saranno anche stati schifati dal giob-at, ma avevano anche buoni motivi locali per disertare.
    Il sistemone rosso di potere emilianoromagnolo comunque tiene, eccome se tiene (ahimè). Lì ci sarebbe da studiare la compenetrazione profonda tra potere politico regionale ed economia (mi ricorda qualcosa…), altro che il renzismo.

  10. Nemo Says:

    @my two cents E io ingenuo che pensavo che “la compenetrazione profonda tra potere politico regionale ed economia e il renzismo” fossero la stessa cosa… 😉

  11. my two cents Says:

    @nemo
    Ah sì? Beh, da noi, quando il papà di Renzi non era ancora nato, la compenetrazione era già a livelli tali da far impallidire la vecchia Germania “Democratica” dell’est!
    Comunque, non ho nessuna intenzione di difendere Renzi. Solo che il renzismo, con tutto il suo pernicioso corredo, non è la causa della crisi italiana, ma l’effetto: è ciò che hanno prodotto 60 anni di partitocrazia, bianca (dc), rossa (pci) e azzurra (fi). Se rimuoviamo il buon Matteo senza toccare il contorno (come a suo tempo con Berluska)… avanti il prossimo!

  12. Nemo Says:

    @my two cents Ero ironico. E davo per scontato che a “renzismo” si potesse sostituire “-ismo” a piacere.


Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...


%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: