Tutti assolti!
Erano sereni e avevano ragione: tutti assolti! Il fatto non sussiste! Però che buffo, nelle inchieste di malaffare girano sempre gli stessi nomi che poi finiscono sempre a tarallucci e vino. Le sentenze non si discutono, però è difficile crederci, diventa sempre più difficile. La zona grigia è ampia… che vomito!
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24 novembre 2014 a 15:10
La legge è uguale per tutti.
24 novembre 2014 a 15:35
la legge per qualcuno è più uguale …
24 novembre 2014 a 15:36
pardon … diversamente uguale
24 novembre 2014 a 15:37
La sua applicazione è invece diversificata. Ve lo avevo anticipato. Lo avevo saputo da fonte autorevole il 15 di ottobre. Ormai certi metodi e certi comportamenti sono ritenuti “normali” e “praticabili”. E allora legalizziamoli, senza continuare con inutili ipocrisie. L’etica sociale si lamenta invano. Cosa diremo ai nostri figli?
24 novembre 2014 a 15:43
Signor Bruno, bella domanda! Cosa diremo ai nostri figli? Beh, io al mio ho detto le stesse cose che mi hanno insegnato i miei, ma ho anche aggiunto di andarsene da qui: sappiamo chi e come governa questa terra.
24 novembre 2014 a 15:46
in ogni caso da oggi non sarebbe una cattiva idea tenersi una bella stampante difettosa a casa e una in ufficio, non si sa mai nella vita, potrebbe sempre tornare utile
24 novembre 2014 a 16:38
Tutti assolti perché tutti amici, è evidente!
24 novembre 2014 a 16:43
Anche i miei figli ormai pensano a quello, ad andarsene da questo indegno ed indecoroso paese!
24 novembre 2014 a 19:09
Le sentenze si rispettano é vero, ma vedere che i soliti noti la fanno sempre franca fa nascere qualche dubbio
24 novembre 2014 a 20:08
È una vergogna, la giustizia non è uguale per tutti, l’ho sperimentato personalmente!
24 novembre 2014 a 21:14
Se la Legge fosse veramente uguale per tutti che motivo ci sarebbe scriverlo dietro le spalle dei Giudici..? O no?
24 novembre 2014 a 21:29
La legge è applicata dalla magistratura e non dagli anarchici di strada che condannano ed assolvono secondo le loro simpatie, senza nessun riferimento concreto!
24 novembre 2014 a 21:33
Signor Silvio la legge la fanno i politici e l’applicano i magistrati è vero e abbassiamo il capo di fronte alle sentenze, però ci permetta almeno di vomitare, grazie.
25 novembre 2014 a 09:43
Sig. Bruno. Cosa diranno,non cosa diremo. Come si dice già? Chi non ha peccato scagli la prima pietra! Bene io nel mio piccolo posso scagliarne un bilico,e chissà quante altre persone possono farlo,(ci mancherebbe e menomale), parlando tranquillamente ai propri figli “praticamente come dice lei “poi potrebbe esistere chissà,una fascia che a farlo riserba qualche problemino…semplice,per scoprirlo se si è “a posto” basta parlare a se stessi,infondo ognuno di noi sa se una cosa è una porcata o meno e a te tesso non lo puoi nascondere,il resto è CICCIA.
25 novembre 2014 a 09:53
Sig. Silvio. LE PIETRE ,LE PIETRE. Se lei le può scagliare benvenuto. Siamo rimasti in pochi. Ma non bari però. Ma soprattutto non bari per gli altri. Non ne vale la pena,mi creda. Si sentirebbe subito meglio.
25 novembre 2014 a 11:30
Quello che più mi schifa di questa faccenda non è tanto l’assoluzione di Rollandin ma l’assoluzione di Tropiano. Mafioso indagato per molti altri atti di stampo simile che ancora una volta l’ha fatta franca. Senza contare la cazzata, e passatemela, della stampante difettosa.
Scappare dall’Italia per me e la mia generazione (25-30enni) sembra una buona soluzione, ma non so quanto altri Paesi e Nazioni siano più pulite di noi. Brutto da dire, ma pare che i nostri genitori non abbiano saputo o voluto combattere il sistema marcio italiano (e valdostano, ovviamente),che non esiste certo da dieci anni, e ora non sanno altro che dirci se non ”lasciate questo Paese”. Io sinceramente non ci sto. Spero di poter davvero arrivare a combattere questo sistema, che non esiste solo nelle alte sfere ma riflette in pieno il pensiero medio dell’italiano. Il punto di partenza rimangono dunque la cultura e l’informazione, ed è necessario che i nostri concittadini sappiano e capiscano.
Anche se non faranno mai nulla.
25 novembre 2014 a 15:50
parlarne è già un passo in avanti; piccolo; ma almeno qualche grande ha iniziato a … preoccuparsi, e non solo da oggi; il suo sorriso lo ha stampato un stampante di ultimissima generazione in 3D