Demagogia!
L’UVP si fa bello! Presenta una proposta che impegna il Consiglio a contenere i costi della politica, sapendo benissimo che l’emendamento sarebbe stato respinto. Rollandin infatti invita alla cautela: l’argomento è delicato! Questa sì che è demagogia! C’è una legge del 2012 che dice chiaramente che ogni consigliere è libero di tagliare le sue indennità come e quanto preferisce. Dunque? Donzel si è spulciato 100 euro, i due pentastellati obbediscono alla regola del loro partito e percepiscono 2.500 euro, perché Laurent Viérin e tutti gli altri non danno il buon esempio e dirottano la metà del loro mensile, ma anche un terzo andrebbe bene, per scopi di utilità comune che ce ne sarebbe tanto bisogno? Che non siamo mica così deficienti!
Explore posts in the same categories: Aria fritta, Brutto esempio, Casta, Chiarezza, Cultura morta, DemagogiaTag: Augusto Rollandin, Consiglio regionale della Valle d'Aosta, Demagogia, Laurent Viérin, UVP
You can comment below, or link to this permanent URL from your own site.
19 novembre 2014 a 19:37
Per l’appunto.
Alla fine della scorsa legislatura i tempi erano troppo stretti per portare cambiamenti ai compensi, ai vitalizi, al numero dei consiglieri. Ora l’argomento è delicato soprattutto per i loro portafogli, e quindi prendiamo tempo così non se ne farà nulla.
19 novembre 2014 a 20:24
Oggi sono stati pubblicati i redditi dei nostri vassalli, valvassori e valvassini…..! Sti ca….i!
Un puro insulto ai poveri cristi.E poi i nostri Consiglieri mangiano pure nei ristoranti di Aosta con il relativo buono mensa…..! Se non sbaglio, la differenza è di pochi euro di tasca propria…..! Vergogna all’ennesima potenza Signori. Ma verrà il tempo delle vacche magre anche per Voi e allora sì che Vi spazzeremo via come birilli, ammesso che non cadiate da soli se la Procura farà il proprio dovere.
20 novembre 2014 a 08:47
Con un’opposizione composta interamente di demagoghi questa maggioranza, pur risicatissima, può continuare a dormire sonni tranquilli, almeno per un po’. Il problema per tutti quanti loro – maggioranza e opposizione – è che a forza di spremere la popolazione come tanti limoni non c’è più rimasta una sola goccia di succo: solo la scorza e basta. Tranquillo, Pretoriano: non ci sarà nessun bisogno di spazzarli via come birilli; ci penseranno loro stessi a buttarsi giù da soli.
20 novembre 2014 a 11:39
l’assunto che presentare proposte pur sapendo che non saranno approvate sia un lavoro inutile è, a mio modesto parere, sbagliato. In un regime parlamentare il ruolo di ogni opposizione è proprio quello di stimolare la discussione presentando proposte che si sanno inaccettabili da parte di chi governa.
20 novembre 2014 a 14:43
Signor mvietti qui non si tratta di stimolare la discussione è altro… è cercare di mostrarsi buoni e onesti agli occhi degli elettori non cavando un centesimmo dal proprio portafoglio, che i consiglieri rinuncino senza tante balle a una parte della loro indennità e diano i soldi alla Biblioteca che possa acquistare i libri visto che non ha più un quattrino! Fatti non parole, si dice così no?
20 novembre 2014 a 15:39
Sull’eccessiva indennità dei consiglieri concordo; per l’investimento in libri della biblioteca regionale basterebbe l’indennità di un anno di due eletti. Sul fatto che le iniziative dell’opposizione siano soltanto demagogia invece, non sono d’accordo: sono l’arma che l’opposizione ha per indicare soluzioni e direzioni alternative.
20 novembre 2014 a 16:08
Signor Vietti, non mi faccia dire cose che non ho detto, 🙂 io non ho parlato di demagogia in generale, mi sono rivolta a questo argomento che è appunto trattato in modo propagandistico.
20 novembre 2014 a 16:55
Secondo me ha ragione Patuasia, presentare proposte irricevibili non può essere l’essenza dell’opposizione politica. E’ solo la propaganda elettorale dei “politici professionisti della minoranza”. E’ un po’ troppo comoda come opposizione. Lottare per concretizzare cambiamenti reali e positivi, per proporre alternative realistiche, come la proposta di patuasia, è molto meglio della fuffa distribuita a piene mani.