Una legge elettorale subito!
Riceviamo da L’Altra Valle d’Aosta e volentieri pubblichiamo.
Per un’altra legge elettorale
Sentiamo il dovere di intervenire nel dibattito sulla legge elettorale. L’attuale stallo nel dibattito e nell’approvazione della riforma, a ridosso delle elezioni comunali del 2015, è grave e crea numerose difficoltà e incomprensioni.
Una buona legge elettorale deve garantire la chiarezza e la libertà del voto e la più ampia rappresentanza possibile. Siamo contrarissimi all’abolizione dell’elezione diretta del sindaco e del suo vice nonché al panachage perché tali meccanismi creano confusione nell’elettorato, soprattutto il secondo non garantisce la creazione di una maggioranza omogenea di governo. Siamo altrettanto contrari alla riduzione del numero dei consiglieri: è un taglio alla democrazia e alla rappresentanza. Infine siamo favorevoli all’introduzione di meccanismi sostanziali, non di facciata, che consentano un’adeguata rappresentanza di genere.
I portavoce dell’Altra Valle d’Aosta: Carola Carpinello e Andrea Padovani
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16 novembre 2014 a 23:15
Qualche considerazione, su un argomento molto più importante di quanto forse si pensi.
“Siamo contrarissimi all’abolizione dell’elezione diretta del sindaco e del suo vice”: ok, ma l’elezione diretta attuale è una presa in giro. Se si fa la lista unica (e nel mio comune è capitato molte volte), il sindaco non lo decidono i cittadini, viene designato, se va bene, dalle sezioni locali dei partiti. Così anche gli assessori. Proposta: eliminare la designazione anteurne e stabilire che la carica vada al candidato consigliere che prende più preferenze, facendo tornare la palla agli elettori.
“non garantisce la creazione di una maggioranza omogenea di governo”: ma siamo davvero convinti che, nei piccoli comuni (ovvero tutti salvo Aosta), occorrano maggioranze omogenee? Io, nel mio comune, farei meno fatica a collaborare con alcuni unionisti rispetto ad altri della mia area politica. Poi faccio notare che in Svizzera gli esecutivi dei comuni, ma anche dei cantoni e financo quello confederale sono formati da politici di partiti diversi e avversi. Sono obbligati a collaborare dall’elettorato, che si riserva di scegliere i migliori anche a prescindere dall’appartenenza. Poi, in caso di contrasti su decisioni specifiche, si apllica la democrazia diretta (referendum) e la palla torna agli elettori. Why not?
“Siamo altrettanto contrari alla riduzione del numero dei consiglieri”: secondo me anche qui dipende dalla taglia del comune. Se ci ostiniamo a tenere anche i più piccoli in piedi, il numero di consiglieri è impraticabile. Lo è già nei fatti, perché alle ultime elezioni di Gaby si leggeva sul giornale che han faticato a trovare i candidati della lista unica che coprissero i posti disponibili…
17 novembre 2014 a 09:36
quoto my two cents
E’ più “diretta” l’elezione basata sul numero delle preferenze, bisogna però verificare se invece non sia una delega in bianco per favorire la nomina, a posteriori, di eventuali “impresentabili”.
Le “maggioranze omogenee” non esistono, sono un po’ come il dahu, tutti ne parlano e nessuno l’ha mai visto senza sostegno alcolico. Né nei piccoli comuni, né a Palazzo regionale, né nel Parlamento Italiano: sono tutte alleanze di comodo, pronte a sciogliersi al variare delle circostanze.
Sono infine assolutamente favorevole ad una rappresentaza in funzione del numero dei rappresentati, è un cardine della democrazia. Proporrei anche di ridurre il numero di rappresentanti proporzionalmente all’astensione dal voto.
Grazie per l’attenzione e per aver avviato il dibattito.
17 novembre 2014 a 10:49
Signor my two cents, ha detto delle cose vere e condivisibili, credo comunque che il comunicato stampa dell’Altra Valle d’Aosta si rivolgesse soprattutto per il Comune di Aosta. Il primo cittadino dovrebbe essere scelto dai vari partiti in seguito a primarie, qualcuno lo ha fatto, qualcun altro no. Per risolvere il problema nei piccoli comuni è doveroso accorparli, ha senso un comune di un centinaio di anime?
17 novembre 2014 a 13:08
Sig. my two cents. Lei ha colto nel segno. Assolutamente cosi. Ora di finirla che il Sindaco ecc vengano decisi dai soliti noti sia dall alto che dalla base. La GENTE deve tornare a decidere,quest ultima deve essere Sovrana.