I sacrifici degli altri


All’ennesimo invito, rivolto in Consiglio regionale dai due consiglieri pentastelli e da Patuasia, di dare un taglio ai lauti stipendi di chi siede su comode e protette poltrone, il presidente Marco Viérin risponde: «E’ solo demagogia, i costi della politica non sono imputabili solo ai consiglieri. Non è compito del presidente dell’Assemblea ridurre gli emolumenti ma l’argomento è motivo di confronto all’interno di tutte le forze politiche» (Gazzetta matin). Secondo lui è solo demagogia, secondo me è un esempio di correttezza morale verso chi la crisi ha spezzato le gambe. Poi ha ragione a dire che l’argomento deve essere discusso all’interno dei vari partiti e non di uno solo, e questo la dice lunga sull’affinità di fondo che lega le principali forze di governo e di opposizione. Bravi!

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14 commenti su “I sacrifici degli altri”

  1. Ugo Says:

    Con questa storia della demagogia devono finirla. È vero che un taglio agli stipendi non risolverà i problemi di bilancio, ma io penso che la politica, visto che chiede sacrifici enormi ai cittadini, dovrebbe dare l’esempio. Non è forse il suo compito quello di educare i cittadini? In questo modo che immagine sta dando di sé? Sicuramente non buona. Plauso ai 5 stelle

  2. bruno Says:

    Come dice Ugo, il primo dovere e compito della politica è dare il buon esempio, ai suoi sudditi e ai relativi figli. Cosa diremo ai nostri figli?

  3. poudzo! Says:

    Sig. Bruno. Ha troppo Ragione..ma non cosa diremo ai nostri figli! ma cosa diranno loro ai propri figli! Trovo difficile scriverlo, ma i 5 stelle in vda fanno i fatti,poche storie,I FATTI.

  4. Bisker One Says:

    Spiacente di contraddire tutte le opinioni pro-grillini che vengono fuori in questo blog, ma i grillini si stanno soltanto facendo propaganda a stecca; nemmeno loro rinunciano a mezzo centesimo del loro stipendio, a parte queste “restitutions” farlocche e, giustappunto, propagandistiche. Fa male vedere quanti boccaloni ci sono cascati con tutte le scarpe; la propaganda grillina, tuttavia, è solo marketing e basta.

  5. anna Says:

    Mi pare che non abbiano rinunciato allo stipendio, alla diaria, ai rimborsi spese, al vitalizio; volendo è possibile farlo, forse con qualche carico dal punto di vista burocratico, ma varrebbe la pena per dimostrare che loro non sono demagoghi.
    E’ semplice chiedere la riduzione dei compensi quando sai benissimo che non passeranno mai.
    Comincino a chiedere che venga abolito il vitalizio, come è già stato fatto in altre regioni. Poi chiediano la riduzione del numero dei consiglieri.

  6. patuasia Says:

    Signor Bisker One, non sono una simpatizzante grillina come di nessun altro partito: in genere scelgo quello che al momento mi sembra il più sensato e quindi può non essere sempre lo stesso, ma occorre essere onesti. I grillini hanno, per accordo nazionale, rinunciato a una parte del loro compenso mensile devolvendolo in acquisti di utilizzo pubblico, che poi sia una trovata pubblicitaria chi se ne frega, quello che conta è l’atto. Gli altri si riempono la bocca e anche questa è una trovata pubblicitaria, ma poi nei fatti intascano l’intera somma.

  7. poudzo! Says:

    Eppure Sig.ra Patuasia moltissimi, come vede ,continuano a raccontarla come gli pare….chi ha donato l auto elettrica e una fotocopiatrice e altre cose ,togliendosi i soldi dallo stipendio? Può essere poca roba, ma in questo momento è anche il solo gesto che conta! Se non vediamo e non accettiamo,non apprezziamo manco questo, che è certificato ed evidente ,pensa il resto!altro che salame sugli occhi! Popolo di omertosi. AH! IO NON SONO UN GRILLINO MA CERCO SEMPLICEMENTE DI DIVIDERE LE COSE SOPRATTUTTO IN BASE AI FATTI E NON AI SOLITI SVARIATI VANEGGIAMENTI.

  8. Bisker One Says:

    @Patuasia, Poudzo
    Non per contraddirvi a tutti i costi, ma in questo specifico caso le motivazioni costituiscono almeno il 90% dell’importanza dell’atto. José Mujica, ex presidente dell’Uruguay, rinunciava a gran parte dei suoi emolumenti perché crede sul serio nell’aiutare chi è più povero di lui; nessun grillino – qui o a livello nazionale – è un José Mujica, nemmeno alla lontana. Hanno donato un’auto elettrica, una fotocopiatrice e altre cose, sì, ma a fini puramente propagandistici, e questo è l’unico fatto davvero importante in questa faccenda.

  9. GG Says:

    @BiskerOne
    Non per contraddirti a tutti i costi, ma il confronto non regge. Le motivazioni per l’onestà e la correttezza non contano una beata fava, rispetto alla concretezza dei fatti. L’auto elettrica all’USL sarà mera propaganda, ma è acquistata con i soldi dello stipendio (una parte significativa dello stesso) e i due consiglieri regionali se ne privano a favore di servizi pubblici, cioé per tutti noi. Il confronto è con i 100 euro di Donzel (per comprare un auto elettrica non bastano 3 legislature) e con lo zero assoluto degli altri 32 (per comprare un auto elettrica non basta l’eternità), mica con Madre Teresa di Calcutta.

  10. patuasia Says:

    Condivido il pensiero del signor GG, non chiediamo santi al Governo, ma gente che sappia amministrare e fare politica, cioè creare quelle condizioni utili per una buona e saggia condotta. Ferrero e Cognetta, come tutti gli eletti grillini, avrebbero potuto godere del loro stipendio per intero, spendere per un’auto nuova per sé e non per la collettività, dunque di questo bisogna pur darne atto. Altri per propaganda promettono la luna ben sapendo di non poterla mai offrire e dunque, signor Bisker One, non avverte una certa differenza di stile? Io sì.

  11. Sully Says:

    Lodevolissima la decisione di privarsi di una parte degli emolumenti per destinarli al bene comune; magari gli altri 33 facessero una scelta analoga; tuttavia, se una critica si può fare, mi pare poco attenta la scelta di destinare quei denari all’Azienda USL della Valle d’Aosta che, lo ricordo ai distratti, ha chiuso il bilancio 2013 con un utile di 5 milioni 668 mila e che per l’anno 2014 riceve dalla Regione più di 255 milioni di euro.
    Forse una scelta rivolta ai bisogni di altri enti o istituzioni senza scopo di lucro sarebbe stata da preferire.

  12. Bisker One Says:

    Ribadisco il concetto con una semplice constatazione: Ferrero e Cognetta non hanno troppo bisogno di soldi, altrimenti se li sarebbero tenuti anziché usarli per finanziarsi una costosa campagna pubblicitaria a base di slogan e generosità farlocca. Se dovessero, che so, pagarsi il mutuo della casa, col cavolo che andrebbero a fare regalini a destra e a manca. Ripeto: Ferrero e Cognetta NON SONO, nella maniera più assoluta, i José Mujica valdostani. Io continuerò a fare un processo alle loro intenzioni, e a ritenerle colpevoli all’ennesima potenza; darò atto che qualcosa fanno, ma lo fanno – insisto – per il loro tornaconto personale e non per spirito umanitario. Così la loro beneficenza sa veramente di presa per i fondelli. Sully ha messo il dito sulla piaga, identificando il destinatario di uno dei “doni” dei due grillini: dono di cui il suddetto destinatario non aveva minimamente bisogno. Se volessero davvero dare un segnale positivo, i due dell’ave maria dovrebbero indirizzare le loro donazioni ad altri enti, tipo rifornire le mense per i poveri. Suonerò duro, ma (a differenza di troppi altri) non ho mai riposto troppa fiducia in un partito fondato sul Vaffa.

  13. poudzo! Says:

    Sig. Bisker One è risaputo e credo normale che qualsiasi forma di “volontariato” quindi aiuto, donazione o altro, prima di tutto appaghi il nostro “IO” dopodichè se cosi facendo si crea in qualche modo una qualsiasi forma di <aiuto verso il prossimo…ma chissenefrega del resto! Meno politica piu fatti che concretizzino,ma per qualcuno evidentemente non basta manco questo. Bho? Ma infondo siamo Valdostrani mica per niente.

  14. Il Pretoriano Says:

    E se noi cittadini tutti entrassimo nell’ordine di idee: o lo stipendio e vitalizi vari se lo autotagliano loro, oppure saremo noi a tagliar loro le gambe e qualcos’altro..! Passiam parola prima che sia troppo tardi, soprattutto per le nostra prole che amiamo tanto.


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