Il gesto che rimane
In tutta questa faccenda il gesto che vince, quello che resterà alla memoria come simbolo di una battaglia (che sarà comunque persa perché la Storia va avanti da sola) è quello proposto dalle sentinelle. Un gesto contemporaneo forte capace di assurgersi a icona di un pensiero collettivo. Il paradosso vuole che sia il medioevo a farsi carico di una metafora di modernità. Forse perché per quanto segnata, quella collettività sa ancora esprimere se stessa con dignità. Chapeau! La controparte si è arresa al catalogo vecchio e consumato dei gesti di una certa sinistra ormai condannata al folclore. Girotondi, allegria forzata, canzoni di repertorio, in sostanza tutto il casino da circolo popolare esibito in nome di una presunta libertà di comportamento, come se la libertà non avesse anch’essa le sue regole.
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6 ottobre 2014 a 10:47
Oh per carità, anche Hitler ha usato gesti contemporanei forti capaci di assurgersi a icona di un pensiero collettivo. Del cazzo però. Io sarò pigro (me lo ha scritto in un altro post), ma lei non sa più a che contorsioni cerebrali appendersi (evidentemente ha il tempo per potersi permettere “di non far parte del medioevo”…) per fare in modo che questo blog susciti un po’ di clamore e venga letto. Di fatto credo che, sempre di più otterrà l’effetto opposto, ovvero di essere ignorata. Peccato, sembrava partita bene.
6 ottobre 2014 a 18:13
No, veramente, signor visconti, è lei che si sta appendendo in contorsioni cerebrali, va bene la moda del bondage, ma l’esempio di Hitler che esempio è? Sembravo partita bene? Cavolo tra poco compio sei anni! E tra poco compio tre milioni di visite! Conosce un altro blog valdostano altrettanto duraturo?
6 ottobre 2014 a 23:05
Bravissima!!!
7 ottobre 2014 a 09:01
mamma mia come si incazza la gauche caviar quando la pungi sul vivo…. manica di assistiti benpensanti, il massimo del lavoro che hanno fatto è il sindacalista…. e poi tirano in ballo hitler, ma che c’entra?!?!?!
brava patuasia, sempre sul pezzo
7 ottobre 2014 a 10:57
LUCHINO, CARO. IO FACCIO IL LIBERO PROFESSIONISTA, DA SEMPRE, MI SPIEGA QUELLO CHE VOLEVA DIRE? NON SOPPORTO L’IDIOZIA PERÒ, CHE LE SUE ESTERNAZIONI E QUELLE DEL TOPIC NON RAPPRESENTANO PERFETTAMENTE (OLTRETUTTO VENGONO PUBBLICATI I COMMENTI SOLO A PIACIMENTO) SOLO PERCHÉ COME DICE GROUCHO MARX, NESSUNO E’ PERFETTO.
7 ottobre 2014 a 14:12
No, signor Lorenzo Visconti, lei non può scrivere che vengono pubblicati solo i commenti a piacimento, perché dice una falsità. Io, ho già chiarito diverso tempo fa, non pubblico i commenti pesantemente offensivi e non verso la mia persona che se ne fotte, ma a quella di terzi che magari potrebbe offendersi. Se per caso non vedesse pubblicato subito il suo commento è per ragioni che ancora non comprendo, ma lo ibero appena accendo il computer, sempre che sia sufficientemente rispettoso della suscettibilità altrui.
7 ottobre 2014 a 16:03
Io lo scrivo perché è quello che succede, poi se non è lei responsabile, me ne dispiaccio, faccia in modo che la cosa venga risolta. Per inciso, non mi permetterei di offendere nessuno. Sono troppo pigro, come lei ben sa.
7 ottobre 2014 a 16:10
Tra l’altro, sempre a proposito della gestione topic, per fare in modo che terze persone non vengano offese lascia il commento di uno che scrive “manica di assistiti benpensanti, il massimo del lavoro che hanno fatto è il sindacalista…” riferendosi a più “terzi” che hanno civilmente manifestato in piazza. Ma siccome lei è bravissima e concentrata sulla grammatica, non le starò a spiegare che qualcuno potrebbe offendersi (offendersi con due f, giusto?).
8 ottobre 2014 a 13:00
No, signor visconti lei scrive: “vengono pubblicati solo commenti a piacimento” e questa non è la semplice constatazione di quello che succede, ma un’osservazione ben precisa che lascia intendere una censura da parte mia. Lei sa offendere, mio caro signore, nonostante la pigrizia. Le chiedo quindi di farmi le dovute scuse. E poi quel suo imperativo: “faccia in modo che la cosa sia risolta” francamente mi lascia basita: per caso è lei che paga la registrazione del blog o il mio tempo? Questo per dirle che c’è modo e modo di chiedere, uno ad esempio è più educato e usa un’altra forma verbale. Si vuole sforzare di riformulare la richiesta?
8 ottobre 2014 a 13:04
Signor visconti, quando parlo di censura delle offese mi riferisco a quelle indirizzate a persone con una identità precisa non a generi. Se poi lei vista la sua suscettibilità, si sente comunque coinvolto è un affare suo che non riguarda la deontologia del blog.
8 ottobre 2014 a 14:39
Chiedo scusa. E grazie per tutto quello che fa per noi. (Il punto è messo al posto giusto?)
8 ottobre 2014 a 17:08
Sono scuse che non accetto, signor visconti, il suo sarcasmo le inquina. Lasci perdere, non è capace di essere all’altezza.
8 ottobre 2014 a 20:01
Mannaggia…neppure le mie scuse accetta. Ma non era la sua persona che se ne fotteva? ad ogni modo, mi ha fatto passare qualche attimo divertente, io le sono grato.
9 ottobre 2014 a 13:12
La mia persona se ne fotte allegramente, ma il blog non è solo mio è anche degli utenti, per loro che io chiedo più rispetto e soprattutto più qualità intellettuale che lei, in questo ambito, non ha dimostrato di possedere. Al contrario lei, signor visconti, non è affatto divertente. E con questo chiudo questo patetico carteggio.