Buongiorno Cogne!
Se gli alberi possono ledere la nostra salute, questa nuvoletta che fa?
Explore posts in the same categories: Aria, Bruttezza, Confronto, Degrado ambientale, Domande, InquietudineTag: Aosta, Cogne Acciai Speciali, Inquinamento dell'aria
You can comment below, or link to this permanent URL from your own site.
4 settembre 2014 a 08:06
“Respirare piano, respirare tutti”…..
4 settembre 2014 a 14:14
Invito tutti a guardare i dati ARPA!!! Nichel e polveri sottili alle stelle!!! Alla faccia della salute e dei tumori!!! Pero’ la Cogne porta voti!!!!
Chiudere subito e, dopo opportuna bonifica creare dell’altro in modo tale da reimpiegare tutte le persone (basterebbe un centro commerciale con IKEA inclusa)e farle lavorare in un luogo piu’pulito, salvaguardando inoltre la salute dei cittadini…..Credo sogno irrealizzabile…….
4 settembre 2014 a 15:15
@nicola69 “centro commerciale con IKEA inclusa”… Grande prospettiva. Grande visione progettuale.
4 settembre 2014 a 15:24
Nichel e polveri sottili alle stelle… che dice il Sindaco per salvaguardare la nostra salute? Tutta colpa dei cedri!
4 settembre 2014 a 18:12
Centro commerciale?!? Ma siamo pazzi???
4 settembre 2014 a 21:05
parco divertimenti tipo Gardaland!
5 settembre 2014 a 08:26
I centri commerciali nella zona di Aosta sono già talmente tanti che non riescono neppure ad avere la clientela per tirare avanti; qualcuno vorrebbe aggiungerne ancora? Sarebbe meglio riconvertire la Cogne per fare qualcos’altro. Abbiamo così bisogno di un’acciaieria qui da noi? Tra l’altro un’acciaieria che non lavora più da decenni il materiale grezzo, ma si limita a elaborare materiale proveniente da altre fonti. Sia come sia, le acciaierie sono inquinanti, non c’è cristo che tenga; qualche altro tipo di produzione meno, ahem, sporca permetterebbe alla Cogne di mantenere i suoi operai e di impattare meno sull’ambiente.
5 settembre 2014 a 10:15
Moncalieri, ex Fonderie Limone
http://goo.gl/v6yw0M
http://goo.gl/RB2lol
http://goo.gl/wghOmJ
Le ex Fonderie Limone hanno segnato profondamente l’assetto urbanistico ed il sistema sociale di Moncalieri: questa struttura-pilastro, sita in via Pastrengo 88 nella zona di Borgo Mercato, sul confine con il comune di Nichelino, ha rappresentato, per oltre cinquanta anni, un vero punto di riferimento per molti lavoratori. Incerte sono tuttavia le origini di questa struttura: alcuni sostengono che la “Limone” sia nata come piccola e artigianale fonderia creata a Torino, in via Nizza, da Luigi Limone, di Saint Etienne. Altri invece ricordano che Giuseppe Limone, suo figlio, abbia creato una piccola officina alla Barriera Nizza e poi, nel ’24, si sia spostato a Moncalieri. In ogni caso, certo è che le attività principali dell’impresa erano la fusione del bronzo, dell’alluminio e della ghisa. La fonderia ha vissuto anni di splendore ma anche momenti di grandi avversità, che l’hanno portata alla definitiva chiusura alla fine degli anni Settanta. Solo nei primi anni Novanta è stato predisposto un progetto di recupero funzionale ed urbanistico di ampio respiro con l’obiettivo di insediare, in alcune parti della struttura, attività di grande rilevanza cittadina. Un progetto significativo dal punto di vista urbanistico si è sommato, così, ad un progetto culturale ed artistico: l’ex Fonderia, secondo questo indirizzo, è diventata, grazie al rapporto con il Teatro Stabile di Torino, una “fabbrica delle arti” e luogo di produzione di spettacoli teatrali. Nasce, così, un polo unico nel suo genere in Italia, aperto alla progettazione e alla elaborazione delle idee, al servizio di tutti: del teatro, dell’arte e della comunità intera. Moncalieri ha quindi a disposizione un formidabile strumento di crescita culturale e sviluppo complessivo. Nel febbraio 2005 il nuovo spazio teatrale è stato inaugurato dalla prima nazionale dello spettacolo Woyzeck di Georg Büchner, con la regia di Giancarlo Cobelli.
5 settembre 2014 a 23:11
nerorick@
Sì, grande idea la Sua, perché no, un bel parco divertimenti con attrattive con lo sfondo delle belle montagne valdostane. Percorsi acquatici che partono da Charvensod e terminano nelle acque limpide della Dora Baltea ad esempio, o partendo da Pila percorsi con trenini su cremagliere e tanti altri divertimenti per grandi e piccini. Attirerebbero tanta gente ad Aosta, ci sarebbero posti di lavoro per i giovani, garantito lo shopping tutti i gironi per i nostri negozianti, oramai alla canna del gas, e ristoranti pieni di giorno e di sera. Buona meditazione a chi deve dare soluzioni ad una crisi della città oramai sotto gli occhi di tutti.
8 settembre 2014 a 11:45
A mio avviso va bene qualsiasi cosa, pur di dare veramente alla regione un’impronta veramente turistica, e restituire alla citta’ di Aosta il volto che merita veramente. Gente che parte da ogni dove, cosa pensa quando vede quell’obrobrio??? Alla faccia della vocazione turistica. Lasciano le citta’ per venire a respirare aria pura in montagna, non sapendo che vengono invece a prendere nichel e polveri sottili. Le persone che lavorano li’pensando ad un affare, non si rendono conto che hanno firmato una condanna ad una vita di stenti (ricordo la bella silicosi, e non solo, che affligge le persone che hnno lavorato in Cogne). la Valle d’Aosta rappresenta un crocevia tra 3 Nazioni, ed a mio avviso si dovrebbe lavorare in quel senso, cercando di creare delle attivita’ che siano in grado di richiamare turisti dai Paesi confinanti e non solo. Ben venga un bel parco giochi,magari a tema, che in questo periodo creerebbe sicuramente piu’ indotto rispetto a quell’ammasso di lamiere che sputa fumo tossico!!!! Sarebbe ora che la politica della Valle d’Aosta iniziasse a ragionare in maniera un pochino piu’ ampia!!!! Ci sono veramente tanti mezzi per rendere questa regione un fiore all’occhiello !!! Regioni che hanno molto meno riescono a far fruttare al massimo quel poco che hanno. Avere la fortuna di avere un simile tesoro naturalistico, ed andarlo ad incenerire con le scorie della Cogne e con i suoi fumi mi sembra sintomo di pura follia!!!! E’ inutile andare poi a costruire il teleriscaldamento che dovrebbe ridurre le emissioni, utilizzando come caldaia questo mostro ecologico!!!!