Artigianato e premi
Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Gentile Patuasia, da una breve analisi dei vincitori delle ultime 5 edizioni della Mostra
Concorso nel settore Scultura Bassorilievi e Tuttotondo emerge che:
VIERIN Siro: 3 premi su 5 partecipazioni
MASSETTO: 3 premi su 5 partecipazioni
BARMASSE: 3 premi su 3 partecipazioni
JOLY: 3 premi su 3 partecipazioni
BERLIER: 2 premi su 3 partecipazioni
CASETTA: 2 premi su 5 partecipazioni
VIERIN Enzo: 2 premi su 4 partecipazioni
BINEL: 2 premi su 2 partecipazioni
CAZZATO Salvatore: 2 premi su 3 partecipazioni
ARNODO: 1 premio nell’unica partecipazione
CRESTANI: 1 premio nell’unica partecipazione
DIEMOZ: 1 premio nell’unica partecipazione
FISANOTTI: 1 premio nell’unica partecipazione
Mi e Le chiedo: ha senso che le opere vengano consegnate senza firma e anonime, quando CHIUNQUE è in grado di riconoscere un Joly, un Crestani, un Berlier, un Fisanotti, etc.?
E’ un caso che i vari maestri artigiani vincano ogni volta che partecipano, e che sembrino accordarsi per non mettersi il bastone tra le ruote tra di loro (quest’anno partecipo io, il prossimo anno partecipi tu…)? Visto da fuori sembra che ci sia una sorta di accordo tacito: daltronde una mostra senza i summenzionati artisti avrebbe senz’altro meno fascino rispetto ad una mostra che possa permettersi di esporre le loro opere. Così, però, si penalizzano e si disincentivano le nuove leve, che sanno già in partenza che non potranno vincere, perchè i mostri sacri non parteciperebbero se si vedessero sconfitti da un signor nessuno… e la mostra ha bisogno di loro! Il risultato è che quest’anno hanno partecipato solo in 40 aritisti contro i 60 dello scorso anno e gli 84 (!!!!) di due anni fa: in meno di due anni i partecipanti si sono dimezzati!!! Non sarebbe più logico che a votare fosse una giuria esterna? O almeno – onde evitare costi aggiuntivi alla regione – non sarebbe opportuno introdurre un nuovo premio riservato alle nuove leve, in modo da tutelare la dignità dei maestri artigiani e dare comunque i giusti riconsocimenti ai
giovani?
Tag: Aosta, Arigianato, Fiera di sant'Orso estiva, Valle d'Aosta
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22 agosto 2014 a 10:30
Per molti scultori il vero premio è l’esposizione in piazza, il confronto con chi è più bravo, specialmente se molto bravo) è il vero spirito della manifestazione. Sicuramente gli scultori più bravi (e più imegnati lavorativamente) non trovano il tempo di partecipare tutte le volte con un opera che prende tanto tempo per la realizzazione e sia più difficilmente vendibile, perché non fatta su ordinazione ma su “Tema fissato”. Personalmente, ho visitato la mostra e ritango che i pezzi degli scultori citati non siano stati premiati per il loro “nome” ma per la qualità della scultura presentata. E’ difficile avere una giuria “esterna”, fuori VdA c’è poca scultura su legno, infatti per Sant’Orso vengono tutti qui.
Secondo me il calo dei partecipanti è dovuto a: 1-Crisi economica (faccio pezzi da vendere alla Foire piuttosto che per partecipare alla MC, si veda l’aumento dei banchi del 9 agosto), 2-Ridotta durata espositiva (da 15 a 8 giorni, una “vetrina” di minor peso per i partecipanti), 3-Calo valore premi (primo premio da 1000 a 700 euro, terzo da 350 a 250).