Montagna o Luna Park?


Riceviamo da Legambiente e volentieri pubblichiamo.

Nel devastato panorama dei trasporti valdostani, dove s’incrociano bandi milionari (deserti) e treni immaginari, c’è chi continua a proporre benzina e rumore come soluzione ai problemi del turismo. La recente iniziativa del Sindaco di Valtournenche in favore dell’eliski è una delle tante che vanno in questa direzione. Ci congratuliamo con lui e con i suoi otto colleghi sindaci, capaci di “promuovere questa pratica coniugandola con la salvaguardia e la tutela del territorio di alta montagna nell’interesse di tutti i suoi frequentatori”. L’ipocrisia delle parole riesce ad offuscare la realtà. E’ come “distruggere la natura per salvaguardarla” o, come si diceva una volta, “salvare capra e cavoli”. Un augurio a chi pensa di poter far convivere il turismo dolce, gli escursionisti, lo sci alpino e quello di fondo con quei pochi privilegiati che gli volano rumorosamente (e pericolosamente) sulla testa! Invitiamo quei sindaci a decidere responsabilmente tra l’eliski e gli amanti della natura.

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8 commenti su “Montagna o Luna Park?”

  1. giancarlo borluzzi Says:

    In tutta sincerità non sarei così critico, nel senso che esiste una gerarchia del Male: è assoluto quello che rovina l’ambiente per tempo immemorabile, come quella puttanata somma (che solo la Rai VdA può celebrare in modo risibile come fa) costituita dalla cosiddetta funivia del Bianco (anche se questa montagna in senso stretto non è fortunatamente toccata); esiste, ma è di gravità minore in quanto non lascia segni nel tempo ed è sempre revocabile, quel Male relativo che è l’eliski.

    Mi sa che Legambiente, notoriamente/forse di sinistra, sia anzichenò condizionata dall’ideologia: la puttanata funiviaria assicura lavoro a qualcuno e quindi su di lei non si lanciano gli strali che meriterebbe; mentre le pratiche tipo eliski (che sarebbe meglio non ci fossero, ma fanno 757.342.069 volte meno danno delle funivie in zone sacre) gradite da quelli che Legambiente chiama schifata “pochi privilegiati” vanno dalla medesima pernacchiate.

    Est modus in rebus.

  2. GG Says:

    In tutta sincerità non sarei così acritico come il sig. Borluzzi. Il danno ambientale può essere di tipo “naturalistico” o “paesaggistico”. Personalmente ritengo più grave quello a danno della vita, rispetto a quello a danno della vista.
    La funivia del bianco esiste da molti anni, viene solo sostituita mantenendo lo stesso sito di arroccamento, in una zona già disturbata/deturpata ma di scarsissimo interesse per flora e fauna.
    La proposta di ampliare i siti in cui fare atterrare gli elicotteri porta ad un disturbo della fauna in periodo riproduttivo (camosci e stambecchi si accoppiano a novembre-dicembre e partoriscono a inizio primavera) su quasi tutto il territorio (parchi esclusi). L’heliski è una pratica inquinante e rischiosa (non solo per chi la pratica ma anche per chi si trova sullo stesso pendio), vietata in buona parte delle alpi. Facciamoci delle domande: perché in Trentino Alto Adige e sulla Marmolada nelle dolomiti è vietata? Sono più fessi? Non sanno “gestire” il turismo invernale? Che c’azzecca che uno sia di destra o di sinistra?

  3. giancarlo borluzzi Says:

    In tutta sincerità pensavo più all’elicottero che atterra su cime innevate d’estate o d’inverno, per cui il disturbo a flora/fauna non l’avevo considerato.
    Dove sbaglio dicendo che l’eliski per definizione non può essere praticato ove esiste flora, almeno al momento dell’atterraggio, e raramente rompe gli zebedei alla fauna?

    Non sono esperto sui divieti in altre regioni.

    L’ultima volta che ero in cima al Bianco un elicottero mi sorvolava e mi rompeva che altri arrivassero eventualmente lì in tal modo (così non fu): ma in questo caso si trattava di un sentimento personale, non di danni a flora o fauna (a meno di comprendere in questa pure le persone).

  4. GG Says:

    A parte le dichiarazioni di Mountain Wilderness, Legambiente e CAI (soliti ambientalisti proibizionisti e rompimarroni) pare ci siano richieste di soppressione della pratica per il disturbo della fauna anche da parte dei cacciatori: http://www.ecodelchisone.it/articoli/2010-03-24/cacciatori-in-val-chisone-contro-l-eliski-disturba-gli-animali-1642
    Credo che il problema sia legato alle numerose rotazioni giornaliere che coinvolgono diverse cime in una stessa zona e che non consentono tempi e spazi di quiete agli animali in una stagione già difficile. Gli elicotteri “caricano” gli sciatori in elistazioni nei pressi delle strade e li scaricano in cima, ma ogni volta vanno avanti e indietro sui boschi a quote intermedie, anche 15 volte al giorno per ogni elicottero.

  5. giancarlo borluzzi Says:

    Una delle più belle barzellette della storia dell’umanità: i cacciatori, assassini di animali, protestano se gli assassinandi vengono “disturbati” dagli elicotteri!

    Comunque il tuo pensiero, GG, è ora chiaro.

    Forse risponderei che il divertimento di chi vuole usufruire dell’elicottero prevale sul desiderio di quiete di animali in un mondo in cui di fatto gli uomini utilizzano a proprio piacimento degli animali stessi, vuoi mangiandoli vuoi vestendo le loro pelli.

    Mountain Wilderness, con Messner, fece la nota protesta al colle del Gigante e il Cai può essere globalmente criticato solo perché non alza sufficientemente la voce contro gli sgorbi “paesaggistici”.
    Queste organizzazioni non possono, a mio avviso, mai essere considerate rompimarroni, come neppure Legambiente; nella fattispecie però la tua posizione mi pare eccessiva e, parlando in generale, anche ipocrita se sostenuta da chi vuole la tranquillità degli animali accettando però che vengano accoppati per essere mangiati (non da me, però).

  6. poudzo! Says:

    E allora mettiamoci dentro i fuochi d artificio che sponsorizza la c.v.a. a 40 mila euro al colpo….Gabiet- Brusson-ecc ecc ecc…primo li paghiamo TUTTI, secondo credo che la fauna in quei giorni siano LEGGERMENTE agitati…ma chissenefrega! Ah….la corrente che dovrebbe essere dei VALDOSTANI TUTTI, specialmente per le attività commerciali è diventata proibitiva!! altro che sconti…continuiamo con i fuochi a rompere i coglioni agli animali,continuiamo a mazziare tutti a suon di bollette stratosferiche poi vediamo quante cartucce in futuro rimarranno da sparare!! Almeno gli Elicotteri non li hanno COMPRATI I VALDOSTANI!!!!!!!

  7. pierre_1 Says:

    la cosa puzza, questa azione ha poco senso, l’unico motivo è che la Regione voglia ampliare l’utilizzo dell’elicottero per divertimento in montagna (qualcuno parla anche per la MTB) e allora ha mandato avanti alcuni sindaci per poter successivamente dire: è il territorio che chiede ciò. A prescindere da ciò l’elicottero disturba notevolmente chi và a piedi in montagna che tende poi ad andare da altre parti, da valutare cosa si prende rispetto a cosa si perde. Come giustamente dice GG i Trentini non sono fessi.

  8. FtW Says:

    I ricconi possono volare con rumorosi elicotteri. I sileziosissimi piloti di aliante (ormai ex turisti della Valle) non possono sorvolare il parco del Gran Paradiso, neppure a 3000 metri, poiché spaventato i camosci che tentano il suicidio.
    C’è una logica in tutto ciò. È evidente.


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