Il coraggio di osare…


Così dichiara dalle pagine della Stampa, il presidente dell’associazione Art&Incontro: ” Queste associazioni servono a incoraggiare i tanti che coltivano l’hobby della pittura, convincendoli a esporre. Perché spesso agli inizi manca il coraggio di osare. Bisogna invece “osare”, “osare”, “osare”…”. Non è il caso della città di Aosta che vede una aguerritissima associazione di autodefiniti “artisti valdostani” che il verbo osare l’ha applicato da sempre ricevendone innumerevoli vantaggi. Forte di un alto numero di iscritti, in un posto dove ciò che conta è la quantità che si tramuta in voto e non la qualità più impermeabile alla metamorfosi, la lobby, presieduta da Antonio Vizzi, ha di fatto conquistato quasi tutti gli spazi espositivi del capoluogo. La Saletta comunale vede esposti i risultati del loro tempo libero, così come la Saletta san Grato che, umiliando un piacevole affresco del ‘500, è diventata addirittura la loro galleria. Anche la Saletta Finaosta non ha resistito al fascino dell'”osare”: cinque mesi l’anno ospita  il diletto hobbystico di un centinaio di appassionati. Spesso anche la saletta dell’Hotel de Ville con mostre a tema, apre le sue porte agli amanti del pigmento a olio. Sono tanti, tengono famiglia e hanno amici, con loro il successo è assicurato e non solo quello legato alle esposizioni. Mario Sposito, il presidente di cui sopra, si lamenta che in Italia i piccoli eventi, considerati dei sottoprodotti, vengono snobbati. Non so esattamente come ci si comporta fuori dai confini dell’autonomia, ma di certo i sottoprodotti qui trovano spazi aperti e finanziamenti calorosi.

Explore posts in the same categories: Artisti in provincia, Confronto, Cultura morta, Delirio, Folclore valdostano, Persone pubbliche, Politica culturale, Populismo, Villaggio tribale

Tag: , , , , ,

You can comment below, or link to this permanent URL from your own site.

3 commenti su “Il coraggio di osare…”

  1. AostaCapitaledegliArtistiValdostani Says:

    Non posso permettermi un intervento decisivo. Non conosco le persone. Ho il pregiudizio che siano mezzi amatori-dilettanti con tanto amore, ma senza un vero talento (nemmeno potenziale, nemmeno inespresso), ho visto qualcosa questa estate (o l’estate di due anni fa?) in una saletta di via De Tillier: molti lavori mi facevano ridere sinceramente, di gusto. Trovo che l’espressione di se stessi attraverso la rappresentazione sia sempre interessante. Però, siccome mi occupo di arte professionalmente, non ho tempo di considerare anche chi ha il sacro fuoco solo la domenica, oppure chi ha ricevuto l’eredità dallo zio d’America e subito gli è scattato un raptus creativo. Quindi, siccome non me ne occupo e non conosco, “googolo” per immagini Antonio Vizzi. Ho l’aspettativa di ricevere come risultato centinaia di immagini di quadri, fotografie, sculture, installazioni, performance, video. Penso, cioè, che il signore sia egli stesso un artista/amatore (mi inibisco scientemente di credere che esista un mercante di dilettanti). Con sorpresa il risultati sono pochi, vari e tematici. Scopro che è un Generale di brigata degli alpini in congedo dal 1994 e quindi oggi in “riserva” e un appassionato di pittura da sempre. Ma, confessa, di non aver mai potuto approfondirne la conoscenza. Poi scopro in ordine sparso:

    – Union Valdotaine http://www.unionvaldotaine.org/datapage.asp?id=765 (sarà lui?)

    – Rini con sguardo rapito http://www.consiglio.vda.it/mediateca/immagine.asp?pk_mt_foto=3503&anteprima=2

    – Rollandin, Rini e altri http://www.consiglio.vda.it/mediateca/immagine.asp?pk_mt_foto=3497&anteprima=2

    – Un quadro Van Gogh Style
    http://associazioneartistivaldostani.it/VIZZI.htm

    – Un quadro Faccini Style
    http://associazioneartistivaldostani.it/VIZZI.htm

    Quindi se volete raccontarmi, rispondere ai miei interrogativi e informarmi vi sarei grato. Sennò pazienza. Correrò il rischio di sbagliarmi e continuerò a pensarli dilettanti da corrida.

    Qualche osservazione seria:
    1) un sito dell’Associazione Artisti deve essere artistico anch’esso (o sono io didascalico?). In tutti i modi deve essere migliore: su questo non ho paura di smentite.
    2) non ho trovato dichiarato in nessun punto la natura “amatoriale” della produzione artistica degli associati. Ma allora, se sono professionisti, perché all’Associazione non aderiscono quegli artisti (e artigiani) valdostani noti a livello nazionale?

    Infine considerazione generale: sarebbe ora che le Associazioni diventassero a scopo di lucro, ma senza costi per le casse pubbliche.

  2. libero Says:

    Sono tanti e in un posto piccolo come questo anche una manciata di voti fa la differenza, cosa vuoi che conti la qualità! Si chiamano artisti, ma sono crostaiuoli che qui hanno trovato la pacchia! Si pensa allo spreco dei soldi pubblici e poi si spendono per stampare cataloghi con le loro esercitazioni domenicali! E i veri artisti tirano la cinghia! Che si finanzino da soli! ma non ci sono artisti valdostani veri in questa regione?

  3. raz les bolles Says:

    Vizzi è soprattutto un furbacchione, e opportunista. Ora amico di questo, ora di quello, come tanti, del resto. Si improvvisa regista di filmati da proloco (ingenue…), organizzatore di eventi mondani, insieme a vari amici/amiche del suo livello intellettuale e anche più presuntuosi di lui, e,.perché no, artista…
    fa chic e non impegna. Lui sì che osa, osa, osa… L’importante è raccattare un po’ qua un po’ là, qualche soldino, qualche invito, qualcosa insomma. Perché stupirsi dunque se si è inventato un’altra associazione?


Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...


%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: