Larghe intese ad personam
Seguiamo insieme il ragionamento di Raimondo Donzel che su aostanews24 dice: “Io sono stato chiaro. Con questi risultati non ci sono le larghe intese. C’è una prospettiva di cambiamento, che può essere aperta anche all’Uv e alla Stella Alpina. I risultati delle Europee dicono che in Valle d’Aosta ha vinto il cambiamento, aspettiamo, quindi, a breve il passo indietro di chi ieri si alleò con la destra di Berlusconi e oggi tiene in stallo la Valle d’Aosta.”. Cosa gli fa credere che i risultati delle europee significhino per la Valle il cambiamento che lui vuole? Niente altro che le sue ambizioni personali. Il PD che ha vinto in Italia e in Europa è il PD renziano e sappiamo tutti che lui è civatiano e prima era bersaniano e prima era franceschiniano e prima ancora veltroniano… renziano ancora no. I suoi rapporti con il segretario, Fulvio Centoz, che invece lo è, non sono buoni, direi agli antipodi. Se Donzel fosse l’espressione di questo PD vincente darebbe retta al suo segretario cosa che invece non fa. Dunque? Perché usa anche lui come Laurent Viérin una vittoria che personalmente non gli appartiene? Perché con Viérin ha un intuibile accordo in tasca e con Centoz no.
Donzel come i Viérin e una parte dell’Alpe, vorrebbe entrare in Giunta grazie all’uscita dalla maggioranza di quei sei fra stellafioriti e unionisti, uscita che però non c’è stata e che ha prolungato lo stallo della crisi avviata da Leonardo La Torre. Uscita che non ci sarà. (L’alleanza ha perso circa settemila voti, un segno relativo, certo, ma comunque significativo di una certa debolezza.). Centoz e una parte del suo partito a due mesi dalla “vittoria” festeggiata alla Gabella, si sono resi conto che proseguire sulla strada dell’aspettando Godot non se ne viene fuori e si rischiano le elezioni anticipate. Con senso di responsabilità verso una collettività che langue, forti del risultato elettorale del PD in corsia preferenziale per i rapporti con lo Stato, con una parte dell’Alpe cercano una soluzione possibile. Ma Donzel è testardo. Rischierebbe tutto. Con gli amici dell’UVP all’opposizione e in attesa di un probabile (spero di no) rinvio a giudizio, dovrà rimettere nel cassetto le SUE larghe intese insieme al suo assessorato. Per il bene della Valle d’Aosta!
Tag: ALPE, Crisi di Giunta, Elezioni europee 2014, Fulvio Centoz, Laurent Viérin, PD valdostano, Raimondo Donzel, UVP, Valle d'Aosta
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28 Maggio 2014 a 22:36
Assisteremo anche al duello Donzel-Centoz?
28 Maggio 2014 a 22:49
La signora Erika Guichardaz cerca di convincermi che i due vanno d’amore e d’accordo, ma purtroppo non è così. Lo sanno anche i sassi. In direzione non c’è solo lei e altre voci, più attendibili, filtrano da sotto la porta… 🙂
28 Maggio 2014 a 22:53
Mi ricordo di un’autosospensione di Donzel e degli altri due consiglieri suoi zerbini perché Centoz aveva osato dire cose che non erano previste, far passare i due come fratelli ce ne vuole.
28 Maggio 2014 a 23:01
Forse Donzel dimentica che non è più il segretario del PD e fino a prova contraria la linea politica non dovrebbe deciderla lui.
Poi pensare che un eletto dell’UV passi dalla parte del PD perdendo tutte le chances di venire poi rieletto mi sembra un insulto all’intelligenza delle persone. Poi per carità tutto è possibile…
29 Maggio 2014 a 13:51
un governo sostenuto da Alpe e PD che mette a riposo forzato Rolly, e relega all’opposizione l’altro ex-unionista dell’ultima ora, liberando finalmente la giunta da questa faida tra famiglie, sarebbe una buona cosa.
29 Maggio 2014 a 13:57
Il riposo forzato sarà difficile da ottenere da uno che ha di suo 10.000 voti, sarebbe già fantastico mantenere una Union dimezzata con un esponente di spicco all’opposizione. Infatti i Viérin bestemmiano, mica sono abituati loro a stare dall’altra parte.
29 Maggio 2014 a 19:11
Sono un discreto e costante lettore di Patuasia. E’ nella barra dei miei siti preferiti e lo leggo spesso (ancora oggi) come una delle importanti e aggiornate fonti di informazione politica locale.
Partecipo a volte anche come commentatore. Nuvolari, Mancini mi sono sempre piaciuti per la loro facilità espositiva. Tuttavia da tempo, lentamente, ma costantemente, il blog sembra diventato una specie di appendice di una associazione che esprime una sorta di bassa politica. L’astioso attacco personale che continuamente si fa su una persona è una pratica che questo gruppo utilizza spesso.
Gli articoli alcune volte sono piuttosto di parte e leggo davvero di strane critiche anche di fronte ad uscite infelici e stupide di alcuni partecipanti principalmente anonimi. La cosa più sorprendente sono appunto i commentatori: invasati e faziosi a cui non si riesce a replicare perché altrimenti si viene sommersi di ” insulti” e di critiche con accuse di essere pagati dal Pd o di essere collusi ancora con il vecchio potere rossonero.
Preciso, che questo blog il sottoscritto continua a ritenerlo un buon mezzo di informazione, ma ormai mi limito a leggerlo passivamente (spesso evitando i soliti nick, che in quanto a faziosità ormai fanno a gara con più conosciuti giornalisti del regime rossonero).
A dire il vero nel blog ci sono commenti filopiddini, ma come vorrei far notare sono la minoranza. Non credo di essere il solo ad aver notato questo, o sbaglio?
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29 Maggio 2014 a 19:30
Signor Bruscia, a me sembra invece che il livello della discussione sia migliorato molto sia nei toni sia nei contenuti, provi a leggere i commenti di quattro o cinque anni fa e troverà che ho ragione. Se io sono filopiddina perché dovrebbero esserlo gli utenti? Qualcuno lo sarà e qualcun altro no, a me sembra una cosa non solo normale, ma auspicabile per la ricchezza del dibattito. Lei ce l’ha per “l’astioso attacco personale” verso Donzel, voglio tranquillizzarla che l’astio non è verso la persona, ma verso il suo attuale agire politico che trovo poco chiaro e poco producente per il partito. Se insisto sul soggetto è perché è importante per la soluzione della crisi. Quando sarà fuori dai giochi vedrà che smetterò di parlarne così come ho fatto con altri politici. 🙂
30 Maggio 2014 a 09:48
speriamo presto…. per la sinistra valdostana sarebbe un toccasana!!!! e fa pure rima 😉
30 Maggio 2014 a 13:48
Sarebbe davvero salutare per il PD se Donzel si togliesse fuori dalle palle. Lui e la Fontana! Le donzelle se ne faranno una ragione.