Duello all’alba?
Tra un mese si andrà a elezioni anticipate. Chi le vuole sono i due capi clan: Rollandin e Viérin, sarà quindi un vero e proprio regolamento di conti. I voti al posto dei proiettili: ci siamo evoluti. I restanti partiti verranno annichiliti. Ridotti in ruoli di gregari. Il dibattito politico azzerato nella lotta di riconferma del potere. Non ci sarà nessuna esclusione di colpi, sarà una lotta decisiva. Ma quale Europa! Qui siamo nell’Etiopia di Lucy! Noi cittadini, noi valdostani dobbiamo contrastare questo appuntamento che ci devasterebbe. Noi non vogliamo né Rollandin né i Viérin! Noi vogliamo cambiare verso! Vogliamo una politica libera da appartenenze familiari e clientelari, condotta da politici liberi da queste paludi. Vogliamo una politica fatta di progetti, che sappia intercettare gli umori e i bisogni della collettività, totalmente al di sopra delle logiche tribali che l’hanno contraddistinta finora. No, quindi alle elezioni-duello che oltrettutto ci costerebbe molto, e sì a un accordo con le forze di maggioranza, basato sul passo indietro del Presidente e su alcuni punti programmatici comuni e da realizzare al più presto. Sono d’accordo con il signor Romano Dell’Aquila, anche lui non festeggia nessuna vittoria perché nessuna vittoria c’è stata. Anzi. Nella conta dei “vittoriosi” i voti non tornano. Molti hanno preso il volo. Per andare dove? Astensione? Scheda bianca? Scheda nulla? Grillo-talpa? Concordo anche sul fatto che per il PD valdostano si aprono autostrade, spero che Centoz, con il brillante risultato conseguito grazie al riferimento a Matteo Renzi, abbia la forza di rilanciare il partito e di renderlo protagonista del cambiamento anche in Valle d’Aosta.
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27 Maggio 2014 a 16:37
concordo in toto. le elezioni anticipate implicherebbero altri soldi buttati, e un ulteriore stallo politico. la gente ha bisogno di conferme e di risposte. peccato che la maggior parte dei valdostani sia ancora sotto gli influssi della lotta del Bene vs il Male senza ragionare su quanto questo immobilismo sia nocivo.
ps. per il raduno dei canti corali a Fénis quest’anno la Regione non ha stanziato il contributo per organizzare la FESTA FINALE dove tutti si poteva beatamente ubriacare a spese dell’Assessorato. ovviamente s’è gridato allo scandalo.
ma mi chiedo: quando sono stati revocati i contributi per i trasporti ai disabili quanti si sono indignati allo stesso modo? forse la kulture valdotaine, per queste persone, vale più del resto?
27 Maggio 2014 a 16:54
Patuasia, buongiorno. E vorrei aggiungere, sperando anche nell’area meno “talebana” dei consiglieri dell’Uv, e nei consiglieri della Stalla Alpina, la prima tenuta sotto scacco-ricatto dai collonnelli di Rolli, il quale tace , ma lavora…alla nuova lista UV.
Infatti, nelle segrete dell’Uv,ovvero nella testa di Rollandin, sta prendendo corpo la presa d’atto che non vi sono le condizioni di tenere una maggioranza a 18 con lo scopo di arrivare alle prossime elezioni comunali.
Oggi per la prima volta, un famoso giornalista valdostano dalle colonne del proprio quotidiano on-line , che si avvale dell’alta consulenza velinaria di un noto sindaco valdostano, ha concluso il suo articolo con la seguente frase:
Cit. “A questo punto, mentre nella sala da pranzo del Titanic di piazza Deffeyes si danza irresponsabilmente in attesa dell’iceberg, i cittadini hanno il diritto di chiedersi se si può immaginare di andare avanti per altri quattro anni con questa gente, o se il male minore non sia andare a elezioni anticipate, sperando che un sussulto d’intelligenza dell’elettorato consenta di derattizzare il Parlamento regionale, che in quasi settant’anni di esistenza non era mai sceso a questi livelli”…
Eggià, i cittadini, l’aggente, il popolo valdostano, e bla, bla, bla….. tutti concordi ad andare a nuove elezioni, dopo due mesi di paralisi quasi completa e con la prospettiva di rendere lo stallo strutturale come minimo per altri quattro.
Eggià, elezioni con qualche faccia “nuova”, con suggestivi argomenti da spendere in campagna elettorale, sia da parte di Rollandin (coerenza, compostezza istituzionale, vittima dei traditori del passato, di quelli recenti e di quelli presunti…) e sia da parte del gruppo Vierin, con le stesse regole elettorali, con la prospettiva di inchiodare tutto e tutti sempre e comunque a causa della radicalizzazione del conflitto teso a mantenere o recuperare spazi di potere da parte dei due soliti clan, che dura ormai da quasi trentanni.
Eggià. ma se lo chiede il peuple…
27 Maggio 2014 a 21:09
@Patuasia
Per il PD valdostano si apriranno le autostrade (le care valdostane) che dice Lei, Sig.ra Patuasia, ma io personalmente non mi fido di questa dirigenza rossa alla guida, dirigenza che fu messa nell’angolo da un Presidente unionista che sposò una nuova fidanzata (PDL), dopo aver usato la vecchia (i compagni PDS prima e DS poi) per anni, concedendo loro solo le briciole del potere.
Adesso sia i Rollandin che i Vierin strizzeranno l’occhio al PD alle nuove elezioni, per consolidare la loro leadership in Regione e vincere la battaglia finale, ma con chi si sposerà la storica e ringiovanita fidanzata PD, con chi l’ha tradita o con chi gli promette una nuova e bella vita ma a quale prezzo, naturalmente politico?
Io credo che il PD deve avere il coraggio di andare da solo e con l’appoggio degli altri partiti di sinistra e non che non si rivedono nella faida alla valdotaine e tutto per dare all’elettorato un segnale forte del cambiamento. Che ne pensa?
27 Maggio 2014 a 23:17
Signor Il Pretoriano, io spero nella nuova dirigenza del PD valdostano, quella della nuova e giovane segreteria, non nei talebani che siedono in Consiglio. Il PD non ha i numeri per andare da solo e neppure li avrebbe con gli altri partiti, che poi è uno: l’Alpe. Già ora è accomunato alla sinistra più radicale e ai socialisti. Quindi sarà costretto a scegliere fra uno dei due capi-clan e io, sembra un paradosso ma in politica i paradossi sono di casa, vedo più disponibile al dialogo e più competente Rollandin rispetto ai due Viérin. Non fosse altro che il primo ha una certa età, mentre il secondo se prende il potere ce lo teniamo per tre lustri. Certo, tutto dipenderà dalla capacità personale del nuovo segretario, dalla sua autonomia e dal suo carattere. Dovrà entrare nella nuova giunta come un ospite di riguardo e non come un portaborse. Colui che tiene in mano le importanti relazioni con Roma e quindi idoneo nel condizionare con forza le scelte. Generalmente sono sempre propensa alla fiducia, non nego numerose delusioni, ma non riesco a essere diversa. 🙂 Vedremo. Spero solo di non andare a elezioni. Sarebbe un disastro!
28 Maggio 2014 a 13:10
Mi pare che non sia da oggi che l’UV fa il filo a Centoz. E Centoz, a RND, è sindaco grazie ai voti dell’UV.
28 Maggio 2014 a 14:28
Beh! allora se non ho capito male, l’auspicio, dopo tutto sto can can, sarebbe quello che tutto torni come prima della crisi ; tanto adesso i soldi arrivano dall’Europa!!! perchè l’avranno capita questi “burocrati”: “se volete mantenere il potere non potete fare a meno della governabilità,noi ve la garantiamo, abbiamo secoli d’esperienza. Un bel dilemma per il PD.
28 Maggio 2014 a 15:01
quoto in toto patuasia, non succedeva da secoli 🙂
28 Maggio 2014 a 15:41
No, signor Victor, se Alpe e il PD decideranno di entrare in Giunta sempre che Rollandin faccia un passo, anche solo mezzo passo indietro, non sarà come prima. La politica, con i compromessi e le alleanze, ha sostituito la violenza, il prezzo da pagare è il tempo. La guerra sanciva i vincitori che decidevano subito dopo la vittoria. La politica tira per le lunghe, ma non ci sono decine di migliaia di morti sul campo. Mi sembra un prezzo tollerabile no? Dunque se Alpe e il PD enteranno in Giunta, non sarà come prima. I rapporti di forza fra i partiti saranno diversi e ognuno avrà il suo peso specifico, in questo caso il PD forte della presenza di Renzi a Roma, giocherà un ruolo importante. I grillini al controllo e magari faranno ciò che avevano promesso di fare e cioè votare le proposte politiche e amministrative se queste entrano nel loro programma e l’UVP all’opposizione. A me pare un quadro molto, ma molto diverso da quello precedente.
28 Maggio 2014 a 16:06
Concordo con queste ultime osservazioni di Patuasia.
Ma che per il P.D. locale si aprano autostrade…mah!
Forse se candidassero il signor Renzi Matteo al posto del signor Donzel Raimondo…
28 Maggio 2014 a 16:18
Donzel è fuori!
28 Maggio 2014 a 16:54
Sig.ra Patuasia
Grazie per la precisione del suo appunto, semplice, chiaro ed esaustivo.
Ma c’è un ma che vorrei suggerirLe. E se SA,( che poi sono quasi tutti ex socialisti, ex democristiani, ex repubblicani, exceterà) decidessero di fare il beau geste, ovvero di diventare non più una semplice stella alpina, ma di trasformarsi (loro sono bravi con i trasformismi…) una STELLA COMETA che indica la retta via nelle notti buie della nostra politica locale e facessero un accordo storico con il PD, non ci sarebbe la possibilità di mettere sti leoni nella gabbia e farli domare dall’Orso Bruno Milanesio?
E’ fattibile.
28 Maggio 2014 a 18:03
Un accordo storico con il PD? Mi scusi, signor Il Pretoriano, ma non capisco… dove sono i numeri? Donzel non vuole le larghe intese, ma vuole le SUE larghe intese e cioè che il famoso gruppetto dei stellafioriti e unionisti esca dalle loro tane e confluisca in Renaissance per potergli garantire il fatidico posto da assessore, ruolo che ahimé sarebbe compromesso se il suo partito decidesse di aprire alla maggioranza insieme ad Alpe. Al di là di questi due scenari non riesco ad intravvedere un terzo, mi illumini per favore.