Sonni tranquilli e asciutti


Chi manca all’appello? Prima i Facchineri di Cittanova, poi i Nirta di san Luca, ora i Pesce di Rosarno.
Ci ha pensato la trasmissione “Le Iene” di ieri , 7 Maggio, a mostrarci la pericolosità di questo ultimo clan. D’altra parte già in sede di conferenza stampa dell’operazione Hybris, quella nata dal rogo di tre auto al quartiere Dora e che portò, circa 6 mesi or sono, all’arresto di alcuni membri della famiglia Taccone di St Marcel, collegati secondo l’accusa al clan Pesce, così il colonnello Rocco: “Abbiamo scoperto un substrato culturale di stampo mafioso incredibile. E’emerso un quadro inquietante, in cui appare evidente il collegamento diretto con famiglie calabresi legate all’ndrangheta. Ora, dopo la notizia della Stampa di Torino sulle armi della strage di Duisburg transitate in Valle tramite la famiglia Nirta di Quart, mi attendevo un soprassalto di allarme sociale dalla comunità valdostana.

Dalla chiesa valdostana, che nella parrocchia del quartiere Dora ospita placida la statua della madonna di Polsi, offerta dai devoti Nirta. Almeno un minimo di interesse da parte della politica/politicante. Nulla, non un cenno: sia disinteresse, opportunismo o semplice paura, nessun commento, nessuna dichiarazione, nessun fiato. Un substrato culturale di menefreghismo e paura a prova di bomba. Anzi, di incendio….
Tutti dormono, tranquilli ed asciutti.Tanto per ridere, ricordo la passata commissione regionale antimafia. Sarà un caso, sarà una combinazione, ma tutti i suoi membri tranne Alberto Bertin non sono stati rieletti in Consiglio regionale: Diego Empereur, Claudio Lavoyer, Franco Salzone, Gianni Rigo, Piero Prola, Massimo Lattanzi.
Siamo in buone mani. Aiuto! (roberto mancini)

 

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2 commenti su “Sonni tranquilli e asciutti”

  1. bruno courthoud Says:

    La chiesa valdostana è prudente, dice qualcuno. Prudente come i serpenti (secondo Vangelo). E’ una frase che la Chiesa adora, molto più dell’esempio di quel povero cristo di gesù cristo, che non aveva peli sulla lingua. Sarà per questo che è stato messo in croce e ucciso. La chiesa cattolica tace, come i serpenti. Come dice Mancini, ci vorrebbe un nuovo Lutero, anche di seconda mano. E rimandare al mittente quel pezzo di gesso o legno, non lo so, che chiamano “madonna di polsi”, ormai associato nella mentalità collettiva e popolare in modo indissolubile alla ‘drangheta calabrese, no? Le devote vecchiette se ne faranno una ragione, e la madonna, se vuole soddisfare le loro richieste, tipo “fai uscire di carcere mio figlio il più presto possibile”, le esaudirà magari più volentieri.
    Per quanto riguarda il silenzio della politica nostrana, direi che siamo nella norma. Quando mai si è veramente preoccupata del problema, al di là del “fare finta” (es. commissione antimafia) ad uso del popolino?
    Siamo ancora in attesa di una parola del vescovo (che non sia il richiamo ad una circolare interna che nessuno conosce e mette in pratica).
    Ipocriti serpenti, svegliatevi e scegliete altri esempi, magari quello di quel poveraccio di cui sopra!


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