Boomerang


La lettera sulla Stampa a firma, Manila Calipari, riassume bene lo stupore che colpisce i comuni mortali riguardo alla crisi politica. Stupore che a sua volta si riassume in una domanda: perché la minoranza non segue la prassi legale e presenta una sfiducia costruttiva? La legge non ammette l’ignoranza, pertanto i consiglieri di UVP, ALPE, PD-Sinistra unita e M5S sapevano, ma pure sapevano che i numeri non ci sarebbero stati: in Valle funzionano i franchi tiratori protetti dal voto segreto, ma la prassi di cui sopra, prevede invece l’identità dello sfiduciante onde per cui… lo stagno attuale. Le colpe rimbalzano dalla testardaggine del presidente alla inadeguatezza degli uffici. Un mea culpa non è previsto. Eppure doveva essere abbastanza prevedibile che per scalzare un leone non sarebbe stata sufficiente una sfiducia, architettata durante il dopolavoro, per mettere alla berlina un politico votato da 10.000 valdostani. Il risultato è un boomerang. Un brindisi andato di traverso. Che si può fare? Alle elezioni PD e Alpe non ci pensano affatto e hanno ragione: l’elettorato li penalizzerebbe,  e quindi i numeri non ci sarebbero per sciogliere il Consiglio. Allora? Se entro i 60 giorni non si profilerà un nuovo esecutivo le elezioni saranno obbligatorie, che fare?

Avendo due minoranze ed escludendo le elezioni anticipate, le strade sono due: o uno o più consiglieri vanno di là o uno o più consiglieri vengono di qua. La seconda ipotesi sembrava essere sul punto di avverarsi, ma non si è concretizzata, allora non resta che la prima. E si tornerebbe al punto dell’inizio crisi quando Rollandin aveva aperto all’opposizione. A quelle larghe intese, esclusi l’UVP e i grillini, che tanto danno il disgusto. Ma dal momento che il leader dell’UVP è esattamente simile nei metodi e nel modo di intendere la politica dell’attuale Presidente, dal momento che il Rinascimento valdostano è solo uno slogan in bocca a chi non conosce neppure il suo reale significato; dal momento che noi gente comune abbiamo bisogno di concretezza e non di retorica e che ne abbiamo le palle piene di ‘sti giochetti sulla nostra pelle…, perché Alpe e il PD non si prendono la responsabilità di dialogare con la maggioranza e con coraggio e determinazione si confrontino e possibilmente si accordino su alcuni punti sostanziali e su quelli procedere? Che si otterebbe? 1 – Un governo con più respiro 2 – Un partito nazionale in Giunta, il PD che è anche il primo partito in Italia e quindi magari potrebbe esserci utile in termini di salvaguardia dell’autonomia 3 – Si manterrebbe l’Union divisa in due ed è solo un bene 4 – I grillini troverebbero la loro naturale collocazione in quanto sentinelle 5 – La Torre verrebbe silurato all’opposizione o perlomeno zittito. Mi sembra che di cose da guadagnare ce ne sarebbero e sono anche convinta che Rollandin con questa maggioranza e con il rischio di un ribaltone sempre in agguato, sarebbe più morbido e accondiscendente. Delirio? Può darsi.

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23 commenti su “Boomerang”

  1. Ugo Says:

    Il vero delirio è che si stanno perdendo mesi senza combinare nulla. Solo stupidi hasthag #renaissance o inutili brindisi alla Gabella…
    Avessero fatto le larghe intese avremmo avuto un rimpasto di governo e quanto meno si sarebbe realizzato qualche cosa visto che ALPE e PD potevano porre delle precise condizioni. Ma d’altronde meglio farsi infinocchiare dall’UV_B e brindare alla paralisi istituzionale.

  2. Tiziana Says:

    ALPEPDUVSA insieme in maggioranza? Ci può stare, ma solo il tempo di disfare e rifare per bene la legge elettorale; togliere le tre preferenze e tornare alle urne:il governo al popolo sovrano.

  3. bruno courthoud Says:

    E’ quello in cui sperano UV e Stella Alpina con la presentazione dei dossiers urgenti all’opposizione. Sperano che il PD ci stia e, per lui, in Centoz, a cui strizzano l’occhiolino. Il PD si è riservato 10 giorni di tempo. Se ho capito bene. E’ l’ultimo funambolismo prima delle elezioni.

  4. Marcoxx Says:

    Articolo da 10 e lode sig.ra Patuasia! Mi tolgo il cappello… Enchante’….

  5. patuasia Says:

    Signor Courthoud e lei in cosa spera? Io non vedo soluzioni migliori. L’alternativa è Viérin forse non subito, ma subito dopo. A quel punto il PD tornerebbe a fare lo zerbino, l’UV si compatterebbe e raggiungerebbe cifre da record, Alpe lacerata e la componente verde allo sbando, Stella alpina sempre al fianco del vincitore, Forza Italia e Lega inesistenti. Delirio? Può darsi. 😉

  6. anonimoperchètengofamiglia Says:

    Brava Patuasia. Eh sì, c’hai preso.
    In effetti c’è un pensiero e un lavoro in quel senso. Il punto è o potrebbe essere proprio quello che hai descritto. Se la montagna dei “responsabili” con gli altri “responsabili” della stella a geometria variabile, non sono andati alla montagna, la montagna potrebbe andare da loro. Anzi, una parte.
    Sotto il profilo logico-politico ci sta tutto. Sotto il profilo dell’attuale situazione din essere per il momento molto meno.

    C’è però da avere chiaro un punto, anzi, il punto fermo che sovrasta le teoriche , ma scarsamente praticabili assunzioni di responsabilità verso la comunità valdostana da parte di Alpe e Pd(so che può sembrare un’ipocrisia,ma credo che una parte di tale responsabilità sia vera al netto del desiderio di mantenere la dorata poltrona consiliare o assessorile) .

    Paradosso dei paradossi, ma in politica è cosa normale, è che alle elezioni anticipatissime ci voglio andare, e ne sono pronti, Rollandin e Dino! Con motivi analoghi benchè con prospettive diverse. Purtroppo non ne ho la certezza, ma i due volponi secondo mie personalissime percezioni potrebbero essersi anche sentiti. Ma torniamo a noi.
    Centoz, a differenza dei due integralisti-moralisti e puritani , Donzel e Guichardaz, è una persona che ha una grande onestà intellettuale; egli sta leggendo correttamente la situazione di stallo, causata anche dall’abbraccio mortale dei due con Dino. Centoz non è un rottamatore, ma un politico che guarda avanti, e ha il problema che l’organismo assembleare è ancora fortemente condizionato e suggestionato da Donzel e Guichardaz.
    Rollandin sta dialogando anche con lui, attraverso una sponda del pd nazionale, ma per il momento poco si muove. A meno che, a meno che per un istante il Pd nazionale voglia assumere le sembianze del vecchio Pci, e usare il potere dissuasivo che aveva la direzione di botteghe oscure e farsi rispondere dai due …”non capiamo, ma ci adeguiamo”… Per il momento, ripeto, è ancora fantascienza.

    Alpe. Questa è e sarà la vera scommessa di uv e sa che oggi pomeriggio si sono ufficialmente ricompattate e tra stasera e domani diranno ai 17 dell’attuale minoranza che non ci sono più le condizioni di avvicinamenti verso loro da parte degli altri 17.
    La Torre rimane fermo ormai con un cerino in mano che nell’arco di pochi giorni è diventata una fiaccola olimpica. Giuro: alla fine sia gli uni che gli altri non ci hanno capito più una mazza di cosa voleva, di cosa stava facendo e dove voleva arrivare. Milanesio compreso.
    Certo che con il senno del poi… se Ego e La Torre avessero avuto due posti…… tutto ciò non sarebbe accaduto
    Alpe dicevo. Al momento fermissima, purissima, immacolatissima, ma tocca all’ Union e a qualche suo consigliere giocare una partita difficilissima ma non impossibile. Mi segua Patuasia , e scusi se sono contorto.
    Siccome persuadere e convincere Rolli è cosa impossibile ( nel senso di togliergli parzialmente alcune leve dei comandi…) quel gruppo dovrebbe costruire le condizioni affinchè da una parte lo stesso rolli sia minotario col suo gruppetto di fedelissimiaprescidere-ortodossi-rollandiniani (Bianchi-Peaquin-Farcoz) e dall’altra un altro gruppetto capeggiato da un iperattivo Marguerettaz (iperattivo anch’egli con Alpe) con Testolin e Bertin sia più disponibile e aperto. Disponibile e aperto a che cosa? Semplice, si fa per dire, a proporre all’Alpe di entrare nel governo regionale, dando loro la presidenza alla Morelli (domanda, ma perchè può soltanto Laurent garantirle quel ruolo, e non possono farlo l’Uv e la Sa?? e due assessorati.
    Lo so, lo so, sto scrivendo di posti, di poltrone, di sedie, ecc. ecc. , ma suvvia, e lo dico ai benpensanti, le partite in politica si giocano anche, e sottolineo anche, con spartizioni ed equilibri.
    E dunque arriviamo ai punti su cui basare l’azione del governo, premettendo anche su ciò che non si va a casa di un avversario politico per convincerlo di modificare le sue posizioni elencandogli gli atti, le delibere e i disegni bloccati a causa della fase di crisi e di ordinaria amministrazione. No! Union e Stella Alpina devono portare un programma che deve contenere in se le condizioni di attrarre loro , rinunciando a qualcosa. Un documento con dei punti chiari e magari alcuni di questi subordinati a scadenze temporali e definite , come ad esempio la questione del patto di stabilità (e qui se non ci fossero due talebani-moralisti del Pd di cui uno con avviso di garanzia, potremmo essere aiutati), la legge elettorale in senso maggioritario, senza le tre preferenze e sulla falsa riga di quella dei grandi comuni, la revisione delle grandi opere e la razionalizzazione delle controllate e partecipate. Il tutto per avere stabilità politica che trascinerebbe in se i presupposti per riprendere ad affrontare le criticità del sistema occupazionale, produttivo ed economico della nostra regione.
    Infine, Patuasia, non ti sarà sfuggito un altro dettaglio delle conseguenze che produrrebbe quanto da me prospettato: i due poli opposti , Dino e Augusto, a cui però in certi frangenti capita loro anche di attrarsi per cosucce incoffesabili, ne uscirebbero per lo meno ridimensionati, senza ovviamente illudersi che potremmo ancora cantarne il loro de profundis politico.

  7. Nelson Says:

    L’immagine di Leonardo con la fiaccola olimpica in mano fa sorridere. Non so se questo si verificherà, ma se così sarà, sig.ra Patuasia, ci farà una creazione delle sue sul tema?

  8. TanZen YanZan Says:

    però dobbiamo tenere conto che qui ci sono un sacco di indagati in ballo, queste persone avrebbero già dovuto dimettersi da un pò e non essere ancora lì a decidere le sorti della regione, si fossero dimesse facendosi sostituire dai primi esclusi non indagati, i loro partiti avrebbero avuto tutte le carte in regola per fare “i protagonisti” della scena, invece sono zoppi.
    Dal punto di vista della giustizia sono innocenti fino a prova del contrario e bla bla bla ma i tempi della politica sono diversi e non devono aspettare i tempi della giustizia. ci riempiamo la bocca di europeismo e modelli da seguire poi non pretendiamo che queste persone si dimettano come sarebbe già successo nel resto d’europa?
    il giorno dei risultati elettorali quando gli elettori valdostani videro 18 a 17, metà di loro era triste e metà felice, poi quando hanno saputo che il dodicesimo unionista era La Torre la metà felice si è messa le mani nei capelli e la metà triste si è sfregata le mani.
    nessun elettore o eletto avrebbe scommesso 100€ contro 1000 che questa maggioranza sarebbe arrivata a metà legislatura.
    io non condivido che consiglieri o partiti cerchino intese dopo aver partecipato alle elezioni da avversari, sono stati eletti perchè sostenitori di un programma e all’interno di precisi schieramenti; questo vale per l’italia come per la vda. Se non c’è maggioranza si torna al voto creando alleanze diverse prima del voto e non dopo il voto.
    la soluzione corretta ora a mio avviso sarebbe il voto subito, ma l’ipotesi che mi sono fatto è che si voglia prima aspettare il voto europeo per capire i nuovi equilibri. (sto dando x scontato che i 60gg scadano dopo il 25 maggio e non prima)
    si creerebbero due scenari diversi se a vincere fosse pd o m5s, per il momento i sondaggi danno il pd in netto vantaggio ma sembra che x gli addetti ai lavori la cosa non sia così scontata. direi che in un’ipotetica elezione regionale appena successiva alle europee, il m5s potrebbe sparire come potrebbe raddoppiare i consiglieri, sull’onda dell’esito del voto europeo e questo secondo me condizionerà non poco le scelte dei nostri partiti autonomisti sull’andare al voto o trovare un’intesa.

  9. roberto mancini Says:

    Quale sponda del Pd nazionale sta facilitando il dialogo Rollandin-Centoz?

  10. anonimoperchètengofamiglia Says:

    Non è un fatto di dialogo in sé. Centoz come tutti gli altri attori politici valdostani dialoga direttamente con loro a tutti i livelli e ciò avviene telefonicamente oppure presso le proprie abitazioni.
    Sono certo che i contatti ci sono, ma non so dirle con chi del Pd nazionale. ?…(tanto i due moralisti non molleranno mai Dino…..ma si potrebbe sempre contare sulla consigliera Fontana..[scherzo]…)

  11. luchino Says:

    anonimoperchètengofamiglia, Lei è un genio, chapeau
    il quadro tracciato se non è vero è talmente verosimile da risultare più che credibile.
    ma andiamo oltre… cheidiamoci perchè gli avvisati di garanzia talebani non mollano dino & co.? calcolo ooportunistico? semplice (ma tradizionale) subalternità politico-intellettuale? miopia politica? o semplicemente la voglia di demolire in maniera definitiva il PD?
    ai posteri l’ardua sentenza…..

    ps come mai george w. bruscia è ancora zittino?

  12. bruno courthoud Says:

    Al di là di qualsiasi ulteriore funambolismo (qualsiasi soluzione sarà frutto solo del funambolismo, senza nessun significato né ulteriore prospettiva politica), sarebbe bene che un qualsiasi governo lo facciano subito. Oppure subito alle elezioni (dubito che riescano a proporci un governo con la prospettiva di modificare la legge elettorale; probabilmente ci vorrebbe un referendum propositivo).
    In ogni caso la situazione attuale viene da lontano.
    Rollandin ha peccato probabilmene di ingordigia. Sicuro di poter ricompensare tutto e tutti, ha pensato di imbarcare, senz’altro con promesse, acclarate o meno, di tutto e di più (probabilmente per cercare anche di ottenere una maggioranza tale da non porgli problemi). Ha imbarcato La Torre, con i suoi circa 1.500 voti (alla fine determinanti per la vittoria), il quale ovviamente ora, senza alcuna carica o posto di potere, ha difficoltà a rapportarsi con i suoi fedeli. Non parliamo del piccolo piccolo Perron, il quale ovviamente si aspettava chissà che cosa per la fedeltà finora dimostrata. Invece Rollandin li ha lasciati a bocca asciutta, ed è andato a premiare Rini, imbarcata all’ultimo momento, e quel ragazzino alla Pubblica Istruzione, di cui ho già dimenticato il nome, che non conosce o fa finta di non conoscere la storia. O quello all’Agricoltura e Foreste (Testolin? dico bene), futuro suocero (dice qualcuno) del ragazzino di cui sopra.
    I mal di pancia si sono evidenziati fin da subito (elezione di Rini) e ovviamente sono stati subito cavalcati dall’opposizione. Fino alla situazione attuale. Quindi tutto logico e quasi prevedibile. Nessuna novità sconvolgente.
    La Torre e Perron (e forse altri) erano convinti che il cambio di casacca, come in un qualsiasi contratto, avrebbe portato loro il meritato compenso. Invece, una volta tanto, la macchina ormai collaudatissima e frequentatissima non ha funzianato (inutile che Milanesio si chieda cosa voglia La Torre, facendo il finto tonto) e non è stato loro proposto un contratto migliore di quello che abbiano già.
    E allora tutto è fermo.
    Riuscirà Centoz a sbloccare la situazione? Con chi? A quale prezzo? Non lo so. L’importante è che si faccia presto. O un qualsiasi governo o le elezioni. Li paghiamo noi anche in questi mesi.
    Comunque il tutto è avvenuto rigorosamente per il bene della valle d’Aosta.
    un bacan

  13. anonimoperchètengofamiglia Says:

    Grazie Luchino, ma non sono un genio, solo una persona che ha la fortuna, o sfortuna, di avere qualche info attendibile e qualche chiave di lettura dall’ “interno”.
    Ormai i due del Pd non possono mollare il duo Dino-Laurent perchè hanno scelto il male minore presumendo di poter salvare il Pd mantenendone una identità pseudo rivoluzionaria-ideologica di sinistra. Se Centoz avrà filo…tesserà un Pd più aperto e riformista, ma ciò se accadrà comporterà tempi lunghi che oltrepasseranno la fase e l’epilogo della crisi di questa legislatura.
    Il quadro tracciato è l’unica strada percorribile in alternativa a nuove elezioni, ma ripeto , difficilmente attuabile.
    Tornare al voto è una follia !!
    E comunque anche se nel fronte unionista alcuni consiglieri riuscissero a costruire un nuovo equilibrio politico con Alpe, dovrebbero sempre fare i conti con Rollandin il quale continuerebbe a melinare in attesa di elezioni. E questo fatto non una variabile. E’ il punto che si dovrebbe scardinare, sul versante Uv – Sa. E’ il punto delle “sue” elezioni; e di quelle di Dino. Ricordo anche che la gabella è fortemente indebitata…..
    Ma la consigliera Morelli non ci starà; lei ormai non appartiene più ad Alpe perchè è più legata ideologicamente e politicamente al disegno dell’ Uvp, cioè quello non solo di fare fuori Rolli, ma destrutturare l’intera Uv, per poi , dalle ceneri, ricostruirne una nuova. Credo che abbia già dato tale risposta a chi di competenza. La politica è tutto e il contrario di tutto? Aspettiamo.

  14. patuasia Says:

    Signor anonimoperché… condivido appieno la sua analisi e le sue prospettive. Spero che sia Alpe sia la segreteria del Pd anticipino la mossa di Dino che, bando alla retorica sulla Renaissance data in pasto ai semplici e agli ottusi, sicuramente prima o poi troverà una quadra con Augusto. Quadra che indebolirà sia Alpe sia il PD tagliati fuori dai due clan. Perché il problema non è Rollandin. Il problema sono Rollandin e Viérin. Anzi direi più quest’ultimo. Tra un leone invecchiato e quasi al termine della carriera e un giovane rampante di neppure 40 anni che con la scusa di essere nell’UVP quando ricompatterà l’Union avrà ben tre lustri davanti a sé, a me spaventa il giovanotto. Con le sue idee etniche e la sua corte e i suoi modi identici, addirittura più sgarbati e odiosi, di quelli del suo predecessore. Che Floris e Centoz si diano una mossa!

  15. patuasia Says:

    Signor Mancini, immagino sia la sponda maggioritaria e cioè quella di Renzi.

  16. libero Says:

    La consigliera Morelli va verso l’UVP? E poi la seguiranno anche Chatrian e la Certan allora è vero che il disegno è quello di distruggere l’Union di Rollandin per sostituirla con la futura Union di Viérin! ma questi sono quelli del popolo senza stato! Quelli che parlano francese al 150° dell’Unità d’Italia, quelli dell’autederminazione, questi sono pure peggio! Ci tocca sperare che rinasca Forza Italia? Sperare in un PD riformista fatto anche con gli ex verdi è anche questo un delirio?

  17. anonimoperchètengofamiglia Says:

    Sig.ra Patuasia: ok.

    Sig. Libero, no, non credo che la consigliera Morelli entri in Uvp, ma attraverso una deduzione sui dati di fatto, volevo semplicemente dire che ormai è evidente, per chi ha occasione di seguire le relazioni tra Alpe e Uvp , che la Morelli abbia una sudditanza psicologica-ideale e politica nei confronti di Laurent Vierin. C’è una forte affinità (elettiva..?..) tra lei, desiderosa di annientare politicamente Rolli insieme all’Uv per poi avviarne la ricostruzione dalle ceneri e Laurent che ha lo stesso obiettivo; il problema è che Laurent e Dino vorranno andare molto oltre. La consigliera arriverà ad un certo punto , per colpa forse del suo “io” molto accentuato e del suo livello di presunzione molto alto , a rendersi conto che anche lei è stata usata , né più né meno di quello che ha fatto sempre Rolli con le famose “stampelle” politiche (Marguerettaz, Fosson, Lattanzi, Lavoyer, ecc. ) .
    Nel caso in cui in Alpe dovesse accadere che la propria componente che fa capo all’ex senatore Perrin “strappasse” con quella della Morelli andando verso un nuovo governo di responsabilità con Uv e sa , allora la stessa Morelli confluirebbe in modo naturale verso la nuova casa dell’Uvp. Tranquillizzo gli eventuali lettori interessati alla vicenda che per il momento anche lì è tutto assolutamente fermo essendoci anche un rifiuto a svolgere incontri riservati e informali per paura che accada quello che la superba, affidabile e nobile discrezione del buon Leo ha determinato a proposito del documento dei 6 responsabili dell’area “libertà di espressione” dell’Uv….
    Continuo sempre più ad essere convinto che ritornare alle urne ad ottobre dopo una paralisi di mesi è un atto di pura follia con cui si costringeranno vergognosamente sempre più soggetti ad inginocchiarsi davanti a questa crisi bruciante e dilaniante. Nel mentre , però, giorno dopo giorno salgono le probabilità del ritorno alle urne.

  18. anonimoperchètengofamiglia Says:

    Si, Patuasia-mancini, la sponda è (o è stata) quella.
    Segreteria nazionale Pd area Renziana.
    Riferimento Serracchiani.

  19. gloria84 Says:

    L’io accentuato e la presunzione molto alta della consigliera Morelli li hanno notati in molti, non sta simpatica a nessuno. A me ricorda tanto la direttrice di un collegio di rieducazione e forse il consiglio ne tanto avrebbe bisogno. Chissà se anonimo può spiegarci il perché della sudditanza politica verso i Viérin la stessa che subiscono i due grillini o grillo-talpa come li definisce patuasia e i tre del Pd. Io non la capisco, i due mi sembrano totalmente privi di qualsiasi tipo di fascino.

  20. Nelson Says:

    Secondo voi sarebbe in grado di fare il Presidente della Regione un soggetto che non ha mai fatto parte di una Giunta?
    Me lo stavo domandando.

  21. anonimoperchètengofamiglia Says:

    Semplice gloria84, la sudditanza psicologica della Morelli nei confronti di Dino-Laurent, ha una sua componente legata anche alla condivisione dei valori dell’autonomia valdostana conditi da un certo spocchioso quanto mai elitario senso di appartenenza francofona.
    I grillini , e su ciò non mi trovo molto d’accordo, sono una cosa a parte. Erano pronti e consapevoli di salire loro stessi sull’aventino nel momento in cui si fosse formata una nuova maggioranza con la torre,perron,fosson,rini,isabellon e restano.Non credo si possa parlare di sudditanza psicologica ne politica, ma semplicemente un voler percorrere un pezzo di strada assieme per sconfiggere Rollandin. Il simbolo attuale ed evidente della mala politica. Soprattutto Ferrero che oltre a voler abbattere un simbolo negativo della politica valdostana in quanto grillino, credo che abbia anche qualche piccola motivazione personale. Cognetta , come scrissi qualche giorno fa’, è molto diverso dal primo e l’Uvp lo sa bene. Eccome.

  22. gloria84 Says:

    Grazie. Sconfiggere Rollandin facendo un favore ai Vièrin mi sembra una visione politica molto miope. Dare in pasto la valle agli integralisti non è certamente una scelta lungimirante se poi Ferrero ha anche dei conti personali questo mi delude ancora di più. le faccende private o i torti subiti non dovrebbero essere considerati come elementi per la politica. ma questo piccolo posto è una grande tribù e coi vierin diventerà ancora più tribù.

  23. my two cents Says:

    @ Nelson
    Facciamo un concorso per soli titoli con molto punteggio per l’anzianità di servizio!


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