Sabbie mobili
Lotta procedurale, dice Viérin, o inettitudine? La risposta è: inettitudine. Aggiungerei anche la cattiva fede e la presa per i fondelli verso i cittadini. L’attuale legge, quella sulla sfiducia costruttiva, è stata approvata con maggioranza dei due terzi del Consiglio su iniziativa dei consiglieri Cesal, Lavoyer, Marco Viérin, Ferraris, Frassy, Ottoz, Sandri e Vicquery il 7 agosto 2007. La Giunta era composta da: Cerise, Fosson, Isabellon, La Torre, Marguerettaz, Pastoret, Viérin, con Caveri presidente. Come possono i rinascenti non conoscere oggi quello che hanno proposto e firmato ieri? La realtà è che non sanno più che pesci pigliare e per questa inadeguatezza noi dovremmo prenderli a pesci in faccia, (poveri pesci), perché nella loro inettidudine, fretta di accappararsi una poltrona, miopia politica, dilettantismo, ingordigia, e assenza di realtà, questi signori hanno bruciato l’alternativa. Si sono lasciati ammaliare dalle sirene viériniane e si sono fidati di uno come La Torre ed eccoci qui ad annaspare nelle sabbie mobili con un unico sasso al centro e non era quello che volevamo. L’obiettivo: mandare a casa Rollandin, è insufficiente se non c’è una visione alternativa più globale. Sostituire l’uomo e conservare il sistema clientelare e mafioso che senso avrebbe? E non mi vengano a parlare di trasparenza e di un nuovo modo di fare politica! La questione è più complessa, non basta sostituire le persone occorre un disegno più ampio e percorribile. Altrimenti sono velleità vuote che non fanno che rafforzare l’esistente. Grazie, ne avevamo bisogno!
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Tag: Augusto Rollandin, Consiglio regionale della Valle d'Aosta, Crisi di Giunta, Laurent Viérin, Leonardo La Torre, Luciano Caveri, Sfiducia costruttiva
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5 Maggio 2014 a 15:21
…e il tempo passa….
5 Maggio 2014 a 15:33
… e noi intanto li paghiamo…
5 Maggio 2014 a 15:40
Già, lo stipendio a fine mese resta immutato.
5 Maggio 2014 a 15:50
Complimenti, hanno vinto il primo premio al concorso dilettanti allo sbaraglio. E questi qua ci governano, ci hanno governato e aspirano a governarci?
5 Maggio 2014 a 16:22
Spero che i due schieramenti abbiano almeno il buon gusto di non pronunciare più la frase “lo facciamo per il bene dei valdostani” o “dei nostri figli” o “dei nostri nipoti” o di irritanti varianti sul tema.
Volete andare ad elezioni?
Volete fare il salto della quaglia?
Vuoi tassellarti ad una poltrona che di fatto non è più tua?
Fate quello che volete, prendetevi qualche giorno, una settimana, un mese e decidete.
Ma fatelo in silenzio.
Senza prenderci per i fondelli tutti i giorni, con pagine di giornali o servizi Tg in cui ci descrivete capriole, giravolte, passi avanti, indietro, laterali, mandati esplorativi, riunioni, vertici, interpretazioni normative, tweet, interviste, ecc ecc.
Il teatrino non lo sopporta più nessuno.
5 Maggio 2014 a 18:42
La valle è ferma da un 40 giorni ormai (e chissà quanto ancora, se si andrà ad elezioni rischiamo una paralisi di 6 mesi), io non ho votato l’attuale maggioranza (o ex maggioranza) e non approvo sicuramente questo sistema però penso che in questo momento non possiamo permetterci di rimanere senza governo, pur mediocre che esso sia (d’altronde un anno fa, pur con pochi voti di scarto, è stato votato dalla popolazione). chi ha tentato “il ribaltone” ha fatto più danni che altro, lo sapeva anche lui che non ci sarebbero stati i numeri… perchè piantare tutto questo casino ora peggiorando di fatto la situazione? chi si prenderà le responsabilità di tutto ciò?
5 Maggio 2014 a 18:48
Se non sbaglio tra le tante urgenze c’è anche quella dei forestali… in caso di paralisi duratura rischieranno di passare una estate senza lavorare…. e chi si prenderà le responsabilità?
5 Maggio 2014 a 19:42
la torre….
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5 Maggio 2014 a 23:07
Adeso è il Responsabile! Mio Dio (e sono laico).
La Torre è sicuramente responsabile. Di cosa, lacio all’immaginario collettivo.
Non siamo diversi dallo squalllido quadro nazionale.
Solo, siamo bilingui, abbiamo gli Scili pot – pourris.
Tutto nell’interesse dei valdostani e degli elettori, dicono, e ci prendono anche per … i fondelli.
Me le elezioni non le vuole nessuno, per non perdere la poltrona ( e certo la maggioranza dei consigleri la perderebbe dopo la magra fugura di questi mesi).
Ma i veri salvatori della Patrie non sono quelli che hanno fatto tutto questo casino sperando di avere qualche voto in più.
Alla fine ha ragione Pat e chi ne esce meglio è Rollandin, con tutto quello di male che ha fatto.
A confronto con gli altri un “signore”!
5 Maggio 2014 a 23:27
Ci manca un leader vero ed un programma non di sole buone intenzioni. Amministrazione pubblica meno invadente, trasparenza e rispetto per i soldi dei cittadini che lavorando partecipano alla spesa pubblica. Un cambio culturale ed ideologico. Certamente non basta eliminare l’ attuale ex maggioranza per rinascere. Gli oppositori ne sono consapevoli ?
6 Maggio 2014 a 09:12
La bontà di una strategia si vede dai risultati.
Il pregiudicato Rollandin è rimasto fermo sul bordo del fiume e sta guardando passare i cadaveri dei “nostri” 17 consiglieri di opposizione, piccini-piccini (non tutti, ma quasi) quanto ambiziosi.
Perché il regista e i protagonisti del fallito assalto non pensano di lasciare un po’ la politica, possibilmente senza fare la centesima conferenza stampa, invece di continuare instancabilmente a rivitalizzare un imperatore politicamente moribondo?
Centoz, Floris e, magari, anche la Favre, riusciranno a riprendere in mano la situazione, a dare un turno o anche due di riposo ai numerosi geni che a palazzo hanno creduto che una politica nuova si potesse fare con i democristiani (Fosson) e i socialisti (La Torre)?
Tra l’altro, visto che nonostante tutto abbiamo ancora voglia di ridere, prima di lasciare, potrebbero farci leggere l’organigramma della Giunta che avrebbe dovuto insediarci oggi?
6 Maggio 2014 a 09:50
Condivido quanto scritto da exit-paul. Aggiungerei che la differenza l’ha fatta il cervello. Una persona intellegente nel bene o nel male sa cosa fare, e Rollandin si è solo seduto ad aspettare, perchè come abbiamo visto gli strumenti glieli hanno dati loro. In effetti gran parte di loro ha approvato e qualcuno promosso la legge che di fatto li inchioda.
6 Maggio 2014 a 10:01
A questo punto a mio parere esiste una sola via d’uscita: considerato che l’opposizione non è aperta ad appoggiare l’ex maggioranza, considerato che non vuole o non può proporre una mozione di sfiducia costruttiva, considerato che l’ex maggioranza è compatta tranne Leo, non resta che a quest’ultimo dimettersi, subentra l’ultimo escluso dell’UV ed i 18 consiglieri di maggioranza rinominano gli Assessori dimessi…
6 Maggio 2014 a 11:38
Un cambiamento vero e proprio si può fare solo con le elezioni e un voto maggioritario dei valdostani per questa prospettiva (se c’è davvero…). Ma detto questo non capisco cosa avrebbe dovuto fare l’opposizione? Di fronte ad una maggioranza inconcludente (non da 40 giorni ma da un anno…) e che entra in crisi perché non ha più i numeri in consiglio è un dovere da parte dell’opposizione cercare di sostituirla o andare alle elezioni. Altrimenti cosa ci stanno a fare? Per sostituirla occorre un cambio di fronte di uno o più consiglieri della ex maggioranza… Non a tutti i costi, ovviamente, ma sulla base di un programma preciso e di alcuni punti di cambiamento reali e che portino al voto in condizioni migliori delle attuali. La responsabilità di giustificare le proprie scelte spetta a quei consiglieri che hanno cambiato fronte non all’attuale opposizione. Se non ci riescono si vota con questa legge elettorale e questi schieramenti. In alcuni commenti mi sembra quasi che si auspicasse una stampella dell’opposizione al governo Rollandin… Suvvia! Mi sembra assurdo. Nel merito della legge che gestisce la questione non la farei così semplice. Gli uffici del Consiglio hanno, stranamente, cambiato idea in corso d’opera quindi, anche senza scomodare dietrologie, la questione non è così semplice d dipanare… Rimane il paradosso intollerabile che è la permanenza di una Giunta dimissionaria, di un Presidente sfiduciato e di un Consiglio che approva deliberazioni che non vengono attuate. A voi vi sembra normale? Contano di più i formalismi e i grovigli di una legge pasticciata o il senso della politica che suggerirebbe al vero responsabile di tutto ciò, Rollandin, di dimettersi e farla finita?
6 Maggio 2014 a 11:56
Quoto Protasoni al 1000%!
6 Maggio 2014 a 12:57
Rollandin non si è dimesso e non si dimetterà. Anzi. E’ rimasto fermissimo a osservare, ascoltare (compresi i pareri legali dei propri tecnici aiutati da un giurista costituzionalista), ragionare per poi infine tagliare le gambe ad alcuni suoi consiglieri che non l’avrebbero più seguito. Uno strappo, sì, all’interno dell’Union, maldestro e infido rispetto alla macchina del fango che già era pronta, ma che, in buona sostanza e di fatto sarebbe stato l’unico mezzo per sperare in qualche piccolo, ma pur sempre importante cambio di rotta di un sistema bloccato a sua immagine e somiglianza . Ergo: Rollandin sta gestendo le cose secondo la sua personale convenienza e secondo quanto ebbe già in mente dopo l’esito della doppia risoluzione-sfiducia e soprattutto a seguito delle dimissioni della propria giunta, cosa che, ricordo, non fu proprio di suo così grande gradimento, diciamo così.
Dopo un tentativo dell’Uv con cui a breve il mouvement vorrà “attrarre” l’altra parte attraverso una serie di punti programmatici ( in sostanza la riproposizione del programma di legislatura riaggiornato) – tranne la riforma della legge elettorale (!) – giusto per far emergere il suo movimento come soggetto politico che dimostra responsabilità, il passo successivo sarà quello di aprire definitivamente la strada alle elezioni. Della serie: Il “beau geste” l’Uv lo ha fatto, l’alibi per le il ritorno alle urne è costruito e per colpa dell’opposizione, che ovviamente o non andrà a leggere il documento o lo rispedirà al mittente, si dovrà andare a votare.
Arrivando così alle “sue” elezioni, forte ancora di un alto consenso personale che utilizzerà come sempre per garantire l’elezione ad un certo numero di consiglieri( poco importa se dato anche da altro oltre che dal carisma personale…), Rollandin disegnerà una lista di persone a lui ancora più fedeli, senza primarie o pseudotali con qualche giovane sindaco, qualche altro amministratore, alcuni capitani e maggiori, ecc. , facendo fuori chi ha osato contrapporsi. Gli argomenti in campagna elettorale non gli mancheranno (si è voluto colpire in un momento delicatissimo come non verrà meno il ruolo da “vittima” basato da una parte sull’infedeltà di alcuni ,e dall’altra sull’irresponsabilità per i danni arrecati ai cittadini dagli altri (opposizione e la Torre); in base agli esiti egli sarà ancora in gara per il futuro.
Poi si potrebbe aprire un grande dibattito sul fatto che sia giusto o meno far girare la macchina della democrazia rappresentativa per determinare una palude amministrativa e politica solo ed escusivamente per giochi personali sia dell’uomo solo al comando , ma anche di chi, con abbracci mortali e altrettanta sete di potere , e di rivincita determina tutto ciò, ma ho paura che navigheremmo per anni in un mare di illuminate e suggestive considerazione, ma anche di sterili conclusioni.
6 Maggio 2014 a 13:19
Anonimo con famiglia,
Il suo contributo è interessante, Le pongo e mi pongo un quesito serio, non scherzo:
Rollandin è il frutto normale o anomalo del pensiero localista?
Insomma Pol Pot era il logico e conseguente frutto del marxismo-leninismo, oppure un marziano proveniente dal cielo?
E se il problema. oltre al carattere personale del duce di Brusson, fosse l’Autonomia?
Uno Statuto speciale pericoloso per i diritti democratici dei cittadini, in quanto conferisce troppi poteri alla Politica e alla casta?
Mah….
6 Maggio 2014 a 13:21
@Anonimo qui sopra
Se davvero avesse voluto applicare una strategia del genere, avrebbe dato le dimissioni nel preciso momento in cui è andato sotto, dicendo “Bene, mi avete buttato giù in un momento così delicato; adesso la patata bollente è vostra e voglio proprio vedere cosa combinate.” Li avrebbe messi tutti in crisi. Così come ha fatto, invece, sta soltando dimostrando di essersi fatto vincere dal delirio di onnipotenza e di non voler mollare la poltrona a nessun costo. Poi la girerà a suo vantaggio, questo è ovvio, ma lo strapotere che aveva fino alla tredicesima legislatura è definitivamente tramontato.
6 Maggio 2014 a 13:37
Sig. Protasoni, lei afferma che “La responsabilità di giustificare le proprie scelte spetta a quei consiglieri che hanno cambiato fronte non all’attuale opposizione”, pensando che l’opposizione non abbia fatto nulla per agevolare questo cambio? Non faccia l’ingenuo, e non ci prenda per il c..o, per favore.
6 Maggio 2014 a 14:35
Omonima Patrizia, mi ha tolto le parole di bocca! Protasoni Suvvia! Non la farei così semplice come la vede lei. Ci dica, una battuta di caccia contro un leone si fa a mani vuote? Una opposizione che concede fiducia ai vari Scilipoti non ha responsabilità? Una opposizione che si fa abbindolare dalle velleità di chi ha governato fino a poco tempo fa non ha delle responsabilità? E un’opposizione che si fida di uno come La Torre non ha delle responsabilità? Non ci prenda per degli ingenui, per favore. Se c’era una speranza di un’altermnativa, la vostra incapacità l’ha uccisa. Ben vengano nuove elezioni.
6 Maggio 2014 a 15:09
Sig. Mancini,
sua affermazione: “uno Statuto speciale pericoloso per i diritti democratici dei cittadini, in quanto conferisce troppi poteri alla Politica e alla casta”?
Alla luce di quanto intercorso e accaduto, dalla carta di chivasso fino al 48′ e soprattutto dal 48′ fino ai giorni nostri , la sua affermazione trova ,nelle e tra le varie evoluzioni storiche, politiche e amministrative, riscontri oggettivi. A prescindere dai benpensanti autonomisti o pseudo tali.
Sig.ra Patuasia, concordo sulla sua risposta. L’opposizione da mesi si stava preparando e i due franchi tiratori di quel famoso giovedi notte agirono rapportandosi al disegno concordato con L./ D. Vierin. Tra l’altro, la storia dei famosi 6, mi creda viene molto dopo e i contenuti del documento se dovessero uscire fuori, al di là del pathos minuzziano, creerebbero una grande delusione a chi voleva veder scorrere il sangue (anche se alcuni di quei consiglieri sono comunque a rischio emorragico). .
Ma tornando a quanto ha risposto al sig. Protasoni, egli una mezza ragione ce l’ha: il Pd non appare nelle manofre più o meno sotterranee o sommerse tipica della mala-politica. Perbacco, i tre consiglieri pd , per garantirsi la loro immagine con aurea immacolata dei moralisti-moralizzatori puri e senza peccati né veniali né originali, hanno fatto fare i lavoretti “sporchi” di traid-union a Laurent, affiancati, seppur con posizioni e attese non sempre convegenti con casa Jovencan , da due consiglieri dell’Alpe, mentre la Morelli aspettava anch’essa, ovviamente dall’alto della sua immagine immacolata e distaccata dalle manfrine terrene, di scrivere il programma della nuova legislatura.
6 Maggio 2014 a 15:27
Anonimoperchètiene famiglia, lei è una risorsa! Anche noi non siamo fessi, e anche se fuori dai giochi qualcosa abbiamo intuito. la puzza arriva dappertutto e turiamo ancora una volta ilnaso!
6 Maggio 2014 a 18:41
Quoto Bisker One. Patrizia & Patrizia…. Domandina: cosa avrebbe dovuto fare l’opposizione di fronte ad un doppio voto che su due mozioni molto nette ha imposto una linea politica diversa sul più importante luogo di potere dell’Union (le partecipate) e sul suo leader? Far finta di niente? Aspettare che si ricompattassero per andare avanti ancora qualche mese senza fare niente fino al prossimo mal di pancia? Oppure cercare di offrire una sponda far saltare il banco e provare a cambiare qualcosa? Non mi rispondete cambiare la legge elettorale per la quale servono 24 voti… Una fantasia. E nemmeno cercare di condizionare Rolli dal Consiglio visto che Rolli non si fa condizionare neanche dai suoi… Suvvia… Poi se si vogliono rincorrere i vari pettegolezzi e trasformarli in analisi politica cercando registi e comparse secondo me si sbaglia. Come per Berlusconi anche Rolli ha chiuso la sua fase. Per il “rollandinismo” ci vorrà ancora tempo. L’alleanza tra UVP, Alpe e PD è un fatto. Potrà non piacere ma non si può dire che non abbia senso politico e contenuti da proporre.
Due precisazioni: 1) posso sbagliare ma non prendo per il culo nessuno. Non ci riesco mai… anche quando vorrei… 🙂
2) Non sono corresponsabile delle scelte fatte dal PD e dall’opposizione. Le condivido (in parte) e magari le avrei gestite diversamente senza tutta questa enfasi e queste aspettative ma non ho concorso a determinarle non avendo ruoli ne responsabilità.
6 Maggio 2014 a 19:10
Ma per sapere, senza polemiche, qualvuno crede davvero che l’opposizione sia popolata di teste pensanti chemai chinerebbero la testa di fronte al capo?
6 Maggio 2014 a 19:35
opposizione=sepolcri imbiancati, ipocriti, benpensanti e opportunisti (tutti, forse tranne uno….)
maggioranza=triste armata brancaleone di infima qualità (tutti, tutti…..)
grande anonimo, veramente grande, quoto in toto
6 Maggio 2014 a 22:08
“Poi se si vogliono rincorrere i vari pettegolezzi e trasformarli in analisi politica cercando registi e comparse secondo me si sbaglia”. Signor Protasoni, come posso risponderle se lei considera le mie analisi politiche come una rincorsa dei vari pettegolezzi?