Elezioni, dunque!


Mi fermano per strada per chiedermi cosa ne penso della crisi. (Non sono segretario di nessun partito, non sono in nessun partito, il mio è solo un punto di vista come ce sono altri.). Quer pasticciaccio brutto di piazza Déffeyes si è impaludato e pare che nessuno abbia i numeri sufficienti per tirarlo fuori dal guano. E nel guano ci resterà anche a numeri raggiunti. Ipotesi larghissime intese: Alpe, UVP, PD-Sinistra VdA più fuoriusciti unionisti e SA. Così tese che saranno sempre pronte allo strappo. I grillo-talpa a quel punto perderanno interesse, saranno fuori dai giochi. Relegati all’opposizione insieme agli irriducibili unionisti. A fianco di Rollandin. A quel punto i nemici degli esordi poi diventati amici torneranno nemici? E per l’aperitivo cambieranno locale? Politicamente non avranno ottenuto nulla, qualche mal di pancia fra gli iscritti e simpatizzanti. Le altre ipotesi si giocano sempre sul filo del rasoio: 18 a 17 o poco più. In ogni caso uno schifo di Governo, raffazzonato secondo logiche che ai cittadini non piacciono più. A dire il vero anche la minoranza si è espressa più volte contro la politica dei giochini da palazzo, per non parlare del pentastellati! Dunque per coerenza con l’idea che vorrebbe dare di sè, dovrebbe chiedere un governo di scopo per avviare e approvare in breve tempo una riforma elettorale e poi chiedere ai valdostani di esprimersi. Elezioni, dunque. Parola in bocca a tutti, ma che spaventa non poco. Ma non vedo, nel senso della serietà e dell’onestà, altra percorribile strada. Con queste condizioni e con questi metodi, il prossimo governo partirà con la gamba sbagliata e non potrà che zoppicare.

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25 commenti su “Elezioni, dunque!”


  1. Non sono d’accordo. C’è bisogno di restituire regole del gioco decenti prima di tornare a elezioni. E non solo legge elettorale ma anche legge sulle partecipate, e magari fare un po’ di pulizia in strutture incancrenite da anni di Rollandin. Se si va a elezioni adesso con questa legge non si fa altro che ricacciarsi nelle mani di Rollandin che con le triplette e i posti di lavoro assegnati col mirino non può perdere. Onestamente la tua mi sembra una splendida ma davvero davvero ingenua lettura…. ma si andiamo a votare che cosi i valdostani (triplettati) diranno la loro liberamente…. A me questa sembra un occasione per cambiare, un po’ a “tradimento” lo ammetto, regole del gioco che altrimenti non danno alcuna speranza a questa regione… per fare un esempio in Italia in M5S a maggio scorso faceva quasi il 25%, qui alle regionali con questa legge tra un po’ non fa neanche il quorum per entrare in regione…

  2. patuasia Says:

    Mi piace essere definita ingenua, vuol dire che nonostante tutto conservo ancora un po’ di freschezza. 🙂 Non ho detto elezioni subito, ma dopo la riforma elettorale con una o al massimo due preferenze. Ho detto Governo di scopo, quindi transitorio, ma durante il quale si possono fare altre riforme non solo quella elettorale. Di certo non è pensabile arrivare a fine legislatura con questo pasticcio.

  3. hirondelles77 Says:

    integro un pochino: sono al massimo in 10 a volere una nuova legge elettorale… i 14 che ti mancano non li puoi convincere promettendogli un calcio nel sedere… per cui il concetto è valido ma distante anni luce dalle realtà…. neppure Renzi a Roma ha potuto farlo… perchè nessuno si impicca con le proprie mani in cambio di nulla…

  4. kontrotendenza Says:

    Se si va ad elezioni c’è il rischio che una parte stravinca togliendo dai giochi tutti gli altri, allora si che la situazione sarebbe peggiore…

  5. fausta baudin Says:

    Due preferenze non portano a nessun cambiamento. Nei comuni piccoli, con meno di 100 votanti, si controlla il voto anche con una sola preferenza. Figuriamoci con due.ci vorrebbe anche lo spoglio delle schede esteso a più comuni. Non mi sembra di nessuna utilità andare al voto adesso.

  6. Nelson Says:

    In democrazia non governa chi alle elezioni ottiene il maggior consenso?
    Questa nuova maggioranza da quali elettori è legittimata?
    Il programma della renaissance non è stato sottoposto al giudizio della gente!
    Ma questa è democrazia?
    Io, 11 mesi fa ho votato dei candidati, inseriti in una determinata lista, in una coalizione che proponeva un programma. Adesso che sono in consiglio in virtù del mio (anche) mandato cambiano partito, programma, etc..
    Che razza di sistema è questo?

  7. hirondelles77 Says:

    E’ il sistema rappresentativo… senza vincolo di mandato… per cui è normale che sia cosi… oltretutto qui votiamo pure le persone con le preferenze per cui uno può anche pensare che si sia votato lui e non il partito… e nel caso di Latorre o Fosson o della Rini è anche probabile che sia cosi in larga parte.
    Per cui mi pare che queste sceneggiate per cui un ribaltone è un golpe contro la democrazia facciano parte di una logica che davvero con la democrazia non ha nulla a che fare… Tu hai votato persone e partiti ma alla fine a rappresentarti non è il segretario del partito ma delle persone che possono cambiare idea e possono pensare che il cambiare idea rappresenti chi l’ha votato.
    Sennò ragazzi andiamo a votare ogni 6 mesi … e con un ottica di 6 mesi mi spiegate chi diavolo si mette a fare scelte impopolari. Boh qui mi pare che si viva sulla luna…

  8. GG Says:

    @Nelson
    Non esiste il vincolo di mandato, neppure da noi. Hai espresso delle preferenze, hai scelto delle persone (a livello nazionale manco avresti potuto, te le davano già scelte), i tuoi/nostri delegati scelgono per te (e per tutti), se non ti andavano bene potevi votarne altri…

  9. Provoloni Says:

    Molti non vogliono andare alle. Elezioni. Tutti quelli che sono indagati per peculato e varie per i contributi ai gruppi, in quanto non potrebbero più ripresentarsi. Così gli toccherebbe, forse, andare a lavorare

  10. razabym Says:

    Quindi, ampliando il ragionamento per logica deduttiva, il sistema rappresentativo non dovrebbe necessariamente rappresentare la volontà espressa dalla maggioranza dei votanti. Non si finisce mai di imparare.

  11. Nelson Says:

    E del programma cosa mi dite? Si cambia anche quello?

  12. Il Pretoriano Says:

    @Nelson
    Non dovevi andare a votare. Ti sei turato il naso e hai preso una solenne fregatura.
    Alla prossima straccia la scheda elettorale…! Credi a me.

  13. Pierre 1 Says:

    giustamente come dice hirondelles77 abbiamo votato dei consiglieri vediamo cosa sono in grado di proporre-

  14. Cocco Says:

    Ma cosa stiamo dicendo? concordo pienamente con nelson e patuasia, l’unica soluzione sono le elezioni. Questa minoranza fa sorridere (ha perso il mio voto e quelli di tanti) e vuole governare con giochi da palazzo e proponendo un programma che non è stato sottoposto al giudizio degli elettori.. salario minimo di disoccupazione OK ma dove li prendiamo i soldi? va bene il populismo ma un po di serietà.

  15. Pesce Says:

    L’analisi della Signora Patuasia mi sembra la più aderente alla realtà.
    La legge elettorale in vigore in valle d’aosta, è una legge fatta ‘ad personam’, le leggi ‘ad personam’ possono favorire o escludere, detto questo, dopo una campagna elettorale fratricida, come si può pensare di cambiare lo scenario con il passaggio di 1/2/3 consiglieri dall’altra parte. Il M5s come potrà spiegare che si allea con una coalizione formata da indagati ? Ho la sensazione che chi vuole tornare indietro non sa come fare, perché la situazione sta sfuggendo di mano e il cambiamento o è rapido o rischia di non essere. Senza entrare nelle analisi sul vincolo di mandato, che deve comunque suscitare qualche dubbio, almeno politico, una domanda mi sorge spontanea : ma chi deve governare se non chi ha consenso elettorale ?

  16. Pesce Says:

    Un’altra considerazione : mai come oggi l’opposizione potrebbe ottenere il cambio della legge elettorale per andare al voto, non mi sembra una priorità nelle richieste…..

  17. exit-paul Says:

    L’ipotesi di nuova legge elettorale e di nuove elezioni sarebbe la più seria. Dunque, la più improbabile.
    Aspettiamoci una giunta mezza nuova, con qualche trombone dell’Union pronto a tutto pur di avere un assessorato.
    I Grillini, compiaciuti della loro inutilità, se ne staranno fuori. E, per festeggiare, la sera stessa andranno alla Gabella a bere spumante.
    Questa volta da soli.

  18. bruno courthoud Says:

    8 settembre (pardon, 1 maggio) 2014: il generale La Torre: “rompete le righe”.

  19. Pierre 1 Says:

    andare a elezioni vuol solo dire rimandare i problemi a ottobre e non possiamo permettercelo. dalle elezioni cosa può cambiare? qualche consigliere in più o in meno per ogni gruppo, qualche nome in più o in meno ma niente di più. questa abitudine di andare al voto che si risolvono i problemi non mi sembra proprio una soluzione che serve alla collettività

  20. Paul Says:

    concordo con Pierre, se fossero stati “tempi migliori” si poteva ipotizzare di andare subito ad elezioni ma di sti tempi fermare la macchina amministrativa per 6 mesi sarebbe un disastro, non ce lo possiamo permettere.. come non possiamo permetterci di spendere altri soldi per andare ad elezioni ad appena un anno da quelle precedenti…. la speranza è che si mettano d’accordo e facciano qualcosa di positivo per la Valle d’Aosta basandosi anche al documento “renaissance valdotaine” (sono poco speranzoso in merito, ma vediamo cosa riescono a fare..),

  21. Il Pretoriano Says:

    Ma piantiamola lì per favore. Nessuno vuole andare ad elezioni anticipate perché non conviene a NESSUNO. Sono soldi persi per gli eventuali non rieletti.
    Punto.
    E non mi si venga a dire che non ci sono i soldi per fare nuove elezioni perché di risorse per puttanate ne sono stati spesi abbastanza in questi ultimi decenni.
    Una nuova legge elettorale ha tempi lunghi per approvarla e pertanto è meglio che i valdostani si esprimano subito anche in vista dei nuovi assetti istituzionali che il governo Renzi sta per varare.
    Notte e lunga meditazione a tutti.

  22. marcoxx Says:

    Se ripenso alle parole di bertchy dell’ultimo Consiglio mi viene un pensiero banale ma illuminante… In sostanza ha detto che “la minoranza ha esagerato nei toni negli ultimi mesi ed è momento di dialogo”… Discorso onesto… molti infatti hanno sparato così tanta marmellata su tutto e tutti, che ora non possono accettare le proposte UV di larga maggioranza, perché sarebbe, come dire, “spalmarsi la faccia” e dire al proprio elettorato che “avevano scherzato o esagerato”… Uno dei cavalli di battaglia, nonché fasullo capo espiatorio, è stata la “trasparenza delle partecipate”: tra l’altro disciplina di competenza dello Stato e non delle Regioni, e tra l’altro tema di recente ben disciplinato e complesso… Sì, tutto questo mi ricorda la ricerca dell’unguento nel periodo della peste… E ricordate Ferrero con la bava alla bocca che nell’ultimo Consiglio alzava ancorpiu i toni, al contrario di quanto suggerito da Bertschy, dicendo: “faremo controllare dalla magistratura ogni cosa fatta nelle partecipate”… Sì Ferrero troverà finalmente, dopo secoli, il famoso unguento degli appestati e la popolazione credulona lo voterà e acclamera’… Penso a volte alle centinaia di dipendenti che lavorano onestamente nelle partecipate… Cosa ne faranno? Ah già… Li ospiteranno tutti i consiglieri di minoranza a casa loro, così evitiamo reddito di disoccupazione… Dopodiché chiuderanno anche la Cogne e alla Regione resterà solo l’agricoltura, fontina e patate, come nel ‘800….

  23. exit-paul Says:

    Al Pretoriano: da dove ricava la convinzione che per fare una legge elettorale regionale ci vogliano tempi lunghi?
    Statuto alla mano, bastano e avanzano dieci/quindici giorni. Sempre che la nuova legge la si voglia fare…
    Andare ad elezioni significherebbe chiarezza e democrazia.
    Nel 2013 due coalizioni contrapposte si sono affrontate con programmi diversi, finendo quasi alla pari. Risultato: impossibilità di governare.
    Ora, la parola passi ai cittadini, che devono poter decidere, con regole migliori, chi governa e chi sta in minoranza.
    O queste cose le devono decidere Viérin (Dino), Donzel, Chatrian, La Torre e Tonino Fosson? Sono forse diventati i nostri grandi elettori?

  24. libero Says:

    Perfettamente d’accordo con exit-paul!

  25. Il Pretoriano Says:

    @exit-paul
    La legge elettorale regionale è figlia di quella nazionale e sappiamo tutti perché ad oggi, dopo anni di discussione non l’abbiamo ancora vista. E Renzi ci dice che ci siamo, è pronta, ma…..! Chi la fa i grillini?
    Ci sono in ballo troppi interessi di parte, di caste, di lobby e di vecchi tromboni che non mollano l’osso neanche morti…! Ma ci rendiamo conto che abbiamo politici che sono lì da 40 anni!
    Oggi, il Presidente si è congedato dai giornalisti in conferenza stampa e sembra che voglia passare la mano. Ma voi ci credete! Io no. L’orso è stato sparato, ma no è ancora morto. Attenzione perché un orso ferito diventa una bestia..! E spacca tutto quello che trova sul suo cammino.
    Capito perché la legge elettorale in Valle avrebbe tempi lunghi?
    Staiserenoexit-paul.


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